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Autore: Niky_94    18/02/2015    2 recensioni
[I Dalton]
[I Dalton]Un'altra avventura con i fratelli Dalton e la loro sorellina, Niky :) Questa volta, la famigliola è in una baita in mezzo al bosco, per una breve vacanza... In che guai si cacceranno, questa volta?
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Niky? >> chiamò Jack, le mani a coppa attorno alla bocca, nel tentativo di amplificare la propria voce. “Dove si cacciata, quella ragazza?” si domandò.

<< William! >> esclamò ad un tratto una voce.

<< Niky! >> esclamò l'uomo a sua volta, guardandosi intorno << Dove sei? >>

<< Sono qui, Jack! >>

Lui corse nella direzione dalla quale proveniva la voce della sorella, sollevando piccoli mucchi di neve al suo passaggio. Improvvisamente vide la ragazza, in piedi in una radura.

<< Niky! >> esclamò << Che ci fai, li? >>

Lei sorrise << Ehi, ciao, fratellone! Ho trovato una cosa fantastica, vieni a vedere! >> Jack osservò con più attenzione, e vide che la sorella era in piedi sopra una superficie liscia e lucida. Poi, con orrore, si rese conto che si trattava della superficie ghiacciata di una lago.

<< Niky, vieni subito via da lì! >> disse, in tono concitato.

La ragazza scosse la testa << Rilassati, fratellone, il ghiaccio è solido, vedi? >> E batté piano un piede a terra per dimostrarglielo.

Lui mosse qualche passo verso di lei, fermandosi appena prima di posare piedi sulla superficie di ghiaccio. << Torna qui, è pericoloso! >>

Niky alzò gli occhi al cielo << Ah, non cominciare con le tue paranoie! >> sbuffò << Vieni, pattiniamo sul ghiaccio! >> esclamò poi allegramente, scivolando sulla superficie traslucida.

<< Niky, >> disse lui, protendendo le braccia in avanti << ti ho detto di tornare qui! >>

La ragazza ridacchiò << Non preoccuparti, so quello che faccio! >> Ed iniziò a scivolare sul ghiaccio con più velocità, formando cerchi sempre più ampi.

<< Niky, ti avverto... >> borbottò lui, iniziando a perdere la pazienza << se non torni subito qui, ti porterò a casa per un orecchio... >>

La ragazza rise << Bhe, allora perché non provi a prendermi, Jack? >> Si fermò, e guardò il fratello con aria di sfida << O forse... hai troppa fifa? >>

<< Te la sei cercata! >> borbottò lui di rimando. Con cautela, posò i piedi sulla lastra di ghiaccio e, facendo attenzione a non scivolare, iniziò lentamente a scivolare verso la ragazza.

Niky lo guardava con aria divertita. Pattinò verso di lui, avvicinandosi sempre di più. Ma, quando Jack estese le braccia per cercare di prenderla, si scansò con un movimento rapido. << Ops, peccato. Mi hai mancata... >> ridacchiò.

<< Aspetta che riesca a prenderti - ! >> borbottò l'uomo, e cercò di afferrarla più e più volte, senza successo.

<< Oh, andiamo, Jack, non ti facevo così lento... >> sogghignò lei, scansando pigramente l'ennesimo colpo << Così è troppo facile... >>

Jack si girò all'improvviso, le braccia protese, pronto ad afferrarla.

<< Aaah! >> esclamò la ragazza, sorpresa, e si scansò con un movimento brusco. Troppo brusco. Iniziò a scivolare all'indietro, allontanandosi di qualche metro dal fratello. Iniziò a barcollare, e prese ad agitare le braccia come un'ossessa, nel tentativo di restare in equilibrio, ma non ci riuscì, e cadde con un tonfo sordo sulla superficie gelata.

<< Ahio, che botta...! >> borbottò, cercando di trarsi a sedere.

<< Niky, tutto bene? >> domandò Jack, avvicinandosi con cautela, per timore di scivolare a sua volta << Niente di rotto? >>

Lei scosse la testa << Tranquillo, sto bene >> rispose. Mise le mani avanti a sé ed appoggiò i palmi a terra, in modo da potervi fare leva per rimettersi in piedi.

CRAAACK!

La ragazza sobbalzò, spaventata. << Jack! >> chiamò, con voce concitata.

<< Che cosa succede? >> domandò lui con lo stesso tono, avvicinandosi pian piano.

<< Jack, aiutami, il ghiaccio si sta rompendo! >> esclamò lei, la voce resa più acuta dalla paura.

<< CHE COSA?! >> Jack la guardò, terrorizzato. L'acqua, al di sotto dello strato di ghiaccio, raggiungeva di certo una temperatura inferiore allo zero. Se Niky ci fosse caduta dentro, avrebbe potuto morire assiderata.

<< Resta immobile! >> le ordinò, mettendo una mano di fronte a lei per farle cenno di non muoversi << Cerco qualcosa per tirarti via da lì! >>

<< Jack, ho paura! >> piagnucolò piano lei.

<< Stai calma, piccola, >> le disse lui, cercando di tranquillizzarla << andrà tutto bene. Fai come ti dico, e resta ferma... >>

La ragazza annuì, tremando, ed obbedì.

Jack scivolò verso la sponda del lago, ed iniziò a scavare furiosamente nella neve, alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa che potesse aiutarlo a salvare la sorella. Finalmente, trovò un ramo lungo e dall'aspetto abbastanza robusto. Stringendolo forte in una mano, tornò in fretta dalla ragazza.

<< Niky, attaccati al ramo! >> disse, porgendole il pezzo di legno.

Lei si protese in avanti per cercare di afferrarlo, ma era troppo lontano. Intanto, ad ogni suo movimento, il ghiaccio sotto di lei gemeva spaventosamente, rischiando di frantumarsi da un momento all'altro << Non ci arrivo! Jack, non ci arrivo! >> Singhiozzò la ragazza, terrorizzata.

<< Resta calma, cerco di avvicinarmi un po'! >> disse il fratello di rimando, scivolando un po' più vicino. Strinse i denti, mentre si sporgeva in avanti il più possibile. << Piano, piano... Ci sei quasi... Non fare movimenti bruschi... >>

Dopo qualche tentativo, Niky riuscì finalmente ad afferrare il ramo che Jack le porgeva. << Ce l'ho fatta! >> esclamò, esultante.

<< Bravissima! >> si complimentò Jack, felice. Stava per tirare il ramo, con l'intenzione di trascinare la sorella al sicuro, quando questa si mise in piedi.

<< No, Niky! >> fece appena in tempo a gridare.

La ragazzina lanciò uno strillo, mentre lo strato di ghiaccio sotto i suoi piedi si infrangeva, facendola precipitare nel lago. Niky sentì l'aria abbandonarle i polmoni in un istante, mentre una montagna di acqua gelata la sovrastava, avvolgendole il corpo come un lenzuolo, uno strascico pesante dal quale non riusciva in alcun modo a liberarsi. La sensazione di pesantezza era inferiore soltanto al dolore provocato dal contatto con l'acqua ghiacciata del lago; Niky aveva la sensazione che migliaia di coltelli la stessero trafiggendo. Si dibatté furiosamente, nel tentativo di tornare in superficie, ma con orrore, vide che per quanto provasse a raggiungerla, questa si allontanava sempre più, inesorabilmente. Si sentiva debole, sconfitta. Mosse gli occhi per guardarsi attorno, e non vide altro che oscurità. Un abisso freddo, nero, che stava per inghiottirla. Che senso aveva, lottare, opporre resistenza? Il dolore piano, piano, aveva iniziato a sparire lasciando spazio al torpore. Niky non sentiva alcun suono, attorno a sé. E, avvolta in quel silenzio irreale, si domandò se non fosse meglio lasciare che quell'oscurità la abbracciasse, portandola con sé in quell'oscuro abisso.

Chiuse gli occhi. Si trovò a pensare, in quei pochi attimi, alla sua casa... Al suo primo giorno di scuola... Ai suoi amici, alla sua famiglia. Alla madre, amorevole ma autoritaria, al padre che non aveva mai conosciuto, e che ora stava per incontrare. Ai suoi fratelli.

“Joe... William... Jack... Averell...”

Qualcosa, dentro di lei, si era svegliato. Un fuoco nuovo aveva iniziato ad ardere dentro di lei, una fiamma così viva che nemmeno la gelida acqua del lago avrebbe potuto estinguere. Con un grande sforzo, riaprì gli occhi, e guardò in alto, verso la superficie. Scorse una piccola luce, in lontananza, nel punto in cui il ghiaccio si era spezzato. La sua unica speranza. Chiamando in appello tutte le sue forze, mosse le braccia e le gambe, tentando di tornare in superficie. Lottò, e lottò con rinnovata forza. Non si era mai sentita tanto viva quanto in quel momento, ad un soffio dalla morte. Era quasi arrivata. Ancora un piccolo sforzo, un'ultima, faticosa bracciata, e sarebbe stata salva. Poi, si rese conto che qualcosa non andava. Non aveva più fiato in corpo. La sensazione di freddo penetrante avevano sovrastato ogni altra, facendo sì che la ragazza non si rendesse conto di avere un disperato bisogno di ossigeno.

Allungò un braccio, in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere la superficie. Era così vicina... così vicina... Chiuse gli occhi, e sentì che l'abisso la chiamava di nuovo a sé. Questa volta, non opporre resistenza. Riprese a sprofondare piano, i lembi del vestito che si sollevavano e si muovevano flessuosi nell'acqua attorno a lei in una lenta danza, come se la vita della ragazza, rifiutandosi di andare a fondo, cercasse di fuggire dal corpo quasi esanime.

All'improvviso, la ragazza sentì che qualcuno le aveva afferrato il polso. Con estrema fatica, socchiuse gli occhi, e sollevò lo sguardo al cielo. Un'esplosione di luce la investì e, in lontananza, vide un volto. Capelli neri, un ciuffo ribelle sulla fronte. Un paio di baffi neri, sopra un sorriso caldo, dolce. Un viso. Il viso di suo padre.

Niky era felice. Ora sapeva che nulla avrebbe potuto farle del male. Sorridendo, lasciò che la attirasse a sé, e che la luce la avvolgesse nel suo tepore, strappandola a quel freddo abisso dal quale aveva temuto di non emergere mai.

 

 

<< Niky! Niky, ti prego, svegliati! >>

Jack, inginocchiato sulla fredda superficie ghiacciata, piangeva disperatamente, stringendo forte a sé il corpo della sorella. Aveva assistito impotente, quando il ghiaccio si era spezzato ed era caduta in acqua, sparendo sotto di essa. Si era sdraiato a pancia in giù sul ghiaccio, in modo da distribuire il suo peso e potersi avvicinare senza che la lastra gelata si rompesse, ed aveva infilato il ramo nell'acqua, sperando che la ragazza riuscisse ad afferrarlo. Aveva chiamato il suo nome ancora, e ancora, senza ricevere alcuna risposta. Poi, quando aveva iniziato a predere la speranza, aveva visto la sorella nuotare verso di lui. Senza esitare un istante, aveva infilato le braccia nell'acqua, e, stringendola forte, l'aveva tratta verso la superficie, verso la salvezza.

<< Ti prego, svegliati... Non lasciarmi, tesoro... Ti prego... >> implorò tra le lacrime. Aveva avvolto la ragazza nel suo cappotto, ma sapeva che era perfettamente inutile; doveva trovare il modo di riscaldarla, e subito. Balzò in piedi, prendendola tra le braccia, e la strinse forte a sé. Iniziò a correre nella neve candita, diretto verso casa. Nemmeno la gelida brezza invernale riuscì a distrarlo dal suo intento. Le avrebbe salvato la vita, a qualunque costo. Jack corse sempre più veloce, stringendo la ragazza al petto.

“Ti prego, Niky, devi farcela...” la implorò con il pensiero, mentre si precipitava verso la baita “Ti prego, tesoro... Resta con me...”

   
 
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