Non so da dove sia uscita né perché, ma avevo bisogno di scrivere e l'ho fatto.

*

E cosa ci puoi fare alla fine con la tua vita? Non è che decidi tu come andrà, a volte le cose capitano e basta e tu non puoi fare altro che stare lì a subire, a guardarle succedere, a urlare dentro perché non hai saputo evitarlo. E poi ci ripensi, rifletti, non dormi la notte, solo per pensare a cosa avresti potuto fare. Magari se quella mattina tu non avessi sentito la sveglia, niente sarebbe successo. Forse se avessi deciso di prendere l’autobus o di mangiare i cereali invece dello yogurt. Probabilmente se tu fossi andato in biblioteca, niente sarebbe successo.

Ma in realtà non lo sai e non lo potrai mai sapere. Non importa quanto ci pensi, cosa credi di aver sbagliato. La verità è che non lo scoprirai mai. Perché non puoi tornare indietro, non puoi riavvolgere il nastro e decidere di cambiare strada, di andare in palestra o di non fumare quella sigaretta. Nessuno può tornare indietro, né conoscere il futuro, ed è questo che ci spezza. Che ci rompe.

Che ci uccide.

E Blaine non lo sapeva, non lo poteva sapere, ma tutti i giorni si chiede come avrebbe potuto evitarlo. Cosa sarebbe servito. Cosa avrebbe dovuto fare. Ma invece si ritrova lì, in quel letto d’ospedale. Con i minuti e i respiri contati. Sa che sta per morire, sa che sta per andarsene. Lo sente e lo sa, non importa che qualcuno glielo dica.

Nessuno è con lui, ha visto solo dottori negli ultimi giorni ma non gli importa più, perché sta per andarsene e niente avrà più importanza. Non crede nell’aldilà, spera che non ci sia ormai, perché non vuole ricordare questa vita. Vuole solo andarsene a questo punto. Anche se continua a chiedersi come avrebbe potuto evitarlo.

Cosa sarebbe successo se…?

Bip. Bip. Bip.
Bip.
 
Bip.