Titolo: Incontri
fugaci
Prompt;
Atobe Keigo/ Tezuka Kunimitsu Nell’ascensore
Parole: 411
WPS Office
Quegli
incontri fugaci avvenivano nei luoghi più insoliti,
più impensabili. Non potevano farsi scoprire,
così ogni
stanza, ogni luogo, ogni angolo del mondo, in cui i paparazzi non gli
avessero beccati, diventava un posto perfetto per stare assieme.
Con quel blackout avvenuto proprio mentre erano
nell’ascensore
di quell’hotel, dove entrambi avevano affittato una stanza,
in
vista del torneo che si sarebbe disputato il giorno seguente, era
un’occasione perfetta per poter stare assieme.
Un fugace attimo, fatto di baci passionali che lasciavano i due
tennisti sempre senza fiato.
Le loro lingue che si cercavano sfiorandosi nelle reciproche
bocche.
Quei vestiti buttati in preda al quel crescente desiderio.
I loro corpi che come calamite si richiamavano con un
intensità
tale che per i due era impossibile resistere.
Quel calore che li avvolse, e come ogni volta riscaldava entrambi
facendo provare quel piacere intenso, che li faceva desiderare ancora
e ancora, spingendoli sempre di più l’uno
all’altro.
Amavano quegli incontri fugaci, perché potevano
finalmente stare assieme
Odiavano quegli incontri fugaci, perché duravano troppo
poco
Amavano quegli incontri fugaci, perché potevano placare
il reciproco desiderio
Odiavano quegli incontri fugaci, perché avrebbero voluto
avere più tempo da dedicarsi.
Odiavano stare troppo lontani.
odiavano il fatto di non poter gridare quanto forte fosse
l’amore che provano.
Volevano gridarlo, ma non potevano.
Volevano gridarlo, ma nessuno avrebbe capito
Volevano gridarlo ma c’era il tennis
Volevano gridarlo, urlarlo, dirlo al monto intero, ma le loro
carriere sarebbero finite.
Odiavano non potersi amare.
Odiavano quei brevi istanti.
Odiavano tutto quello che li teneva lontani.
Volevano amarsi come una coppia normale.
Volevano amarsi come comuni ragazzi.
Si amavano, ma non quanto avrebbero voluto.
Volevano di più.
Volevano più tempo.
Volevano stare finalmente assieme come due uomini.
Approfittarono
quel poco tempo, anche se non sarebbe bastato.
Di più, volevao di più, volevano
più
tempo.
Avevano però potuto gustare quell’attimo fugace e
finalmente poter unirsi in un tutt’uno. Non come avrebbero
voluto, ,ma erano stati assieme anche se era sembrato solo un breve
istante che durò un solo misero secondo.
Il tempo sembrò volare e quando tornò la
corrente,
Atobe e Tezuka dovettero staccarsi e rivestirti il più
fretta
che potessero.
Quando finalmente furono portati a destinazione, si salutarono con un intenso ed appassionato bacio per augurarsi “Buon notte” e “Buona fortuna” per l’imminente torneo che entrambi speravano di vincere.
NOTE
Chiedo
scusa, ma ho perso il conto di tutte le store scritte per il
P0rnFest , qesta dovrebbe essere la 14° 15, l'ho scritta di
getto
e non riletta troppo bene.
Sto avendo problemi
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