Film > Jupiter - il destino dell'universo
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Autore: Jsnow    08/02/2015    1 recensioni
[Jupiter il destino dell\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\]
[Jupiter il destino dell universo][Jupiter il destino dell\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'universo]La Fan Fiction si svolge subito dopo la fine del Film Jupiter Ascending. Possibile SPOILER per chi non ha visto ancora il film! Jupiter ha ereditato e salvato la Terra e ha scoperto che Caine, nonostante il suo rifiuto di ammetterlo, prova dei sentimenti per lei. Tutto sembra andare alla perfezione, ma non sempre le cose vanno come uno vuole. Ci sono ancora Titus e Kaliqua che tramano contro di lei, e Caine è pur sempre un ex militare con il dna modificato...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Jupiter il destino dell'Universo'
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1.CAPITOLO
Cos’è cambiato?
 
 

 
Pianeta Terra.
 
Ero sul tetto del 432 Park Avenue, a 426 metri d’altezza. Ero entrata facilmente visto che l’edificio era ancora in fase di costruzione e doveva aprire al pubblico. Avevo appuntamento con Caine alle nove in punto, ma erano le dieci e di lui nemmeno l’ombra delle ali. L’aria era frizzante e mi strinsi nel mio cappottino nero sperando arrivasse prima che iniziassi a congelarmi. Non potevo nemmeno farmi un giretto nel cielo come mi aveva insegnato, perché gli avevo chiesto di nascondere, dovunque lui dormisse, gli stivaloni che mi aveva regalato per volteggiare, con il timore che la mia famiglia li potesse scoprire nel mio armadio 2 metri per 2.
« Dove sei? » mormorai all’aria guardando in alto in attesa di vederlo spuntare da un momento all’altro. Ciò che vidi invece fu solo il manto di stelle che quella sera era più luminoso che mai, tanto che mi sembrava quasi di poter vedere apparire Orus, il pianeta che una volta era appartenuto a Balem. Un flash mi riportò alla mente lo scontro con il Principe più crudele della dinastia Abraxas. Mi aveva picchiato con una spranga, ed io avevo fatto lo stesso poco prima che perdesse l’equilibrio e cadesse giù da uno dei cornicioni del suo oscuro palazzo. Mi portai una mano al fianco e tastai lì dove un livido violaceo e gialliccio ancora mi macchiava la pelle. Erano passate due settimane, ma sembrava fosse successo solo il giorno prima. Avevo assicurato a Caine e alla mia flotta che non avrei mai rinunciato al mio diritto di eredità sulla Terra, ma avevo detto loro che non volevo più avere niente a che fare con la dinastia Abraxas e con gli altri pianeti esistenti. L’unico legame con quel mondo così assurdo e bizzarro che non volevo spezzare era con il Licatante che mi aveva salvato la vita così tante volte che avevo finito per innamorarmi di lui. O era successo già dalla prima volta che l’avevo visto nella clinica dopo che i Sorveglianti, sotto mentite spoglie, mi avevano tolto l’ossigeno per farmi soffocare? Forse era stato quando avevo visto il suo viso così vicino al mio e sentito le sue braccia forti stringermi pronte a salvarmi da quegli esseri malvagi. Forse era stato allora che avevo iniziato a provare qualcosa per lui.
Stavo sognando ad occhi aperti, quando l’oggetto del mio desiderio si materializzò davanti a me scendendo leggiadro dal cielo con le sue possenti e nuove ali nere.
« Sei qui! » esclamai con un sorriso felice, andandogli incontro come una bambina. Lo abbracciai con impeto e allungai le mie labbra verso di lui pronte ad accoglierlo per la terza volta, ma il Licatante si scansò prendendomi i polsi e allontanando le mie braccia dal suo collo.
« Caine?! » dissi piano guardandolo negli occhi. Lui aveva lo sguardo altrove ed era tremendamente serio.
« Sua Maestà non dovrebbe comportarsi così » mormorò rigido. Adoravo il suono che produceva il suo “Maestà” e non avrei mai smesso di sentirglielo dire, però in quel momento lo fissai sconcertata e delusa.
« Perché dici così? »
« Abbiamo dei problemi » rispose lui evitando la mia domanda.
«Quali? »
« Kalique, ti vuole » i suoi occhi finalmente cercarono i miei.
« Ho già detto che ho chiuso con loro! » affermai decisa voltandogli le spalle e andando verso il cornicione dove la vista di New York era pazzesca.
« Titus ha intenzione di ucciderti e Kalique vuole darti la sua protezione » continuò Caine.
« E tu come sai tutte queste cose? » gli chiesi sentendomi improvvisamente triste. Non si era nemmeno reso conto di come mi ero preparata per lui. Il vestito della mamma, sotto il capottino, mi aderiva al corpo in maniera perfetta, e dal momento in cui lo avevo indossato avevo immaginato come Caine avrebbe potuto sfilarmelo dolcemente accarezzandomi e facendomi sentire amata per la prima volta nella mia vita. Ma quella lo sapevo, sarebbe rimasta solo una fantasia, e la sua freddezza me ne diede una conferma.
« I soldati mormorano, Stinger ha sentito che Titus ha un nuovo piano per sottrarti la Terra e per rivendicare i pianeti di suo fratello ora che è morto. E poi ho visto le guardie di Kalique in rotta verso la Terra » concluse. Sentii i suoi passi pesanti e la sua presenza dietro di me. Il frusciare delle sue ali mi fece sentire improvvisamente freddo.
« Non puoi proteggermi tu? » sussurrai più a me stessa che a lui. Poi mi girai e me lo ritrovai così vicino che le nostre mani quasi si sfiorarono. Piantai i miei occhi nei suoi e cercai di far leva su i suoi sentimenti. Sapevo che provava qualcosa, me ne aveva dato una prova quando mi aveva salvato da Balem e quando mi aveva baciato la prima volta proprio su quel grattacielo due settimane prima.
« Perché hai cambiato idea? » gli domandai sperando che stavolta mi rispondesse.
« Cos’è cambiato in queste settimane? » allungai la mia mano e cercai le sue dita. Erano gelide e ruvide, proprio come lui.
Caine mi guardò con tristezza senza ricambiare la stretta.
« Jupiter…» mormorò in un sospiro. Chiusi la mia mano nella sua e salii sulle punte dei piedi allungando il mio viso verso il suo; ma prima che potessi chiudere gli occhi, lui si liberò dalla mia presa e guardando altrove, scuro in volto, disse:
« Sono qui! ».
                                                                            










NOTA DELL’AUTRICE:

1.I nomi dei Pianeti sono interamente inventati da me, così anche per i personaggi attorno che non sono comparsi nel film o che non hanno un nome anche se figurati in esso. (TRANNE il Pianeta Orus) 
2.Adoro sapere il vostro parere, che sia negativo o positivo. Credo sia costruttivo imparare ad ascoltare anche i lettori.
  
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