Un disegno più che speciale

«Hanacha, passami la palla, veloce!» gridò Chincha.
«Perché non passate mai la palla anche a me?» sbuffò Heicha, che tentava in tutti i modi di giocare con i suoi fratelli.
Lucha si avvicinò alla bambina. «Non possiamo darti la palla: tu non sai giocare!»
«Ragazzi, non litigate! Fate giocare anche Heicha con voi.» disse semplicemente Taruto, che li osservava seduto sulla soglia di casa Fon.
Una quattordicenne Purin nemmeno si accorse della discussione che era in corso: la ragazza non riusciva proprio a staccare gli occhi dal blocco di fogli che teneva in mano.
«Finito!» esclamò ad un tratto la Mew Mew, contenta.
Un lieve venticello fece svolazzare i capelli di Taruto: quest'ultimo si voltò verso la biondina, con un sorriso indecifrabile stampato in viso.
«Che cos'hai disegnato?»
Purin arrossì all'improvviso e abbassò lo sguardo.  «N-Niente... non ha alcuna importanza...»
L'alieno si sporse verso di lei. «Dai, voglio vederlo! E' tutto il pomeriggio che ci vai dietro, perciò deve essere importante!»
La Mew Scimmia si alzò in piedi, irritata. «Ti ho detto di no!»
Corse verso l'interno della casa, inseguita a ruota dall'amico: prima che la bionda potesse raggiungere la cucina, Taruto riuscì a cingerle la vita.
«Presa!» gridò contento, mentre il battito del cuore di Purin aumentava a dismisura.
«Io...» sussurrò la ragazza, indecisa sul da farsi.
Prima che potesse pensare alla sua prossima azione, Taruto gli tolse di mano il foglio e lo osservò con cura. Nel giro di pochi secondi, sul suo volto andò a formarsi un'espressione stupita, sorpresa, ma al tempo stesso molto allegra.
«Purin, è bellissimo!» esclamò, con gli occhi lucidi dall'emozione.
La diretta interessata, invece, inarcò un sopracciglio. «Che cosa? Tu stai.. stai per metterti a piangere!? Taruto, ho disegnato il tuo volto, dovresti ridermi in faccia e sbeffeggiarmi!»
L'alieno piegò leggermente la testa di lato. «E perché dovrei? E' così bello questo disegno!» Sorrise. «Non credevo fossi così brava. Lo posso tenere?»
La bionda annuì, cercando di non mostrare troppo la felicità che si teneva dentro.
«Grazie Purin!» continuò l'alieno, abbracciandola. «Ti voglio bene, scimmietta.»
La Mew Mew sciolse rapidamente l'abbraccio, riservandogli una finta espressione offesa. «Io no!»
Certo che non ti voglio bene... io ti amo, stupido alieno! pensò, mentre Taruto le faceva una buffa linguaccia.

Sinceramente non so nemmeno io come mi sia uscita questa flashfic. Una sera, mentre andavo a dormire, senza alcun motivo preciso, ho cominciato a pensare di scrivere una Purin/Taruto e mi è venuto in mente di metterci di mezzo un disegno.
Sì, mi sa che c'entra la professoressa di arte, ci ha dato un po' di compiti nei giorni scorsi.
Il titolo non mi piace, ma non è una novità, non sono mai stata brava coi titoli :/
Ecco, adesso che state iniziando a conoscermi, capirete molto presto che a me basta una piccolezza per scrivere non solo una one-shot, ma anche un'intera fanfiction. Peccato che la maggior parte delle volte faccio solo dei grandissimi casini e il risultato è terribile xD
La smetto di rompere, perciò concludo salutandovi e augurandomi che vi sia piaciuta comunque :3