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Autore: Seeph    13/02/2015    3 recensioni
Lei non era mai stata una ragazza come tutte le altre.
In lei c’era sempre stato qualcosa di diverso.
Dentro di lei si nascondeva qualcosa di terribile,
qualcosa che probabilmente sarebbe andato oltre ogni immaginazione.
Genere: Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In his eyes
 
 
 
Tutto taceva.
Non si udiva alcun suono.
Il sole stava tramontando, tingendo di rosso la campagna circostante. Il paesaggio sembrava ardere.
Le vetrate della chiesa sconsacrata scintillavano, emanando un bagliore accecante.
Un pentacolo rovesciato era stato disegnato sul pavimento con il sangue dei membri della setta.
E lei era lì dentro, in quella chiesa ad aspettare la sua ascesa all’Inferno.
 
Satanas Rex meus,
Satanas qui Rebelles sunt,
 
Tutto taceva.
Non si udiva alcun suono.
La notte era scesa, portando con sé pace e orrori.
Il pavimento della chiesa era ricoperto di sangue, mentre l’aria odorava d’incenso e putredine.
Aveva accoltellato una sua compagna.
Ella respirava ancora, ma sarebbe morta a breve.
Sentiva l’odore del sangue dei suoi compagni e le piaceva.
Era al buio, ricoperta di sangue.
 
Qui in tenebris atque in silentio clamor ejus.
Numquam deus es oblitus.
 
Tutto taceva.
Non si udiva alcun suono.
Era in ginocchio, di fronte all’altare, immobile. Respirava a mala pena. Gli occhi sbarrati.
Osservava incantata il grande crocifisso appeso alla parete di fronte a lei.
Reclinò impercettibilmente il capo e il pesante crocifisso si staccò dalla parete,
frantumandosi al suolo e rompendo il silenzio che aveva regnato fino a quell’istante.
 
Percipite auribus Eloquium meum.
Prolocutor sum a vobis.
 
Solo la sua flebile voce a colmare quel silenzio tombale.
Recitava quelle parole a bassa voce. Impercettibili sussurri.
Ma nonostante parlasse piano, in quella chiesa ogni parola sembrava essere urlata.
Recitava quel canto come se stesse intonando la sua canzone preferita e non come se stesse invocando il Demonio.
Ed era così serena e tranquilla.
Sapeva perfettamente ciò che l’aspettava.
Sarebbe morta tante volte. Sarebbe morta in molti modi.
Ma sarebbe rinata come materia oscura e lei non aspettava altro che questo.
 
Etenim quis potest eum audire ad extendam.
Satanas Deus magnus est.
 
Quella sera non sarebbe ritornata a casa. Nessuno dei suoi compagni l’avrebbe fatto.
I loro corpi sarebbero stati ritrovati dopo tanto tempo ma lei sarebbe scomparsa.
Lei sarebbe stata inghiottita dall’oscurità e sarebbe diventata parte integrante di essa.
Perché forse quello era sempre stato il suo destino.
Aveva ucciso la sua setta e adesso Satana stava arrivando per lei.
 
Nos tua Progenies.
 
Smise ad un tratto di respirare, sgranando gli occhi.
Le porte della chiesa si spalancarono e un vento gelido prese possesso del luogo tetro.
Era giunto il tanto atteso momento.
Avrebbe seguito l’oscurità e si sarebbe unita ad essa, diventandone parte integrante.
Avrebbe bruciato per l’eternità tra le fiamme ardenti dell’Inferno.
 
Surgeret de terra qui animas ad vos!
 
Sarebbe venuto a prenderla. Stava arrivando.
 
 
 
Nell’oscurità due bulbi scintillanti cominciarono a fissarla insistentemente.
Osservò quegli occhi e appena rivide se stessa in quella creatura orribile, sorrise.
   
 
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