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Autore: Moonlight_Princess    17/02/2015    3 recensioni
"I figli si educano molto con quel che si dice, ancor più con quel che si fa ma molto di più con quello che si è"
E Rosecheena era un'istruttrice perfetta e concisa,proprio come una leonessa.
Certo, lei era brava, ma il merito andava anche al suo cucciolo nel seguirla e nel mettere in pratica i suoi preziosi insegnamenti.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rosecheena, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La giovane donna osservava teneramente il visino roseo e candido della piccola figura accigliata che le stava dinnanzi, ostentato una postura ritta, fiera.
Era davvero incredibile la superbità e l'arroganza con la quale manteneva il suo sguardo, senza la benché minima ombra di soggezzione. 
Nessuno aveva il corcoraggio di guardarla così a lungo negli occhi, sia per rispetto che per paura ma anche perché, con tutta probabilità si sarebbe stati uccisi da un potente  ki-blast, generato dalla donna stessa.
Ma il Principe non doveva assolutamente temere per la sua incolumità e anzi, era uno dei pochissimi che aveva la possibilità di discutere con la Regina se qualche decisione che lo riguardava non gli andasse bene, senza rischiare di perire.
Solo con la madre poteva permettersi di contraddire qualche suo ordine, lei non lo avrebbe mai sgridato o peggio ancora, punito.E questo lui lo sapeva bene.
Stessa cosa non si poteva dire se la la questione riguardava il Re, suo padre.
Con lui, non avrebbe mai osato provare a polemizzare su qualcosa; il genitore, infatti, non era permissivo come la madre e non avrebbe certo rinunciato a punire il figlio, qualora lo ritenesse opportuno. 
Rosecheena, invece, gli permetteva tutto anche se, a volte, quando il bambino esagerava,si vedeva costretta a richiamarlo, ma mai duramente. 
Nella penombra del lungo corridoio, la Sayan, riusciva a distinguere l'intenso brillore emanato da un paio di occhietti nerissimi, vispi e profondi come la notte infinita, identici all'inverosimile ai suoi.
Quegli stessi occhi che avevano sempre ammalliato ogni uomo, ma che solo uno, aveva avuto l'immenso privilegio di averli solo per sé. E ora, quell'uomo, aveva ormai accettato di condividerli con un piccolo moccioso impertinente, che era nientemeno che loro figlio.
La bella guerriera dai lunghi capelli corvini, soffermandosi su ogni particolare del bambino, non poteva non complimentarsi con sé stessa per aver generato un figlio così. 
Un Principino tanto bello come una ststella quanto idoneo al ruolo di futuro Re della stirpe di combattenti più forte e temuta dell'universo.
Un sorriso increspò le sue labbra vermiglie. 
Quel piccolo Principe aveva la straordinaria capacità di scatenare nel più profondo del suo animo, un inarrestabile vortice di sentimenti, capace di travolgerla ogni volta come se fosse la prima.
Rosecheena amava quell'arrogante bambino che tanto le somigliava e che soleva coccolare e viziare moltissimo, assecondando ogni sua piccola richiesta; e per fare ciò, la Regina non guardava in faccia niente e nessuno. 

"Allora, Pestifero, andiamo un po'ad allenarci?"gli domandò la giovane donna, alzando leggermente il viso con fare interrogativo. 
Vegeta annuì energicamente, allenarsi e combattere erano le cose che più amava fare.
Varcarono la soglia e si portarono al centro della modernissima Training-room, un'enorme stanza allestita solo ed esclusivamente per gli allenamenti della Famiglia Reale.
Si portarono al centro, senza spiccicare parola ma mantenendo sempre il contatto visivo.
Nero nel nero.
Drago contro drago.
Principe contro Regina.
Uno sguardo di troppo diede il via al loro amichevole scontro; si capivano senza parlare. Bastava un solo gesto, un'occhiata in più o mantenuta più a lungo Per comprendersi.
Per il cosmo erano due anime incomprensibili ma per loro, due libri aperti l'uno per l'altro.
Rosecheena parava con facilità i pugni che Vegeta le scagliava, cercando invano di colpirla.
Lei, di rimando, contrattaccava lanciandogli dei potenti colpi luminosi, che le servivano per verificare la sua prontezza di riflessi,straordinaria per la sua età. 
Ad appena quattro anni, combatteva ad un livello superiore rispetto a quello dei guerrieri d'élite, dimostrandosi un prodigio.
Fin dalle prime ore dalla nascita aveva dimostrato una forza talmente insolita da essere considerato il cucciolo Sayan più forte mai nato su Vegeta Sei. 
Nel frattempo, lo scontro si era spostato in aria dove la donna, era impegnata a schivare una serie di calci che avevano graduatamente aumentato di intensità. 
Dopo l'ennesima raffica di colpi, la Regina si stupì nel constatare la potenza distruttiva che emanavano. 
Ormai era convinta che il suo minuscolo avversario stesse per demordere, vedendo che non riusciva nemmeno a sfiorarla, sebbene la lieve stanchezza di lei si faceva sentire.
Un altro calcio.
Un calcio talmente agile, vigoroso e potente da colpire in pieno il ginocchio della sovrana, nel mentre era appena sollevato e pronto ad infierire.
Le ci vollero una manciata di secondi per realizzare ciò che appena successo ma, appena capì, si fermò di colpo scendendo a terra, facendo aderire il lattice degli stivaletti al freddo pavimento piastrellato.
Il Principe la imitò osservandola,  per cercare di decifrare i suoi pensieri, pur mantenendo il solito cipiglio. 
Rosecheena era oltremodo sorpresa.
Suo figlio era riuscito a colpirla,con una tecnica bellica a dir poco sorprendente.
Fino a quel giorno,solo il Re, ancora più forte di lei era riuscito a tenergli testa e addirittura a batterla...Nessun altro ne era mai stato capace, anche dopo anni e anni di allenamenti, che nulla servivano contro la Regina che faceva perire i suoi sfidanti dopo pochissimi colpi micidiali.
Se dentro fremeva di gioia e di sorpresa allo stato puro, fuori manteneva la sua impassibile maschera d'orgoglio, impossibile da interpretare. 
Dopo poco,però,decise di accantonare la sua tempra da combattente Sayan; strizzò gli occhi e arricciò il naso, mentre dischiudeva mestamente le labbra, facendo intravedere i suoi denti bianchi, perfetti.
"I miei complimenti Vegeta, sei stato davvero eccezionale!!" Sì congraturò. 
Il volto del diretto interessato si rilassò impercettibilmente, corrugandosi in un esplicito sorriso.
"Vieni piccola peste,è ora di andarci a fare un bel bagno"proferì la donna, dirigendosi verso i suoi appartamenti, seguita dal figlioletto che le camminava compostamente di fianco.
Giunsero nell'immensa suite, dove la porta si aprì in modo automatico, scorrendo lateralmente.
La Sayan,si ravvivò i lunghi capelli scuri in un gesto di vanità, mentre accedeva all'immenso bagno annesso; centralmente alla stanza, troneggiava una grandissima e circolare vasca marmorea decorata da preziosissimi inserti in oro giallo.
Aprì il rubinetto, da dove iniziò a sgorgare dell'acqua limpida e distillata che, data la sua temperatura, formò subito uno spesso e appiccicoso banco di vapore.
"Su Vegeta, prendi i sali così facciamo la schiuma !" Gli disse, chiudendo il rubinetto una volta che la vasca fu riempita abbastanza. 
"Sì madre..."rispose il giovane, afferrando i sali profumati contenuti in bellissime boccette di vetro soffiato.
II bambino glieli porse e la Regina li prese delicatamente dalle sue manine, incominciando a versare tutte le polverine colorate.
Si spogliò velocemente della tuta da combattimento usurati, lasciandola cadere dolcemente a terra ed entrando elegantemente nelle calde acque.
"Vieni cucciolo" lo invitò a raggiungerla, con un gesto della mano.
Vegeta non se lo fece ripetere due volte: s' arrampicò sul bordo della vasca e vi scivolò all'interno, schizzando parecchio.Dopo pochi secondi, si materializzarono tante bolle leggere; alcune si librarono in tutto l'ambiente circostante, mentre le altre più pesanti, formarono un leggero straterello spumeggiante che ricopriva i loro corpi rilassati.
Rosecheena guardava suo figlio giocare sereno;era strano pensare che quello stesso bambino fosse già un guerriero, un piccolo assassino.
Solo con la sua specialissima madre si mostrava in modo totalmente diverso.Davanti al suo popolo e a tutti gli altri si dimostrava  un classico Sayan, freddo, menefreghista ed, ovviamente, sadico.
I suoi occhi di tetenebra traboccavano di malvagità e di crudeltà, che stonavano sul suo viso dai lineamenti poco marcati, poiché ancora in formazione.Il giovane Principe non era immaginato in modo diverso, per tutti era una bambino senza sentimenti, un bambino nato già grande.
Nessuno riusciva a comprenderlo, nessuno tranne sua madre.

Dopo una quarantina di minuti, Rosecheena decise che era ora di uscire; prese un bel respiro e si preparò ad abbandonare  il suo bel bagno caldo.Uscì elegantemente, svelando la sua nudità in tutta la sua sconvolgente bellezza, senza farsi il minimo problema di mostrarsi così al figlio,appena uscito a sua volta.La Regina era stupenda ed in più, era una fortissima guerriera che rappresentava al meglio il prototipo di regnante ideale che i Sayan richiedevano come maggiore esponente femminile della loro razza.Lei stessa sapeva di essere tremendamente bella e seducente e non ne faceva certo un mistero, anzi, non perdeva mai l'occasione di rinfacciarlo alle altre guerriere o alle schiave, ribadendo così il suo ruolo di femmina Alfa dominante.
La donna asciugò il suo corpo e quello del figlio, con un improvviso incremento d'aura.
Silenziosamente tornarono nella camera della sovrana, prendendo dei vestiti elegantissimi che esaltavano maggiormente il loro rango nobiliare. Rosecheena indossò una bellissima corazza più lunga del normale e di colore bianco dove, all'altezza del cuore , spiccava l'inconfondibile stemma della Casata Reale.In molti punti vi erano varie parti di un resistentissimo materiale color corallo, che lasciava scoperte le braccia e le atletiche gambe, munite rispettivamente di guanti bianchi e di stivali del medesimo colore, ma con la punta dorata.Appena sotto la sottile vita, l'armatura si dir amava in due sporgenze rigide che le arrivavano all'altezza delle coscienze, slanciandone la figura.
Al di sotto del ventre,nel punto più corto del completo, faceva bella mostra un rombo dorato con uno zaffiro incastonato centralmente; da esso, scendeva un lungo strascico nero che copriva lo spacco tra le due gambe lunghe.A darle ancora più eleganza, vi era il pregiato mantello blu con l'interno rosso che le scendeva magnificamente dalle spalline color corallo.Il Principino al suo fianco si guardava incantato allo specchio, vestito così di tutto punto sembrava già un piccolo Re!!
Rosecheena osservava nel grande specchio le loro maestose figure; appoggiò una mano sulla spalla di Vegeta che subitò la guardò.Lei, di risposta, gli sorrise in modo materno, in uno di quei sorrisi che solo a lui riservata. 
Ad un tratto, qualcuno bussò lievemente,quasi per non farsi sentire dagli occupanti della stanza.
I volti alteri dei due aristocratici saettarono immediatamente verso la fonte di quel rumore che, seppur fievole, era comunque udibilissimo dalle loro sensibili orecchie. Da dietro la porta massiccia comparve il volto di una graziosa aliena dalla pelle limpida, liscia e celeste.Il bel volto dai lineamenti delicati, era però corrugato in un espressione di paura; paura per quegli esseri che tanto facevano parlare di loro.
La schiava si distaccò dalla fredda parete, mostrandosi in tutta la sua bellezza giovanile, resa particolare  dal colore cobalto della fluente chioma intrecciata.
Quella era la prima volta che vedeva due dei membri Reali Sayan e in un battito di ciglia, poté constatare tutte le voci che giravano per le galassie sul loro aspetto.
La Regina Rosecheena era bella, bella come poche altre.Altezzosa, superba e potente.
Grazie ai suoi poteri spirituali riusciva a percepire chiaramente la sua elevatissima aura, anche se era volutamente mantenuta bassa.
La saliva le si seccò in gola quando, la sovrana, le lanciò un'occhiata raggelante. Quella donna avrebbe potuto ucciderla, senza troppe cerimonie e a quel punto, nessuno avrebbe potuto salvarla.
"M-Maestà mi hanno detto di venire ad avvertirla che il Re sarà di ritorno tra poco meno di venti minuti" sussurrò con voce tremante, cercando di rabbonire la nobildonna.
Era proprio stupida.
Pensò Vegeta, avvicinandosi ulteriormente alla fiera figura della madre, squadrando da capo a piedi con disprezzo quella debole creatura.
"Sparisci inutile schiava, prima che ti faccia saltare in aria!!"sbottò irata, con gli occhi animati da una fiamma inaudita.
L'azzurra fece un breve inchino e, terrorizzata, scomparve tra i bui corridoi dell'immenso palazzo.
"Madre, perché non l'hai uccisa?"chiese scocciato il bambino che non si spiegava il comportamento della madre, che era solita ad uccidere chiunque osasse disturbarla. 
Sul volto di lei comparve un sorrisetto divertito, sadico.
S' immaginava che il suo bel Principino, intelligente com'era, le facesse quella domanda, più che logica per due anime sanguinarie come le loro.
Rosecheena si abbassò, accovacciandosi, per avere il volto del figlio alla sua altezza.
Lo guardava intensamente, mentre i capelli neri le solleticavano le gote, unendosi a quelli uguali del giovane Nobile.
"Vedi Vegeta, non ci sarebbe stato molto divertimento a farla fuori subito...Dopotutto, se lo sarebbe potuto aspettare.A volte, bisogna illudere la preda di una falsa speranza per poi ucciderla, senza alcuna pietà, quando meno se l'apetta...Capito cucciolo?"
Lui annuì, stupito.
Sua madre era davvero stupefacente.Sembrava una leonessa esperta che, abile ed astuta, rivela al proprio leoncino la tecnica giusta per diventare un nobile e potente cacciatore, uccisore di innumerevoli vite.
E lui, lui era quel cucciolo.
"Andiamo, è ora di scendere.Tuo padre sarà qui a momenti"dichiarò, alzandosi lentamente. 
"Madre" la richiamò Vegeta, impuntandosi. 
La donna si voltò immediatamente, in arcano un nero sopracciglio, incitandolo  a continuare.
"Quando sarà il momento, potrò ucciderla io?"
"Mi sembra alquanto ovvio, Vegeta"
 



                                                         *FINE*
Salve gente! Eccomi con la mia primissima one shot su l'infanzia del nostro Principe che, sinceramente, trovo un tema stupendo da realizzare!  Amo il rapporto tra la Regina e il Principino...trovo che siano davvero la fotocopia l'uno dell'altra; detto questo vi saluto Sperando che vi piaccia e che recensiate in numerosi...A presto! 

 
   
 
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