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Autore: Lily Liddell    09/02/2015    1 recensioni
Alana Langdon (Lana) è la mentore del Distretto 1.
Questa one shot descrive qualche momento della sua vita durante i 74th Hunger Games.
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E' una prova, dal momento che avevo inventato il personaggio e mi piaceva ho voluto dedicarle una OS.
Se vi piace potrei provare ad aprire una raccolta, o qualcosa di simile.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brutus, Gloss, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'District 1 mentor'
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Il primo piano del Centro di Addestramento è tranquillo e silenzioso.
Siamo solo in due a quest’ora del mattino: quell’oca di Velvet non si alza prima delle otto.
Sto facendo roteare nervosamente un coltello fra le dita; devo pensare a qualcosa prima che la situazione precipiti.
Quella ragazzina del Distretto 12 non me la racconta giusta. Haymitch sta tentando di vendere la storia degli amanti sfortunati ma d’innamorato la moretta ha ben poco.
Sul ragazzo, non ne sono sicura – potrebbe solo essere un attore migliore di lei.
Con un movimento lento del braccio, vedo che Gloss si sta avvicinando all’ultima mela e mi affretto a prenderla al posto suo con uno scatto veloce e un sorriso soddisfatto quando lui si lamenta.
Volendo potrei ordinarne altre cento di queste, ma è la soddisfazione di averla tolta al mio collega che le farà avere un sapore molto più dolce.
La televisione sempre accesa sta mandando immagini a cui non presto nemmeno attenzione, non adesso.
Appena gli sponsor si saranno radunati nel salone dovrò scendere per cercare qualcuno che punti su di noi.
Dopo l’ultima bravata di Katniss Everdeen sono rimasta con un solo tributo, ma almeno adesso potrò concentrarmi su di lui.
Alla fine era questo quello che io e Gloss volevamo fare, lei non era in grado nemmeno di lanciare dritta una freccia.
Però era carina, molto carina. Sicuramente avrebbe fatto faville fra i capitolini una volta uscita dall’arena… non me ne capitava una così dai tempi di Cash.
« Hai finito di pugnalare quella mela? È morta… » la voce di Gloss arriva distante, ma chino gli occhi sul tavolo e mi rendo conto che il frutto è ridotto a brandelli.
Non me ne sono nemmeno resa conto, ecco che cosa ottengo quando mi distraggo con in mano un coltello: purea di mela.
Raccolgo quello che c’è nel piatto con la parte piatta della lama e poi la spalmo su un crostino.
Ho il tempo di dargli solo un morso, poi le porte dell’ascensore si aprono e non devo nemmeno girarmi per capire chi è appena entrato.
I passi pesanti che battono contro il pavimento e l’espressione allarmata sul volto di Gloss sono sufficienti.
Quello che non mi aspetto è di essere afferrata per una spalla e di essere costretta a voltarmi con violenza.
Il crostino con la mela mi cade dalle mani mentre la schiena urta contro il bordo del tavolo di vetro, spezzandomi il respiro in petto.
Porto repentinamente la mano destra all’indietro e serro le dita attorno al manico del coltello, prima di portarlo con un movimento fluido alla gola del mio aggressore.
Gli occhi azzurri di Brutus lampeggiano per la sorpresa e sulle mie labbra si fa largo un sorriso vittorioso.
Potranno passare altri vent’anni – non sarà mai più veloce di me.
« Avanti » mi sfida assottigliando gli occhi. « Uccidimi, forza. Esulterò dall’Oltretomba quando ti taglieranno la lingua ».
« Lana… » l’avvertimento di Gloss non mi fa nemmeno battere ciglio.
I miei occhi vanno automaticamente ai senza-voce che come ombre occupano gli angoli della stanza. Non hanno neanche alzato la testa quando Brutus è arrivato su questo piano.
Purtroppo ha ragione lui, quindi mi trovo costretta a ritirare il coltello e il mentore del Distretto 2 deglutisce sollevato.
Fa il giro del tavolo e si siede accanto al suo amico, lontano da me.
Chino lo sguardo sui miei vestiti e mi accorgo che il crostino mi si è appiccicato ai capelli.
Con un verso disgustato lo rimuovo, e prendo un tovagliolo per cercare di togliere almeno la polpa della mela.
Per evitare altri danni, tiro su la cascata di capelli biondi e con un movimento che ormai mi viene naturale da anni, li sistemo in un’arrangiata acconciatura alta, fermandoli con uno dei fermagli che ho già in testa.
Brutus non perde tempo a spiegare il motivo della sua visita, mentre dimentico la frutta e mi dedico ad un piatto di patate fritte.
Tanto ormai i miei giorni da trastullo per ricchi capitolini sono finiti.
« Se non fosse stato per quell’idiota della tua ragazza, adesso avremmo un problema in meno » dice, infilandosi in bocca un’intera pagnotta.
Se si strozza e muore adesso, non dovrò più vederlo e non sarò nemmeno responsabile.
« L’ultima volta che ho controllato era il mio tributo ad essere pieno di punture di aghi inseguitori. Mi sono persa qualcosa? » chiedo sarcastica, mentre lui riesce ad ingoiare il boccone buttandolo giù con dell’aranciata.
Peccato…
« Se l’è meritato. Era lì, aveva l’arco e le frecce e l’ha mancata – complimenti. Sul serio » il suo tono di voce non mi piace affatto e le mani si stringono a pugno mentre vorrei lasciargli i segni delle mie unghie sul viso.
Invece di lamentarsi potrebbe fare qualcosa di utile come andarsene al diavolo.
« Glimmer1 non è mai stata la nostra scelta » interviene Gloss, per cercare di calmare le acque e io inspiro lentamente contando fino a dieci.
Detesto essere di turno come mentore quando c’è questo pallone gonfiato.
Quest’anno, però, siamo stati sicuramente sfortunati. Glimmer era solo carina e Marvel è decisamente inferiore ad entrambi i ragazzi che sono capitati a Brutus ed Enobaria.
La cosa che sicuramente mi tira su il morale è che il suo tributo – Cato – non sia riuscito nemmeno ad arrampicarsi su un albero per acciuffare la ragazza di Haymitch.
Mi sorprende che lui quest’anno sia riuscito a racimolare abbastanza denaro per poter comprare delle medicine.
Di solito riesce a stento ad ottenere dell’acqua.
È un problema. Significa che quest’imbecilli di Capitol City si stanno bevendo la sua storia.
Finché il ragazzo innamorato resta dei nostri, comunque, non ho molto di cui preoccuparmi.
Non mi aspetto nulla di positivo da questi Hunger Games; a meno che gli Strateghi non decidano di giocare le loro carte e farci avere un vantaggio, la vedo nera.
Gloss e Brutus continuano a chiacchierare scambiandosi battute e io li ignoro, concentrandomi sulla mia colazione.
L’ultima cosa che volevo era cominciare male la giornata. Adesso mi rimarrà tutto sullo stomaco.

1 Lux

A/N: Salve!
Se non mi conoscete, mi presento: sono Lily e scrivo fanfiction su Hunger Games da circa un anno.
Mi sono sempre incentrata sulla mia OTP, però, che sarebbe Hayffie. Questa è la prima volta che me ne allontano e sinceramente il risultato non mi dispiace.
Durante una delle mie long ho inserito il personaggio di Lana e me ne sono innamorata, quindi ho voluto dedicarle questa.
Grazie per aver letto e fatemi sapere cosa ne pensate!

 

x Lily
   
 
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