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Autore: B Rabbit    12/02/2015    2 recensioni
{ Il Marchio di Atena | Missing Moment | Perché quei due scemi di Percy ed Annabeth mi fanno sorridere come un'idiota }
«Se ti avessi attaccato con il mio elemento, ti saresti ritrovato un buon odore addosso» ribatté lui, dando continuità a quella stupida discussione.
«Certo, quello di –».
«Salsedine»
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Percy Jackson, Piper McLean
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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E nei momenti difficili, io crederò in te




Percy si alzò dal lettino dell’infermeria e scoccò un’occhiataccia stizzita a Jason. «Per colpa tua Annabeth mi ha detto che puzzo» bofonchiò seccato.
La figlia di Afrodite trattenne le risate; avvertì nitidamente l’irritazione graffiare la voce del moro, ma riconobbe subito la natura falsa di quel sentimento – giocoso, secondo i suoi pensieri – e tutto le sembrò buffo, normale, ma quella piccola tranquillità le riportò nella mente l’amarezza del loro destino e le scure immagini che la tormentavano, con la stessa facilità della luce che crea un’ombra al semplice contatto con un oggetto –.
«Non è colpa mia» rispose il biondo, ricambiando lo sguardo dell’altro con fermezza.
«Se ti avessi attaccato con il mio elemento, ti saresti ritrovato un buon odore addosso» ribatté lui, dando continuità a quella stupida discussione.
«Certo, quello di –».
«Salsedine» lo zittì Annabeth con un gorgoglio delicato, un pensiero fuggito attraverso la voce che meravigliò Jason – in realtà, lui avrebbe detto di pesce, ma preferì rimanere in silenzio –.
Piper posò gli occhi sull’amica e sorrise.
«Adoro quel profumo…» proseguì lei, cieca all’attenzione che la accerchiava, e si ritrovò ad osservare con gli occhi dell’anima i ricordi di qualche giorno prima, quando il suo sguardo si era perduto nel mare smeraldino che tanto aveva ricercato, mentre l’odore pungente dell’acqua salata leniva la solitudine che per mesi aveva patito nonostante la compagnia altrui.
Le reminiscenze affondarono nuovamente nel buio della sua coscienza; appena riemerse dai pensieri, Annabeth avvertì lo sguardo del proprio ragazzo su di sé. Legò gli occhi ai suoi e corrucciò immediatamente le sopracciglia. «Levati quell’espressione stupida dalla faccia» e sebbene il tono fosse duro, di rimprovero, le labbra si curvarono morbidamente nel vedere il volto di Percy.
Le era mancato quel sorriso impertinente nelle lunghe giornate degli ultimi mesi, così vuoti, asfissianti senza di lui al suo fianco. E questo, ne era certa, non lo avrebbe mai detto ad una Testa d’Alghe di sua conoscenza.

















E sono naufragata anche qui…
Questa cosa mi è venuta in mente rileggendo Il Marchio di Atena, purtroppo, e prima di poter dire “Naaah, lasciamo perdere” ero già lì a scriverla. Ma.
Mi dispiaceva lasciarla marcire nella cartella, quindi l’ho postata. Era meglio lasciarla marcire.
Spero vi sia piaciuta.
Bye :3

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