14/02/2015
2 recensioni"Humpty Dumpty sat on a wall"
«Statico...qualcosa che non cambia mai,giusto?»
«Si, come simbolo della nostra amicizia.»
«...Sei un idiota.»
Ricordi di una lontana melodia che doveva esser simbolo di un "per sempre".
Un suono ovattato che si ripete all'infinito per l'ultima volta prima della fine.
Flashback della vita di un cavaliere dal cuore nobile che sembrano solo un'immensa bugia, uno spettacolo teatrale sui cui stava per calare il sipario.
"Humpty Dumpty had a great fall"
«Le persone come te m'infastidiscono! Dicono di pensare agli altri,invece pensano solo a loro stesse!»
«Come puoi dire questo? Chi te ne da il diritto?»
«È così! È sempre stato così!»
Quel cavaliere, quello stesso cavaliere che lottava per i propri sogni e i propri ideali, adesso sembrava aver perso quella particolare luce che lo faceva risplendere anche quando attorno a lui vi erano solo tenebre.
Giustizia,onore, amicizia.
Che ne era di quei valori?
Probabilmente quel libro non avrebbe avuto un lieto fine.
Il Cuore Nobile era destinato all'oscurità, la Luce era scomparsa per sempre.
"All the king's horses and all the king's man"
«Leo ha qualcosa che non va, è diverso. »
[...]
«... No, ora comprendo, ero io ad esser diverso. Il cacciatore di teste che tanto volevo uccidere... sono io.»
Un liquido denso dall'odore nauseante si mischiava alle salate lacrime che solcavano il pallido viso di un ragazzo, inutilmente coperto da una cascata di capelli scuri.
Il rosso del sangue che incontrava le urla di disperazione e il segnalo di una fine imminente, ora erano i protagonisti di quel momento.
Il cavaliere non esisteva più; anche lui era ricoperto di sangue e quel colore scarlatto era ció che ormai macchiava per sempre la sua anima candida e pura.
Anche quel cuore era stato contaminato dal peccato, tornare indietro non era più una scelta.
"Couldn't put Humpty together again"
«Mi dispiace, Leo.»
Un sorriso colmo di rassegnazione spiccava in quello scenario così tragico, tanto da sembrar fuoriposto.
Ma il cavaliere poteva permettersi quel sorriso, lui era una luce che poteva imporsi alla nera follia con eleganza e forza.
Elliot Nightray risplendeva ancora una volta, lui non si arrendeva mai.
Non avrebbe mai lasciato questo mondo senza combattere.
Il cavaliere aveva ancora un ultimo compito da svolgere e solo allora avrebbe potuto esalare il suo ultimo respiro. Solo allora avrebbe fatto in modo che la sua figura venisse ricordata con la considerazione e l'ammirazione che meritava, anche dopo la fine.
«Humpty Dumpty, io ti rigetto. »
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E rieccomi qua. <3
Era da tanto che non rientravo su efp, ouch! ;;
Ma tra i libri di scuola ho poco tempo per scrivere. Anyway, mi sono imbattuta in questa mia vecchia fic che non ho mai avuto il coraggio di postare e mi son fatta coraggio.
Spero solo vi piaccia e mi scuso per questa botta di angst proprio a San valentino.
Ma prometto che alla prossima scriverò qualcosa di fluff, yup! <3
Baci baci!