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Autore: TvSeriesAddicted    13/02/2015    1 recensioni
Coraggio: Forza d’animo che permette di affrontare, dominare e subire situazioni scabrose, difficili, avvilenti, e anche la morte, senza rinunciare alla dimostrazione dei più nobili attributi della natura umana.
Quel giorno, di coraggio, Jefferson ne ebbe parecchio.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Jefferson/Cappellaio Matto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Coraggio: Forza d’animo che permette di affrontare, dominare e subire situazioni scabrose, difficili, avvilenti, e anche la morte, senza rinunciare alla dimostrazione dei più nobili attributi della natura umana.

Quel giorno, di coraggio, Jefferson ne ebbe parecchio.

Belle era entrata da poco nella sua biblioteca, e lui come al solito, era rimasto appoggiato a quel palo dal lato opposto della strada, a fissare quel
marciapiede, dove fino a pochi istanti prima camminava la ragazza tanto agoniata.

Per la prima volta nella sua testa, si fece largo l’ipotesi di entrare nell’edificio, di parlarle, di avere più che quelle misere manciate di secondi.

“Cos’ho da perdere in fondo?”

Nulla, e prima che potesse accorgersene i suoi piedi lo stavano portando verso la porta.

Guardò e riguardò la maniglia, indeciso su cosa fare.

In quel momento dovette scegliere fra l’oscurità in cui aveva sempre vissuto, ovvero guardarla in disparte come un’ombra, e la luce, stare finalmente dinanzi a lei e guardarla dritta negli occhi.

Deglutì e appoggiò la mano.

Inspirò ed espirò profondamente e si decise a spingere la porta ed entrare.

Si trovò davanti scaffali e scaffali di libri, e guardingo si inoltrò in quel labirinto di carta, fino ad intravederla attraverso lo spiraglio esistente tra una mensola e l’altra.

Era di spalle e stava sistemando gli ultimi arrivi negli appositi spazi.

Chiuse gli occhi e cercò di focalizzare il viso della giovane a pochi centimetri da lui, come un tempo, cercò di immaginarne occhi, naso e sorriso.

“Viaggio al Centro della Terra, Ventimila Leghe Sotto i Mari…”

Mormorava fra sé e sé mentre sistemava i volumi, e per qualche frazione di secondo si voltava per prenderne uno dopo l’altro.

Jefferson sentì un tuffo al cuore e gli mancò il respiro.

Non aveva idea di come sarebbe stato poterla risentire, rivedere quei tratti del viso così dolci e così a lungo desiderati.

Stava per voltarsi, scappare, ritornare nell’ombra, quando, gli ritornò in mente un pomeriggio di tanto, tanto tempo fa.


“Belle, è meglio se te ne vai. Il Grafobrancio è una bestia terribile e letale, non voglio che tu resti ferita.”

Belle sospirò ironicamente.

“Cappellaio, Cappellaio… Dovresti sapere ormai che non ti sbarazzerai facilmente di me! Resterò, non ho paura di nulla se ti ho al mio fianco”

E la ragazza, prendendogli la mano, si avvicinò al suo viso.

Il Cappellaio sorrise dolcemente.

“Si, so che sei coraggiosa”.
 

Allora capì che doveva affrontarla, che doveva almeno provarci, che un tentativo, anche se solo vano, se lo meritavano.
 
I will be brave
I will not let anything take away
What's standing in front of me¹
 
Mosse qualche passo uscendo dal suo nascondiglio e mentre gambe, labbra e mani tremavano, aspettò che dopo tanto tempo, lo rivedesse nuovamente.

Belle voltandosi, sobbalzò lievemente per la sorpresa, ma poi un sorriso dolce come il tramonto prese il posto dello stupore.

“Eccoti qui finalmente! Mi chiedevo quando ti saresti deciso a venirmi a parlare.”

Jefferson non era affatto pronto ad una reazione del genere.

Lei se ne accorse e si avvicinò.

“Ti ho visto guardarmi appoggiato a quel palo tutti i giorni da un po’ di tempo. Pensavi non mi ricordassi di te?”

Attimi di silenzio interminabili passarono.

Il Cappellaio non riusciva a comprendere quelle parole.

Se davvero ricordava, allora perché non l’aveva cercato?

Perché non gli aveva parlato se già lo aveva notato?

“Tu mi hai liberato da Regina!”

Rise lei sincera.

Giusto, era quello l’unico ricordo che possedeva di lui, di loro.

Sorrise amaramente abbassando lo sguardo.

“Ehi, che succede?”

Belle si avvicinò ancora di più, accorata.

Perché lei era così, si preoccupava per gli altri, sempre.

“Avevi solo 16 anni, non puoi ricordarti. Eri solo una ragazza che chissà come scoprì in una tana di coniglio un portale verso la mia dimensione e piombasti alla mia tavola all’ora del thè”

Sorrise nel dirle quelle parole, ricordando quei momenti.
 
The day we met
frozen, I held my breath
right from the start
knew that I found a home
for my heart¹
 
“Mi pregasti di riportarti a casa tua, ed io decisi di aiutarti. Non fu facile, assolutamente no. Dio, quante avventure abbiamo passato insieme”.
 

Il regalo più grande che avresti potuto farle era una vita di avventure.²
 

“Abbiamo domato il Grafobrancio, sconfitto il Ciciarampa, risolto gli indovinelli del Brucaliffo, e combattuto contro i fiori e le Carte da Gioco, ma abbiamo sempre vinto, insieme.”

Jefferson aveva gli occhi lucidi nel ricordare ed intanto sorrideva felice di poterla far ricordare, e a sua volta a Belle brillavano le pupille, mentre raggiante ascoltava curiosa le storie della sua vita.

“Alla fine ce l’hai fatta a tornare a casa, te ne sei andata”.

E qui il Cappellaio si rattristò.

“E allora perché non ricordo nulla?”

Alzò la mano e le accarezzò il volto delicatamente, dicendole la verità con voce tremante.

“Per tornare hai dovuto pagare un prezzo. Lo Stregatto ci diede la pozione ricavata dal sangue dell’antica Chimera, e bevendola saresti tornata
indietro. Ma se lo avessi fatto avresti scordato tutto, avresti cancellato completamente il Paese delle Meraviglie. Ti saresti scordata di me e di Paige. E improvvisamente, te ne andasti”.


Remember the day
'Cause this is what dreams should always be
I just want to stay
I just want to keep this dream in me
You're losing your memory now³
 

Belle piangeva.

Piangeva perché ora che pensava di ricordare tutto, si rese conto che in realtà non sapeva nulla.

“Era giusto che lo sapessi”.

Ora anche Jefferson aveva le guance bagnate dalle lacrime che copiose scorrevano imperterrite dai suoi occhi.

Le loro fronti si toccavano e le labbra cercavano di annullare nella loro immobilità la distanza tra esse.

Alla fine le si avvicinò ulteriormente,  tuffandosi in quel sogno di velluto, mentre lei si aggrappava alle sue spalle, sicura in qualche modo che quella
fosse la cosa più giusta da fare in quel momento quasi surreale.

 
Hold my breath as you're moving in,
Taste your lips and feel your skin.
When the time comes, baby don't run, just kiss me slowly.4
 

Si staccarono affannati e desiderosi di ricominciare, mentre i loro respiri si fondevano l’uno all’altro.

“So che non posso averti”.

Continuavano a piangere, e il Cappellaio scoprì di essere davvero, davvero matto per amore.

“Ma non smetterò mai di guardarti”.

Belle sorrise amaramente in un modo di cui solo lei era capace.

“Ed io non smetterò mai di cercare di ricordare”.

Jefferson sorrise e la baciò ancora cercando di imprimere quel bacio nella sua mente, in modo che quel ricordo potesse durare per sempre.

 

Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.5


 
“Questo mi basta”.

Si strinsero per qualche altro secondo, e poi si voltò staccandosi da lei sfiorandole tutto il braccio, soffermandosi sulla mano e stringendola per qualche secondo.

Si incamminò lasciandosi alle spalle una Belle piangente ma finalmente completa di memoria (e di sentimenti).

Sorrise pensando che quello era il suo lieto fine.

La speranza fondata che forse, un giorno, lei avrebbe ricordato ogni loro Meraviglia.
 
 

Note:
  1. “A Thousand Years” – Christina Perri feat. Steve Kazee (The Twilight Saga: Breaking Dawn — Part 1: Original Motion Picture Soundtrack.)
  2. Citazione di Lewis Carroll
  3. “Losing Your Memory” – Ryan Star (11:59)
  4. “Kiss Me Slowly” – Parachute (The Way It Was)
  5. Parte della poesia “Carme 5” di Catullo
 
Spazio dell’autrice:
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lasciato commenti positivi e consigli alle mie storie, siete sempre dolcissimi! In secondo luogo, vorrei chiedere scusa a tutti i Rumbellers per questo pairing, ma presto scriverò una Belle/Tremotino, perché piacciono da morire anche a me! :) A presto!
  
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