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Autore: gea__    17/02/2015    3 recensioni
[Bellarke]
Ricordo ancora la prima volta che ci siamo incontrati.
Ricordo ancora quando mi chiedesti come mai fossi sempre fuori casa, sul marciapiede, da sola.
Ricordo ancora il giorno in cui mi chiesi di sposarti...
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo ancora la prima volta che ci siamo incontrati.

Era una giornata uggiosa, una giornata da cuffie nelle orecchie e cioccolata calda eppure non ero dentro casa al caldo, ma fuori al freddo, perché dentro c’era lui. La persona che continuava a passarmi sul cuore, a calpestarlo, a tradirlo, a frantumarlo, eppure non facevo niente, troppo occupata ad illudermi. Però non voglio parlare di lui, non troppo almeno. Ero seduta sul marciapiede, la pioggia cadeva, ma non mi importava. Ad un certo punto, però, la pioggia smise id battere sul mio corpo e sentii una mano calda sulla spalla. Alzai lo sguardo, eri lì. Non ti conoscevo e tu non conoscevi me, ma avevi capito subito che c’era qualcosa che non andava. Afferrai la mano che mi tendevi e mi lasciai condurre verso il bar più vicino. Mi presi un cappuccino e rimanemmo lì a fissare le tazze, a scaldarci le mani con quelle, senza dirci una parola. Sentii il cellulare vibrare: era lui. Senza dire niente mi alzai, lasciai i soldi sul tavolo e uscii. Il giorno dopo si ripeté la scena, ma non rimanemmo in silenzio. Quella volta mi hai parlato del tuo lavoro, della tua sorellina combina guai, Octavia, di come fosse stato difficile ricominciare dopo la morte dei tuoi genitori. Io, però, rimasi zitta, troppo scossa, troppo apatica. Questo si ripeté per una, due, tre settimane. Ogni giorno sempre la stessa scena, ma ogni giorno mi strappavi un sorriso e, per qualche ora, dimenticavo i miei problemi. A poco a poco ti raccontavo qualcosa in più su di me: di quando i miei genitori erano morti lasciandomi da sola e di come fui costretta, da allora, ad una vita infelice. Lentamente ci stavamo innamorando l’uno dell’altra, ci confortavamo a vicenda, avevamo trovato un appoggio insostituibile e di cui non potevamo fare a meno. 

Ricordo ancora quando mi chiedesti come mai fossi sempre fuori casa, sul marciapiede, da sola. Fu in quel momento che decisi di raccontarti tutto: di come lui se la spassava con altre ragazze tornando poi da me chiedendomi scusa e di come io ogni volta mi ripetevo di lasciarlo, ferirlo come lui aveva sempre fatto con me, ma, alla fine, lui era l’unica persona cara che mi rimaneva. Nonostante tutto gli volevo ancora bene. “Non è vero” avevi detto sottovoce “ci sono io”. Rimasi spiazzata da quelle parole, ma ancora di più dal gesto che le seguì: un bacio. Non era il mio primo bacio eppure sentii per la prima volta una vera emozione propagarsi dalle mie labbra al mio petto. Un calore mi investì , facendomi rivivere dopo tanto tempo. “Vieni via con me”  avevi detto quando ci eravamo staccati“scappiamo insieme e non torniamo più qui”. Dopo tanto tempo la vita mi permetteva di scegliere, senza essere condizionata un falso amore o da una solitudine immensa, senza essere costretta. Ti baciai un’altra volta e quel bacio valse più di mille parole: con quel bacio avevo espresso la mia scelta. Ci trasferimmo in una città lontana insieme ad Octavia, che diventò una sorella per me. Passarono gli anni ed ero totalmente rinata, solo grazie a te. Rispetto a quando mi avevi conosciuta sono cambiata, sono tornata la Clarke che ero un tempo, con il carattere difficile, ma che tu riesci a comprendere alla perfezione.

Ricordo ancora il giorno in cui mi chiesi di sposarti e il giorno del nostro matrimonio in quella bellissima giornata di fine inverno, la stessa di quando ci eravamo conosciuti, sotto la pioggia, anni prima. La stessa giornata in cui scoprimmo, appena un anno dopo, di aspettare la nostra bambina, Eireen. La piccola bambina dai capelli marrone scuro, così simile ai tuoi, e dagli occhi azzurri, come i miei. La stessa bambina che in questi ultimi dieci anni si è rivelata così vivace, testarda, coraggiosa. Tu e lei: la mia unica ragione di vita, anche ora nonostante la malattia degenerativa che ormai mi sta avvicinando sempre di più alla morte e allontanando sempre di più da voi. 

Mi dispiace Eireen di non poterti veder crescere e accompagnare nel tuo cammino, ma ricordati che ti vorrò sempre bene, per sempre. 

Bellamy, mi mancheranno le tue carezze, i tuoi baci, mi mancherà tutto di te. Grazie per avermi fatto passare gli anni più belli della mia vita, grazie per avermi condotto fuori dall’oscurità, grazie per avermi coperto quell’uggiosa giornata. Grazie di tutto.

Ti amo,

Clarke

Bellamy chiuse la lettera. Le lacrime continuavano a scorrergli sulle guance, per quanto lui le scacciasse. Aveva ricevuto quella lettera subito dopo il suo decesso, l’aveva scritta appena due giorni prima, come se sapesse che la sua ora era quasi giunta. Bellamy piegò la lettera, la mise in tasca e si avvicinò al letto della sua amata. Per quanto si fosse preparato a quella realtà, accettarla gli risultava impossibile. Però doveva essere forte, doveva farlo per Eireen. 

“Ti amerò per sempre, Clarke” disse lasciando un dolce bacio sulle sue labbra così fredde e una calda lacrima sulle sue guance così bianche. 

 

Bellamy si ricordava ancora di quel giorno così lontano, ma che sentiva così vicino. Anche a distanza di quasi trent’anni, il ricordo e il dolore di quel giorno non volevano lasciarlo, tornando sempre, in agguato, ad ogni anniversario della morte dell’amata, anno dopo anno. Bellamy si ricordava ancora di quel giorno e di tutti i giorni che Clarke aveva descritto, ricordato. Si ricordava ancora degli anni passati con Eireen, della gioia e del dolore, curato da quella bambina così speciale.

Fu questo il suo ultimo pensiero: Clarke, ricordo ancora, ricordo tutto, prima che anche la sua vita abbandonasse il suo corpo.


NOTE AUTRICE:
Salve gente è la prima oneshot che scrivo in assoluto, spero non abbia fatto così schifo.. Mi dispiace per la situazione drammatica, ma mi è venuta così che ci posso fareeeeee. Ok, la pianto. 
Fatemi sapere con le recensioni cosa ne pensate e se avete riscontarto problemi di ortografia o grammatica.
E niente, spero di non essermi messa contro tutte le fan bellarke del sito :))))))))
Vi saluto, forse ci rincontreremo.. (oppure no)

  
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