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Autore: kymyit    01/12/2008    3 recensioni
Fic 5a classificata al contest “I Cinque Sensi” con giudici Kiara_chan e _ALE2_
Senso del round: il tatto.
Ho paura.
Ogni notte e la stessa storia.
Mi dici di spogliarmi.
E io obbedisco.
Tremo.
So già che farà male.
Che starò male!
Perché il dolore passerà, ma rimane il fatto che lo faccio con te [...]
Piemon x Yamato
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Piemon/Piedmon, Un po' tutti, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Two Lonely Stars'
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Fic 5a classificata al contest “I Cinque Sensi” con giudici Kiara_chan e _ALE2_
Senso del round: il tatto.




Cage.



*Yamato*

Ho paura.
Ogni notte e la stessa storia.
Mi dici di spogliarmi.
E io obbedisco.
Tremo.
So già che farà male.
Che starò male!
Perché il dolore passerà, ma rimane il fatto che lo faccio con te e non con lei.
La mia Sora, chissà che sta facendo in questo momento.
Qui a Digiworld, nel tuo palazzo, sono tagliato fuori dal mondo, non so neanche quanto tempo è passato da quando mi ci hai portato.
Una notte sei semplicemente venuto a prendermi.
Dormivo e una luce accecante mi ha svegliato.
Il computer era acceso perché scaricavo della musica, ma lo schermo l'avevo lasciato spento.
Si è illuminato a giorno costringendomi ad aprire gli occhi.
In mezzo a tutta quella luce, c'eri tu.
Il cuore ha iniziato a battere in preda al terrore.
La troppa luminosità mi costringeva a serrare gli occhi e la paura le braccia.
''Vuole vendicarsi... Mi ucciderà..." pensai terrorizzato.

E invece sono ancora vivo...


Sempre se questa può considerarsi vita...

*Piemon*

Ti senti in gabbia. Lo so.
Hai paura. E' normale.
E' la stessa paura che ho provato io quando mi hanno bruciato la casa, ucciso i genitori e io e mio fratello non sapevamo dove andare.
Volevo piangere, ma non potevo perchè dovevo essere forte per lui.
E così, tu cerchi di non piangere perchè vuoi mostrarti forte.
Ma io vedo il tuo sguardo spento e le tue mani tremanti mentre mi tocchi,solo perchè io ti dico di farlo.
Non ti passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello di toccarmi di tua spontanea volontà.
Tu mi temi.
Lo so.
Ma io... mi sono accorto solo ora di amarti.
Te l'avrò detto tante volte da non riuscire a contarle, ma tu non riesci ancora a credermi.
Ti capisco.
Neanche io crederei ad uno che ogni giorno ti costringe a fare cose che non vuoi.
Ma non ci posso fare nulla.
Ogni volta che sfioro la tua pelle rosea e liscia, vado a fuoco.
Mi sento bruciare dentro, i miei istinti più bassi mi ordinano di possederti all'istante.
Un altro tocco e mi dispero, perchè alla fine non riesco a resistere senza farti mio e non voglio che tu pensi che io desideri solo la vendetta.
All'inizio era così, lo ammetto.
Ora non più.
Sto cambiando e non so neanche io perchè.
Ma credimi, Yamato, ti adoro.
Adoro quando ti scompigli i capelli cercando ispirazione per le tue canzoni.
Adoro quando sorridi timidamente, gli occhi sempre velati di tristezza, seppur impercettibilmente.
Adoro sentire le tue mani accarezzare il mio corpo.
Adoro la sensazione che mi dai mentre ti bacio.
Adoro toccare la tua pelle liscia e morbida, strana per appartenere a un ragazzo.
Vorrei farti capire che sto cambiando,ma tu non me ne dai la possibilità, Yamato.


*Yamato*

Apro gli occhi.
Come al solito mi sveglio vicino a te nel tuo letto.
I nostri corpi nudi che anche stanotte hanno danzato come indemoniati.
Mi hai posseduto di nuovo con foga, senza darmi tregua.
Senza chiedermi se ne avevo voglia o meno.
-Spogliati.- mi hai sussurrato all'orecchio, con voce calda e sensuale.
Così calda e sensuale da fare paura.
Ho temuto per un momento di amarti.
Perché non posso amarti.
Amo Sora.
E qui, tra le tue braccia mi sento in gabbia.
Una gabbia bianca e liscia che non mi da scampo.

Mi accarezzi la testa dolcemente, come faresti ad un amante.
Ma io non sono il tuo amante.
Sono il tuo giocattolo.
Tu vuoi solo vendicarti perchè ti abbiamo eliminato e abbiamo distrutto le tue ambizioni.
Forse sarebbe potuta andare diversamente.
Anche perché la nostra intenzione appena tornati a Digiworld, non era quella di combattere.
Volevamo sapere cos'era successo, come mai avevate ridotto così il Mondo Digitale... Avremmo potuto parlarne...
Ma voi ci avete attaccati subito appena abbiamo messo piede nel vostro mondo, senza darci tempo di capire.
Senza darci il tempo di chiedervi nulla.
Dici che in passato hai sofferto.
Noi che ne sapevamo?
Ci hai mostrato sin dall'inizio la tua ostilità.
Avete cercato di ucciderci e ci avete portato via dei cari amici.
Come pretendi possa perdonarti?

Eppure non riesco ad odiarti.
Non più.
Anche se hai ucciso Chuumon.
Anche se volevi uccidere Takeru.
Anche se mi costringi a farlo con te ogni volta che vuoi.

Ora mai non posso più fare a meno di toccare la tua pelle liscia e lasciarmi andare ai tuoi tocchi.
Le tue dita infuocate percorrono il mio corpo facendolo vibrare.
Sono così calde da bruciare.
Sto impazzendo.
Non avrei mai pensato che mi sarei innamorato di te, ma sta accadendo.
Non voglio che tu lo sappia.

*Piemon*

Ecco.
Ci sono cascato di nuovo.
Ma che posso farci?
Mi piaci troppo per rinunciare a te.
-Maestro, abbiamo un problema.- un Bakemon entra nella mia stanza.
Normalmente l'avrei fatto fuori per essere entrato nella mia stanza senza neanche annunciarsi, ma i miei seguaci sanno cosa li aspetta, se si comportano così. Di conseguenza, se Bakemon non si è preso la briga di chiedere il permesso prima di invadere la mia stanza e cogliermi in flagrante a letto con uno dei digiprescelti, significa che c'è un problema serio.
-Cos'è successo?- gli chiedo, immaginando la risposta.
Si riprende dallo stupore.
-I digiprescelti attaccano. Non riusciamo a tenerli a bada.-
Capisco.
Sospiro.
Guardo Yamato che ha ascoltato tutto col fiato sospeso.
Lo accarezzo.
Credo sia ora di farti uscire da questa gabbia di sofferenza.
-Vai.- ti dico. Vai prima che mi penta.
E invece tu rimani fermo a guardarmi con gli occhi stralunati.
-Pos...so?-
Annuisco, chinando gli occhi.
Non mi piace vederti soffrire.
Non più.
Vorrei che sorridessi.
Un sorriso speciale solo per me.
Di quelli che non mi hai mai donato.
Ti vedo prendere di corsa il tuo pigiama, quello che avevi quando ti ho portato qui, ansioso di correre verso i tuoi amici.
Lo abbottoni in fretta e male, le mani tremanti e sudate.
Mi mancherai.
Stai per andartene.
Ti blocco abbracciandoti da dietro.
-Un bacio.... Uno solo.-
Tu ti volti lentamente, e mi permetti di accarezzare le tue labbra morbide e delicate.
Un contatto breve, ma intenso, per la prima volta.
Non ero solo io a baciare.
Un bacio che sa di fuoco e lascia l'amaro in bocca.
Te ne vai, e non posso fare altro che vederti volare via, lontano da me.


*Yamato*

Ma che mi è preso???
Non solo mi sono lasciato baciare, ma ho addirittura ricambiato.
Sul suo viso era dipinto lo stupore più totale e sul mio l'imbarazzo, il disappunto...
Come ho potuto???
Non devo pensarci.
Seguo un Bakemon che mi accompagna verso Taichi e gli altri.
Ma perché sto rallentando il passo?
Ho iniziato a camminare velocemente, ma ora mi ritrovo letteralmente a trascinare i piedi.
E' come se non me ne volessi andare.
Ma io voglio tornare a casa!
Voglio tornare a vivere la mia vita.
Dimenticare quello che è successo.
O forse no?

-Niisan!- Takeru!
Corro ad abbracciare il mio fratellino.
Sono venuti proprio tutti a salvarmi, ma sono contento che non ci sia da combattere oltre, almeno nessuno si ferirà.
Abbraccio forte Takeru.
Da quanto non lo vedo?
-Sono stato in pensiero per te...- balbetta lui cercando di darsi un po’ di contegno. Sembra stia per piangere.
-Ora sto bene...- gli dico sorridendo, cercando di confortarlo -Grazie...-
Ma non è proprio vero...
Sono felice di averli rincontrati.
Felice di essere ancora vivo.
Felice di poter tornare a casa.
Ma allo stesso tempo non sono felice.
Cominciamo ad allontanarci dal castello verso un altro settore, ma io...
Io non voglio...
Non riesco...
Anche se ho ritrovato il mio fratellino.
Anche se ho ritrovato il mio migliore amico.
Anche se ho potuto rivedere Sora.
La amavo, pur non essendo ricambiato. So che a lei piace Taichi, ma non gliene ho mai voluto per questo.
Amare significa anche lasciare la persona amata libera di volare via.
Libera....
Lui mi ha… liberato…
Mi volto indietro e incrociati i suoi occhi di rubino non riesco a muovermi.
Non è paura.
Non so cosa mi prende.
Sento che non me ne posso più andare.
-Yamato.- Taichi mi viene vicino, ma io non rispondo.
Piemon è là, sul balcone.
Dice qualcosa.
Non lo sento.
Ma sembra quasi un richiamo.
Se ne va.
[Non andartene!] grida la parte più profonda di me. [Aspetta!]
Non resisto più.
Corro da lui.
-Yamato!- gridano gli altri, ma io non li ascolto. Non sento più nulla se non il cuore che batte all'impazzata.

*Piemon*


Mi siedo sul letto.
Mi mancheranno le notti passate con quel ragazzino.
Mi mancherà lui.
Mi mancherà...
Le lacrime fuoriescono da sotto la maschera.
Raccolgo la testa tra le mani e piango.
Non ne posso fare a meno.
Ho sbagliato.
Volevo la vendetta e invece ho ottenuto un amore che però provo solo io.
Yamato proverà per me solo disgusto e paura.
Ciò che posso fare è augurargli ogni bene e proteggerlo da lontano.
Non permetterò a nessuno di farlo soffrire, come l'ho fatto soffrire io.


Una mano tremante si poggia sulla mia spalla.
Sussulto.
Conosco questo tocco!
Alzo gli occhi.
-Ya...mato...-
Per tutta risposta lui mi abbraccia.
Piccolo idiota!
Ti avevo liberato, perché sei tornato qui?
Per tutta risposta ti stringi a me più forte.
Ricambio l'abbraccio.
Ti prometto che cambierò. Non ti costringerò più a fare cose che non vuoi.
-Ti amo, Yamato. Ti amo...-
Il sangue mi ribolle nelle vene ogni volta che i nostri corpi si sfiorano. Mi sembra di andare a fuoco e mi viene quasi da piangere perché sei così bello e una tale fortuna è toccata proprio a me, che non ti merito.

*Fine*



Spero che piacia a qualcuno come piace a me, perchè io adoro 'sti due U_U (e anche altre coppie, ma questa è speciale e diciamolo: è la mia preferita.)
E ora pubblicità!!!

Ho pubblicato il primo capitolo di una long fic: TWINS' WAR sempre su digimon e consigliata a chi non ha niente di meglio da fare o manie suicide.
Scherzo. Però se leggete anche quella e ci lasciate qualche recensione con consigli, pareri ecc, mi fatte felice!
E se recensite questa idem.
RECENSITE!!!
   
 
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