Mi guardai in torno, in cerca di Jamie o di Sam, appena scesa dall'aereo Non vedevo l'ora di vedere Jamie. Delle braccia mi avvolsero da dietro, mi girai e vidi i suoi occhi, dopo tanto tempo, i suoi meravigliosi occhi azzurri. Mi baciò e ricambiai, ero talmente concentrata si di lui che Non mi accorsi nemmeno che c'era Samuel. -*Tosse finta*- fece Sam,
lo fece di nuovo. -Non rovinare il    
momento, comprati un gelato!!.- disse
Jamie per poi ribaciarmi, salutai Sam con
una mano dato che Jamie Non aveva
intenzione di lasciarmi.                     
                              * * * 
Arrivammo, posai la borsa e le valige in camera di Jamie e scesi di sotto. -E  
carino qui- dissi buttandomi sul divano
vicino Jamie. -Ti piace?- disse alzando
le mie gambe per poi metterle sulle sue. -Si- dissi. -che ti va di fare? Vuoi vedere
la città?-       -si, perché no (?)-   
                [...]
Vedemmo già mezza città. Entrammo in un locale, c'erano dei tavoli d'argento, le  pareti erano di un blu acceso e del
parquet a terra.    -Hai fame? Tu ordina
io arrivo subito promesso- mi sedetti al
primo tavolo vuoto che trovai, la
cameriera mi vide e si avvicinò. -Che ti  
porto?- . - Ehm, dei pancake- dissi alla.
cameriera. -eccomi, anche per me e due
frullati- disse Jamie. La cameriera si
allontano verso il bancone con le nostre
ordinazioni. -ehi, dov'eri finito?- dissi -ero
in bagno- disse baciando la mia
guancia. 
 [...]
Uscimmo e camminammo lungo il parco mano per mano. Trovammo un posticino sull'erba dove nessuno poteva vederci.


Parlammo per un po', dopo mi baciò, feci lo stesso, mi distesi sulla schiena, Jamie
era su di me, il cuore andava a mille e sentivo il suo fiato caldo sul collo
assieme a dei piccoli baci che mi fecero
trasalire. Mentre mi baciava toccavo il
suo petto e le sue braccia, così come lui,
avevo una voglia matta di strappargli
la maglia di dosso. Era stupendo, il suo
viso in contro luce lo faceva sembrare
un angelo con gli occhi azzurri, i capelli
biondi e le labbra rosee. Il mio pensiero
fu interrotto dal mio cellulare, Jamie sbuffò e prese il cellulare dalla tasca dei
miei jeans. Era Jake, avevo dimenticato
di chiamarlo appena scesa dall'aereo e
avevo 10 chiamate perse e so che si
sarebbe arrabbiato se Non avessi
risposto nemmeno a questa. Così
risposi. -Jake?- dissi. -dovevi chiamarmi,
ma Non l'hai fatto!!-. - lo so, mi dispiace
ero stanca, ma ti avrei chiamato- dissi
giustificandomi -ok, sei arrivata, quindi,
Jamie e uno dei miei migliori amici, ma
posso anche ucciderlo ricordatelo- disse
Jake              
[...]
Cantammo qualche canzone e poi
uscimmo dal locale.      
[...]
Camminammo sotto le stelle, lui mi diede un bacio e disse che era felice che io fossi lì, dissi che anch'io ero felice che lui fosse con me. Arrivammo a casa, erano già l'una e mezza del mattino, aprì la
porta e mi fece entrare. Sam era sul divano che guardava la Tv e si girò per salutare. Andammo di sopra, Jamie chiuse la porta. Andai in bagno mi sciacquai e misi dei pantaloncini e una felpa lunga fino le coscie, mi stesi nel letto matrimoniale accanto a Jamie. Mi tirò a sé stringendomi fra le sue braccia, mi diede dei leggeri baci sul collo e disse...- sei stanca?- disse col fiatone.     -un po'- dissi baciandolo. -vuoi dormire?- disse guardandomi. -no- dissi mentre lui si mise sopra di me, mi levai la felpa e lui si levò la maglia. Incominciò a baciarmi il petto, poi il seno, fino all'ombelico. Mi distesi sopra di lui, incominciai a toccargli il petto per poi baciarlo, gli morsi un labbro, lui sorrise e mi buttò sul letto, succhiandomi il collo, strinsi il lenzuolo per il dolore, poi mi diede dei bacini sul
collo, sul petto e sul seno.                                    [...]
Erano le 3:20, si gettò sul letto con l'affanno e il cuore batteva a mille. Ci addormentammo dopo un po'. Ero avvolta fra le sue braccia, mi faceva sentire al sicuro.