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Autore: LexBegins    17/02/2015    3 recensioni
Dal testo:
"La città era buia quella sera, le strade non erano trafficate, le finestre erano ben chiuse e con le luci spente, come se avessero paura di quello che sarebbe potuto succedere. Il parco del lato nord della città era avvolto da una strana aria oscura. Io mi trovavo lì, a passeggiare in quel parco sporco di sporcizia lasciata da qualche poveraccio..." "Mi vuoi Harudori?..."
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Eccomi come promesso in "Lama Bianca" a scrivere una Tsugumi x Kid sotto richiesta di una mia cara amica. Spero di ricevere belle recensioni ma anche tante visualizzazioni. Grazie a tutti !
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Tsugumi Harudori
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pov Tsugumi

La città era buia quella sera, le strade non erano trafficate, le finestre erano ben chiuse e con le luci spente, come se avessero paura di quello che sarebbe potuto succedere.  Il parco del lato nord della città era avvolto da una strana aria oscura. Io mi trovavo lì, a passeggiare in quel parco sporco di sporcizia lasciata da qualche poveraccio. La luna brillava più intensamente quella notte. Dalla sua bocca colava del tipico sangue rosso accesso ma che in breve diventava scuro per via del contatto con l'ossigeno nell'aria. Non c’erano molte stelle, anzi, non c’erano proprio. Potevo sentire il vento che penetrava nei miei vestiti tipicamente estivi.  Era arrivata da circa una settimana l’estate ma quella notte sembrava un normale autunno ma senza i suoi alberi spogli.  Il perché camminavo in quel parco non lo sapevo neanche io. Forse era perché una certa persona mi aveva fatto incavolare come al solito. " Ma io che ci posso fare se mio padre mi chiama!?" Queste furono le sue parole... parole vuote e prive di senso. Quel ragazzo mi ha fatto sempre impazzire eppure non riuscivo mai ad odiarlo. Tutte quelle volte che tornava tardi la sera io non dicevo mai niente. Mi accontentavo di vederlo sano e salvo.  Diciamocelo: il lavoro che faceva non era per niente sicuro.  Usciva verso le 18.00 e tornava alle 4.00 di mattina. Io non mi sono mai lamentata eppure quella volta in cui tornò a casa alle 6.30 mi arrabbiai. Non capiva che non vederlo per un certo tot di tempo mi faceva stare male.  Ammetto che andare in giro per quelle strade pericolose era da matti ma in compenso, era l’unico modo per chiarire e colmare la rabbia che mi assillava. Il mio unico desiderio in quel momento, era fare a pezzi un certo
Shinigami... «Che tu possa crepare nel dolore stupido Shinigami dal taglio asimmetrico!» gridai con tutta la rabbia che avevo in corpo.  In quel momento avevo un grande bisogno di sfogo e avrei fatto a pezzi la prima cosa che mi sarebbe capitata tra le mani. Allo stesso tempo mi chiedevo cosa stesse facendo Kid. Mi chiedevo se era in pericolo, se fosse stato impegnato in qualche pericolosa battaglia oppure se era semplicemente in compagnia del padre in quella grande scuola lugubre che ha sempre attirato l’odio altrui delle persone definite "folli". Ad un certo punto mi fermai dopo la lunga camminata svolta in quella notte oscura. Alzai lo sguardo al cielo alla ricerca di un indizio, di un aiuto o semplicemente di lui, il corvino matto dai capelli con tre strisce bianche da un solo lato.   «Oh kid...» furono le uniche parole che riuscì a dire poco prima di cominciare a prendere a pugni un grosso tronco al lato del percorso che stavo percorrendo.  Cominciai a picchiare forte con tutta la forza che avevo, come se il dolore che stavo infliggendo al quel povero albero potesse in qualche modo ripagarmi di tutte le volte che mi trattenevo dal picchiare quell'antipatico Shinigami. 
"Stupido" continuavo a ripetere ignorando il sangue che cominciava a uscire  dalle mie nocche. Mi fermai soltanto quando notai e mi accorsi che quel povero tronco d'albero non c'entrava niente da tutto ciò.  Se volevo prendermela con qualcuno, era giusto che fosse il corvino a pagare pegno per quello che aveva in me causato.         
Decisa, mi avviai verso  l'uscita  del parco nell'intento di tornare a villa patibolo ma ad un certo punto:« sembra che qualcuno è  leggermente  nervosetta  stanotte!» Disse una voce con un pizzico di risata. Lo avrei riconosciuto tra mille voci. Il suo tono forte e sicuro, tagliente e spigoloso, coraggioso e testardo. Non c’erano dubbi, era DeathThe Kid. L’unico ragazzo al mondo che riusciva a farmi arrabbiare con poco.  «Che ci fai qui, gattina sperduta?» Mi domandò con voce provocatoria. «Fatti miei» risposi seccamente senza degnargli neanche uno sguardo. «Oggi siamo un po' permalose a quanto vedo» controbatté di nuovo con quell’aria da presuntuoso. «Devi stare zitto Kid! Altrimenti potrebbe assalirmi l’istinto prima di spezzati il collo, poi di calpestarti, infilarti in lavatrice e metterti ad asciugare appeso fuori in balia  di qualche predatore volatile! » dissi con cattiveria  e con uno sguardo  di disgusto  sul mio volto.  L'unica risposta che ricevetti da lui era una risata a malapena sussurrata.  Lo vidi avvicinarsi a me con un desidero nascosto negli occhi.  Probabilmente mi stava cercando, doveva essersi accorto che non ero più in casa.  Lui era fatto così. Cominciai a fare qualche passo indietro ma poi mi accorsi di essere bloccata dal tronco preso a pugni poco prima da me. Kid non parlò, si limitò a osservarmi.  Non era giusto che lui doveva sempre avere la meglio su noi ragazze. Credeva di potermi ipotizzare con il suo sguardo da figo e altezzoso.  Era anche carino e intelligente, ma con la sottoscritta non bisogna mai scherzare. Con velocità gli afferrai le mani e lo misi contro l'albero al mio posto.  Toccava a me essere la cacciatrice e lui la preda.  Lo guardai con lo stesso sguardo che lui aveva usato con me. Con estrema lentezza spinsi il mio corpo al suo per evitare che scappasse e per dovuta precauzioni gli afferrai le mani. Era bloccato, non poteva scappare dalle mie grinfie.  L'unica cosa che poteva fare era pregare mentalmente che avessi pietà di lui. I nostri nasi era vicinissimi, fino a toccarsi.  Potevo sentire il suo respiro sudato con un misto di paura e ansia. Desideravo farlo tremare, vedere come reagiva il suo corpo al mio potere.  Decisi di fare il primo passo scendendo con lo sguardo e soffiando con delicatezza sul suo collo. Fui molto felice della sua reazione, sentii un piccolo lamento uscire dalle labbra. A quanto pare soffriva il solletico, sorrisi di ciò. Ero pronta per fare il secondo passo ma Kid cominciò a muoversi con forza cercando di liberarsi. Era forte, lo dovevo ammettere. Ma se c'era una cosa che lui non sapeva, era che le ragazze sono imprevedibili. Strinsi con più forza le sue mani, cercai di scavare le mie unghie nella sua pelle e in qualche modo di rendere difficile la circolazione sanguigna delle due mani.
Kid sussultò dal dolore ma per qualche strana ragione non parlava.  «Hai paura mio caro Kid? Non fai più tanto lo spavaldo. Dovresti sapere che con me non puoi dominare.» sussurrai nel suo orecchio con tono intimidatorio.  Lui per risposta disse con parole allettanti «Mi vuoi Harudori?» io non ci cascai. Lui stava cercando di sedurmi con la sua voce sexy. Ma io a differenza delle altre ragazze, non prendo come oro colato le sue parole. In risposta gli diedi un piccolo morso sul punto del collo dove prima avevo soffiato. Potei percepire un piccolo lamento derivato dal fatto che gli avevo fatto male.  I gatti sono animali con artigli e denti appuntiti che possono anche lacerare la carne, ma Kid stava sottovalutando questa mia caratteristica e avrebbe presto capito questo suo errore. «Oh kid! Ho tanta voglia di renderti parte di me» dissi sussurrandogli nell'orecchio con tono da predatrice. La notte oscura e la luna sanguinosa erano gli unici testimoni di quell'atto peccaminoso. Kid era in balia di quel forte desiderio di proprietà che ormai era entrato nella mia mente. Volevo assaggiare quella pelle pallida, volevo vedere lo shinigami tirare fuori gemiti di piacere, volevo che quel momento fosse indimenticabile per entrambi.  «Harudori credi che io ti possa appartenere per sempre!?» Mi chiese il piccolo shinigami in modo arrogante. Lo guardai negli occhi per poterne analizzare l'essenza che ne scaturiva. Vidi solo un morbido e dolce sguardo dorato che si perdeva nel mio sguardo da perfetta perfezionista di anime. In risposta alla domanda avvicinai le mie labbra alle sue e lo bacia appassionatamente per dimostrare che il mio dominio su di lui era più potente. Lui rispose tranquillamente ma non si aspettava che ricominciassi a stringere sulle mani.  Io ne approfittai per spingerlo ancora di più sul tronco dell'albero. «Sei soddisfatta o vuoi ancora divertirti fini a farmi impazzire?» Mi chiese seducente Kid. «Mmm... Può darsi che voglia ancora giocare signor maestro d'armi» affermai con un sorrisetto sulle labbra. Lo lasciai libero e mi staccai da lui dandogli la possibilità di riprendere fiato. «Sai kid, ho sentito il tuo cuore battere forte quando mi sono avvicinata a te. Mi vuoi dire qualcosa?» domandai con malignità. «Ho solo una domanda, sei ancora arrabbiata con me gattina nera?» in risposta definitiva gli dissi: «forse si forse no. Ma qualunque sia la risposta tu non lo saprai mai stupido Shinigami» Cominciai ad avviarmi verso casa ma non prima di avergli dato un colpetto sul naso solo per stuzzicarlo ancora di più.  «Andiamo a casa Shinigami dei miei stivali». Con grande serenità, poco prima che sorgesse il sole eravamo già a casa come se quello successo non fosse mai accaduto veramente ma fosse stato solo un sogno. Lo Shinigami alla fine ha ceduto alle mani di una donna di cui cuore e anima erano paragonati ad un meraviglioso felino nero dal manto lucido che la notte fa vibrare l'aria e lui compreso.


Angolo Autrice
Salve ragazzi! Come promesso eccomi a scrivere di Kid e Tsugumi. Non è lunghissima ma l'ho scritta in onore di Teony di cui consiglio la lettura della sua storia per capire meglio alcune cose di Tsugumi  in questa storia fatta da me. Si può notare che per una volta, scrivo di Kid sottomesso agli altri e incapace di reagire sopratutto ad una donna come Tsugumi. Bhe, non voglio perdere altro tempo prezioso e vi saluto. Ci rivedremo con il prossimo capitolo di "Lama Bianca" che spero di pubblicare presto sempre con l'appoggio delle mie fan preferiti Teony e Francy_Kid!
Bye
   
 
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