Si dice che i demoni non abbiano pietà.
Ma gli umani sanno come superare i demoni, in questo momento persino tu, principe dei demoni, hai pietà per quella creatura privata della sua innocenza.
Sanguinante, con la pelle livida, tremante, colpita con noncuranza dalla gelida neve che ustiona la sua pelle più di quanto il fuoco potrebbe fare; quel caschetto di capelli dorati ora sono di un biondo sporco, gli occhi che ha stento riesci a vedere sono rossi, gonfiati da un pianto che probabilmente è appena finito dopo chissà quanto tempo.
Striscia sulla neve, lasciando dietro di se una scia rossa, il manto di un innocenza perduta, strappata via da bestie che non meriterebbero nemmeno di respirare.
Probabilmente nella mente di quella povera pecorella abbandonata da Dio, ci sono ancora gli sguardi famelici di quei demoni chiamati uomini; accoglierli tra le fiamme del regno di tuo padre non sarebbe sufficiente come punizione eterna, ma penserai comunque tu a loro, quando scadrà il loro tempo.  

« ...Damien... »

Ti ha visto.
E non è un buon segno.
Vedi malapena un sorriso tirato con forza rivolto a te, in segno di saluto, volendo però sottintendere molte cose.

Striscia fino ai tuoi piedi, immagini quanto possa fargli male, il suo corpo seminudo a contatto con la neve.
Striscia per la vita, guardandoti implorante con i suoi occhi liquidi.
Nonostante l'innocenza perduta, c'è una purezza che potrebbe definirsi commovente nei suoi occhi, quella di un angelo, che anche se sporcato, risplende comunque e riesce ad illuminare ciò che ha intorno, persino le ombre del tuo cuore di demonio sembrano... luminose.

« ...salvami... »

E' ridicola la volontà umana di rimanere attaccati alla vita, anche se essa è la prima a rifiutarli.
Patetico... non riesci che a ripeterti questo nella tua testa.

Gli afferri un braccio, alzandolo facilmente, anche se lui non ha la forza per reggersi con le proprie gambe, insensibili, paralizzate da troppe percosse subite e non puoi fare a meno che stringerlo a te per tenerlo in piedi. Gli umani chiamano questo abbraccio, dovrebbe esser un gesto d'affetto, se solo sapessi cosa significa quella calda parola... 

« Non credevo che il tuo corpo fosse così freddo... »

Non deve esserci differenza tra la tua pelle e la neve, nonostante la tua dimora siano gli inferi, non sei vivo, non hai caldo sangue che circola nelle tue vene.
Vedi i suoi occhi chiudersi... e poi un sorriso...

« ...ma ti preferisco alla neve »

Con una mano, gli tiri indietro i capelli disordinati che gli coprono il volto, vuoi vederlo alla luce pallida del sole.

« Damien, ti prego salvami »

Sciocco, ingenuo... non si prega l'Anti-Cristo e non dovrebbe chiederlo proprio a te, perché non sempre la salvezza è la vita e perché gli angeli non sono stati creati per camminare sul sudicio suolo terrestre, ma per volare in Cielo... oppure cadere.
Ma come può discendere nelle tenebre qualcosa d'immacolato?
Però vuoi dargli la salvezza, quella eterna, perché la vita non lo merita.

In pochi secondi con la tua forza bruta riesci a sbatterlo, sotto il peso del tuo corpo, contro la corteccia di un albero.
Così potente la spinta che hai sentito la sua colonna spezzarsi e la sua agonia prender voce, inalzarsi al cielo, al di sopra del mondo degli uomini, mentre l'albero oscilla, forse cadrà.
Cadono perle trasparenti dai suoi occhi, che non vorresti guardare, ma ti fissano con terrore.

« Damien! »

Non vuoi sentirlo, ma non puoi.
Avresti voluto che ti guardasse con occhi diversi, ma non puoi concedertelo per salvarlo: i martiri soffrono senza sapere il perché. E ai martiri le porte del paradiso vengono aperte con amore.
Amore... un'altra parola umana che non capisci, dicono che sia più forte dell'odio, l'odio in cui vive il tuo regno e dal quale sei nato. 
Dicono che l'amore sia la forza più potente, il sentimento che ti permette i fare l'impossibile.
Bugiardi.
Non esiste nulla più forte dell'odio.
Ora il tuo cuore è colmo d'odio, no? Perché sei egoista ed ogni egoista odia, vero?

Metti tra di voi un braccio, lo spingi contro la sua gola, così saranno soppresse le sue urla che non vuoi assolutamente sentire.

« ...Perché? »

Piange dimenandosi sotto quella pressione soffocante e il tuo sguardo non riesci a capire perché non è indifferente, perché è frustrato...
Stai agendo egoisticamente e non esiste più bel sentimento dell'egoismo, no? E ti stai odiando per il tuo egoismo... perché allora non provi gioia?

Lui volerà in cielo.
E' l'ultima volta che lo vedi, a te l'onore di mandarcelo.
Speri che qualcuno ti perdoni questa buona azione. Ecco, ora puoi sorridere, sei tornato egoista come sempre.

L'ultimo suo respiro il tuo.

Glielo strappi, con la tua bocca, si lamenta ma son lamenti diversi, non ne hai mai sentiti così.
Premi col braccio e la bocca, a serrargli il fiato.

Iridi azzurro cielo lacrimanti, opposte alle tue, rosse come le calde fiamme, le guardi, ti guarda... 
Nel Caos la sua mente, lo dice il suo sguardo, sta traboccando... spento... privo d'emozione e qualcosa cade dai tuoi occhi, non sai se può vedere i tuoi occhi ardenti versare acqua... si chiamano lacrime, giusto?



Si è spento.
Per sempre.
Non ha capito il tuo gesto e questo ti fa sentir strano.
Forse nemmeno tu hai capito il tuo gesto e sai, che muore lì, assieme a Pip, il perché.











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