Roommates

"Been! Vieni un attimo qui!" urla Chris.
Sistemo una maglietta sul letto e vado in salotto, da dove proviene la voce del mio coinquilino. 
Io e Chris ci siamo incontrati il primo giorno di università, entrambi eravamo matricole e entrambi senza appartamento. Abbiamo passato insieme la serata e dopo un paio di birre ho trovato un coinquilino. Per l'appartamento abbiamo dovuto aspettare un paio di settimane nelle quali siamo stati in un albergo di infima categoria. 
Chris non può essere definito con una parola, è un'esplosione d'energia e senso dell'umorismo.  
È gay fino al midollo e è fiero di dimostrarlo. Ama i colori, soprattutto sui capelli (cambia tinta circa una volta a settimana) e il gelato (il nostro frigo contiene sempre almeno una confezione di coni). Studia arti visive (cinema per la precisione) e ogni sera si vede un film, soprattutto se d'animazione e di Walt Disney.
Mi avvio verso il salotto e vedo Chris (o meglio i suoi capelli azzurri) illuminati dallo schermo del computer, una coperta a pois sulle gambe. 
"Ho trovato lo streaming di Frozen, ti va di vederlo insieme a me?" chiede.
Annuisco e faccio il giro del divano, accoccolandomi accanto a Chris, che sistema la coperta sulle nostre gambe e avvia il film.
Il suo corpo è caldo accanto al mio, come un termosifone umano.
"Sei troppo caldo" bisbiglio. 
Chris mi rivolge uno sguardo accrucciato e scoppia a ridere, abbracciandomi forte e baciandomi la guancia.
Mi piace questo contatto, più di quanto mi sia mai piaciuto il contatto con una qualunque ragazza. 
Chris mi attrae e pure parecchio. Mi attraggono le sue labbra rosee, i suoi capelli (perfetti da stringere), il suo corpo morbido ma magro, tutto. È bello in un modo non convenzionale, tutto suo. 
Durante l'ultima parte del film appoggia la testa sulla mia spalla e quando i titoli di coda scorrono sullo schermo del pc lo sposta, appoggiandolo sul tavolino davanti al divano. 
Si sdraia sotto di me e mette le mani dietro al mio collo, avvicinando le nostre teste. 
Lo guardo negli occhi, scoprendoli meravigliosamente chiari e luminosi. Potrebbero contenere oceani e nessuno se ne accorgerebbe, a meno che non arrivasse a essere così vicino a lui.
Fisso le sue labbra, dall'aspetto morbido e delicatamente turgide, come i boccioli dei fiori primaverili nei giorni prima di sbocciare. Hanno anche il colore rosato di quei fiori. 
Mi avvicino e le sfioro, timidamente.
Sono davvero morbide e quando le apre    il loro interno è caldo e umido, perfetto. 
Ci scambiamo un paio di baci delicati, poi si allontana e mi fissa, come se nella sua mente ci fossero un milione di parole che non riuscisse a esprimere.
 
"Sei sicuro di volerlo fare?" Sussurra piano. 
Non rispondo ma lo stringo a me, facendo entrare in contatto i nostri bacini. 
Non so come ma mi ritrovo in camera di Chris, i vestiti seminati da qualche parte e le sue labbra sul mio collo.
Quando entra in me non fa male. Provo ogni sensazione come se fosse ovattata, distante ma per questo non meno intensa. 
L'unica cosa che distinguo è Chris; i suoi capelli nelle mie mani, i gemiti strozzati quando il piacere è troppo intenso, le sue labbra che marchiano la mia pelle... 
È solo sesso questo? Non so, non mi importa. So solo che vengo senza essere sfiorato e Chris dentro di me, accasciandosi sul mio petto. 
Rimaniamo in silenzio per un po', poi Chris esce dal mio corpo e si siede, la schiena appoggiata alla testiera del letto. 
Faccio per andarmene ma mi prende la mano, facendomi sdraiare su di sé.
Il battito del suo cuore è forte e quando tira su di noi la coperta, per la prima volta in tanto tempo mi sento bene.
Chris accende la lucina sul comodino e prende un libro, iniziando a leggere ad alta voce.
Sono poesie, leggere, che dentro di me lasciano una sensazione gradevole, come se stessero riordinando il caos del mio cuore.
La voce di Chris è morbida, lenta sulle parole, il contrario di come parla tutti i giorni. 
Le sue labbra, morbide e turgide sono meravigliose da osservare e piano piano chiudo gli occhi, lasciandomi cullare dalle parole come se fossero onde del mare. 
Non smetto mai di sentire le braccia di Chris attorno a me, neanche quando mi sveglio.
Dorme ancora e non lo sveglio, quindi riprendo il libro di ieri sera e inizio a leggere.
Non ho mai letto poesie oltre a quelle che ci facevano studiare a scuola ma queste mi piacciono. Sono semplici e lineari come vorrei che fossero i miei pensieri.
Un movimento accanto a me cattura la mia attenzione e vedo Chris che sta aprendo gli occhi, assonnato.
"Buongiorno principessa!" dico.
Bofonchia un qualcosa di simile a "buongiorno tesoro" e stampa un bacio sulle mie labbra, lasciandomi sorpreso e sorridente.
Ok, forse ho una cotta per lui. E è il primo ragazzo per cui provo questo tipo di attrazione. Mi piacerebbe mettermi con lui, tanto.
"Chris io... Vorrei davvero mettermi con te, se tu vuoi..." Dico timidamente. 
Mi ritrovo sotto Chris, il suo peso a dominare su di me e i suoi occhi a fissarmi. 
"Ovvio che voglio mettermi con te piccolino" risponde.