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Autore: EchelonDeathbat    09/02/2015    2 recensioni
Dal testo "Lei capì dal suo sguardo che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe visto.
Abbassò lo sguardo, poi si ricordò cosa le disse una volta Sel: -Afferra il giorno o muori rimpiangendo il tempo che hai perso!-
E così gli prese il viso tra le mani ed avvicinò la sua bocca a quella di Zacky."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 20: Alibi

 

-Mi chiami quando arrivi?- le domandò Zacky stringendola forte.

-Certo!- rispose Charly ricambiando l'abbraccio.

-Mi mancherai, scricciolo!-

-Torno tra due giorni, non è un'eternità!- lo rassicurò.

Si scambiarono un veloce bacio e lei andò ad imbarcarsi sull'aereo per tornare a casa sua per passare insieme ai suoi parenti l'ultimo dell'anno.

 

Era il 30 dicembre e Syn e Sel erano ancora a Huntington Beach. Il ragazzo aveva una mezza idea di cosa le voleva far fare prima di concludere definitivamente l'anno. Così le disse: -Domani mattina ti porto in un posto speciale-.

-E dove?- domandò curiosa.

-Questo non te lo posso dire, è una sorpresa!- ribatté facendole l'occhiolino.

-Eddai, Bri! Dove mi vuoi portare?!- urlò lei saltandogli addosso ed iniziando a fargli il solletico.

-No! No! Sel! Non sopporto il solletico! Hahaha! Ti prego smettila! Vuoi la guerra allora!-

La prese ed iniziò anche lui a farle il solletico.

-No! Brian! Hahaha! Piantala!- strillò dimenandosi, ma lui era molto più forte di lei.

Dopo un po' smisero di lottare e si guardarono felici negli occhi.

-Ok, non mi dire dove vuoi portarmi. A me non importa dove andiamo, voglio solo stare con te!- gli disse abbracciandolo.

-Brava la mia piccola. Non preoccuparti, ti piacerà come sorpresa!- le rispose circondandola con le sue enormi braccia.

 

-Jared, tu lo passi con Arin l'ultimo dell'anno?- gli domandò Sarah, che era rimasta ancora una notte a dormire da lui. Si era un po' ripresa dallo shock, anche se era ancora triste.

-Già. Tu cosa farai?-

-Non so. Charly oggi è partita per tornare a casa sua per qualche giorno e Sel è ancora a Huntington Beach con Synyster. Quindi alla fine lo passerò da sola-. Rispose demoralizzata.

Jared rimase un po' a pensare grattandosi la fronte. Alla fine gli venne un'idea, così le disse allegro: -Lascia fare a me, Sarah! Ti farò avere l'ultimo dell'anno più bello della tua vita! Devi promettermi due cose però!-

-Mmm...ok. Jared mi spaventi quando fai quell'espressione, non mi piace quando trami alle mie spalle qualcosa-. Ribatté dubbiosa.

-Fidati, Sarah! Dopo mi ringrazierai! Comunque mi devi promettere che resterai in casa domani sera, ok?!-

-Ok, tanto non devo vedere nessuno-. Sbuffò.

-Bene. E l'altra cosa è che devi mangiare, ok?!-

-Ok, Jared! Non ho bisogno della balia! So benissimo badare a me stessa!- esclamò seccata.

 

Synyster mise la sua bandana sugli occhi di Sel appena lei entrò in macchina.

-Uffa, Brian! È proprio necessario?- domandò stizzita.

-Sì!- rispose divertito mentre accendeva l'auto.

-Deve essere una sorpresa, quindi non devi vedere dove andiamo!- esclamò.

-Ok, mio capitano!- urlò facendo il saluto del soldato.

-La cosa importante è che non ti tolga la mia bandana dai tuoi begli occhietti, intesi?!-

-Ricevuto!- ribatté in tono solenne.

Ridacchiò e poi partì.

Dopo qualche minuto, Sel sentì l'auto che si fermò.

Syn scese dalla macchina e le aprì la portiera e le tolse la bandana.

E così finalmente Sel aprì gli occhi. Erano in un luogo ben preciso della città, erano al cimitero.

-Brian...- bisbigliò tremando, sapeva perché l'aveva portata lì.

-Credo che tu debba salutare una persona prima di concludere l'anno, Sel. Sei pronta-. Le mormorò Syn avvolgendole le spalle con il braccio.

Lei annuì e piano entrarono nel cimitero.

Gli faceva uno strano effetto tornare lì e fu avvolto da un po' di tristezza.

Quando arrivarono alla tomba di Jimmy, Syn gliela indicò.

-Ti aspetto qui, Sel. Ci saranno tante cose che gli vorrai dire-. Disse facendo un triste sorriso e mettendosi le mani in tasca. Lei lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia. Poi si avvicinò alla tomba dove c'era scritto “James Sullivan”.

In quel momento tutti i ricordi che aveva di lui le tornarono nella mente più chiari che mai, uno in particolare: l'ultima volta che l'aveva visto.

 

-Sel, ti devo parlare. Hai un po' di tempo?- chiese Jimmy al telefono.

-Sì, vieni a casa mia tra qualche minuto. È successo qualcosa, Jimmy? Hai una voce strana-. Esclamò un po' preoccupata. Lo sentì piangere dall'altra parte.

-Adesso arrivo-. Dicendo così riattaccò.

Appena arrivò a casa sua lo abbracciò stretto, Jimmy continuava a piangere.

-Jimbo, che è successo?- domandò facendo sedere entrambi sul divano.

-Sel, non so come dirtelo-. Mormorò quando finì di piangere.

-Ma è tanto grave?- chiese pensando a cosa potesse essere successo, non l'aveva mai visto così triste. A dirla tutta quella era una delle poche volte che lo vide in quello stato, Jimmy era un ragazzo che emanava felicità ed allegria da tutti i pori, e vederlo così le si strinse lo stomaco.

-Sel, io ho il cancro-. Ammise guardando il vuoto.

In quel preciso istante la vita di Sel cambiò. Sentì d'aver perso un battito del cuore, il suo mondo se ne stava andando a puttane.

-Stai scherzando?- domandò guardandolo dritto negli occhi.

-No-.

Sel gridò fuori di sé bestemmiando e stringendolo forte, non avrebbe permesso a nessuno, nemmeno a Dio, di portarglielo via. Jimmy era la cosa più importante della sua vita.

Lui le accarezzò i capelli, che a quel tempo erano ancora del loro colore naturale: castano scuro.

-Non puoi lasciarmi, Jimbo! Io non posso farcela senza di te!- urlava incazzata con il mondo.

-Non ti lascerò mai, mia piccola sweet child o'mine. Sarò sempre con te. Sei una ragazza forte, troverai la tua strada anche senza di me!-

-No! No!-

 

Da quel giorno Jimmy rimase quasi sempre in casa e Sel non andò neanche una volta a trovarlo. Tutti le dicevano che era dimagrito tantissimo e che non sembrava più lui. Lei non voleva ricordarselo così, lo voleva ricordare felice e solare come era sempre stato. Dopo un mese, Jimmy morì.

 

-Ciao Jimbo. Sorpreso di vedermi? Sì, lo so, c'ho impiegato un po'. Ma lo sai meglio di me: ci arrivo sempre dopo di te nelle cose. Come a scuola, ricordi? Non sapevo fare gli esercizi di matematica e così me li facevi sempre tu. Eri sempre stato un genio in quella materia, io invece ero più brava in arte. Perdonami se c'ho messo così tanto, Jimbo. Ma lo sai, io non ce l'ho fatta. Piango di rado, ma questo non vuol dire che sia insensibile e tu questo lo sai. Lo sai perché sei l'unico che era riuscito a vedermi dentro. Sapevi che se anche non piangevo avevo l'umore a terra, allora mi abbracciavi. Sapevi che è peggio essere tristi e non piangere, perché almeno se piangi hai la consolazione delle lacrime. Io per molto tempo non ho avuto nemmeno quella-. Fece una piccola pausa mentre si sedeva vicino alla tomba.

-Mi manchi tanto, Jimbo. Così tanto, che a volte penso di non farcela. Però ora so che tu sei sempre con me, l'hai detto tu stesso nel mio sogno. So che non è stato frutto della mia immaginazione, quello eri davvero tu, quelli erano davvero i tuoi occhioni azzurri. Ed adesso ti devo rendere fiero di me! E credo di starci riuscendo. Mi hanno presa in una compagnia teatrale dopo che mi hanno visto recitare nel musical del “Grande Gatsby”, e sto girando un corto e tra un po' sarà finito. Lo sto facendo anche per te, Jimbo. Voglio che tu sia fiero della tua “sweet child o'mine”-. Dicendo così si rialzò e diede un bacio sulla foto che rappresentava Jimmy sorridente.

-Verrò a trovarti più spesso, Jimbo. È una promessa!-

Tornò da Syn che la stava aspettando.

-Non lo vai a salutare?-

-Lui sa già quello che gli direi-. Le rispose con un leggero bacio sulle labbra.

 

A cinque minuti alla mezzanotte Sarah era nell'appartamento da sola. “Chissà cos'ha in mente quello squilibrato di Jared!” pensò un po' agitata.

Accese lo stereo e si mise ad ascoltare “November Rain” dei Guns n' Roses. Prima non gli piaceva quel gruppo, ma Sel le aveva fatto due coglioni assurdi continuando a dire che erano dei grandi, quest'ultima era andata anche a vedere sia Axl Rose che Slash in concerto.

November Rain” in quel momento però era azzeccata, quindi cominciò a canticchiarla un po' giù di morale.

Arrivò il punto di “Nothing last forever, even cold november rain” quando scoccò la mezzanotte e la gente per strada urlava: -Auguri!-

-Auguri per un altro anno di merda!- urlò Sarah alzando il suo bicchiere con dentro un po' di spumante.

Proprio in quel momento sentì qualcosa colpire la finestra.

Spense lo stereo ed andò a vedere cosa stava succedendo, sicuramente era Jared che le faceva uno scherzo.

Qualcuno da giù continuava a colpire il vetro con dei sassolini. Facendo attenzione a non essere colpita da uno di questi, Sarah aprì la finestra.

Non era Jared, ma Matthew.

E dietro di lui c'era una grande scritta che ricopriva gran parte della strada: “I found you here, now please just stay for a while, I can move on with you around. I hand you my mortal life, but will it be forever? I'd do anything for a smile, holding you 'till our time is done”.

Matt si mise in ginocchio davanti alla grande scritta e la guardò.

Non ci pensò due volte e scese giù per le scale come una scalmanata.

Appena lo vide, gli saltò addosso.

-Hey! Auguri di buon anno!- esclamò lui con la sua voce calda mentre l'avvolgeva con le sue braccia muscolose.

-Me l'ha detto Jared di farlo. Sapeva che avresti reagito così!-

-Sono tue le parole della scritta?- domandò lei cominciando a piangere per l'emozione.

-Sì, ogni singola parola è per te-. Rispose baciandole la guancia per asciugarle una lacrima.

La gente si era fermata a fissare la coppietta esclamando: -Oh che carini!-

-Oh Matt!-

-E' che ti amo, mio angioletto e non voglio più perderti. Solo con te riesco ad avere il piccolo pezzo di paradiso-.

Sentendo quelle parole cominciò a piangere ancora più forte facendo un gran sorriso.

-Anche io ti amo, Matt! Non ho mai provato quello che provo per te per nessun altro, nemmeno per Jared!- esclamò accoccolandosi a lui sempre piangendo. Matthew era felice nel sentirsi dire quelle parole e fece un gran sorriso che mostrava le sue adorabili fossette.

Si alzarono in piedi e finalmente Sarah smise di piangere, così lui l'avvicinò a se e la baciò.

Iniziarono ad andare vicino alla porta d'ingresso del condominio senza smettere di baciarsi. Sarah gli saltò addosso come un koala e lui la portò nell'appartamento senza smettere di baciarla.

 

NdA: Scusate se ci sono un po' di errori, ma non ho avuto molto tempo per controllare bene il capitolo >.< allora, ormai siamo praticamente alla fine. Ringrazio tutti voi per la vostra attenzione e per il vostro supporto ^^ la settimana prossima pubblicherò il riepilogo finale con tutti i ringraziamenti, dopo di che questa storia sarà finalmente finita :D un bacione a tutti voi.

The ring guardian

   
 
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