Fortunatamente i miei non mi hanno messo in punizione dopo la bravata di ieri mattina e adesso mi sto incamminando verso la casa di Vegeta per restituirgli la capezza che mi aveva dato per legare il cavallo quando era scappato.Sto scendendo dal bosco per arrivare al fiume che si trova più in basso,quando all'improvviso scivolo in un terreno accidentato molto ripido.Continuo a scivolare senza fermarmi e subito dopo mi accascio a terra.Non so dire quanto tempo sono stata così e con che forza mi sono girata per guardare la mia gamba sinistra,aperta in una profonda ferita dalla caviglia a metà polpaccio.Appena vedo quell'orrorre, inizio a piangere, sia per paura,sia per dolore.Ho paura che nessuno mi possa aiutare,che nessuno possa sentirmi. La lacrime mi rigano il viso,un pianto incessante continua a bagnarmi le guance rosse.Il dolore non mi abbandona.Non sento quasi piú la gamba.Ho perso molto sangue e appena muovo quel muscolo,provo un dolore lancinante.Non voglio rimanere così fino a stanotte,forse qualcuno può sentirmi.Così grido con tutto il fiato che ho in gola il suo nome:-Vegeta!Vegeta aiutami,ti prego!-le lacrime continuano a scendere,la voce mi si rome in gola.Rantoli di dolore mi escono dalla bocca.-Aiutami!-riesco solo a dire.Dopo qualche secondo vedo uscire dal bosco una figura a me conosciuta,in lontananza,oltre il fiume.-Bulma!MI SENTI?!Dove sei!?-poi lo sento tacere.Mi ha visto.Lo sento sempre più vicino a me.Si china su di me.L'acqua segna i tratti del suo petto,mentre mi rapisce nel suo sguardo magnetico.Ma che vado a pensare!Sono agonizzante con una gamba semi-aperta e penso"com'è bello Vegeta senza canottiera e con l'acqua fra i capelli!",mentre lui è venuto ad aiutarmi,povero santo. Bhè...non esageriamo,ma è la seconda volta in due giorni che mi salva dalle mie cazzate. -Come ti senti,Bulma?-..-Abbastanza bene per una con una gamba spappolata a terra-.Lui si alza e si toglie dalla tasca dei pantaloni delle garze,con cui mi fascia la gamba.Mi prende in braccio e cercando di non far toccare la gamba nell'acqua,mi porta dall'altra parte della riva.Ho tanto freddo,forse anche per la stanchezza. Tremo come una foglia tra le sue braccia.Lui mi stringe di più a se.Sento il suo calore,il suo profumo dentro le narici.Non so perchè ma è riuscito a ipnotizzarmi.Mi porta in camera sua e mi poggia delicatamente sul letto.Va in bagno dove prende degli asciugamani e del disinfettante.Si siede al mio fianco,mi toglie le garze:-Tieni.Prendilo e mettilo in bocca.Devi stringere i denti-mi da un bastoncino,lo metto tra i denti.-Ora ti farà male.Sei pronta?-io annuisco.Mi passa dell'acqua ossigenata sulla ferita e non posso fare a meno di gridare dal dolore.-Grazie di avermi aiutato-.Mi avvicina e mi asciuga il viso bagnato dall'acqua del torrente.Mi prende in braccio con dei vestiti puliti e mi porta in bagno.Mi toglie la maglia e i pantaloni,asciugandomi con dei panni.Adesso sono troppo stordita per reagire.Sono in intimo,inerme sotto le sue premure.Ora mi guarda,mi scruta con i suoi occhi neri,magnetici e si avvicina a me,sollevando il mio mento con un dito.Mi bacia lentamente sulle labbra, carezzandole con la lingua.Io dischiudo la bocca,rendendo il bacio meno casto.Ci stacchiamo per riprendere fiato,ma lui si allontana da me come se si fosse scottato.-Vegeta,non lasciarmi sola.Non voglio più rimanere sola.Voglio rimanere qui,con te.Ti prego,ho bisogno di qualcuno vicino.Ho bisogno del tuo amore.-Lui si volta verso di me,mi guarda e non posso fare a meno di arrossire.Lui si avvicina,mi ipnotizza.Mi toglie l'aria dai polmoni.Io mi stringo al suo collo per baciarlo e sento il mio corpo aderire al suo.Il dolore alla gamba sparisce.Ci siamo solo noi due,circondati da spazio vuoto.Uno spazio che riempiamo noi,ci completiamo a vicenda.Lui mi tocca,mi annusa,mi assaggia.Sento ogni parte di me impazzire,sono incatenata sotto il suo amore.Amore?Ho definito amore quello che prova per me?Io non lo so,non me lo spiego.Lo sento una parte di me che sto esplorando.Sento le sue spalle,il suo petto,la sua schiena;sento il suo sapore dentro me.Io lo mordo,lo istigo,lo voglio.Mi sbottono il reggiseno e lui si lascia scappare un gemito dalla bocca.Dopo poco siamo completamente nudi:lui sopra di me.Io che divento donna per lui,sotto di lui.Raggiungiamo l'inferno insieme,nello stesso momento.Rimaniamo abbracciati nel nostro spazio,nello spazio vuoto.Nel nostro mondo,fatto di pugni e carezze, le stesse che ci scambiamo adesso,le stesse che mi hanno uccisa. S-P-A-Z-I-O AUTRICE. Spero che fino a ora vi sia piaciuta.So che non è il massimo,ma è la prima che scrivo e forse non so mettere le idee al giusto posto.Vorrei solo migliorare e mi farebbe piacere se mi daste dei consigli.Se ho sbagliato della punteggiatura non esitate a scrivermi. Grazie di tutto cuore Vostra Linda Ps:accetto le critiche e le recensioni negative,anzi,se avete qualcosa da correggiere o che voi avreste fatto diversamente vorrei ascoltarvi.