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Autore: VirgyIzzy93    17/02/2015    0 recensioni
Caroline è stata abbandonata nuovamente da Tyler, Decisa a fermare il suo ormai, ex ragazzo, per proteggerlo dalla sua missione suicida, ovvero uccidere Klaus, intraprende un viaggio per New Orleans. Riuscirà a fermare Tyler? Riuscirà a farlo ragionere? E soprattutto tornerà fra le sue braccia o si abbandonerà tra quelle protettive e folli dell'ibrido più antico?
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Caroline era appena stata nuovamente abbandonata da Tyler, che aveva scelto di odiare Klaus più di quanto amasse lei. Era a pezzi, il mondo le crollava addosso. Ogni sua certezza, si era appena sgretolata davanti ai suoi splendidi occhi azzurri. Lei, che aveva trattenuto la sua voglia di cedere alle lusinghe di Klaus per lui, lei, che l’aveva aspettato più di quanto non fossero stati assieme realmente era stata lasciata per una furia omicida. Non riusciva a capire come Tyler, dopo tutto quello che era stato tra loro, potesse odiare Klaus più di quanto amasse lei. Non poteva vivere così, non più. Prese il telefono e chiamò:
-Pensavo mi avessi dimenticato - rispose sarcastico Klaus.
-Io lo avrei anche voluto. Ma Tyler non riesce proprio a farlo – rispose la vampira che tanto aveva sconvolto il cuore di pietra di Klaus, facendo breccia al centro di esso.
-Spiegati meglio – . Ed ecco che il Klaus che lei conosceva, rispuntava fuori. Il Klaus che sapeva rendere una semplice frase come una minaccia delle peggiori.
-Klaus lui è ossessionato da te, vuole la tua morte più di quanto voglia stare con me –

-E tu perché mi hai chiamato? Vuoi che lo soggioghi a ritornare da te, principessa? O vuoi che mi metta in salvo? Per quale motivo mi hai chiamato? – . Lui, sempre così sospettoso anche nei confronti dell’unica persona capace di tirargli fuori il lato umano. Anzi, proprio per questo lo era anche di più nei suoi confronti. Lei era la sua debolezza. Lui non voleva mostrare le sue debolezze, lui non voleva averne, non voleva essere preda dei suoi nemici, non poteva permetterselo. Lui voleva essere il Re, lui desiderava il potere, lo bramava più di ogni cosa. Fino a quando non conobbe Caroline. Così pura da scalfire il suo cuore marmoreo, così bella da diventare la sua più grande debolezza. Ma Klaus era sempre lo stesso nonostante l’amore per Caroline. Era sempre l’ibrido spietato che si nascondeva dietro alla perfidia per non rischiare di essere ferito. Lui aveva deciso di non provare amore per non soffrire. E poi ecco che era arrivata lei, così forte, così onesta, così pura. E ogni sua certezza aveva iniziato a vacillare.
-Klaus non c’è tempo per i sospetti e i dubbi. Io sto partendo, per fermarlo. Tu non torcergli un capello, chiaro? –  disse Caroline seria e impassibile.
-Oh dolcezza, lo farò a patto che lui non mi attacchi per primo. E poi, gli ho concesso di tornare da te e lui ha preferito un branco di lupi a te, ora che i lupi sono salvi ti molla per sete di vendetta? Non ti merita. Dimenticatelo –
-Klaus non ho voglia di fare il solito giochino. Per una volta ascolta ciò che ti dico. Chiaro? –  buttò il telefono in tasca e uscì a velocità vampiro per raggiungere il prima possibile New Orleans. La città del jazz.

A metà strada le squillò il telefono e lei, sciocca, sperò ancora in un pentimento di Tyler.
-Ty! – rispose.
-No. Sono Elena. Come mai non sei al dormitorio? –
-Elena ora non è il momento devo fermare Tyler. Vuole andare in contro ad una morte certa. Vuole ammazzare Klaus –
-Ma così non solo va in contro ad una morte certa. Caroline, tutti noi discendiamo da lui. Ucciderebbe tutti noi se ci riuscisse e anche se stesso. Quindi morirebbe in ogni caso. Dobbiamo fermarlo, devi chiamare Klaus – continuò Elena preoccupata.
-Ho già chiamato Klaus. L’ho pregato di non toccarlo. Ma sai com’è lui. Non da retta a nessuno. Ti faccio sapere, ciao –

E riprese la corsa verso N.O.
Quando arrivò nella città prese a cercare cautamente Klaus, quando finalmente s’imbatté in un volto conosciuto.
-Rebekah! – la sorella di Klaus era in giro per le strade insieme a suo fratello Elijah.
-Caroline. Come mai da queste parti? –
-Tuo fratello dov’è? – disse preoccupata Care.
Beks e Elijah accompagnarono nella loro dimora Caroline.

-Klaus, hai visite – disse Rebekah entrando.
-Gradite spero – disse sbucando con il suo solito sorriso, l’affascinante ibrido originale.
-Caroline. Dunque eri davvero in partenza quando mi hai chiamato? Il nostro comune amico Tyler non si è ancora fatto vivo, chissà magari ha incontrato qualche lupo in difficoltà, sappiamo entrambi quant’è caritatevole con quelle bestie – ed ecco il suo sorriso beffardo e provocatorio. Il sorriso che provocava in Care odio e amore al contempo.
-Smettila. Sono qui perché anche se riuscisse in qualche maniera, nell’ipotesi più assurda ad ucciderti, moriremmo tutti. I miei amici ed io. E morirebbe anche lui. Nel caso migliore morirebbe solo lui per mano tua. Ma non voglio accada manco questo –
-Nonostante tutte le sofferenze che ti ha causato, tutte le volte che ti ha abbandonata o che ha preferito qualcos’altro o qualcun altro a te, tu lo ami ancora? – . Ecco la furia di Klaus. Lui voleva essere per Caroline, ciò che nemmeno Tyler sarebbe mai riuscito ad essere. Lui voleva farsi amare per ciò che era, da lei. Voleva che lei lo accettasse. E che capisse. Ma per lei c’era sempre e solo, prima Tyler. E questo lo mandava fuori. Lo faceva sbarellare. Anche quando decideva di essere un po’ più simile a come lei lo avrebbe voluto, quando nei discorsi spuntava Tyler, lui non riusciva a trattenersi. La collera era troppa.

-Tyler non ti amerà mai come ti ama questo perfido ibrido dal cuore di pietra – era la prima volta che rivelava apertamente di essere innamorato di lei.
-Klaus – disse lei piangente -io ho bisogno di tempo.. per.. per dimenticarlo –
-Quanto tempo ti servirà? Lui ha fatto in fretta a scordarsi delle belle parole e delle belle promesse che vi eravate fatti l’ultima volta che è partito sotto minaccia, una mia minaccia – sapeva dove andare a parare, dove farle male, quanto lei ne stava facendo a lui.
-Non mi chiederai di risparmiarlo, vero? – chiese lui con tono stranamente tranquillo ma serio, la sua voce richiedeva rispetto da lei. Lo stesso rispetto che lui, a suo parere, secondo il suo modo contorto di vedere le cose, portava a lei.
-Ti chiedo solo di lasciarlo sfogare. Io riuscirò a fermarlo – disse lei sicura di sé.
-Tesoro, ti illudi facilmente tu. O vuoi farmi credere di non aver provato a fermarlo quando ti ha lasciato per venire ad uccidermi? Certo che ci hai provato. E lui? Ti ha voltato le spalle. Quindi non chiedermi di provare a fermarlo – rispose senza ammettere repliche. Ma Caroline non si dava per vinta, mai.
-Io so di poterlo fermare, Klaus. Lui non si aspetta di trovarmi qui. Quindi questo lo fermerà. E io lo coglierò di sorpresa con questa: siringa alla verbena. Lo indebolirà. E poi lo convincerò –

-Tu non ci riuscirai. Un vampiro, o un ibrido, preso dalla follia omicida non si ferma davanti a nulla. Credo che tu sappia di cosa parlo. Tyler sta pensando di fare ciò che Stefan ha fatto più di una volta, ciò che Elena ha fatto sotto suggerimento di Damon quando era vincolata dal sirebond. Tyler vuole spegnere i sentimenti. E se ormai lo conosco abbastanza bene, cosa che credo, li avrà già spenti. Quindi neanche un possibile ritorno in vita di sua madre lo fermerà –
Caroline non aveva pensato a questo. Ma sapeva che Klaus aveva ragione. Non c’è nulla di più difficile del fermare un vampiro o ibrido che fosse, con i sentimenti in off, immerso nella follia omicida. Avrebbe squartato corpi innocenti pur di arrivare all’obbiettivo: Klaus. E anche dopo, se mai ci fosse stato un dopo, sarebbe stato difficile fermarlo.
-Klaus, mi stai dicendo che l’unico modo per fermarlo è ucciderlo? – Caroline sperava in una risposta del tutto positiva come “Un modo ci sarebbe, è dura ma possiamo provare”. Ma davanti a lei non aveva un gentiluomo, non aveva Stefan Salvatore, l’eroe della patria Bontà, sempre pronto a tutto, anche di trovare un rimedio all’irrimediabile, perché lui era l’eroe, no. Davanti a lei aveva l’ibrido originale dal quale lei era così affascinata. Non riusciva ad odiarlo del tutto, come non riusciva ad amarlo liberamente. Era vincolata da troppe ancore moraliste e troppi ricordi impressi di ciò che lui, Klaus, aveva fatto quando era arrivato a Mystic Falls con la scusa di dover spezzare la maledizione del sole e della luna.
Nonostante questo, ne era anche troppo affascinata, lo desiderava troppo per odiarlo a pieno.

   
 
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