Nevius si svegliò a causa dei raggi di sole che filtravano dalle imposte socchiuse. Per un momento non capì dove fosse, poi, d'improvviso, la sua mente venne pervasa dai dolci ricordi della sera precedente. Erano trascorsi un paio di mesi dalla sconfitta di Metallia e dalla disfatta del regno delle tenebre. Endimyon aveva espresso un solo desiderio: riavere con sè la sua squadra, la sua famiglia, i quattro grandi generali. E così era stata data loro una seconda possibilità; un'occasione che sicuramente lui non avrebbe sprecato lontano da Nina. Una sera si era presentatoda lei, nella sua camera e l'aveva stretta a sè sperando con tutto se stesso che quell'angelo dalla folta chioma rossa si ricordasse di lui e dei suoi sentimenti, di quell'amore appena nato eppure così forte da fargli sacrificare la propria vita per salvarla. Fortunatamente per Nevius la realtà non deluse di molto le sue aspettative:Nina si ricordava perfettamente di lui; come avrebbe potuto dimenticare la sua anima gemella? Aveva avuto degli appuntamenti con un certo Ubaldo ma tra loro non era successo nulla poichè il suo cuore apparteneva a lui e baciare labbra che non fossero sue la terrorizzava, come se si trattasse di commettere il più atroce dei misfatti. Quest'ultima confessione gli era stata sussurrata mentre si adagiavano insieme sul letto di lei, complici in un abbraccio possessivo e tenero allo stesso tempo. Quella notte non era successo nulla tra loro, solo baci e carezze, quasi per accertarsi che fosse tutto vero, che fossero insieme; lui la desiderava, ma quei semplici contatti e quelle confessioni... era stato tutto perfetto. Si erano detti di tutto, avevano parlato di loro, di quel che era successo quella terribile notte al parco, quando la morte aveva cercato di dividerli per sempre.

Nina aveva pianto rivivendo quei momenti atroci e lui l'aveva stretta a sè, contro il suo petto, era stato un incubo anche per lui, era morto per salvare la donna che amava, gli era stato negato il futuro, o almeno così credevano. Le settimane successive erano trascorse serenamente ; lui aveva riaperto l'agenzia di Sanjoi Masato e si era trasferito nella sua villa fuori città. Aveva fatto di tutto per rendere quelle stanze meno austere, adatte a una giovane donna come Nina.

Quella sera erano andati fuori a cena. L'aveva portata a mangiare dell'ottimo pesce alla griglia, poi le aveva chiesto se le andasse di bere qualcosa a casa sua. Stavano chiacchierando sul balcone quando lei gli disse che sentiva freddo. Nevius invece di farla entrare in casa la strinse tra le braccia baciandole passionalmente il collo.

"Ne...Nevius.."

"Mi sei mancata tanto oggi,ti ho pensata tutto il giorno in ufficio"

"Tu mi manchi in ogni istante che non sei con me"

avevano continuato a baciarsi fin quando lui non le aveva posato una mano sul seno provocandole un gemito.

"Perdonami piccola, non volevo, non era mia intenzione...!"

"Shh- lo aveva zittito lei con un bacio- ti amo, ti amo immensamente"

Da lì il bel generale non riuscì più a trattenersi dal farla sua. Fu strano per Nevius, quasi magico, completamente diverso dalle sue precedenti esperienze.

Aveva avuto molte donne nel corso della sua lunga vita. Nella maggior parte dei casi si trattava di bottini di guerra che lui e Jadeite si spartivano per placare i loro più bassi istinti o di Youma che credevano di sedurlo con centimentri di pelle scoperta, non capendo di essere solo pedine del suo gioco.

Nina e Nevius fecero l'amore per tutta la notte, lui la fece diventare donna tra le sue braccia e lei gli trasmise tutto l'amore che provava per lui.

La sentì muoversi tra le lenzuola.

"Buongiorno principessa"

"Buongiorno mio generale" rispose lei poggiandosi sul suo petto e facendo scorrere le dita sulle sue cicatrici.

"Stanotte è stato fantastico"confessò Nina arrossendo.

"Lo è stato anche per me, sei meravigliosa. In assoluto la donna più bella dell'universo e l'unica padrona del mio cuore"