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Autore: Lily Liddell    14/02/2015    3 recensioni
Alana Langdon (Lana) - mentore del Distretto 1 - ha appena saputo che presto lei o qualcuno a lei caro dovrà tornare nell'arena per la 75° Edizione della Memoria.
Tutti i vincitori del suo distretto dovranno prendere una decisione molto difficile.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cashmere, Gloss, Nuovo personaggio, Vincitori Edizioni Passate
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
- Questa storia fa parte della serie 'District 1 mentor'
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Non tornerò nell’arena.
Ci sono troppi vincitori più giovani, più forti, più veloci, più amati… non avrei speranze.
L’intero Villaggio dei Vincitori è in un silenzio tombale, immagino che fra poco qualcuno verrà a chiamarmi.
Raddrizzo la schiena e qualche vertebra scricchiola – se sperano che sarò in prima linea per farmi ammazzare, si sbagliano di grosso.
Non mi offrirò volontaria, non questa volta.
« Non devi tornarci per forza » la voce di Maia mi distrae dai miei pensieri e mi volto verso mia nipote. « Se estraggono il tuo nome di sicuro qualcuno si offrirà volontario e se non estraggono il tuo nome basta che non dici niente ».
Il suo ragionamento non fa una piega.
Le sorrido, portandole una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio e scambio uno sguardo con mio fratello – suo padre.
La durezza dei suoi occhi dice tutto quello che ho bisogno di sapere. « Non preoccuparti » rassicuro Maia. « Non farò nulla ».
Mia nipote si alza e raggiunge la finestra, buttando un occhio fuori. Ha quattordici anni e siamo riusciti ad evitare di far nascere in lei il desiderio di partecipare agli Hunger Games.
Già due donne della famiglia sono state nell’arena. Io sono tornata a casa, mia cugina no.
Nessuno di noi vuole altri vincitori che portino il nostro stesso cognome.
« Lana » mia cognata mi chiama dalla porta, senza entrare. « C’è Silver, ti vuole vedere » ci ha messo fin troppo ad arrivare.
Mi allontano lentamente, raggiungendo la porta per salutare il mio vecchio mentore.
« Ci stiamo riunendo a casa di Gleam, dobbiamo decidere che cosa fare » dice in tono serio.
Decidere che cosa fare.
Quest’anno sarà tutto diverso.
Annuisco e insieme lasciamo il mio portico, cominciando ad attraversare il Villaggio dei Vincitori, diretti verso la casa del più vecchio di noi.
Gleam è un ottantenne che non riconosce più nemmeno i suoi figli. Lui, Bastion e Ruby sono i più anziani e sicuramente non saranno presi in considerazione.
Ad aspettarci ci sono già Cashmere e Gloss, entrambi pallidi come lenzuoli.
Mentre ci sediamo tutti attorno al tavolo da pranzo arrivano anche Christal e Bastion, poco dopo ci raggiunge anche Ruby, che a stento si regge in piedi.
L’ultimo ad arrivare è il più giovane, Ace, che ha vinto solo tre anni fa.
Ci siamo tutti.
Tutti i nove vincitori ancora in vita del Distretto 1 e adesso dobbiamo decidere chi fra noi tornerà a morire.
Silver sembra autonominarsi capo del gruppo e si alza in piedi, poggiando i palmi delle mani sul tavolo. « Dobbiamo decidere usando il cervello » comincia e parte di noi annuiscono.
I miei occhi cadono su Gleam; non capisce nemmeno che sta succedendo. Va su e giù con la testa, ruminando. La sua presenza è assolutamente inutile, non capisco perché ci siamo riuniti qui.
« Non possiamo mandare chi vuole tornare? » la stupidità di Ace non può essere dovuta alla sua età. Vuole veramente tornare nell’arena?
Christal gli poggia una mano sul braccio – non è stata lei a fargli da mentore, ma si è affezionata al ragazzo come se fosse suo figlio. « Non credo che qualcuno voglia fare il bis. Mi sbaglio? » chiede in tono gentile.
Nessuno risponde.
Silver riprende il suo briefing. « Possiamo giocare d’anticipo » dice. « Sappiamo già che negli altri distretti qualcuno non avrà scelta ».
Gloss annuisce. « Katniss è l’unica donna del 12 ».
« E Mason l’unica del 7 » sua sorella gli fa eco.
« Sono entrambe pericolose » commenta Silver. « Mason è letale ma Katniss Everdeen al momento è fra le più amate da Capitol City. Se va insieme ad Haymitch lui non sarà un problema, ma faranno di tutto per farla tornare dal suo innamorato e se sarà lui ad entrare con lei… allora possiamo anche dire addio a metà dei soliti sponsor ».
Gleam allunga una mano verso Ruby e le chiede chi è che sta parlando, lei gli risponde di fare silenzio e di ascoltare.
Sul serio, perché sono qui anche loro?
Bastion almeno non è così vecchio da essere inutile.
Ci sono anche Carter e Falco, del 6 e del 10. Anche loro sono gli unici vincitori maschi dei rispettivi distretti, ma immagino che non dobbiamo preoccuparci di loro.
Con tutta la morfamina che ha in circolo Carter dubito che riuscirà anche a fare due passi nell’arena e Falco ormai è troppo vecchio per essere pericoloso.
« Bisogna che ci torni qualcuno che la Capitale ama » Bastion poggia una mano sulla spalla di Gleam per farlo calmare.
C’è stato un tempo in cui gli occhi dei capitolini erano tutti per me, poi per fortuna quei giorni sono finiti.
Mi guardo intorno e vedo quelli che col tempo sono diventati la mia famiglia. Almeno uno di loro non dovrà morire.
Gloss allunga una mano sul tavolo e copre quella di sua sorella, stringendola piano.
« No » dico, prima ancora che uno dei due possa dire nulla.
« È la prima volta che apri bocca da quando sei arrivata, e ovviamente quello che dici è no » mi prende in giro Cashmere, con un sorriso amaro sulle labbra.
Gloss si rivolge a Silver, ignorandomi. « Se io e Cash torniamo insieme nell’arena sicuramente qualcuno avrà pietà e ci sponsorizzerà ».
Sollevo lo sguardo sul mio vecchio mentore e quello che vedo non mi piace affatto: è d’accordo con lui. « Ha ragione, Lana ».
Torno a guardare di fronte a me. Gli occhi di Cashmere sono tristi, rassegnati. I capitolini non si sono ancora stancati della sua compagnia, del suo corpo. « Siamo gli unici in grado conquistare qualche sponsor ».
Vorrei poter ribattere, vorrei poter dire che si sbagliano.
Ma hanno ragione…
« Va bene » dico, muovendo solo il collo in direzione di Gloss e guardandolo dritto in faccia
– con determinazione e aria di sfida. « Ma io vengo con voi ».
« Non se ne parla » ribatte subito lui. « Se devo tornare nell’arena almeno voglio fidarmi di chi deve trovarmi gli sponsor ».
So che se messo alle strette lui sarebbe in grado di schiacciare sua sorella come se fosse una mosca.
È tre volte più grosso di lei, tre volte più forte…
Mi rivolgo a Silver. « Allora vieni anche tu. Io guardo le spalle a Cash e tu a Gloss ».
Silver sembra valutare la mia offerta, ma prima di accettare chiede conferma al diretto interessato.
Lui ci mette un po’, ma alla fine accetta.
È deciso.
I due fratellini amati da tutta Capitol City torneranno nell’arena e io e il mio vecchio mentore saremo uno contro l’altra per tentare di far sopravvivere i nostri pupilli.
Non sarà facile, ma non abbiamo scelta.
Non l’abbiamo mai avuta.

 

A/N: Salve, ecco un’altra OS su Lana. Dovrei scrivere Ozone, ma vabé.
Spero vi sia piaciuta, e presto o tardi arriverà anche una long su questo personaggio. Giusto il tempo di riordinare un po’ le idee e di capire che cosa devo fare.
A presto e fatemi sapere che cosa ne pensate!
 

x Lily
   
 
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