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Autore: Midori No Esupuri    15/02/2015    1 recensioni
[WARNING: MORMOR]
Sebastian sa che quando fa arrabbiare James lo aspetta una maratona di High School Musical.
#prompt suggerito per il drabble day di San Valentino sulla pagina facebook 'We are out for prompt'.
-Ce li guarderemo tutti, tutti, tutti.- sorrise Jim, canticchiando allegro. -Così qualcuno imparerà a non far arrabbiare il criminale più pericoloso di Londraaa~
-Oh, dannato bastardo.- sibilò Sebastian, in preda alle convulsioni pur di divincolarsi dal divano gelido e dalla trappola di film Disney.
-Mh?- mugungò Jim. -Hai detto qualcosa, Sebbyno?
Si avvicinò al suo collo, leccandone la pelle dal sapore di dopobarba, e inaspettatamente la morse con quanta forza poteva. Il cecchino gemette di dolore.
-E' un peccato siano finiti i pop corn, vero Jimmy?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Punizione

No, non era stato un caso che il Westwood nuovo di zecca di Jim si trovasse in frigorifero, o che tutta la vodka contenuta nella dispensa fosse stata gettata con poco riguardo nel wc. Sebastian si annoiava spesso, quando non aveva nessuno da uccidere per conto del suo capo, e allora passava il tempo a fargli i dispetti per vederlo arrabbiato e girare imbronciato per la villa come un bambino a cui erano state tolte le caramelle. 
Quella mattina aveva studiato una vera e propria scaletta per divertirsi alle spalle del criminale, troppo impegnato nel proprio Mind Palace per dargli attenzioni, e in uno slancio di infantilità pari a quella del compagno si era deciso a testare il suo limite di nervosismo. Entrò nel suo studio, senza che l'altro lo notasse o lo sentisse a causa del suo impegno mentale, e prese alcuni fogli da sopra la scrivania: li guardò velocemente, alzando poi le spalle e portandoli fuori, nel salotto. Cancellò dei dati, alcuni li sostituì con una penna a sfera, e sparse gli appunti del prossimo piano per tutta la casa: un paio di fogli nella credenza, altri nel cassetto del bagno tra gli asciugamani puliti, altri invece li nascose sotto il divano.
Si era quasi dimenticato dello scherzo che aveva fatto, perchè solo verso l'ora di pranzo Jim si degnò di uscire dai meandri della propria mente e di rivolgergli parola. Anche se dal piano superiore, urlando e con una voce a dir poco inferocita. I suoi passi frettolosi lo precedettero in cucina, dove Jim sbucò con un diavolo per capello - letteralmente, visto quanto erano arruffati - e la pallida faccia corrucciata in una smorfia di estremo fastidio.
-Dove sono?- sibilò, guardando il cecchino seduto al tavolo della cucina.
-Dove sono cosa, scusa?- rispose l'altro, alzando un sopracciglio.
-I miei appunti. Che ne hai fatto dei miei appunti? Rispondi!
-Ma non hai ancora finito la doma...!
-Dimmi dove diavolo sono i miei appunti!
-E io che ne so? Sei un disordinato cronico... Guarda nel Palazzo Mentale.
Jim lo fissò per diversi secondi, in silenzio, poi sfilò un cuscino tondo dalla sedia libera e glielo lanciò addosso, dritto sul volto. Sebastian ghignò, poi lasciò che Jim girovagasse per la casa - tra imprecazioni varie, accompagnate dalle sue risate trattenute - per ricercare i propri preziosi fogli e gli appunti della rete criminale. Un paio d'ore più tardi, Sebastian si sentì afferrare per un braccio e trascinare malamente in salotto, finchè non sprofondò con i pantaloni mimetici sul divano in pelle. Trasalì al contatto con la rigida stoffa fredda sulla schiena nuda, Jim si stagliava davanti a lui in jeans e maglietta con un cofanetto rossastro tra le mani.
-Cosa...?- iniziò, ma l'altro non gli diede il tempo di parlare e gli tirò addosso la scatola. Sebastian la guardò, poi assunse un'espressione implorante e lasciò andare un sospiro di pura e semplice agonia.
-No, ti prego.- disse subito, tentando di alzarsi. -Tutto, tutto davvero, ma non questo orrore cinematografico...
-Farò finta di non aver sentito, Sebby!- esplose l'altro, inserendo il primo dei dvd nel lettore e prendendo posto accanto a lui. Si adagiò, sarcasticamente parlando, su di lui e gli puntò un gomito nello stomaco. In via del tutto intenzionale, ovviamente, e nel pensarlo Sebastian si lasciò sfuggire un grugnito di disapprovazione.
-Ce li guarderemo tutti, tutti, tutti.- sorrise Jim, canticchiando allegro. -Così qualcuno imparerà a non far arrabbiare il criminale più pericoloso di Londraaa~
-Oh, dannato bastardo.- sibilò Sebastian, in preda alle convulsioni pur di divincolarsi dal divano gelido e dalla trappola di film Disney.
-Mh?- mugungò Jim. -Hai detto qualcosa, Sebbyno?
Si avvicinò al suo collo, leccandone la pelle dal sapore di dopobarba, e inaspettatamente la morse con quanta forza poteva. Il cecchino gemette di dolore.
-E' un peccato siano finiti i pop corn, vero Jimmy?
Il criminale lo ignorò, concentrandosi a canticchiare a bocca chiusa la sigla del film. Sebastian sospirò internamente, sarebbe stata davvero una lunga, lunga serata.
  
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