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Autore: 24maggio2011    10/02/2015    3 recensioni
"La storia di un amore" nasce da un video e da due menti. La mia e quella di Tallutina. L'idea è sua ed è nata dopo aver visto un video su youtube. Lei è la mente ed io il braccio (O meglio, la scrittrice). I personaggi saranno stravolti. Completamente OOC (fuori personaggio). I protagonisti principali saranno Stiles e Scott e una strega di nome Marnie, sconvolgerà per sempre le loro vite.
(Pietà per questa terribile introduzione) Spero di avervi incuriosita e 24maggio2011 assieme a Tallutina vi attengono numerosi! Buona lettura.
*Ho messo crossover solo per la strega! E' la stessa presente il True Blood. Per il resto, la storia è a parte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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- Il primo giorno d'asilo.
 
E' Sabato mattina in casa McCall-Stilinski e Scott viene svegliato da qualcuno che gli lecca la faccia e con il suo peso gli schiaccia lo stomaco. Cotto di sonno e convinto che sia l'idiota di suo marito, lo ignora per un po' ma quello che secondo le convinzioni di Scott era Stiles, continua a leccarlo indisturbato ed è decisamente arrivato il momento di mandarlo a quel paese una volta per tutte. Che cavolo! Non sono nemmeno le sette del mattino ed è Sabato. Un po' di riposo dopo una settimana di lavoro è lecito per tutti e visto che i bambini ancora dormono, bisogna approfittarne.
- Stilesss! Finiscila. - Mugugna infastidito Scott coprendosi la faccia con il cuscino.
- Mhh! Che c'è? - Chiede in un sussurro e ignaro di tutto Stiles.
- Smettila di leccarmi, Stiles! - Ordina Scott.
- Ma non ti sto leccando. Sono un lupo, mica un cane. - Borbotta Stiles girandosi dall'altra parte e tornando a dormire. 

A Scott Stilinski, venne l'illuminazione.

Strabuzzò gli occhi e velocemente si tolse il cuscino dalla faccia mentre qualcosa a detta sua di terribilmente disgustoso e liquido gli cadeva sulle labbra.
Ebbene si! Chi lo leccava prima non era suo marito ma il cane più stupido sulla faccia della terra. 
- GUSSSS! - Prova a sgridarlo Scott mentre fa peso sulle braccia e con delicatezza lo spinge lontano da se.
- Dio Mio che schifo. Te lo dico fin da ora signor Stilinski! Non ti avvicinare alle mie labbra se non prima ti vai a lavare. - Precisa Stiles scoppiando a ridere.
- NON AVEVO BISOGNO CHE ME LO DICESSI TU. - Sbotta Scott ringhiando con fare frustrato. Lancia con forza le coperte in faccia a suo marito e schifato a più non posso corre in bagno. Di gran lunga avrebbe preferito che a leccarlo fosse stato Stiles.
- E dai lupacchiotto! Non te la prendere. E' solo un cane e ti stava dimostrando il suo effetto, vieni qui da papà Guss! - Scherza Stiles iniziando a fare le coccole al suo cane.
- HEI! Giù dal letto Guss. Non sto scherzando. Scendi immediatamente! - Ordina Scott.
- Hei.. Guss! No, stai qui con papà. - Dice ridendo di gusto Stiles quando Guss gli lecca la faccia in gesto d'affetto.
- No no no, non esiste una cosa così. Guss.. via dalla faccia di mio marito! 
- Oh per l'amor di Dio! Sei geloso pure di un cane, Scott?
- E prima i bambini, poi quello stupido gatto e adesso questo cane. Lo sapevo che in famiglia io sarei sempre stato l'ultimo!
- AHAHHAHAHHA! - Non si trattiene più e scoppia a ridere di cuore Stiles.
- PAPAAAAAAAAA'. - Strilla Syd saltandogli sulle spalle. Scott ritrova la sua felicità.
- Ciao vita mia. Ti sei già svegliata? - Gli chiede felice Scott riempiendola di baci.
- Gridavi come un matto. - Spiega divertita Syd.
- Si beh, qualcuno mi ha svegliato nel peggiore dei modi. 
- GUSSS! - Strilla felice Syd scendendo dalle spalle del suo papà e saltando direttamente sul letto per dare il buongiorno al suo cane.
- Ahahhahahah! Papà, papà aiutami. Mi sta facendo il solletico. - Cerca aiuto in Stiles, Syd.
- Syd, molla il mio cane. - Strilla Ben salutando velocemente i suoi genitori e strappando il cucciolo dalle braccia della sorella.
- Che famiglia di pazzi. - Borbotta Scott mentre rannicchiato in un angolo del letto si chiede quanto ancora debba aspettare per avere il bacio del buongiorno di suo marito.

E' Domenica pomeriggio in casa McCall-Stilinski ormai e domani, per Ben e Syd ci sarà il primo giorno d'asilo. Mentre i piccoli non vedevano l'ora di iniziare e già da stamattina all'alba hanno preparato il loro zainetto, l'ansia per Stiles e Scott è alle stelle. Non ne vogliono sapere di lasciare i loro figli in balia di tutti quei bambini umani e sopratutto in balia dei loro lupi. Sebbene abbiano già imparato a controllare la trasformazione, la preoccupazione rimane ugualmente per questo motivo decidono di occupare la mente con qualcosa di divertente.
- Ben, Syd, venite qui! - Li chiama Scott.
- Che c'è papà? - Chiede Syd allungando le braccia verso il suo viso per essere presa in braccio.
- Vieni qui amore.. ascoltatemi cuccioli! Io e papà abbiamo deciso, visto che domani iniziate l'asilo.. di portarvi al luna park. Vi va?
- SIIIIIIIII!
- Ok! Però dovrete fare i bravi e non allontanarvi. Dovrete darci la mano e starci vicino e quando decidiamo di tornare a casa, si torna a casa e senza storie, capito? - Chiede premuroso, Stiles. Sia mai che si allontanino da loro per più di qualche metro.
- Ok papà. - Rispondono all'unisono i due fratelli.
- Bene, giubbottino e andiamo! Scott.. guida tu!
- Ma ho la macchina rotta.
- Andiamo con la mia, idiota!
- Hei! Questo ti costerà un allenamento extra al prossimo allenamento.. chiaro? - Lo riprende Scott.
- Come no, poi vedremo. Ti muovi? Sto esaurendo qui dentro.
- Perchè?
- Sta zitto e andiamo! - Ordina Stiles.
- Papà ma Guss viene con noi, vero? - Gli chiede Ben tirandolo per la maglia. Stiles sospira. Non sa cosa rispondere!
- No Ben, amore.. ascoltami! Lo so che hai paura, ok? Ma non scapperà anche lui. Lui è un cane e i cani sono fedeli ai loro padroni. - Spiega dolcemente, Stiles.
- Ok. - Risponde Ben dandogli un bacio nella guancia e aprendosi in un sorriso enorme.

In macchina non fecero altro che cantare canzoni da bambini mentre le orecchie di Scott erano pronte ad esplodergli da un momento all'altro per quanto siano stonati insieme ma ciò non toglie che rise comunque e poco dopo arrivarono al luna park. I bambini erano impazienti di scendere dall'auto e Stiles dovette occuparsi di loro prima che davvero sarebbero corsi verso il primo gioco.
- Allora: che si fa? - Chiede Scott.
- Pecchi! - Rispondo all'unisono i bimbi indicando la casa degli specchi. Scott ride come un matto mentre Stiles sorride e gira gli occhi al ricordo di loro due soli, rimasti chiusi in quella casa per circa un ora e mezza. Va bene che erano entrambi lupi e entrambi Alpha con un bimbo in grembo, però, che cavolo! Sempre Alpha erano. Se solo ci pensa Stiles ha ancora male alla testa per la botta che ci prese e Scott inizia ad essere convinto che se solo non fosse un lupo, a quest'ora avrebbe ancora il bernoccolo in fronte per la botta che prese.
- ANDIAMO? - Strillano impazienti i bimbi. Stiles e Scott si risvegliano dal loro ricordo, sorridono e tenendo per mano i loro cuccioli si avviano a fare i biglietti che gli permetteranno di fare ogni gioco gratis e poi dritti nella casa degli specchi.

Come entrambi avevano previsto, la scena si ripete. Rimasero chiusi li dentro per un ora e mezza proprio come ai tempi e proprio come ai tempi presero un infinità di facciate e testate. Syd era anche rimasta tra uno specchio ed un altro e invece di spaventarsi o piangere come farebbe una qualunque bambina, rise. Rise di gusto e ciò non fece altro che aumentare la felicità di Stiles e Scott. Erano così felice quando i loro figli ridevano che ogni loro risata gli ripagava di ogni cosa. Delle notti in bianco, dei capricci, delle consolazioni che dovevano dargli, tutto. Sentire il suono della risata dei propri figli per Stiles e Scott è il dono più grande del mondo e sono certi di non saper vivere senza di loro.

Quando uscirono dalla casa degli specchi, Ben e Syd non era mai stati più convinti come in quel momento. Volevano fare il taboga!

- Ben, sei matto amore? E' pericoloso. - Prova a farlo ragionare Stiles.
- Si ma ci sarai tu con me, papà. - Risponde Ben.
- E tu sarai con me, papà. - Dice Syd a Scott stringendogli la mano.
- E va bene, va bene andiamo! - Si convince Stiles e insieme a suo marito e ai suoi figli, mano per mano, salgono le lunghe scalinate e giunto il loro turno si preparano mentalmente a scendere a tutta velocità da chissà quanti metri di distanza.
- Pronti? - Chiede sorridendo un giovane ragazzo facendo gli occhi dolci a Scott.

'Non lo guardare!'
'Non lo sto guardando, Stiles. Piuttosto, ho paura dell'altezza! Come faccio?'
'Lo riesco a sentire e lo sentono pure i nostri figli, per cui controllati.'
'NON CI RIESCO. HO PAURA!'
'Oh mamma mia, dammi la mano! Riuscirò a stringertela mentre abbraccio anche a Ben.'
'Ecco perchè ti amo.'
'Ti amo anche io brutto scemo di un lupacchiotto spennacchiato.'
'Mamma mia quanto parli.'
'Non sto mica parlando.'


- Insomma vogliamo andare o no? - Chiede Ben.
- Quanta impazienza, Ben. - Risponde ridacchiando Scott mentre Stiles fa cenno al ragazzo di dargli la spinta.

3..
2..
1..

VIA! 

Scott sta per avere un infarto, ne è certo, ma non appena Stiles gli stringe la mano con più forza, sorride e si lascia andare all'adrenalina più pura riuscendo anche a divertirsi e a chiedere al resto della famiglia di rifarlo non appena scese dal tappetino. Stiles rise di gusto e i bambini gridarono di felicità accontentando con molto piacere la richiesta del loro papà.
- Non avevi paura tu, scusa?
- Mi è passata. Mi è bastato che tu mi stringessi la mano per volerlo rifare, mi sono divertito.
- Chi ti ha detto che te la stringerò un altra volta? - Gli chiede Stiles terribilmente serio mentre a stento trattiene le risate. 
- Syd, Be..
- Shhhh! Scherzavo scemo. - Dice Stiles mettendogli un braccio intorno alle spalle e ridacchiando quando sente Scott calmarsi.

Dopo il terzo giro sul Taboga, Ben e Syd si sono stufati e vogliono provare qualcos'altro. Syd è terribilmente attratta da una ruota con dei seggiolini molto simili a quelli che usano per mangiare lei e suo fratello, girano e c'è anche un codino da prendere. Con gli occhi grandi e illuminati per lo stupore, la bocca semi aperta, lascia la mano di Scott e corre verso la giostra.
- Syd! La mano. - Strilla in panico Scott raggiungendola subito e stringendogli la mano con decisione.
- Papà, papà, papà quella! - Saltella felice sui suoi piedini Syd e indica al suo papà la giostra su cui voleva salire. Scott sospira, si guarda con Stiles, chiede a Ben se anche lui la volesse fare e dopo aver ottenuto un si deciso come risposta, aspetta che finisca il giro e appena possibile prendono in braccio i loro cuccioli, li mettono vicini, li legano per bene e con pazienza aspettano di vederli partire nel così detto calcinculo.
- Ti rendi conto di quello che hai creato, Stiles? 
- Io? Ahaha. Li abbiamo creati insieme, lupacchiotto.
- Non penso proprio! Io non ero così spericolato come loro, ok? 
- Oh! Non te le immagini nemmeno le cose che abbiamo fatto io ed Isaac quand'eravamo piccoli in questo luna park.
- Solo in questo luna park? Ovunque. Tra te e lui non so chi è più pazzo.
- Io, ovvio. - Dice Stiles.
- Senza dubbio. - Dice Scott ridacchiando e dandogli un bacio nella guancia.
- Ciao bel ragazzo! - Qualcuno chiama Stiles mettendogli una mano sulla spalla. Stiles e Scott strabuzzano gli occhi e dedicano tutta la loro attenzione al ragazzo di al massimo vent'anni che gli sta parlando.
- Scusa se ti interrompo.. senti, ho perso una scommessa con i miei amici e mi hanno detto che devo baciarti! Me lo permetti? 
- MA ANCHE NO! - Risponde per lui, Scott.
- Scott, credo che l'abbia chiesto a me. - Dice Stiles mentre a stento trattiene le risate. Di tutta risposta suo marito sorride e gli stringe la mano usando tutta la massima potenza.
- Ahhh! No guarda.. io prima scherzavo! Sono sposato e ho due figli, non mi sembra il caso. Di ai tuoi amici che se non lo fossi stato, mi sarei anche lasciato baciare. - Automaticamente, la stretta tra le loro mani si fece ancora più intensa.
- Ok, non importa! Grazie lo stesso.
- Amore, mi lasceresti la mano per favore? - Prova Stiles mentre si morde con forza le labbra.
- Non farlo, papà. - Dicono all'unisono e con un po' di rabbia nella voce Ben e Syd. Scott sorride.
- E perchè non dovrei farlo cuccioli?
- Perchè quel brutto ragazzo voleva portarcelo via. - Strilla imbronciato Ben mentre incrocia anche le braccia intorno al petto e guarda con fare indagatore a Stiles.
- Che c'è? - Gli chiede esasperato, Stiles. Tra Scott, Ben e Syd a fatto di gelosia non sa chi sta messo peggio.
- Tu non ci lasceresti mai, vero papà? - Gli chiede con il broncio, Syd. Stiles sorride con il cuore pieno di gioia, leva bruscamente la mano da quella di suo marito, si inginocchia su se stesso e guardando negli occhi la sua bambina gli risponde.
- No, mai amore mio. Mai!
- Cosa volete fare adesso? - Gli chiede Scott.
- Ucoela! - Pigola Ben di tutta risposta.
- Ahaha amore, amore si dice Bruco-mela. - Lo corregge teneramente Stiles.
- E io che ho detto? - Chiede offeso o meglio, fingendosi offeso, Ben.
- Ahah si certo, dai andiamo! - Conviene Scott.

Dopo il Bruco-mela, fecero gli autoscontri dove risero come matti, pure Stiles che era consapevole che non appena i bambini a casa si sarebbero addormentati, Scott l'avrebbe marchiato per l'ennesima volta. Dopo gli autoscontri venne il turno della casa dei mostri e della pesca dei cigni. Successivamente toccò alla ruota panoramica e poi quello del pungiball dove più punti facevi, più possibilità di vincere un premio c'erano.
- Papà? - Syd chiama sussurrando a Stiles.
- Che c'è cucciola?
- Vieni qui. Ti devo dire una cosa! - Sussurra ancora Syd. Stiles si inginocchia su se stesso e sente cosa gli dice la sua bambina all'orecchio.
- Se tu e papà usate un po' della vostra forza da lupo vinciamo il premio. - Sussurra estasiata Syd. Poi, un rumore. E' Scott che ha tirato un pugno fortissimo al pungiball e ha vinto un orologio per bambine. Syd si apre in un sorriso enorme perchè sa che quell'orologio andrà a lei. Non fa nemmeno in tempo a finire di pensare che Scott gli e l'ha messo nel suo piccolo polso e l'ha riempita di baci.
- E il mio premio? - Mugugna triste, Ben.
- Hei! Che ci sta a fare papà tuo qui? - Gli chiede Stiles. Si tira su di un quarto le maniche della maglietta nera che indossava, gira il collo a destra e a sinistra circa due volte e..
- Tz! Tutta scena. - Borbotta Scott.
- Hei, Stilinski! Non mi distrarre. - Dice Stiles. Un minuto dopo, Ben ha in mano il suo premio. Un pupazzetto a forma di cane!
- E' bellissimooo! Papà grazie. - Gli salta addosso Ben. Stiles lo stringe forte a se e lo riempe di baci.
- Papà ho fameeeee! - Dice Syd tirando per la manica a Scott.
- Anche io. - Dice Ben.
- Eh' ci credo. E' quasi ora di cena! Andiamo a mangiare qualcosa e poi andiamo a casa, chiaro? - Chiede Scott.
- Mi hai tolto le parole di bocca, Scott. - Dice Stiles.
- E' sempre un piacere amore. - Dice Scott.
- Dai, andiamo! - Dice Stiles prendendo per mano Ben, mentre Scott tiene Syd.

Alla vista dello zucchero filato, Ben, decide che quella dev'essere la sua cena nonostante non sappia nemmeno cosa sia e che sapore abbia. L'odore però è buono.

- Papà che cos'è quello? - Chiede infatti Ben a Stiles.
- E' zucchero filato amore.
- E' buono?
- Beh, a me e allo zio Isaac piaceva tanto.
- Ha un buon odore. - Dice Syd.
- Già. - Risponde Scott.
- Io voglio quello. - Dice sicuro di se Ben.
- Anche io. - Gli da corda la sorella.
- Ne prendiamo solo uno però va bene? Non si sa nemmeno se vi piace.
- Se volete posso farlo prima assaggiare. - Dice la ragazza che li faceva.
- Va bene, grazie mille. - Risponde Scott.

Dopo averlo assaggiato decidono che quello zucchero filato sia decisamente la cosa più buona che abbiano mai mangiato e Stiles e Scott dovettero comprarne due. Lo divorarono in pochi attimi nonostante fosse abbastanza grande e si appiccicarono tutto il viso e le mani. Dopo essersi leccati le dita, mano per mano con i loro papà sono pronti a tornare a casa quando all'improvviso in una delle tante macchinette dove dovevi mettere una monetina e tentare la sorte, Syd vede la sua bambola. Quella che Ben gli aveva rotto due settimane fa e che per ragioni di cui ancora non ha capito, suo papà non gli ha ricomprato. Lascia per la seconda volta la mano di Scott e si avvicina alla sua bambola. Scott, che era preso a parlare con Ben e con Stiles, si accorse solo dopo dieci secondi che Syd aveva fermato la sua camminata. 
- SYD! Per la miseria. Cosa cavolo ti prende oggi? - Strilla Scott raggiungendola in solo tre passi. Stiles che guardava avanti mentre camminava con Ben, si gira a guardarli e vede Scott avvolto nel terrore ma con un pizzico di rabbia mentre Syd con un pizzico di paura per la sgridata appena scampata ma con un sorriso di vittoria in volto.
- Allora? Mi vuoi dare una spiegazione signorina? - Gli chiede Scott.
- La mia bambola, papà. - Risponde Syd indicandogliela. Scott si addolcisce.
- Bastava dirlo, no?! - Dice Scott più rilassato di prima mentre se la mette sulle spalle, inserisce una moneta e sotto il tifo di sua figlia inizia a giocare con quel aggeggio a detta sua infernale. 
- Dai papààà! - Lo esorta a vincere la sua bambola, Syd.
- Ci sto provando, amore. 
- Il mio robottt! - Strilla Ben saltando sui suoi piedini per vederlo meglio. Anche il suo giochino è chiuso in quelle macchinette!
- Ci pensa papà. - Dice Stiles e proprio come ha fatto Scott con Syd, se lo mette sulle spalle e si mette all'opera. Ben nel frattempo sorrideva consapevole che il suo papà gli e l'avrebbe preso e anche al primo colpo e gli accarezzava il viso con quelle tenere manine ricoperte di zucchero e terribilmente appiccicate.
- Ben, amore, ti amo te lo giuro ma mi stai appiccicando tutta la faccia se non lo sapessi. 
- Tu sei il mio papà e faccio cosa voglio. - Dice sicuro come non mai Ben riempiendolo di baci. Stiles ridacchia, si lascia coccolare dal suo bambino e proprio in quel momento..
- SIIIIII! - Gli strilla direttamente nel padiglione auricolare, Ben.
- Sei il papà migliore del mondo. - Continua a strillare, Ben. Ovviamente Stiles gli ha vinto quel cavolo di Robot!
- Papà dai! E' la mia bambola. - Mugugna Syd.
- Amore, se eviti di mettermi la manine negli occhi magari ci ries... e vinceeee! Ma vaiii! Ma siii. Ecco la tua bambola principessa.
- SIIIIIIII! - Anche Syd gli strilla direttamente nel padiglione auricolare.
- Dai che si sta facendo freddo! Andiamo a casa a farci un bel bagnetto, pappa e poi ninna. - Dice Scott ai suoi figli.

Mentre Ben stringeva la mano a Scott e con l'altra teneva ben saldo il suo Robot e Syd stringeva la mano di Stiles mentre con l'altra teneva la bambola, andarono in macchina e poi a casa. Fecero parola per parola quello che disse Scott e si svegliarono l'indomani mattina, pronti per vivere l'esperienza più grande. Il primo giorno d'asilo. Ben e Syd erano prontissimi. Stiles e Scott ovviamente no! I bambini erano svegli fin dalle prime luci del mattino e se per questo anche vestiti. A modo loro ma vestiti. I genitori risero forte e li vestirono per bene e dopo avergli dato la loro colazione a malincuore, alle otto del mattino li portarono all'asilo. I lupacchiotti, li salutarono a mala pena e li ignorarono subito dopo correndo mano per mano dentro l'aula che gli avrebbe ospitati per la gran parte del loro tempo. 

Dopo mille raccomandazioni, tristi, Stiles e Scott tornarono chi a casa chi a lavoro e con impazienza attesero che l'orologio segnasse mezzogiorno e mezza. Ora in cui Ben e Syd sarebbero usciti da scuola, dove ovviamente ad aspettarli c'erano già i loro papà. Ben uscì dalla porta ridendo al fianco di un altro bambino, probabilmente un amico e Syd a braccetto di un bambino. E fin qui nulla di strano, aspetta..
- COSA?!
- Che c'è Scott?
- Hai visto Syd?
- Si.
- C'è un bambino vicino a lei.
- E allora?
- Come sarebbe a dire allora? Lo vedi che camminano a braccetto?
- Quindi?
- Stiles ma sei scemo? E' la mia bambina. Perchè la mia bambina sta camminando a braccetto con un bambino? - Chiede frustrato, Scott.
- Scott ma che problemi hai?
- Sta zitto! Syd, Syd amore siamo qui. - Strilla e agita le braccia Scott. 
- Oh no Scott! Non lo fare. - Borbotta Stiles coprendosi la faccia per la vergogna.
- Ti ho detto di stare zitto. Amoreee! Amore mio vieni da papà, ciao! - Dice Scott trascinandola con forza a se e abbracciandosela stretta.
- Ciao amore mio. - La saluta Stiles, poi saluta anche Ben.
- Ty! Lui è il mio papà Scott e lui il mio papà Stiles. Papini, lui è il mio ragazzo. - Li presenta Syd. Scott che stava bevendo dell'acqua per calmare i suoi bollenti spiriti, si strozza. Stiles ride come mai prima d'ora e gli tira delle pacche nella schiena per farlo riprendere a respirare correttamente.
- Molto piacere Ty! Io sono Stiles. E tu piccoletto? Non ci presenti il tuo amico? - Chiede a Ben.
- Si, lui è Nath. - Risponde Ben.
- Ciao. - Saluta Nath.
- Syd, ma il tuo papà Scott cos'ha? - Gli chiede Ty.
- Oh niente è che la notizia mi ha scioccato, piccolo! Syd, sali in macchina che è tardi. Dobbiamo tornare a casa. - Ordina Scott.
- Ma papà io..
- Syd ti ho detto sali in macchina.
- Uffaaa! - Si lagna triste Syd. Ben saluta il suo amico e sale nell'auto mentre Syd arriccia le labbra e guarda Ty.
- Ciao principessa. - Dice Ty sorridendogli e facendola diventare rossa dopo avergli dato un bacio nella guancia.
- No questo è troppo. - Sbotta Scott.
- E calmati! Sono solo dei bambini.
- Non mi piace questo tuo atteggiamento, Stiles. Ne sembri divertito! - Dice ancora Scott salendo nel lato passeggeri, al fianco di suo marito.
- Lo sono infatti. Ci siamo tutti?
- Siii!
- Bene! Andiamo. Ben, Syd, prima papà non mi ha nemmeno dato il tempo di chiedervelo davanti ai vostri amici ma se volete, potrete portarli a casa per la merenda domandi. Vi va?
- Si papà, io porto Nath. - Risponde felice Ben.
- E io il mio ragazzo, Ty! - Risponde altrettanto felice Syd.
- SYD! QUELLO NON E' IL TUO RAGAZZO. METTITELO IN TESTA! E al massimo porterai un amichetta a casa, non quel .... come cavolo si chiama?
- TY ED E' IL MIO RAGAZZO. - Risponde inacidita Syd. Stiles e Ben ridono divertiti.
- Tu e tu, non ridete! - Ordina al marito e al figlio, Scott.
- E tu.. non rispondermi in quella maniera Syd! - Ordina ancora più seriamente puntandogli il dito contro.
- Perchè sennò che cosa mi fai? Mi dai un ordine Alpha? Prrrrrrrrrrrrrrrrrrr. - Gli fa la linguaccia Syd.
- Scusa cos'hai fatto? - Chiede Scott. 
- PRRRRRRRRRRRRRRRR! - Ripete il gesto, Syd.
- Syd smettila! - La riprende Stiles. Quando è troppo è troppo.
- Ma io voglio solo che Ty venga a casa nostra a fare merenda. - Risponde con il broncio, Syd.

La questione cadde li e i due coniugi non ne riparlarono fino alla sera. Stiles aveva appena messo i bambini a letto ed era andato nel suo. Dopo essersi coperto le gambe prova a dare il bacio della buonanotte a suo marito ma questi si gira dall'altra parte portandolo a baciargli la guancia. Stiles sorride, si morde l'interno guancia e dopo aver sospirato ed aver allargato le braccia in gesto di confusione, inizia a parlare.
- Dai! Avanti. Dimmi quello che devi dirmi e facciamo finita.
- NON VOGLIO CHE QUELLO LI VENGA A CASA NOSTRA CON NOSTRA FIGLIA. - Urla Scott.
- Sei tanto tenero lo sai? Sei un padre meraviglioso ma sai che quello li in realtà è solo un bambino e ovviamente non è il suo ragazzo?
- Si ma mi da fastidio lo stesso. E' LA MIA BAMBINA e non esiste che qualcun'altro la chiami principessa o gli baci le guance.
- Si beh non esiste nemmeno che io debba baciare la guancia di mio marito anziché baciargli le labbra però sai com'è... sono cose che succedono! Che cosa vogliamo fare?
- Certo che quando ti ci metti sei proprio scemo. - Dice Scott dandogli un bacio nelle labbra, poi ricomincia a parlare.
- E' che mi fai arrabbiare! Non mi hai consultato e hai fatto. Qualcuno ti ha per caso detto che volevo che organizzassi una merenda per bambini domani pomeriggio? So che vuoi che i nostri figli si integrano e lo voglio anche io, te lo giuro ma domani pomeriggio io lavoro. Chi controlla la situazione? Se quel Ty dovesse abbracciare o baciare la mia bambina?
- Iiiuhhhh! Qui ci sono anche io se non l'hai notato. CHI CAVOLO E' CHE TI SCRIVE ALLE DIECI E MEZZA DI SERA. - Strilla Stiles.
- Che cavolo ti strilli! E' Deaton, domani siamo chiusi tutto il giorno. Vada per la merenda! - Dice felice Scott assalendo le labbra, il collo e le guance di suo marito e addormentandosi poco dopo l'uno stretto all'altro.
 
Piccolo spazio autrice:

Ed eccoci qui. Questo è stato per così dire l'ultimo capitolo. Per questo è più lungo rispetto agli altri e a parer mio pieno di comicità. Il prossimo sarà l'epilogo.
*Piange disperata alla sola idea.*
Ringrazio infinitamente chiunque sia arrivato fin qui. Chiunque abbia letto e recensito ogni capitolo o anche solo occasionalmente.
Ringrazio particolarmente a:

- Tallutina.
- Stilba.

perchè hanno letto e recensito il capitolo precedente.

Un particolare ringraziamento va anche a:
- AmeliaRose
Che sta leggendo da ieri e recensendo ogni capitolo... :D 

Mi avete resa felicissima. <3
Grazie a tutti.
  
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