Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: MrsKaulitz    09/02/2015    1 recensioni
Diego Lopez prende tutto ciò che desidera senza mai chiedere. E questo, a lungo andare, lo ha annoiato.
Vuole qualcuno che gli tenga testa.
Vuole Jennifer Milano. Così diversa dalle donne che di solito frequenta.
Così giovane, ribelle, matta, inafferrabile.
Ma Jenny è esattamente il tipo di persona che non si può sottomettere e quando le armi di Diego si saranno esaurite, non rimarrano altro che i sentimenti.
E Diego non potrà fare altro che costringerla a un serratissimo corteggiamento.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1
 
L'elegante completo grigio su misura, i gemelli in madreperla personalizzati e le iniziali incise sul tessuto pregiato contribuivano a rendere minacciosa la figura alta un metro e ottantacinque, con un corpo muscoloso e l'espressione di un lupo nello sguardo.
Tuttavia, Diego Lopez non aveva bisogno di un aspetto aggressivo per incutere timore, la sua fama lo precedeva. Negli affari era noto come lo squalo: spietato, crudele, egoista.
Victor Milano, un semplice muratore di una piccola cittadina del Nottinghamshire, con a carico una famiglia di quattro figli, era su un piano totalmente diverso dall'imprenditore più ricco di tutta l'Inghilterra, e non riusciva a spiegarsi che cosa potesse mai volere da lui un uomo del genere. 
Per un attimo, accarezzò l'idea che si trattasse di un colloquio di lavoro, e questo aumentò la paura che aveva di esprimersi, di prendere la parola. Dal suo canto, Diego lo stava semplicemente mettendo alla prova.
 Aveva già capito a una prima occhiata chi era colui che gli stava di fronte: un vigliacco, uno senza attributi, che probabilmente stava tremando di fronte a tutti i suoi soldi. Il dossier di informazioni posato sulla scrivania in legno, lasciato dal suo investigatore privato, non faceva che confermarglielo.
Convincerlo sarebbe stato fin troppo facile. Avrebbe premuto sul brutto periodo economico che stavano attraversando e il gioco si sarebbe concluso.
 Con sua figlia, sarebbe stato un altro paio di maniche, ma a quello avrebbe pensato dopo.
Finalmente decise di spezzare il silenzio e la tensione che cresceva nell'uomo, e gli fece un cenno per farlo accomodare.
- Prego. Desidera qualcosa? Caffè, tè?
 Victor sorrise grato. - Il caffè va benissimo. A casa ne beviamo sempre troppo. - concluse ridendo scioccamente.
 "Che sempliciotto, è così facile farlo felice che mi fa quasi pena!" Sghignazzò Diego.
Si sporse verso il telefono e premendo un bottone ordinò due caffè.
Piccole attenzioni di quel genere lo rendevano gradito a personaggi più facoltosi di Mr Milano, un altro segreto della sua abilità nel trattare gli affari. Insieme alla sensualità affettata di Cameron, che con un vassoio ricolmo di pasticcini, e uno spacco vertiginoso che lasciava intravedere le gambe, ammorbidiva gli animi con la sua comparsa.
 Terminati i convenevoli, Diego allontanò la tazzina da sé e guardò l'uomo negli occhi.
- Voglio qualcosa da lei, Mr Milano.
Diretto. Deciso. Così era nella vita. Aveva imparato a sue spese che se voleva qualcosa, doveva prendersela senza indugio, senza preoccuparsi di ferire, di chi c'era prima, allungava semplicemente la mano e afferrava tutto ciò che poteva.
 Victor s'irrigidì. - Tutto. Tutto quello che vuole.
 Diego sorrise. Era abituato a quel genere di risposte. Quando hai il potere, il mondo ti circonda di persone che farebbero qualsiasi cosa per compiacerti, sono disposte a prestarti la loro stessa figlia, senza curarsi dei sentimenti di quest'ultima, affidandola anche tra le braccia di un violento pur di ricevere in cambio del denaro.
- Sono lieto di poter conversare con qualcuno di così... disponibile. Ed efficiente. Non creda che mi sia sfuggito l'ottimo lavoro che ha compiuto in tutti questi anni per la sua ditta, senza mai essere ricompensato adeguatamente.
 Adulare e colpire. Era questa la strategia che seguiva, la strategia vincente.
- Un uomo che ha dato la sua vita per il lavoro, un uomo da ammirare, e io lo faccio, mi creda.
- Davvero?
Altro sorriso studiato. - Certamente. E le dico di più. La voglio nel mio staff.
 A quel punto, Victor credette di aver raggiunto tutta la felicità di una vita. Pensò alle reazioni di sua moglie, del suo capo, quando avrebbe detto chi lo aveva pregato per lavorare con lui. Un tale riconoscimento!
Fu il dito che si mosse davanti ai suoi occhi, a riportarlo con la mente nella stanza.
- Però... c'è una condizione. Voglio una cosa da lei.
- Mr Lopez, può chiedermi qualsiasi cosa. Le prometto che...
Diego non lo lasciò terminare. - Sua figlia.
La rivelazione cambiò l'atmosfera di gratitudine e gioia in un silenzio allarmante, ma la cosa non sembrò turbarlo più di tanto. Sapeva di aver chiesto molto, che la notizia doveva essere prima appresa, valutata e infine accettata, il che poteva portare via anche delle settimane, in quel caso. Ma Diego non aveva tutto quel tempo, o meglio, non era disposto a concedergli se non qualche minuto. Tutto sommato, la reazione incredula di Victor non lo colse impreparato. Lo vide ridere, credendo di aver sentito male, o che si trattasse comunque di uno scherzo, prima di riprendere la parola.
- Eh? Non ho capito.
Ma Diego non rise. Il suo viso rimase inespressivo, gli occhi di ghiaccio fermi su di lui, come se si aspettasse davvero che Victor intuisse da solo la verità, che assimilasse in fretta.
- Voglio sua figlia. L'ultima, voglio sposarla.
 La sedia cadde a terra dopo il brusco movimento che Victor causò. Sua figlia? Quell'uomo era pazzo! La sua piccolina? Non avrebbe permesso a nessuno di toccarla. E se anche l'avesse fatto, sua moglie non avrebbe mai acconsentito.
- Su su, non faccia così. Con me potrebbe vivere la vita di una principessa. Soldi, auto di lusso, abiti. Tutto ciò che vorrà. E in più non permetterei mai che la sua famiglia vivesse nella miseria. Posso provvedere io a voi. Ci pensi, Mr Milano. Lei è un uomo intelligente.
Era assurdo. Di cosa stava parlando? Era serio? Perché proprio lei? Una cosa del genere, non avrebbe dovuto neanche pensarla! Come gli era venuto in mente? Eppure...
- Io non posso! Non posso! - urlò, frustrato.
 Quasi incespicò e cadde, nella fretta di mettere piede fuori dall'ufficio il più veloce possibile, ma Mr Lopez non glielo consentì.
Gli sbarrò la strada e afferrò il braccio dell'uomo con forza, gelandolo con lo sguardo e tirando fuori l'asso nella manica.
- Potrei darle la vita che con lei, non ha mai avuto! Potrei darle tutto ciò che lei le ha negato. So quanto sua figlia desideri laurearsi in legge, e so che l'ha presa molto male quando ha dovuto rinunciarci. Eppure non le ha detto nulla per non farla soffrire, segno di quanto sia generosa, non crede che sia il caso di ricambiare?
Victor, adesso, annaspava in cerca d'aria, senza più contenersi, mentre Diego preparava il finale della sua arringa, per nulla impietosito dal pallore dell'altro. D'altronde, non c'era posto per la commiserazione nel suo cuore, non era quello, ciò che si diceva di lui.
- Potrei proteggerla da ciò in cui lei ha fallito, o ha forse dimenticato quello spiacevole incidente, Mr Milano?
 L'accenno a ciò che aveva quasi rovinato la vita di tutta la famiglia, lo fece sobbalzare e sudare freddo, prima di rendersi conto che quell'uomo era a conoscenza di un segreto fin troppo oscuro e impossibile da conoscere. Quanto era potente chi gli era di fronte? Quante altre cose sapeva su di loro? Si ritrovò a confermare tutte le voci che temevano l'oscuro Mr Lopez.
- Non so... non so di cosa parla. - Tentò disperatamente di fuggire, negare, nascondersi, ma non riusciva a trovare un varco. Si sentiva come di fronte a un drago che gli sbarrava la strada occupandola tutta.
- Ma come, ha già dimenticato il suo viso? - ribatté Diego, mostrandogli una semplice fotografia che provocò quasi un infarto a Victor. - Quindi, era una falsa quella di non rammentare? - infierì sadicamente dopo aver visto l'altro impallidire.
Victor pensò di rispondergli, di tirarsi fuori da quell'incresciosa situazione, ma non aveva più voce.
- Basta una sola parola, Victor. Un si. Mi basta tua figlia, e proteggerò per sempre lei e voi da questo sporco segreto e da qualsiasi altra minaccia. La renderò felice, una regina. Le darò tutto ciò che desidera. Basta che tu lo dica Victor.
- S... SI! - urlò, liberandosi con uno strattone mentre delle lacrime gli solcavano il viso e il demone dietro di lui lo lasciava andare sorridendo soddisfatto.
 Ancora una volta, aveva vinto lui.
Sperava solo che la sua futura moglie lo avrebbe fatto faticare di più, o si sarebbe stancato presto di lei.
 Per ora, per quel poco che aveva conosciuto di lei, si prospettavano giorni tutt'altro noiosi.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: MrsKaulitz