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Autore: MartySnow    09/02/2015    5 recensioni
«Caitlin, volevo chiederti se… Ecco, questo fine settimana è San Valentino e stavo pensando, dal momento che io non ho un appuntamento e neanche tu ce l'hai, e siamo legati dalla nostra dipendenza da Netflix, perché noi due non usciamo insieme?» La sua espressione non era cambiata molto, ascoltava attentamente le mie parole intenta a non far fuoriuscire le sue emozioni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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      Disclaimer: i personaggi, The Flash non mi appartengono, la fanfiction è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 
*****
Barry era tornato nei laboratori dello S.T.A.R Labs dopo aver trascorso la giornata diviso a metà tra il suo lavoro alla centrale di polizia e aver salvato Central City nei panni di Flash. Era esausto, non nel vero senso della parola, ma aveva bisogno di staccare almeno per un giorno, quindi perché non farlo con la ragazza di cui era segretamente innamorato? Non Iris, quel momento ormai l'aveva superato ed aveva capito che quello era solo l'amore che un ragazzino impaurito poteva provare per la figlia dell'uomo che l'aveva accolto in casa dopo tutto quello che era successo quella notte, questa ragazza invece l'aveva conosciuta dopo il suo risveglio dal coma: non era altri che la Dottoressa Caitlin Snow. Eccola lì, come sempre piegata sul computer studiando il mio metabolismo e cercando di dare una risposta all'impossibile. Non era strano trovarla lì oltre l'orario di lavoro, la sera in cui sono caduto in coma ha perso l'amore della sua vita, nessuno poteva biasimarla per cercare di pensarci il meno possibile lavorando anche tutta la notte, perciò era il momento di farla uscire da quel laboratorio. 
«Caitlin, sei ancora qui?» chiesi mentre entravo nella sala principale dopo essere ritornato dal giro notturno. La vidi e per un microsecondo rimasi senza fiato, era stupenda nonostante ogni fibra del suo corpo reclamava riposo, al suono della mia voce la vidi sobbalzare come se non si aspettasse di vedermi. Per tutta risposta lei si voltò verso di me, mi sorrise cercando di nascondere uno sbadiglio sul nascere. «Barry! Cerchi di spaventarmi? Comunque me ne stavo andando, c'è Netflix che mi aspetta!» disse mentre recuperava le sue cose da sopra la scrivania. “Forza Barry, è il momento giusto per chiederle di uscire, non avrai un'altra occasione di stare da solo con lei in una stanza.” Continuavo a ripetermi queste parole nella mia testa, ma la mia bocca non emetteva suono, riuscivo soltanto a fissarla così tanto da farla innervosire e contemporaneamente arrossire. «Barry! La smetti di fissarmi? Lo sai che mi da molto fastidio. Si può sapere cosa vuoi questa sera?» Lei mi fissava con aria interrogativa cercando di decifrare l'espressione dipinta sul mio viso. «Caitlin, volevo chiederti se… Ecco, questo fine settimana è San Valentino e stavo pensando, dal momento che io non ho un appuntamento e neanche tu ce l'hai, e siamo legati dalla nostra dipendenza da Netflix, perché noi due non usciamo insieme?» La sua espressione non era cambiata molto, ascoltava attentamente le mie parole intenta a non far fuoriuscire le sue emozioni. «Vuoi dire come un appuntamento?» chiese incrociando il mio sguardo, stava cercando di capire cosa mi stava passando per la testa. Sebbene fossi l'uomo più veloce del mondo, quella sera non riuscivo a dire una parola.
«Sì, no, sì, oddio non riesco. Se non vuoi chiamarlo appuntamento per me va bene.» Sudavo, stavo cominciando a sudare non ci potevo credere, speravo solo che non se ne accorgesse. «Che cosa propone per la serata, Signor Allen?» La guardai negli occhi. «Pasta, vino e Netflix?» Cercai di guardare altrove, ma mi attrasse uno scintillio, che non era nei suoi occhi, ma nel suo sorriso. Era raro vederla sorridere, ma quando succedeva era uno spettacolo della natura. «Ci sto! Mi piacerebbe molto passare una serata con te.» Mi sentivo un totale idiota in quel preciso momento, non facevo altro che sorridere e lei sorrideva a sua volta, non mi sarei mai stancato. Baciai Caitlin sulla guancia e le sussurrai all'orecchio «È un appuntamento.» le dissi, prima di sparire dalla sua vista il più velocemente possibile con un sorriso stampato sul volto.

 

   
 
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