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Autore: lRasty    10/02/2015    0 recensioni
Katarina, a differenza di sua sorella, dopo tanti anni, decise di andare alla ricerca di suo padre Marcus, scomparso misteriosamente da quando Swain aveva preso il potere a Noxus. E per questo decide di chiedere aiuto all'investigatrice più famosa di Runeterra.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Caitlyn, Katarina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Katarina, a differenza di sua sorella, dopo tanti anni, decise di andare alla ricerca di suo padre Marcus, scomparso misteriosamente da quando Swain aveva preso il potere a Noxus. Era stanca di non avere informazioni su suo padre da anni, Talon aveva smesso la ricerca credendolo morto, ma lei non si diede per vinta e cercò di racimolare qualsiasi informazione fosse utile per la sua ricerca. Purtroppo la sua mentalità da assassina non la aiutava, cercò quindi qualcuno capace di farlo. Non poteva chiedere aiuto a Noxus soprattutto con Swain al comando, sarebbe stato troppo rischioso; aveva sentito parlare di una certa investigatrice, che era riuscita a risolvere molti casi complessi, questa era lo sceriffo di Piltover, il suo nome era Caitlyn.

Caitlyn era alla ricerca disperata de “la mina vagante” Jinx, insieme alla sua fidata compagna d’avventura Vi  quando ricevette un messaggio che richiedeva il suo rientro per una questione di un certo tatto. Lasciò il lavoro alla sua compagna e tornò indietro cercando di capire quale sarebbe potuto essere il caso per il quale era stata richiesta; si sarebbe aspettata di tutto ma quando arrivò lì e vide Katarina non riuscì a intuire minimamente quale fosse l’aiuto che quella richiedeva.

Le due si guardarono e Cait cercò di capire dallo sguardo cosa Katarina volesse da lei, quando all’improvviso la lama sinistra iniziò a parlare: “Sei tu quindi la rinomata Caitlyn, sceriffo della città di Piltover?” –disse –“sono sicura che tu non sai il motivo per il quale io ora sono qui.”
Caitlyn, con faccia quasi schifata dalla presenza di un assassino nella sua città che non era ancora in manette, le rispose : ”Si sono io, spero che la tua sia una buona motivazione, altrimenti avrò lasciato il mio lavoro inutilmente e questo non andrà a tuo favore, odio lasciare un lavoro incompleto” – disse con tono di sfida – “accomodati nel mio ufficio, sto arrivando” aggiunse dirigendosi verso la portineria.

Katarina dunque non volendosi far scappare l’occasione, fece quello che le chiese lo sceriffo. Quando entrò vide vari attestati sulle pareti che testimoniavano le sue imprese, appena finì di vedere l’ultimo sentì la porta chiudersi dietro di se, quindi si accomodò aspettando di poter parlare. Caitlyn si sedette e le diede la parola. Kata quindi iniziò: “Sono venuta oggi nella città di Piltover per chiederti un favore. Mi sono stancata di dover sapere semplicemente che mio padre è scomparso e che ora non si hanno più notizie, voglio sapere chi è stato a farlo scomparire e come.” –disse, per poi continuare dopo una breve pausa – “Purtroppo la mia mentalità da assassina non mi porta a pensare profondamente, ma d’impulso, infatti quando penso a questi fatti mi viene in mente solo la voglia di uccidere Swain e il suo gruppetto che sta portando Noxus alla rovina. Ecco perché sono venuta qui, per chiedere a te e alla tua voglia investigatrice che ti contraddistingue  in tutta Runeterra, di aiutarmi a smascherare Swain e poterlo incastrare una volta per tutte.”

Caitlyn rimase in silenzio e pensò se le convenisse intromettersi  nelle faccende di Noxus o meno; certo se fosse riuscita a risolvere un caso del genere la sua fama da sceriffo sarebbe arrivata a livelli spropositati, ma se qualcosa sarebbe andato storto beh la sua fama sarebbe andata via insieme alla sua vita. Tuttavia quando questa stava per negare l’aiuto, Katarina che aveva tenuto la testa bassa sino a quel momento la alzò, guardò con gli occhi gonfi di lacrime Cait e le disse: “Ti scongiuro! Mio padre è stato l’UNICO che ha creduto in me e che mi ha addestrato per farmi diventare quel che sono ora.” – poi aggiunse singhiozzando – “E’ arrivato il momento che io ricambi quello che lui ha fatto per me, e questa è l’occasione ottima per vendicarlo!”
Lo sceriffo a quella vista non poté che rispondere con un impulsivo: “SI! Ti aiuterò, sin da bambina anche io sono stata addestrata da mio padre e penso che farei la stessa cosa nella tua situazione. Qualsiasi siano le conseguenze io ti aiuterò!”.
   
 
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