Fanfic su attori > Cast Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Lavinne    02/12/2008    4 recensioni
E se Kristen Stewart vedesse il suo collega Robert Pattinson da occhi diversi da quelli professionali? Se lui accendesse il lei la speranza di una vita più bella di quella che le si prospetta davanti?
Se lui fosse riuscito a farle capire che il vero amore esiste e non si trova a tredici anni, come lei è convinta, dato che è fidanzata ormai da quando era piccola, con un altro ragazzo?
Scoprirete tutto qui, dal punto di vista di una Kristen ancora con l'animo più giovane dei suoi diciotto anni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti! Prima mia One-Shot qui ^^ spero vi piaccia, mi piacerebbe leggere cosa ne pensate in modo da fare tesoro delle vostre opinioni cercando di migliorarmi. La scrittura è una delle mie poche vere passioni quindi ce la metto tutta =P Sono molto modesta non mi convince molto ma ho voluto provare lo stesso, buona lettura ;D

~ Tears Don't Fall



«Muoviti o faremo tardi!» Era sempre così. Mi riducevo sempre all'ultimo minuto, a prepararmi. Per fortuna c'era lei, se non ci fosse non saprei come andare avanti. Mi strattonò. «Cosa aspetti? Amore?» Sussurrò, guardandomi in preda ad una crisi.
Nikki, sempre la solita. «Amore scusa, stavo pensando, ora mi preparo». Le accennai un sorriso mettendoci tutta la mia volontà, sperando di calmarla con tutta me stessa e sperai solo che questa giornata fosse finita presto. Erano le sette di sera, due ore e dovevamo essere tutti quanti lì. Alla première.
Era il 19 Novembre, l'intero Cast doveva promuovere il Film a Los Angeles. Lo shopping del giorno prima con Nikki, Rachelle ed Ashley era servito per i vestiti da mettere quel giorno.
Presi il mio vestito monospalla, che accennava colori dalle diverse tonalità quali bianco, grigio perla, rosso scuro e arancio. Terminava appena sopra il ginocchio. I capelli erano ovviamente opera di Nikki, che aveva speso tutto il primo pomeriggio con me a giocare alla parrucchiera e alla cliente. Mi sentii molto Bella prima del ballo di fine anno.
Sorrisi, pensando all'unica cosa, o meglio, persona che riuscisse dare un senso alla mia vita. Lei, la mia Nikki. Beh... forse non proprio l'unica. Ma erano giorni, settimane, che mi rifiutavo di pensare ancora a lui. Dopo che si era quasi del tutto convinto che ignorandomi, la gente non avrebbe più pensato a noi insieme.
Peccato che era chiaramente visibile il contrario, proprio dal suo comportamento. Scossi la testa, cercando di togliermi quei pensieri dalla mente, avrei avuto tempo dopo per frignare. Mi infilai le scarpe nere, classiche dal tacco a spillo ai piedi e mi incamminai verso il bagno per mettermi un filo di trucco. Ombretto perlato e una lieve passata di rossetto un pò più roseo delle mie labbra. Niente cipria, non ne avevo nè il tempo nè il bisogno. Nonappena finii mi guardai allo specchio, per vedere come stavo, tirando le somme. Solo in quel momento mi accorsi di avere gli occhi rossi. Eppure mi ero promessa di non piangere, non per lui. Sì, lui. Robert.
«Stupida» Dissi puntando il dito contro lo specchio. «Stupida e cretina!» Il mio sguardo si fece sprezzante mentre scuotevo la testa, osservando la mia immagine allo specchio.
Che potevo pretendere? Di essere felice con Robert? Di sognare ancora ad occhi aperti e di lasciarmi andare ogni volta che lo guardavo?
Certo che no, grazie alla mia stupidaggine, molte foto risultavano imbarazzanti. Sempre lo stesso, il motivo.
Lui che sorrideva davanti a sè, io che sorridevo... ma che guardavo lui imbambolata.
Come si fa ad essere così idioti? Cercai di non ricordare la sfuriata di Michael, quella sera. Ah certo, Michael. Quasi mi stavo dimenticando di avere ancora un ragazzo. Mi tolsi la fedina, non mi sentii in vena di metterla, più la guardavo più era grande il senso di colpa.
Certe volte ero così, me la tolsi perchè quando ero con lui era come se pesasse trecento kili.
La fissai sul ripiano del lavandino. «Quanto deve andare avanti questa messa in scena, Kiki?» Mi voltai e malinconica, abbassai il viso. «Non ne ho idea.. Nik, è troppo insostenibile, tutto questo casino». Sbuffai e mi sedetti sul bordo della vasca da bagno.
«Oh, ma Kris! Solo tu sei cieca, non lo vedi come ti guarda? Perchè ancora ti ostini a stare con quello là?» Si sedette vicino a me e mi poggiò una mano sulla spalla, cercando quasi di leggermi gli occhi per capirci qualcosa.
«Perchè è tanto tempo che lo conosco, l'ho amato.. gli voglio bene..e poi quello là ha un nome». La guardai aggrottando le sottili sopracciglia.
«Non hai capito niente amore.. Robert darebbe il mondo per amarti senza nascondersi. E poi si, Mike ha un nome. Eccome. Secondo Pieroangela, la specie di scimmie in cui Michael discende direttamente, prende il nome proprio da lui. Scimmius Angaranyas Sembyus». Sorrise e mi guardò cadere dalla vasca ridendo come una scema.
Mi ripresi dopo un minuto buono, mi alzai e mi sistemai i capelli davanti allo specchio ancora con le lacrime agli occhi. Un misto di tristezza e speranza. Le ricacciai dentro, non volevo più piangere. Non potevo permettermelo.
Buffo come certe cose possano totalmente buttare a terra solamente al pensiero. La première, la più importante. Migliaia di foto con lui, fingendo sorrisi come se nulla fosse, come se fossimo solo colleghi, come se a quegli abbracci non ci badassimo neanche noi. Nikki era già pronta, mi guardava in silenzio, forse aveva capito che troppi pensieri mi giravano per la testa. Mi maledissi, mi sentivo morire al pensiero che lei doveva sempre vedermi in quello stato, persino i giornalisti si erano accorti del mio nervosismo quando ero vicino a Rob. Ma lei, ora che aveva la vita apposto, un Kellan che aveva occhi solo per lei e una madre in pieno successo con il film più atteso dell'anno nel mondo, doveva vedere il suo mondo crollare perchè la sua migliore amica, perennemente in preda alla collera, frignava in continuo per un amore quasi impossibile.
Impossibile almeno per me.
Fino a poco tempo prima non riuscivo a capire perchè mi inalberassi così tanto vedendolo con una che non fossi io, nonostante io non fossi libera. Ero solo un'egoista, probabilmente. Ero arrivata ad odiarmi. Ma aveva ragione Nikki, è una messa in scena, io non amavo Michael Angarano. Io amavo lui, Robert Thomas Pattinson.
La guardai sorridendo. «Dovrei sbrigarmi, se riesco oggi parlo una volta per tutte a Rob». Annuii, distratta da un bussare frentico alla porta mentre vedevo Nikki saltare.
«Avanti». La mia migliore amica ed io ci voltammo e attendemmo.
«Ecco, te pareva» Impercettibile, la voce di Nikki, risposi allo stesso modo quasi non pensandoci. «Ci mancava l'orangotango della situaz..»
«Michael! Che piacere, quanto tempo!» Così disse e io sorrisi, ovviamente per la reazione di lei, non di certo per aver rivisto lui. Lo guardai e lo salutai agitando la mano.
Non l'avevo mai fatto. «Ciao Mike.. scusa..no, non baciarmi, ho il trucco» Gli dissi, scostandomi da lui, vestito come un barbone, manco stessimo andando al McDonald. Presi la borsetta e agitai le mani da dietro Michael verso Nikki, davanti a Mike, che parlava. Lo liquidò con una scusa e passò avanti, verso me.
«Noi andiamo, vieni con noi o rimani?» Fa che dica la seconda ti prego.. fai ch..
«Vengo!». Eh, quando mai.
«Okay ma te ne stai in macchina, siamo ad una première importantissima». Con un tono che non ammetteva repliche che mi ricordava tanto Rosalie Hale, Nikki zittì Mike, che annuì solamente.
Entrammo in limousine e dopo un'ora e mezza buona, arrivammo.
L'autista ci aprì la portiera, da cui uscì prima Nikki, poi io. Una seriee di flash interminabili mi appannarono la vista, ma dopo mi ci abituai, come sempre. Sorrisi, rischiando una paralisi. Ma la gente si aspettava quello, per un momento pensai di dare libero sfogo al mio stato d'animo e m'immaginai battere i piedi e piangere, per tutto il Red Carpet. Scossi la testa e la alzai verso la gente sorridendo e facendo qualche passo in avanti. Mi misi da un lato, guardando un'altra limousine fare il suo ingresso. Le ragazzine saltavano e strillavano il suo nome, uscì, bellissimo. Talmente bello che se non avessi abbassato per un minuto lo sguardo, avrei avuto un infarto. Sentii un calore familiare alle guance. Tipico, altro che Bella. Lo guardai ancora, non nascondendo il desiderio di non poter fare a meno di bearmi del suo volto e del suo sorriso.
«Kristen, raggiungilo. I fotografi vi vogliono assieme». Sentii Cath. Inspirai ed espirai raggiungendolo.
«Kris.. ciao..» Farfugliò non togliendomi gli occhi di dosso. Il sangue fluiva ancora e faceva avvampare urteriormente di rossore le mie guance.
«R-Robert..» Lo salutai e distolsi da lui lo sguardo, troppo imbarazzata e col cuore che pregava di poter uscire dal petto. Lui se ne accorse, trattenendosi dal ridere.
Un brivido mi percosse per lungo il centro esatto della schiena mezza scoperta, mentre lui mi cingeva la vita con un braccio. Esitai, poi però anche io lo abbracciai da dietro, sempre sorridendo. Solo ad un certo punto realizzai che con il pollice della mano sulla mia vita, mi carezzava impercettibilmente, cercando di non dare a vedere niente. Aria, avevo bisogno di aria. Purtoppo però, ero già fuori.
Mi ero resa conto di non respirare per 7/8 secondi. Lo guardai sorridendo, nonappena vidi che anche lui mi stava guardando.
«Non ho parole..» Mi sorrise, lasciando cadere gli occhi sulle mie labbra, non me ne accorsi subito, ero persa nel colore dei suoi occhi. Mi avvicinai di poco a lui, lasciando che mi stringesse ultreriormente. Si avvicinò di poco, ma capii che non era il momento. Non davanti a tutti, ma dopo gli avrei parlato.

×××

Prendemmo posto in prima fila, per guardare il film tutti quanti. Cast e fans. Dopo le innumerevoli foto, con tutto il cast, ci eravamo diretti tutti quanti nella sala. Grandissima. Io e lui eravamo in prima fila come un bel pezzo del cast, negli ultimi due posti, e la visuale era bellissima ancha dalla nostra parte.
Senza pensarci due volte, mi poggiai con entrambe le braccia ai braccioli della poltroncina e lui lo stesso. Guardò prima il braccio, poi me, che guardavo in avanti ridendo. Prese il mio braccio e lo mise sopra il suo, accontentando entrambi. Quando distolse da me lo sguardo, vidi la mia mano sopra la sua. Involontariamente, con i polpastrelli, strinsi la sua mano e, nel bel mezzo del film, mi voltai verso lui, che sembrava distratto da qualcosa verso il basso.. forse le nostre mani. Le guardai anche io per qualche secondo, poi puntai al suo volto.
«Rob-Robert..» Esitai, bloccandomi, come incastrata dai suoi occhi nei miei, le parole non volevano uscirmi.
«Sì, Kris?» Non gliene portava un fico secco della gente e neanche a me, in quel momento. Oh al diavolo Kris, tu e i tuoi pensieri. Parla una buona volta! Ecco cosa diceva la mia testa.
«Io.. io devo parlarti». Lo dissi, tutto d'un fiato.
«Dim..»
«Io non amo Michael». Mi morsi subito il labbro inferiore, guardandolo... com'era confuso. Me ne pentii, voltai lo sguardo verso lo schermo, sussurrando un "Scusami".
Rimase zitto per tutto il tempo, solo nei due baci del film sentii le sue dita carezzare le mie, non guardai nemmeno le nostre mani, per non dargli la soddisfazione di vedermi piangere. Io, che molto probabilmente mi ero fatta films mentali, che stavo mandando a puttane la mia vita per un ragazzo che era riuscito a sconvolgermi pochi secondi dopo aver fissato i suoi occhi la prima volta.
Con l'altra mano mi asciugai le lacrime passando la mano a palmo aperto sulle guance, per non dare sospetti. Finito il film mi alzai e come tutto il resto del cast, uscii dal retro della sala, dopo i vari applausi, ma prima che qualcuno mi fermasse per eventuali chiacchiere. Non ero in vena di parlare, non sapevo cosa avrei potuto dire. Mi avrebbero chiesto anche di lui, e al cento per cento non avrei mai retto il suono del suo nome ad alta voce. Nè ora nè mai.
Una mano bloccò il mio braccio, impedendomi di camminare. Mi voltai spedita e mi ritrovai faccia a faccia con Robert.
«Mi fa piacere, perchè io amo te». In quel momento non capii che stava riprendendo il discorso della sala, appena ci arrivai altre lacrime sgorgarono sul mio volto e abbassai lo sguardo, asciugandole. Con un dito alzò il mio mento e mi baciò per due minuti buoni.
Appena presi fiato, lo guardai negli occhi e pensai a Michael in macchina, ora ero decisa. «Anche io ti amo..Portami via».
Rimase in silenzio con un espressione indecifrabile in viso. «E vissero per sempre felici e contenti». Sfoggiò uno dei suoi sorrisi da multiplo infarto simultaneo e mi prese in braccio, andando a grandi passi verso la sua limousine, probabilmente intento a portarmi via da tutto e da tutti. Chissà dove.
E avvisare il mondo? Beh, il mondo avrebbe aspettato.♥



----------
Spero che sia piaciuta ^_^ un bacione ragazzi e chi lo sa che non mi venga in mente di iniziare una Long Fic! Alla prossima, baci!
Lavinia <3
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Lavinne