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Autore: Cocol_Sasso_97    14/02/2015    2 recensioni
La Freccia di Cupido.
Quanta gente che spera di essere colpito da essa per trovare la sua anima gemella?
Ma non Lovino.
Lovino aveva paura della Freccia Singola.
Lovino non voleva trovare l'Amore, ma non ha fatto i conti con Eros, suo nonno. È lui che decide le sorti degli innamorati.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La Freccia di Cupido

La Freccia di Cupido.
Quanta gente che spera di essere colpito da essa per trovare la sua anima gemella?
Feliciano osservava le strade sotto di sé che si risvegliavano, i primi bar che aprivano permettendo così ai lavoratori di iniziare la loro lunga giornata dietro ad una scrivania, un volante, uno sportello della posta. Osservò sorridente una ragazza carina, dai lunghi capelli rossi che si fermò davanti ad un piccolo bar situato all’angolo del palazzo davanti a quello su cui si era rifugiato Feliciano.
Il ragazzo vedeva quella donna tutte le mattine, ogni giorno nel solito punto, ma quella mattina era più bella del solito! I lunghi capelli rossi erano raccolti in una treccia che le ricadeva morbida sul lato sinistro del corpo, rimanendo sopra il cappotto grigio che la copriva fino alle cosce, lasciando pero scoperte la gonna verde che indossava. Si tormentava le mani, arrossate per il freddo, mentre sembrava in attesa di qualcuno.
Cosa che effettivamente era.
Il ragazzo italiano fece dondolare le gambe dal tetto sul quale era seduto, guardandosi intorno per vedere se riusciva a scorgere l’amico della ragazza arrivare, assottigliando lo sguardo per osservare ogni uomo che vedeva in lontananza.
Si chiese se per caso, quella mattina speciale, una Freccia avrebbe colpito il cuore del ragazzo. Insomma, si vedeva che i due si piacevano, mancava solo il coraggio di fare il primo passo! Sfiorò con tocco leggero il suo arco che teneva posato sulle gambe, lo sguardo fisso su quell’uomo che si avvicinava alla ragazza, le mani dietro la schiena. Feliciano si sporse un po’, curioso, senza nemmeno rendersi conto che si era alzato in volo per osservare meglio e non era più seduto.
La ragazza sorrise euforica e salutò con un gesto della mano il ragazzo, che la raggiunse velocemente e Feliciano la vide. Una freccia dorata era impiantata tra le scapole di lui e più si avvicinava alla ragazza, più la freccia brillava. Feliciano sorrise. Un qualche Cupido era stato incaricato di dargli la Freccia!
In parte quasi gli dispiaceva di non essere stato incaricato lui, si era affezionato a quei due, ma l’importante era che la Freccia gli infondesse il coraggio di fare la prima mossa. Perché era quello che facevano le Frecce di Cupido. Non era merito loro se le persone si innamoravano, ma era tutto loro il merito di dichiarazioni o piccoli gesti romantici. Feliciano fremeva, preso dalla piega che stava avendo la storia dei suoi due “amici” mattinieri. Vide il ragazzo sorridere a lei mentre arrossiva e poi porgerle un mazzo di fiori, imbarazzato.
Feliciano trattenne il fiato e strinse a sé l’arco, sperando con tutto sé stesso che una Freccia colpisse la ragazza, facendole accettare quel gesto. Perché le Frecce di Cupido non era detto che andassero sempre in coppia, anzi. Erano molte le volte in cui le Frecce davano delusioni amorose, in quanto coloro che venivano colpiti non erano ricambiati.
La ragazza sembrava impietrita, confusa. Allungò una mano tremante a prendere il mazzo di fiori, balbettando qualche ringraziamento, tenendo il capo chino imbarazzata.
«Dai… Una Freccia…» pregò tra sé e sé Feliciano, alternando lo sguardo tra i due, preoccupandosi nel vedere il sorriso del ragazzo iniziare a cedere.
Una scintilla dorata sembrò squarciare il cielo e si andò a conficcare dolcemente tra le scapole della ragazza. Sembrò che il tempo si fosse fermato. La Freccia iniziò a brillare di una luce meravigliosa, impossibile da descrivere a parole. Sembravano mille stelle brillare in un unico punto, come se tutte quelle più luminose si concentrassero in quel punto per poi creare un raggio di luce che andò a colpire l’altra Freccia fino a dissolversi lentamente in mille piccole scintille, insieme alle Frecce. Poi il tempo riprese a scorrere. La ragazza allungò la mano libera a tenere la sua, alzando lo sguardo su di lui, sorridendo dolcemente e facendo tornare a respirare il ragazzo. Insieme poi si infilarono nel bar, per fare colazione come ogni mattina. Feliciano fece una piroetta in aria, euforico «Finalmente!» esclamò, realmente felice per loro.
«Da quanto aspettavi che si facessero avanti?»
Feliciano smise di girare su sé stesso e si voltò verso il ragazzo che gli aveva parlato, sorridendo felice. Con un colpo d’ali raggiunse il ragazzo «Sei stato tu? È stato bellissimo! Hai lanciato la Freccia in maniera perfetta, vee!» esclamò prendendo le mani del ramato tra le sue, dopo essersi messo l’arco sulle spalle «Vorrei essere un Cupido bravo come te a scoccare le Frecce, Lovino!»
Il fratello lo guardò, ritirando le mani e sistemandosi l’arco, che stava scivolando dalla spalla «Anche tu sei bravo… E poi era un colpo facile, lei non aspettava altro»
«Da almeno due anni» rise Feliciano, alzandosi un po’ più in alto del fratello, eccitato «Sono così felice per loro!»
Lovino scrollò il capo appena divertito dal fratello, mentre tirava fuori dalla sacca appesa alla cinta un foglio di pergamena e spuntava i nomi dei due ragazzi col dito. Appena lo fece, i nomi si dissolsero, lasciando uno spazio bianco «Spero tu sia pronto Feli, per il tuo primo San Valentino»
Il ragazzo si bloccò, come pietrificato, poi ridacchiò un po’ a disagio «Spero di sì…»
San Valentino era il periodo più intenso di tutto l’anno per il loro lavoro e per Feliciano era la prima volta! Certo, se non avesse combinato quel pasticcio l’anno prima – aveva fatto innamorare una vecchietta di un gatto – non l’avrebbero rimandato ai corsi e quello che stava vivendo sarebbe stato il suo secondo San Valentino, ma piangere sul latte versato non gli serviva a nulla. Lui doveva solo concentrarsi e scoccare tutte le frecce della Lista e magari anche qualcuna degli incarichi Bonus.
«E soprattutto spero di essere fortunato e poter scoccare tutte Frecce in coppia!» ridacchiò prendendone una dalla faretra e guardandola sorridendo «Mi si spezzerebbe il cuore a lanciare Frecce singole!»
«Ti affezioni troppo all’Amore degli altri» sbottò Lovino, incrociando le braccia al petto. Feliciano rimise la Freccia al suo posto e volò dietro Lovino, posando le mani sulle sue spalle «Beh, sono un Cupido» sorrise.
«Anche io lo sono, ma non me ne frega niente» sbottò, allontanando il fratello e volando qualche metro più distante.
Feliciano inclinò il capo «E del tuo Amore, non ti interessa?»
«QUALE Amore?!» sbottò lui, guardandolo ad occhi spalancati «Io non ho nessun Amore! Ora vedi di iniziare anche tu la tua Lista e smettila di dire cazzate! Ci vediamo più tardi!» lo salutò volando via.
Feliciano scrollò il capo divertito «Se lo sentisse il Nonno… Un Cupido a cui non importa niente dell’Amore! E se ci mettiamo pure che è uno dei migliori… Sa tanto di presa in giro!» ridacchiò il moro, estraendo la lista dalla sacca appesa alla sua cinta. Cominciò a leggere i nomi sulla Lista ma quando lesse l’ultimo nome il suo sorriso si spense, guardandosi intorno come se potesse esserci qualcuno a dargli una spiegazione. Doveva esserci un errore.
«Vee…» storse appena le labbra e ripiegò la Lista, infilandola nella sacca e iniziando a volare alla ricerca del suo primo bersaglio «Nonno deve essersi sbagliato nel scrivere la mia Lista, ora faccio i primi e poi vado a parlargliene…»


Lovino segnò anche l’ultimo nome della Lista, un povero ragazzo che aveva avuto una Freccia Singola. Rimase qualche secondo a guardare la scena che si presentava davanti a lui, osservando il ragazzo imbarazzato che si dichiarava alla donna dei suoi sogni. Lei sembrò visibilmente sorpresa e si guardò intorno a disagio, alla ricerca di qualcuno che la potesse salvare da quella spiacevole situazione ma si rese presto conto che si sarebbe dovuta salvare da sola.
Si mordicchiò il labbro e gli prese una mano, carezzandogliela lentamente mentre, dispiaciuta, gli confessava di essere già innamorata di un’altra persona. La freccia d’oro smise pian piano di brillare, ad ogni parola che la ragazza diceva e, lentamente, si insinuò sempre più dentro il corpo del ragazzo, sempre più scura, fino a sparire completamente. Il volto del ragazzo si fece scuro e ritirò velocemente la mano. Si scusò per averla disturbata e il disagio che aveva potuto crearle e si allontanò velocemente da lei che rimase immobile sul posto, realmente dispiaciuta per non poter ricambiare quel sentimento.
Sospirò e si voltò quando venne chiamata dall’amica che doveva incontrare quel giorno e Lovino poté notare una freccia sulla spalla della ragazza.
Le osservò parlare per qualche minuto, poi la nuova arrivata le disse che doveva parlare. E si confessò, facendo brillare la Freccia. Lovino volò più vicino, osservando la scena attentamente.
Due dichiarazioni lo stesso giorno!
Effettivamente era una ragazza carina. Si chiese se la sua amica avrebbe avuto più fortuna del ragazzo di prima e la risposta non tardò ad arrivare. Una Freccia squarciò l’aria col suo sibilo e si conficcò nel seno destro della giovane. Il raggio luminoso unì le due Frecce e la ragazza sorrise, sporgendosi sull’amica e baciandola dolcemente.
Era lei la persona di cui era innamorata.
Lovino sorrise appena, ma non poté fare a meno di pensare al ragazzo della sua Lista, mentre si alzava nuovamente in volo, per allontanarsi da quel mondo che non apparteneva a lui. Lovino, da buon Cupido, doveva solo scoccare Frecce, non doveva affezionarsi agli umani.
«Lovino!»
Il ragazzo si fermò, voltandosi verso il ragazzo che l’aveva chiamato, che si avvicinava sorridendo «Ehi» disse senza troppa enfasi.
Il ragazzo mise la sua Lista nella sacca e alzò lo sguardo su Lovino «Sapevo che ti avrei visto svolazzare in giro oggi!»
«Mi vedi sempre svolazzare in giro, bastardo, mi sembra quasi che mi pedini» sbuffò Lovino, incrociando le braccia al petto.
Antonio, un Cupido dalla pelle olivastra e due enormi occhi verdi che scrutavano il mondo curiosi, scrollò il capo divertito «A quanto pare abbiamo spesso Bersagli in comune! La ragazza era un tuo Bersaglio?»
Lovino sbuffò «No, ma il ragazzo che si è confessato a lei meno di cinque minuti fa sì… Una Freccia Singola»
«Ah. Poverino…» mormorò Antonio, grattandosi il capo a disagio «Ne scocchiamo molte ultimamente…»
«L’amore funziona così, non è detto che il tuo Amore venga corrisposto, anzi. Sei fortunato se vieni ricambiato… Comunque devi stare attento con quelle Frecce, l’hai tirata vicino al cuore!»
Antonio scoppiò a ridere «Guarda che non sei l’unico ad avere mira, ho voluto lanciarla lì!»
«Perché?» chiese Lovino confuso «Lo sai che se colpisci il cuore la persona muore, perché smette di battere!»
Il moro sorrise, sfiorando il suo arco in legno lucido «Lo so, ma è proprio per questo che tiro la Freccia lì... L’Amore che fa perdere un battito!»
«Idiota, ti piace giocare con le vite altrui»
«Ma non dire sciocchezze dai… E tu perché tiri Frecce sempre tra le scapole? Ogni volta! Ogni colpo! Non cambi mai!»
«Perché l’Amore è bastardo, ti attacca quando meno te lo aspetti…» mormorò, infastidito. «Ha colpito anche te?»
Lovino lo guardò inorridendo e Antonio scoppiò a ridere. Tese la corda del suo arco e lo rivolse a Lovino chiudendo un occhio e sorridendo mentre faceva scoccare una freccia invisibile «Chissà che non sarò io a lanciare la tua Freccia!»
Il ragazzo arrossì appena, infastidito «Risparmieresti una Freccia»
«Due Frecce» lo corresse Antonio, mettendo l’arco in spalla.
«Io avrò una Freccia Singola, ne sono sicu-» non riuscì a finire la frase che il suono di una Freccia lo fece voltare in tempo per evitarla.
Uno schiocco di dita e la Freccia smise la sua corsa, dissolvendosi e tornando nella mano del Cupido «Vee, dovresti stare fermo Lovino!» sbuffò Feliciano, tendendo nuovamente l’arco.
«Che diavolo pensi di fare?!» Lovino lo guardava a occhi spalancati, sorpreso.
«Sei nella mia Lista! Devo colpirti con la Freccia!»
Lovino inorridì, guardando prima il fratello e poi Antonio che lo fissava curioso «Allora hai l’Amore!»
«No!» esclamò lui, arrossendo fino alla punta dei capelli «E tu metti via quella Freccia!»
Nemmeno a dirlo, Feliciano fece scoccare la Freccia che Lovino evitò nuovamente, urlando contro imprecazioni al fratello di certo non degne di un Cupido.
«Se non ti colpisco verrò retrocesso Lovi! Non voglio tornare a fare i corsi, li ho finiti da pochi mesi! Mi piace fare il Cupido, Lovi! Per favore!!!» urlò al fratello che si allontanava velocemente da Feliciano, lasciandolo da solo con Antonio e una Freccia di Cupido pronta ad essere scoccata.
Abbassò l’arco bianco, mugolando triste e guardando Antonio «Non voglio tornare ai corsi! Vee!» piagnucolò lamentoso.
Antonio ridacchiò «E così Lovinito è innamorato? Chi l’avrebbe mai detto! Parla sempre male dell’Amore e invece…»
«Ma non vuole essere colpito dalla Freccia…» mormorò Feliciano tristemente.
Antonio gli posò una mano sulla spalla «Lovinito ha paura di una Freccia Singola…»
«Non è una Freccia Singola! Davvero!» esclamò Feliciano tirando fuori la sua Lista e facendola vedere ad Antonio che la lesse, sorpreso. Alternò lo sguardo dalla Lista a Feliciano «Ma questo è uno scherzo?»
«Non scherzerei mai su una cosa del genere! Allora, mi puoi dare una mano?»
Antonio sembrò pensieroso e si mordicchiò il labbro mentre porgeva la Lista al ragazzo «Non so se sarebbe giusto nei confronti di Lovino…»


Lovino scoccò l’ennesima Freccia della giornata, quella volta una Freccia con una compagna, ma non si fermò a vedere il suo operato, non aveva tempo. Non certo perché San Valentino era pieno di Frecce da scoccare, bensì perché doveva fuggire da quel pazzo di suo fratello.
Volava basso, sospirando sconsolato. Povero Feliciano, non era colpa sua, era colpa del Nonno.
Roma, un tempo il miglior Cupido degli ultimi due secoli e ora Eros, decideva lui le Liste. Perché diamine aveva voluto mettere il suo dannato nome nella Lista di Feliciano?!
Sbuffò. Lo sapeva il perché, sperava che così lui si sarebbe lasciato colpire dalla Freccia, in quando ultimo nome della Lista del fratello. Insomma, lui non avrebbe mai lasciato che suo fratello venisse retrocesso nuovamente, dopo tutta la fatica che aveva fatto per raggiungerlo.
Tuttavia Lovino aveva paura. Erano anni che sapeva di essere innamorato, ed erano anni che ogni giorno ringraziava di non essere mai finito sulla Lista di un qualche Cupido. Si era innamorato di Antonio anni prima, quando erano ancora ai Corsi e solo lui sapeva quanto ci fosse stato male per essersi innamorato. Il motivo? Belle.
La Cupida più carina del loro Corso nonché amica di entrambi. E si vedeva che Belle aveva una cotta per Antonio.
Sospirò, andandosi a sedere sul tetto di un condominio, raccogliendo le ginocchia al petto «Maledizione…»
Era sicuro inoltre che Antonio ricambiasse la cotta. Il motivo? Qualche mese prima aveva sentito un certo Cupido di nome Alfred parlare con suo fratello di quello che sarebbe stato uno dei primi incarichi che avrebbe dovuto svolgere. Doveva scoccare una Freccia su Belle.
E il giorno dopo, né lei, né Antonio sembravano essere a disagio tra di loro, anzi.
Voleva dire solamente che non era una Freccia Singola.
Qualcuno si sedette al suo fianco e Lovino scattò sull'attenti pronto a fuggire di nuovo ma era soltanto il protagonista dei suoi mesti pensieri.
«Ah, sei tu...» mormorò, rilassandosi appena. Antonio gli sorrise e si posò con le braccia dietro la sua schiena «Sarebbe così difficile che quella persona ricambiasse?» Lovino lo guardò confuso e Antonio riprese «Insomma, la Freccia Singola non è certa... se tu ci provassi? Così non avresti nemmeno tuo fratello sulla coscienza!»
Lovino lo guardò perplesso e alzò le spalle «So che sta già con un'altra persona...» spiegò, senza preoccuparsi di negare. Se il suo nome era sulla Lista era certo che fosse innamorato di qualcuno.
«Dovresti farti scoccare la Freccia Lovi...»
«Mi farà male...»
«Non puoi saperlo»
«Tu lo sai, invece?!»
Antonio annuì «Feliciano mi ha fatto leggere la Lista e ti assicuro che non è una Freccia Singola»
Lovino sussultò e prima che potesse rendersi conto che, come prima cosa, Antonio sapeva della sua cotta e come seconda cosa, Antonio ricambiava quella cotta, si ritrovò stretto al petto dell'amico, una mano che gli sfiorava il viso e le sue labbra a poca distanza da quelle di Lovino. Erano così vicini che le labbra si sfiorarono quando Antonio parlò.
«Io mi sono fatto colpire dalla Freccia, ora tocca a te...» mormorò, prima di baciarlo lentamente, togliendogli il respiro.
Socchiuse gli occhi, preso dal bacio e si accorse della Freccia solo quando venne colpito da quella scoccata dal fratello. Lo colpì alle spalle, vicino al cuore. Un Amore che ti prende quando meno te lo aspetti e ti fa perdere un battito.
Le labbra di Antonio erano morbide e chiuse gli occhi per godersi al meglio quella sensazione, perdendosi così quello spettacolo di luci che le due Frecce che si univano offrirono a Feliciano. Erano le Frecce più luminose che avesse mai visto e Feliciano si chiese se fosse perché entrambi Cupidi o per altro.
Sorrise, osservandoli da lontano che smettevano di baciarsi e si guardavano negli occhi, un sacco di domande che avrebbero trovato risposta solo più avanti, dopo quel secondo bacio che si stavano scambiando.
Feliciano indietreggiò lentamente, senza riuscire a smettere di guardarli, ma qualcosa lo bloccò. Si voltò e sorrise «Vee, ciao Ludwig, scusami, non ti avevo visto!»
Il biondo si voltò a guardarlo e gli sorrise appena «Tranquillo non avevo ancora scoccato» disse facendo poi partire la Freccia.
Feliciano sorrise allegro, chiedendosi se prima o poi anche lui sarebbe finito nella Lista di un qualche Cupido come era successo a suo fratello e ad Antonio.
«Capiti proprio al momento giusto... Io ho finito la mia Lista, se tu sei a buon punto che ne dici se ti accompagno e poi ci prendiamo qualcosa?»
Feliciano sorrise «E se prendessimo subito qualcosa? Io ho finito!»



E questa cosuccia che mi è venuta in mente ieri sera per oggi ♥
Spero che vi sia piaciuta, io credo ci lavorero ancora, perché come idea mia piaciucchia ♥
Un bacione a tutti (soprattutto i single ♥ ) Cocol
   
 
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