Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: Panda01    14/02/2015    4 recensioni
Salve a tutte e Buon San Valentino!
Spero che questa storia basata su questa giornata speciale vi piaccia!
Dal testo:
E così persino lei, che solitamente non si interessava in prima persona a quel genere di frivolezze, era stata contagiata da quel dolce profumo di ciliegie che aleggiava non solo in gilda, ma in tutta Magnolia, che si era ricoperta di un manto di splendide rose rosse per l’occasione.
Il trillo del forno la riportò alla realtà avvisandola che la cottura era stata ultimata, Levy si infilò i guanti e aprì lo sportello chiudendo al contempo gli occhi, pregando che quella fosse la volta buona. Un invitante odorino di vaniglia si espanse nella piccola cucina, donando un ottimo presentimento alla turchina che spalancò gli occhi e quasi non poté credere a ciò che le stava dinanzi: un’intera teglia di biscotti cotti alla perfezione, dorati al punto giusto e dall’aspetto alquanto invitante.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

♥ Un pessimo San Valentino

 

Aveva passato praticamente tutta la notte in piedi ad infornare quei stramaledetti biscotti che puntualmente uscivano sulla teglia letteralmente carbonizzati ed ormai i suoi occhi sembravano essere diventati quelli di un panda tanto avrebbe voluto andare a dormire.

Non sapeva nemmeno lei quale insana idea le avesse suggerito di cimentarsi in cucina, a sfornare deliziosi manicaretti per la giornata a venire. Ma una cosa era sicura, si era veramente pentita dal momento che tra tutti i biscotti che aveva sfornato non ce n’era uno che si potesse considerare passabile.

Mancava solo qualche minuto alla fine della cottura dell’ennesima teglia e Levy giurò che, se anche quella volta avesse fallito, si sarebbe davvero data all’ippica e che non si sarebbe presentata in gilda l’indomani. Avrebbe passato l’intera giornata comodamente sdraiata sul suo enorme letto, insieme ai suoi amati libri, persa in qualche epica avventura che narrava di prodi cavalieri e dolci fanciulle, o magari anche qualche bella storia di fantasmi e mostri spaventosi, dato che il genere rosa le avrebbe solamente ricordato che giorno fosse e di conseguenza il suo fallimento come pasticcera.

Già, perché il giorno dopo sarebbe stato niente meno che San Valentino e da qualche tempo a quella parte le ragazze della gilda non riuscivano a parlare d’altro.

‘San Valentino è il giorno perfetto per dichiararsi’.

‘È così romantico!’.

‘Quanto vorrei che mi invitassero ad uscire!’.

‘Preparerai dei dolci per il tuo amato?’.

E così persino lei, che solitamente non si interessava in prima persona a quel genere di frivolezze, era stata contagiata da quel dolce profumo di ciliegie che aleggiava non solo in gilda, ma in tutta Magnolia, che si era ricoperta di un manto di splendide rose rosse per l’occasione.

Il trillo del forno la riportò alla realtà avvisandola che la cottura era stata ultimata, Levy si infilò i guanti e aprì lo sportello chiudendo al contempo gli occhi, pregando che quella fosse la volta buona. Un invitante odorino di vaniglia si espanse nella piccola cucina, donando un ottimo presentimento alla turchina che spalancò gli occhi e quasi non poté credere a ciò che le stava dinanzi: un’intera teglia di biscotti cotti alla perfezione, dorati al punto giusto e dall’aspetto alquanto invitante.

La ragazza fissò l’orologio appeso al muro, mentre riponeva il suo tesoro inestimabile in un apposito contenitore, erano le cinque di mattina, perfetto, avrebbe potuto dormire un paio di orette prima di recarsi in gilda verso le sette, giusto in orario per l’apertura, come era solita fare quotidianamente.

 

Si svegliò alle sei e quarantacinque precise, per niente stanca dopo la nottata, nonostante avesse dormito meno di due ore, troppo eccitata all’idea di essere riuscita nell’impresa della preparazione di biscotti degni di quel nome.

Indossò un vestitino giallo, un po’ più pesante del solito, visto che in quella stagione era sconsigliato andare in giro leggeri se non si voleva prendere un malanno. Si mise anche un filo di trucco in faccia, giusto per coprire le enormi occhiaie che le erano apparse sotto gli occhi e perché no, anche per sentirsi un po’ più carina ogni tanto ed infine si legò tra i capelli la sua immancabile fascia di un arancione bello acceso.

Divise i biscotti in quattro sacchetti trasparenti e li sigillò con uno sgargiante  nastro rosso. Certo non le serviva farne tante porzioni, non doveva regalarli a chissà quanta gente, ma era comunque meglio tenerne qualcuna di scorta in caso qualcosa fosse andato storto.

Si incamminò verso la gilda a passo spedito e in pochi minuti si ritrovò alle sue porte. Entrando salutò Mira, l’unica che la precedeva ogni giorno per aprire il locale, e si sedette al suo solito posto ad aspettare l’arrivo dei suoi compagni, con l’immancabile libro tra le mani.

Talmente immersa nella storia non si accorse nemmeno che era passata una buona oretta e che il locale si era già affollato ed il silenzio che regnava in precedenza era stato spodestato da un rumoroso brusio di voci.

“Buongiorno Levy-chan! Sempre mattiniera eh” sentì l’amica sedersi al suo fianco.

“Giorno Lu-chan” ricambiò il suo saluto “Wow, sei bellissima” le fece i complimenti vedendola più raggiante del solito.

“Bé, sai com’è.. È un giorno speciale!” ammiccò la bionda.

In effetti lo era, un giorno speciale, dal momento che la bella maga degli spiriti stellari si era finalmente decisa a confessare i propri sentimenti all’iperattivo dragon slayer di fuoco.

“Ho fatto dei cioccolatini!” la ragazza scoppiava dalla gioia.

“A proposito.. tu hai preparato qualcosa per qualcuno di speciale?”calcò la voce nelle ultime parole e la sua espressione si fece improvvisamente maliziosa.

“Non so.. qualcuno tipo.. Gajeel?”

Il volto della turchina divenne rosso come un peperone maturo “M-ma che d-dici Lu-chan.. Noi non abbiamo quel genere di rapporto”.

“Ma a te piace, giusto?” la domanda le fu posta schietta ed appuntita come una freccia in pieno petto.

Fortunatamente per Levy il discorso fu interrotto dal rumoroso arrivo di Natsu, che appena entrato si mise subito a litigare con Gray e a far volare pugni e calci infuocati, causando l’ennesima rissa di gruppo.

Lucy aveva decisamente centrato il bersaglio, la scripter aveva intenzione di regalarli al burbero dragon slayer di ferro quei biscotti che l’avevano fatta dannare tanto, ma non aveva la più pallida idea di come farglieli avere.

In quel momento anche Gajeel fece il suo ingresso a Faity Tail, accompagnato dall’inseparabile gattino nero, e in men che non si dica si unì alla scazzottata che si era creata in precedenza.

Alla sua vista Levy si sentì rimpicciolire, come se già non fosse stata abbastanza minuta. Da dove avrebbe tirato fuori il coraggio per donargli dei biscotti fatti in casa, se non riusciva neanche a guardarlo in faccia senza che le sue gote si imporporassero?

Non poteva di certo andargli incontro con il suo bel sacchetto infiocchettato in mano e dirgli senza tanti preamboli: ‘Questi biscotti sono per te!’.

Non si accorse nemmeno di ciò che stava facendo che si ritrovò proprio di fronte al temuto ragazzo dalla folta chioma corvina, stringendo saldamente la borsa che si portava in spalla e al cui interno erano custoditi i preziosi dolcetti.

Lui la guardava con un’espressione interrogativa “Hai bisogno, gamberetto?” le pose la domanda accompagnata dall’immancabile ghigno derisorio, che la faceva sempre arrossire per la rabbia e per l’imbarazzo allo stesso tempo.

“Q-questi biscotti sono per te!”

E quella come le era uscita? Non le sembrava neppure di aver aperto bocca, ciò nonostante aveva sentito chiaramente la frase risuonare nell’aria, e piuttosto fragorosa persino.

A testa bassa sbirciò con lo sguardo il viso del ragazzo, per vederne la reazione, ma quest’ultimo non aveva cambiato espressione e sembrava essere ancora in attesa di una sua mossa.

“Juvia ha preparato questi biscotti con tanto amore per Gray-sama!”.

Ma certo, ora era tutto chiaro. Era stata Juvia a parlare e non lei.

Levy sospirò mestamente. Si era illusa di poter avere l’audacia necessaria per dichiararsi, ma si sbagliava alla grande.

Intanto Gajeel fu travolto da un calcio volante di Natsu e fu scaraventato contro un tavolo a qualche metro di distanza.

“Questa me la paghi, Salamander!” grugnì contro il compagno dando nuovamente il via a quel circolo vizioso fatto di pugni e calci.

E così la piccola maga dai capelli turchini aveva perso la sua occasione di dare al ragazzo il suo regalo e tutta avvilita tornò al proprio posto, stando attenta a schivare le sedie che volavano per aria.

 

“Li darà a me!”

“No, Levy li darà a me!”

“Ti sbagli. Se deve darli a qualcuno quello sono io!”

“No, sono io!”

Due voci familiari si approssimarono al suo tavolo con toni alquanto alterati.

“Li darai a me, vero Levy?” le domandarono, o forse è meglio dire che le gridarono, in coro Jet e Droy.

La maga cercò prima di tutto di farli calmare e poi di farsi spiegare dai due di cosa stessero parlando e non si stupì affatto quando le confermarono che si trattava dei dolci che lei aveva sfornato.

A dirla tutta, non aveva minimamente pensato a loro la sera prima, quando aveva deciso di cimentarsi in cucina, ed in quel momento si sentì una schifezza della peggior specie.

Loro le erano sempre stati accanto, l’avevano divertita, l’avevano protetta e nonostante li avesse respinti entrambi in ambito amoroso, erano sempre rimasti al suo fianco.

E guarda come li ripagava. Il giorno precedente non le era passata nemmeno per l’anticamera del cervello l’idea di preparare qualcosa per i suoi compagni di team. E a quel pensiero si sentì veramente pessima.

Improvvisamente si ricordò del fatto che avesse preparato più porzioni di biscotti e i suoi occhi ripresero la loro naturale lucentezza.

Anche se aveva commesso un errore dimenticandosi di Jet e Droy, almeno poteva ancora recuperare.

Tirò fuori dalla borsa rossa due dei pacchetti che aveva preparato quella mattina e li porse ai suoi amici che ancora stavano discutendo animatamente.

I due accettarono ben volentieri i sacchettini, con i volti quasi in lacrime dalla gioia e mentre si allontanavano con occhi sognanti, li sentì riprendere il loro battibecco, che questa volta si incentrava su chi avesse ricevuto il sacchetto più grande.

Un sorriso le comparve naturalmente in volto. Era contenta di aver portato felicità almeno a loro, anche se ancora non era riuscita nella sua missione di regalare i biscotti al corvino.

 

Era già pomeriggio e la giornata era passata velocemente come le altre, tra schiamazzi e risse varie.

Ogni tanto qualcuno aveva l’ardire di dichiararsi in pubblico e le risposte erano sempre delle più disparate. Alcuni avevano la fortuna di essere ricambiati, mentre altri, molto meno fortunati, venivano scaricati nei peggiori modi, derisi dal resto della gilda. Tutto si poteva dire di Fairy Tail tranne che ci si annoiasse.

Lucy era riuscita a parlare con Natsu in mattinata, avevano deciso insieme di passare la giornata da soli, così avevano cercato di svignarsela senza farsi notare. Inutile dire che per il dragon slayer quella era una cosa totalmente impossibile ed infatti tutta la gilda li vide sgattaiolare verso il portone in punta di piedi.

Un grido di baldoria si alzò più forte del solito e subito frasi maliziose, che è meglio non riportare, cominciarono a riempire l’aria ormai satura di ormoni maschili, finché i due non riuscirono a darsela a gambe levate.

Levy era felice per la sua amica, ma non poteva fare a meno di essere un pizzico gelosa, perché lei era ancora lì, seduta al suo solito posto, bloccata da ore sulla stessa pagina del romanzo che stava leggendo.

Occasionalmente dava una sbirciatina con la coda dell’occhio in direzione del dragon slayer e lo vedeva sgranocchiare qualche bullone, o scherzare con Lily.

Ringraziò la sorte che, come minimo, le aveva risparmiato la vista di altre ragazze fare ciò che lei non aveva avuto la risolutezza di fare. Se non altro, Gajeel non sembrava attirare molto il gentil sesso. Chissà per quale motivo poi. Levy non riusciva proprio a capire. Insomma, non si poteva certo negare che Kurogane fosse un bel giovane, fisico muscoloso, alto, con quell’aria da teppista che attira le brave ragazze. Ma allora, si chiedeva la piccola fata, cos’era a trattenere le fanciulle dal saltargli addosso?

Quali problemi di vista avevano le altre per non notarlo?

Si ritrovò improvvisamente ad arrossire ai suoi pensieri. Forse era lei quella ad avere dei problemi. Diciamocelo, non era tanto normale trovare attraente un ragazzo che al loro primo incontro l’aveva malmenata ed appesa ad un albero senza alcuno scrupolo.

Inizialmente, quando il master lo aveva annunciato come nuovo membro di Fairy Tail, si era sentita adirata e tradita dalla sua stessa famiglia. Come potevano accettarlo dopo quello che aveva fatto al suo team?

Eppure, con il passare del tempo, aveva imparato a conoscerlo meglio, e ad intravedere ciò che si nascondeva sotto la maschera di ferro che portava ai tempi di Phantom Lord ed era rimasta rapita da quella visione.

E tutt’un tratto si era ritrovata a guardarlo di sottecchi ogni tanto, come stava proprio facendo quel giorno. Il dragon slayer sembrava essere di cattivo umore, mentre fissava gli altri ragazzi circondati da fanciulle schiamazzanti che gridavano il loro nome. ‘Possibile.. che sia geloso di loro?’ si domandava la turchina.

L’insistente domanda che le attanagliava il cervello fu posta al ragazzo dalla giovane barista della gilda, alla quale risposta arrivò irritata e dura “Tsk.. Figurati. Piuttosto, pensa a Luxus, che deve avere a che fare tutte quelle oche starnazzanti. Arrivano persino da fuori gilda” cercò di mettere a disagio la dolce albina, facendo pressione sullo stretto rapporto che legava i due maghi di classe s.

Ma lei, superiore, rimase impassibile ai suoi tentativi di farla arrossire “Le tue parole confermano solo la tua gelosia nei confronti degli altri ragazzi” lo canzonò con il sorriso vincente.

“Juvia pensa che se Gajeel-kun non avesse quella faccia tanto spaventosa, avrebbe un sacco di donne ai suoi piedi” la maga dell’acqua intervenne sicura di aver fatto un complimento, che ovviamente non aveva dato buoni risultati visto che l’umore del corvino andava sempre peggiorando.

Levy ascoltava i discorsi dei compagni, ma ancora non riusciva a capire. Certo, a prima vista il viso di Gajeel poteva incutere timore, ma poi conoscendolo si capiva che fosse una brava persona. E in gilda ormai tutti avevano imparato a conoscerlo ed erano abituati ai suoi modi da vichingo.

Mentre indugiava sul da farsi, se intervenire o meno nella discussione, a favore o contro il corvino, sentì una vocina, quasi impercettibile “Gajeel-san, questi sono per te”.

Ed ecco che il suo timore più profondo era venuto a galla. Un’altra ragazza aveva avuto il coraggio che a lei era mancato, e finalmente si era decisa a dichiararsi al dragon slayer. E sicuramente, conoscendo il tipo di donne che faceva parte della gilda, era bellissima e più dotata di lei.

Non che Levy fosse completamente piatta. Perché infondo un po’ di curve ce le aveva persino lei, ma in confronto alle altre ragazze lei era come una pista d’atterraggio aerea. A volte pensava che le altre le nascondessero di proposito il segreto per avere un corpo perfetto.

La turchina si afflosciò letteralmente sul tavolo, senza aver il coraggio di voltare lo sguardo in direzione del bancone del bar.

Sentì il drago accettare cordialmente, con il suo solito ghigno soddisfatto, il cui solo accenno faceva arrossire violentemente la scripter.

Aveva gradito il regalo. Ecco, era veramente finita.

 

“Almeno qualcuno ti ha fatto la carità di regalarti qualcosa, ferraglia arrugginita!” una sonora risata si alzò, quella di Gray, infastidendo il dragon slayer di ferro e dando inizio all’ennesima scazzottata, questa volta senza Natsu.

“N-non è stato per carità..” sentì di nuovo quella vocina.

Quindi a lei piaceva seriamente. E da come aveva reagito il ragazzo, anche a lui non dispiacevano le sue attenzioni. Probabilmente avrebbero iniziato a frequentarsi sempre più spesso e poi avrebbero dichiarato di essere una coppia e poi.. e poi..

Levy cercò di calmarsi. Stava perdendo la ragione e le sembrava di essere diventata Juvia, tante erano le fantasie che gli ronzavano per la testa.

“E allora perché hai dato i cioccolatini a Gajeel?” domandò Mira alla misteriosa ragazza.

“Bé.. mi sembrava triste perché era l’unico a non aver ricevuto molti regali..” spiegò la ragazza con voce flebile.

Tutti rimasero in silenzio. Quanto poteva essere ingenua?

“Quella.. quella è carità, Wendy..” spiegò la maga del Take over.

Wendy? Wendy??

Aveva sentito bene o il suo udito le aveva tirato un brutto scherzo?

Levy si girò di scatto, per aver conferma al suo dubbio e vide la piccola dragon slayer seduta accanto alla rumorosa combriccola, intenta a ridere a crepapelle ai danni del drago più grande. Senza accorgersene, la scripter tirò un sospiro di sollievo.

“Bé.. tanto queste stupidaggini non mi interessano. I dolci manco mi piacciono” tuonò Gajeel zittendo le risate dei suoi compagni.

Perfetto, pensò Levy. Quindi aveva sprecato tutta la notte, resistendo al dolce richiamo del suo comodo letto, per preparare degli stupidissimi biscotti per quello scorbutico ragazzo, a cui alla fine nemmeno sarebbero piaciuti?

‘Stupido Gajeel! Stupido Gajeel!’ inveii contro di lui mentalmente, dando sfogo a tutta la sua frustrazione repressa.

 

E così la maga passò tutta la giornata sdraiata sul tavolo, senza curarsi di nascondere al resto della gilda il suo pessimo umore. Di tanto in tanto mandava qualche accidente all’inconsapevole Gajeel o si asciugava una piccola goccia di quello che lei si era auto convinta essere sudore degli occhi.

Arrivò la sera e la gilda cominciò a svuotarsi piano piano.

La piccola fata, infervorata ed adirata più che mai si decise a fare un ultimo tentativo. ‘Adesso o mai più’ si disse tra sé e sé.

E se anche lui le avesse risposto che non amava i dolci, glieli avrebbe fatti mangiare con la forza quegli stupidi biscotti!

Si diresse verso il mago a passo di carica, come un carro armato ed una volta raggiunto, tirò fuori dalla borsa il suo bel pacchetto infiocchettato, che dopo un’intera giornata passata al buio, chiedeva solamente di essere scartato.

“Tieni! Questi sono per te! E non mi interessa se non ti piacciono i dolci! Ora li accetti e basta perché ho passato tutta la notte a prepararli!” gridò tutto d’un fiato, guardando verso il basso, mentre porgeva con la mano il bel sacchetto.

“G-grazie..” si sentì rispondere brevemente.

Finalmente c’era riuscita! Era riuscita nella sua missione! La più difficile che avesse dovuto affrontare dal suo ingresso a Fairy Tail, ma ne era uscita vincitrice. Un sorriso raggiante si fece spazio sul suo volto.

“A dire il vero, a me i dolci piacciono. Soprattutto la torta di fragole” disse con voce sognante.

Gli piacevano i dolci? Soprattutto la torta di fragole?

Le sue parole le colpirono la testa come un macigno. Non le ci volle molto per capire che, per l’ennesima volta, aveva fallito.

Alzò lo sguardo per confermare ciò che ormai già sapeva, e si ritrovò davanti il viso raggiante di Erza, che le sorrideva soddisfatta.

“Grazie mille Levy. Li mangerò stasera!” detto questo si incamminò per la sua strada, con tanto di pacchettino di biscotti tra le mani.

 

Depressa più che mai, dopo qualche minuto in cui era rimasta pietrificata sull’uscio della gilda, anche Levy si diresse verso casa, i dormitori femminili Fairy Hills.

Mentre camminava, ripensado all’infruttuosa giornata , sentì le sue guance bagnarsi di una sostanza calda, e si accorse di star piangendo.

Si sedette su un’altalena di un parco, guardando le sue stesse lacrime bagnarle le gambe nude.

Era arrabbiata, furiosa. Con Gajeel, con i biscotti, con il mondo intero. Con sé stessa.

Le lacrime non accennavano a smettere la loro frenetica corsa attraverso le sue guance infreddolite. Tirò fuori dalla borsa quell’unico pacchetto che le era rimasto e lo guardò con disprezzo. Maledisse quella stupida giornata di San Valentino e chiunque l’avesse inventata.

Insomma cosa aveva di speciale? Era solamente una giornata come le altre, perché ci si doveva esaltare tanto?

Lanciò il pacchetto il più lontano possibile, con tutta la forza che le era rimasta, non molta a dire il vero.

“Hey, bambina non sai che non si lanciano oggetti sulla testa della gente?” una voce roca la fece sussultare sul posto.

“M-mi dispiace..” cercò subito di scusarsi la maga, facendo uscire il suo solito lato gentile.

Una risatina conosciuta riecheggiò nell’aria fresca di quella serata “Pensavo fosse una bambina quella che stava piangendo sull’altalena e invece scopro che era un piccolo gamberetto” ghignò l’uomo.

“Ga-gajeel?” gli occhi della turchina si spalancarono dalla sorpresa.

“Visto che li hai buttati via, questi me li prendo io” disse indicando il pacchetto, che ormai stava già scartando. Era il solito scorbutico.

Ne tirò fuori uno a forma di cuore e ne scrutò la sagoma, bizzarra a suo parere, ed infine se lo infilò tutto intero in bocca.

“Non eri forse tu quello a cui non piacevano i dolci?”.

Il silenzio creatosi dopo la sua domanda era interrotto solamente da rumore del biscotto che si sgretolava nella bocca del moro, che contribuiva solamente ad aumentare la tensione nell’aria e l’agitazione nel cuore della giovane ragazza.

“I tuoi sono buoni” rispose brevemente una volta ingoiato il biscotto.

Levy arrossì di botto, non ne sapeva nemmeno il motivo, ma era felice. Tutt’un tratto la frustrazione e la tristezza se ne erano andate, lasciando il posto ad un’irrefrenabile gioia. Solamente perché lui aveva gradito il regalo.

“Ti accompagno a casa” le disse caricandosela in spalla come era solito fare e al contempo azzannando un altro biscotto.

“G-grazie Gajeel” sussurrò la ragazza mentre un sorriso si faceva spazio sul volto di entrambi.

 

 

 

Intanto, in una stanza di Fairy Hills, una giovane maga dai capelli rossi era intenta a leggere un libro che le aveva prestato la sua amica turchina, con una bella tazza di tè fumante tra le mani. Improvvisamente si ricordò del pacchetto di biscotti che la piccola fata le aveva donato giusto qualche ora prima e smaniosa di gustare qualcosa di dolce insieme al tè, li tirò fuori dalla borsa.

Aprì il sacchetto e afferrò velocemente il biscotto più in alto portandoselo subito alle labbra. Lo morse e ne assaporò il dolce gusto zuccherato, ma aimè ebbe una pessima rivelazione.

“Ma questi biscotti… sono salati!”

 

 

 

 

 

 

************************************************

♥ Buon San Valentino a tutti! ♥

Salve!

Questa è la prima storia che scrivo su Fairy Tail e anche la mia prima one shot, scritta apposta per la giornata degli innamorati!

Sono una scrittrice in erba perciò vi prego di aver pietà per me.

Ho in corso una long sul mondo di Naruto, ma ultimamente mi sono appassionata anche a Fairy Tail, che avevo già iniziato a leggere i primi anni della sua uscita, ma che poi (non so per quale motivo) ho smesso di seguire.

Comunque ora mi ci sono riappassionata e, come avrete capito, la Gajevy o Gale (o in qualsiasi modo la vogliate chiamare) è una delle mie coppie preferite.

Spero tanto che la storia vi sia piaciuta e se vi fa piacere lasciatemi i vostri pareri in una recensione, anche breve, non ci sono problemi (a me farebbe molto piacere).

Che dire, questo è tutto!

Di nuovo, ♥ Buon San Valentino! ♥

Alla prossima!
Bye!

Panda01

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Panda01