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Autore: marthiachan    06/12/2008    4 recensioni
Ryo e Kaori si entono molto più vicini ultimamente, ma sembra che non riescano ancora a dichiararsi. Durante la indagini per il rapimento di Reika, però, i loro sentimenti e l'attrazione che provano l'una per l'altro vengono messi a dura prova. Come riuscire a gestirli?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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IL RAPIMENTO DI REIKA


Kaori aveva lavorato per più di 2 ore in cucina. Quella sera voleva preparare una cena speciale per Ryo. Era l'anniversario del giorno che si erano incontrati e per lei era un occasione speciale. Sperava che anche lui la considerasse altrettanto importante..
Ultimamente Ryo era meno duro con lei ma continuava a non considerarla come una donna. Nonostante lei avesse cercato di cambiare e di essere più femminile, lui continuava a dirle che sembrava un travestito! Anzi, sembrava quasi dispiaciuto quando la vedeva vestita con abiti più femminili. Eppure lei sapeva che lui le voleva bene, anche se ancora non le era chiaro quale fosse la natura del suo affetto. La amava come una sorella? O provava qualcosa di più per lei?
Lei, da parte sua, credeva di avergli dimostrato ampiamente che lo amava più di un fratello.
Mentre questi pensieri affollavano la sua mente, Kaori completò la cena e preparò la tavola disponendo al centro delle candele e dei fiori. Erano le 7.30, aveva giusto il tempo di farsi una doccia e di prepararsi indossando l'abito da sera che Eriko, la sua amica stilista, le aveva regalato.
Mise molta più cura del solito nel truccarsi e acconciarsi i capelli perchè nella sua testa c'era solo un pensiero: “Ryo..”.
Erano le 8.00 e Kaori era pronta e si mise ad aspettare Ryo in sala da pranzo. Di solito non tardava mai per cena, visto che aveva sempre fame, ma quella sera sembrava in ritardo.
Passò il tempo e Kaori si spazientiva sempre più.
“Ma dov'è?!? Dov'è!?! Non se ne sarà dimenticato?” continuava a ripetere.
Il tempo passava e lui ancora non arrivava.. Ormai Kaori era sul piede di guerra. Era rossa di rabbia e brandiva un martello di 300t.
“Brutto maiale, pervertito, maniaco.. ma giuro che se è in ritardo perchè è andato a donne lo ammazzo! Non ritroveranno più nulla di lui..”
Passò ancora del tempo e le candele si erano già consumate per metà. Quando Kaori guardò l'orologio e vide che erano le 10, la rabbia svanì e le rimase solo una profonda delusione.
“Non posso crederci.. Se n'è davvero dimenticato..” disse mentre le lacrime cominciarono a rigarle il volto.
Spense le candele e se ne andò a letto. Affondò il viso nel cuscino e pianse copiosamente.
“Maledetto insensibile.. Sei proprio un idiota Ryo..” continuava a ripetere.

Circa mezz'ora dopo si aprì la porta di casa. Ryo entrò di soppiatto nascondendo qualcosa dietro la schiena.
“Kaori?” chiamò entrando in sala da pranzo “Scusa il ritardo ma.. “ la frase gli si spense in bocca quando vide la tavola apparecchiata, le candele spente e i fiori sul tavolo.
“Accidenti..” imprecò.
Non serviva più nascondere ciò che aveva e così posò dei garofani bianchi e una scatoletta di velluto sul tavolo.
“Sono proprio un cretino.. Ora sarà furiosa..” disse fra sé e sé avvicinandosi alla camera da letto di Kaori.
Appoggiò l'orecchio alla porta ma non sentì nulla. Aprì lentamente e la vide distesa nel letto che dormiva. Si avvicinò al letto e si sedette accanto a lei. Il viso era rigato di lacrime e il cuscino era bagnato.
“Mi dispiace Kaori.. Mi dispiace davvero. Avevi preparato quella deliziosa cenetta e ti eri anche vestita a festa. Tra l'altro sei uno schianto con questo vestito..” sospirò ma senza la sua solita faccia da maiale arrapato. Stranamente per lui, era serio, molto serio.
Kaori continuava a dormire e non si era resa conto che lui era lì e che la considerava come lei aveva sempre desiderato: una donna bellissima.
Ryo si alzò dal letto e se ne andò richiudendo lentamente la porta per non svegliarla. Gettò un ultimo sguardo su di lei e sorrise.
“Buon anniversario, mia dolce Kaori.” sussurrò chiudendo definitivamente la porta.


Kaori fu svegliata da uno strano rumore. Sembrava che qualcuno stessa lavando i piatti, ma in casa nessuno a parte lei li faceva. Ryo non si sarebbe mai degnato di fare una cosa del genere. Guardò l'orologio era quasi mezzanotte. Figurarsi se Ryo era a casa così presto e soprattutto era impossibile che si fosse messo a fare qualcosa in cucina.
Insospettita, si alzò e si recò in cucina e lì vide ciò che non si sarebbe mai e poi mai aspettata, era proprio Ryo a lavare i piatti! Indossava una camicia e dei pantaloni eleganti, sopra di essi aveva indossato uno dei grembiuli di Kaori ed era intento a sciaquare delle pentole. Il rumore dell'acqua coprì i suoi passi e lei si potè avvicinare senza che lui se ne accorgesse.
Sul tavolo c'era qualcosa e quando fu più vicina notò che erano dei garofani bianchi, i suoi preferiti, con un biglietto e una scatolina di velluto a fianco.
Nel biglietto c'era scritto” Grazie per continuare a sopportarmi ogni giorno. Ryo.”
Kaori aprì la scatoletta di velluto e vide che c'era una catenina con un ciondolo. Il ciondolo era identico all'anello che le aveva lasciato il suo adorato fratello Hideyuki.
“Dove l'avrà trovato?” si chiese.
Quando chiuse il cofanetto, le sembrò che Ryo si fosse accorto di lei perchè si era come bloccato per un secondo sentendo quel click, ma continuò a lavare piatti e pentole come se nulla fosse.
Kaori si avvicinò a lui e lo abbaracciò alle spalle. Lui si irrigidì sulla difensiva per qualche secondo ma quando Kaori sussurrò “Grazie” si rilassò. Si voltò verso di lei e le sorrise.
“Prego.. Mi spiace di avere fatto tardi.”
A quelle parole lei si infuriò. Si era dimenticata del suo ritardo e ora a ripensarci divenne rossa di rabbia..
“Mi spieghi dove diavolo eri?? Sai per quanto ti ho aspettato?? Sai quanto ho lavorato per questa cena??”
“Adesso non aggredirmi, d'accordo?? Ho detto che mi dispiace!!”
“Non mi interessa se ti dispiace o no, voglio sapere dove eri e con chi eri!!”
Ryo si levò il grembiule con rabbia e si asciugò le mani.
“Ma secondo te dove ero?”le rispose indicando con una mano i fiori e il regalo.
Kaori si zittì immediatamente.
“Oh..”
“Non avrai pensato che me ne fossi dimenticato?”le chiese con tristezza.
“Veramente.. Sì l'ho pensato.” ammise lei.
“Hai così poca fiducia in me, Kaori. Eppure ci sono sempre stato per te. E non ho mai dimenticato un occasione importante. Non hai pensato che potessi aver avuto un qualche imprevisto?”
Kaori si sentì malissimo. Lo sguardo di Ryo era molto triste. Aveva subito pensato il peggio di lui e ora il senso di colpa la distruggeva.
“Mi dispiace..” sussurrò avvicinandosi a lui.”Sono stata davvero insensibile.. Potrai mai perdonarmi?”
Ryo le sorrise. Le sembrava così indifesa tutto ad un tratto.
“Certo.. Ma ti prego, non dubitare più di me.”
“Te lo prometto.”
Uno strano rumore venne udito da entrambi.
“È il tuo stomaco?” chiese Ryo mentre Kaori arrossiva.
“Sì.. Non ho mangiato nulla..”
“Neanche io.. Cosa dici se ci avventiamo sulla deliziosa cenetta che hai preparato? Certo ora è fredda ma sono sicuro che è ancora buonissima!”
Kaori lo guardò sorpresa.
“Non hai mangiato nulla? Pensavo che avresti fatto fuori tutto senza di me.”
“Non mi andava di mangiare da solo..”le rispose lui guardandola in un modo che la fece arrossire.
Non era certo da Ryo saltare un pas,to ma aveva preferito non mangiare se non c'era lei. Allora gli importava? Forse la considerava qualcosa di più di una sorella.
“Ryo.. Io..”
Lo squillo del telefono interruppe quello che Kaori voleva dire a Ryo.
“Una volta che riesco a trovare il coraggio vengo interrotta!” pensò.
Ryo si allontanò per rispondere al telefono ma continuava a guardarla con uno sguardo affettuoso.
“Pronto?”rispose svogliatamente come sempre.
“Ryo, sono Saeko.”
“E chi altri poteva rovinarmi la serata..” rispose lui scocciato.
“Ti disturbo?” chiese lei con un tono preoccupato.
Ryo lo trovò strano, non aveva mai sentitò Saeko con quel tono.
Guardò per un attimo Kaori che era lì, in piedi dall'altra parte della stanza, con un vestito da sera che faceva risaltare quanto fosse perfetto il suo corpo, e che lo guardava con triste dolcezza.
“Stavo per cenare veramente..”
“A quest'ora?” replicò Saeko incuriosita.
“Non sono affari tuoi! Che cosa vuoi insomma?”
Ryo pensò “Se non si tratta di una questione di vita o di morte la mando a quel paese.”
“Ryo ho bisogno di te. Si tratta di Reika. È una questione di vita o di morte..”
“E ti pareva.. “ pensò Ryo.

Kaori osservava Ryo. Sembrava davvero dispiaciuto dell'interruzione ma quando gli sentì dire:
“Eh no! Hai idea di tutti i debiti che hai???” capì con chi parlava.
Lei sapeva che lui non avrebbe lasciato Saeko nei guai, nonostante tutto. Sapeva che la loro serata era ormai rovinata. Cominciò a conservare la cena in frigo e preparò un panino per Ryo.
“Mi dispiace devo proprio andare.” disse lui raggiungendola.”Accidenti, volevo proprio assaggiare la tua cena, ma si tratta di una cosa importante.”
“Non importa Ryo.. Avevo immaginato dal tono della telefonata che sarebbe finita così. Ti ho preparato un panino, così puoi mangiare qualcosa mentre vai.”
Ryo sorrise. Non solo con la bocca ma con tutto il viso.
“Grazie.. Sei fantastica.” le diede un bacio sulla guancia e si dileguò lasciando Kaori impietrita a domandarsi il perchè di un tale complimento.

Appena uscito di casa Ryo si domandò cosa gli prendeva. Non doveva fare tanti complimenti a Kaori, non voleva illuderla ma non aveva proprio saputo trattenersi.
“Ora basta!” si disse “Da oggi avremo solo un rapporto strettamente professionale. Basta complimenti, basta regali, ecc. Non posso permettermi di farmi trascinare in simili sciocchezze. Sono City Hunter, accidenti!”
Ma quando salì sulla sua Mini rossa e addentò il panino che Kaori aveva preparato per lui non potè fare a meno di pensare “Mia dolce Kaori.. Cosa farei senza di te..”

Quando Ryo Saeba entrò in quel lurido bar a quell'ora di notte, non potè fare a meno di chiedersi come una donna sofisticata come Saeko potesse finire in una simile bettola. Pensò di avere sbagliato posto ma, in un tavolo nell'angolo più buio del locale, vide una gamba e una coscia che avrebbe riconosciuto fra mille. Subito il maiale bavoso che era in lui uscì allo scoperto. In due secondi netti era di fronte a Saeko tutto arrapato.
Appena vide il viso di Saeko però, le cose cambiarano. Aveva gli occhi rossi come se avesse pianto. Lui non l'aveva mai vista piangere, doveva essere successo qualcosa di molto grave.
“Saeko stai bene?”
“Io sì ma Reika.. è stata rapita!”
“Rapita? E da chi?”
“Non lo sappiamo ancora.. sappiamo solo che vogliono 100 milioni di Yen per riaverla viva o ce le rimanderanno a pezzi..” la voce di Saeko era un sussurro. Non stava piangendo ma Ryo riusciva a intravedere la disperazione nei suoi occhi.
“Mio padre mi ha vietato di occuparmi del caso. Ufficialmente lui ha preso la desicione di non trattare con i rapitori e non può permettere che io faccia diversamente. Ti ho voluto incontrare qui perchè nessuno deve sapere che sto chiedendo il tuo aiuto. Ti prego Ryo, non so cosa fare..”
“Va bene.. “ accettò City Hunter “.. ti riporterò tua sorella ma alla fine di questa storia devi pagarmi tutti gli arretrati, chiaro?”
“Va bene. Farei qualsiasi cosa per mia sorella..” rispose lei fissandolo con aria risoluta.
Ryo rimase sorpreso. Questa volta sembrava che avesse intenzione di pagare sul serio..
“Mi daresti un piccolo anticipo?” ne approfittò subito lui saltandole addosso con faccia da maiale bavoso.
“Ryo.. ti prego! Non ti rendi conto che in questo momento non riesco a pensare ad altro che a mia sorella?”
“Hai ragione .. scusa..” replicò subito lui tornando serio.”E poi forse sarà proprio la bella Reika a ricompensarmi quando l'avrò salvata dalle grinfie dei suoi rapitori!!” riprese a dire con faccia da maiale.
“Ryo!! Concentrati!” lo implorò Saeko.
“Certo. Ora dammi tutte le informazioni che hai.”
Finalmente era tornato serio e Saeko potè illustrargli i fatti.

Kaori stava finendo di riordinare la sala da pranzo. Sperava che Ryo tornasse presto. Avevano raggiunto un bel momento di intimità e aveva paura che non si sarebbe più replicato.
Squillò il telefono. Kaori corse a rispondere sapendo che doveva essere lui.
“Ryo?”
“Ciao Kaori. Sei ancora in piedi? Pensavo di lasciare un messaggio in segreteria..”
“Ti aspettavo..”
Ryo rimase in silenzio per qualche secondo non sapendo come reagire a quelle parole.
“Io sto seguendo un caso importante. Reika è stata rapita.”
“Reika? Cosa posso fare per aiutarti?”
“Per ora devi solo preparare il borsone con le armi. Io stanotte devo fare delle domande ai miei soliti informatori e fare dei giri di prelustrazione. Quindi, non aspettarmi in piedi.”
“D'accordo. Al tuo ritorno troverai le armi pronte e una buona colazione a ristorarti.”
Ryo sorrise. “Kaori.. Sei proprio la migliore socia del mondo..Ora vai a dormire. Buona notte.” le augurò poco prima di chiudere il telefono. Anche questo complimento lasciò Kaori scioccata. Era il secondo in una sola serata..

Ryo riagganciò il telefono. Che cosa gli prendeva? Doveva smetterla.. Lui e Kaori non potevano stare assieme. Lo sapeva bene. Non poteva flirtare così con lei, la faceva solo soffrire.
Che cosa avrebbe detto Hideyuki? Gli aveva lasciato il compito di proteggerla non di farne la sua donna! Ryo per un attimo pensò a come sarebbe potuto essere tra loro due. L'idea di stringerla tra le braccia, di baciarla e di fare l'amore con lei lo faceva quasi impazzire di desiderio, ma poi si rendeva conto che la avrebbe anche esposta a troppi rischi e che non avrebbero mai avuto una vita normale. Uscì dalla cabina telefonica sperando che il freddo della notte lo aiutasse a tornare in sé..

Quella notte Kaori non dormì un granchè. Avrebbe voluto riuscire a pensare solo all'incolumità di Reika ma, in realtà, non riusciva a smettere di pensare a Ryo. Questo la faceva sentire un po' in colpa nei confronti dell'amica, ma non riusciva proprio a farne a meno.
Rivedeva lo sguardo di lui quando le aveva detto “Sei fantastica”, era come un flashback che si ripeteva ininterrottamente.
Era riuscita a dormire poco più di un ora, quando suonò la sveglia alla solita ora. Si alzò e preparò la colazione come aveva promesso a Ryo. Preparò la tavola con caffè caldo, uova, succo di frutta e brioche calde.
Quando arrivò Ryo erano all'incirca le 8,30. Ancora con i vestiti con cui l'aveva visto la sera prima e con una faccia livida dal sonno, entrò in cucina.
“Oh grazie al cielo.. Caffè..” era stremato.
“Come è andata?”
“Ho camminato tutta la notte in cerca di informazioni.” rispose lui sedendosi pesantemente su una sedia.”Alla fine ho trovato qualcuno che sapeva qualcosa..”
“E..?” incalzò Kaori.
“E, mia piccola curiosona, ora so dov'è Reika.”
“E sta bene?”
“Ho detto che so dov'è non che l'ho vista” replicò lui con la bocca piena di brioche.”Ora mi riprendo un attimo e poi vado a perlustrare il porto mi hanno detto che l'hanno portata lì.”
“Vengo anche io.” si offrì la sua socia.
“NO!” rispose immediatamente lui.
“Come no? Perchè?”
Come poteva spiegarle che non voleva esporla ai pericoli più di quanto fosse necessario?
“Perchè tra pescatori e marinai non passeresti inosservata.. Non ci sono molte donne che frequentano il porto.” disse finendo la sua tazza di caffè.
“Come? Ora sono una donna? Dici sempre che sembro un uomo!” replicò lei furiosa “Se non mi vuoi frai i piedi perchè vuoi farti ringraziare da Reika, dillo e basta!” disse lei accarezzando il suo martello.
“Non si tratta di questo..”
“Ah no? E di cosa allora?”
Lui la fissava negli occhi. Non poteva dirle che la voleva al sicuro, a casa. Avrebbe tradito ciò che provava veramente per lei.
“La verità è che mi sei di intralcio, d'accordo?”
Un mega martello da 500t gli piombò in testa così velocemente che non lo vide neppure.
“Maledetto imbecille.. Io d'intralcio? Sono o non sono la tua socia? Io vengo e basta. Non resto a casa a fare la calzetta!”
“E va bene..” disse lui tirando fuori la faccia dal muro.” Ma ci dobbiamo travestire..”

Ryo aveva disposto nel suo letto diversi vestiti cercando qualcosa che andasse bene per Kaori.
“Tieni.” disse infine “Questi dovrebbero andarti bene.”
Le passò un paio di vecchi jeans sbiaditi e una camicia dello stesso tessuto ma di colore blu.
“I jeans hanno la vita troppo grande..” si lamentò lei.
“Mi spiace sono i più piccoli che ho. Metti una cintura.”
Lei si stava allontanando verso la sua stanza quando lui la bloccò tenendola per un braccio.
“Dimenticavo..”
Kaori lo guardò sorpresa. Aveva uno strano sguardo.
“C'è un altra cosa che bisogna assolutamente nascondere.”
“Cosa?” domandò lei.
“Queste!” disse toccandole il seno, mentre la sua faccia di maiale cominciava a sbavare.
Kaori restò così sorpresa che non reagì subito e restò bloccata arrossendo.
“Sono piccoline ma si notano quindi..” non finì la frase perchè un martello di 300t lo colpì. Kaori, riprendendosi dallo shock, non poteva certo fargliela passare liscia.
“Maledetto pervertito, libidinoso maiale, maniaco insensibile..”continuò a ripetere lei lasciando la stanza di Ryo.
“Aspetta!” la seguì lui dopo aver levato la testa dal pavimento.
Entrò di corsa nella stanza di Kaori, ma la trovò praticamente nuda. Indossava solo un paio di minuscole mutandine, come quelle che lui adorava tanto, ed era impegnata a fasciarsi il seno.
Aveva appena iniziato quindi Ryo riusciva perfettamente a vedere il colorito roseo dei suoi capezzoli.
A questo punto l'istinto animalesco di Ryo prese il sopravvento. Mentre sbavava con una faccia irriconoscibile, si lanciò contro la sua bellissima socia ma un kompeito gigante lo bloccò in corsa.
“Ancora non hai imparato maledetto pervertito.. Maniaco schifoso..” lo rimproverò Kaori che nel frattempo si era coperta alla bella e meglio.
“Te n'eri appena andata, non pensavo ti fossi già spogliata..” farfugliò lui dolorante.
“Così impari a non bussare..”

Circa mezz'ora dopo entrambi si erano travestiti da pescatori. Kaori indossava gli indumenti già elencati più un berretto nero. Ryo indossava anche lui dei vecchi jeans sorretti da due orrende bretelle. Completava il tutto con una camicia di flanella a quadri e un berretto nero identico a quello della socia.
“Che dici? Passeremo inosservati?” domandò Kaori.
Ryo pensava che riusciva ancora a indovinare le forme del corpo di lei anche sotto quei vestiti larghi e sformati, ma probabilmente era solo perchè l'aveva vista quasi nuda.
“Penso di sì..” rispose ma in realtà lo sperava solamente. Temeva molto di metterla in pericolo. Mentalmente pregò rivolgendosi a Hideyuki. “Ti prego aiutami tu a proteggerla..”

Avevano parcheggiato fuori dal porto e poi si erano addentrati a piedi. Ryo non voleva che la sua macchina venisse riconosciuta. Attraversarono tutto il porto sino ad arrivare all'ultimo magazzino. Di guardia c'erano due uomini ben piazzati.
“Ecco, Reika è lì.”
“Ne sei sicuro?”
“Certo. È l'unico magazzino con le guardie alla porta. Ora però ce ne accertiamo. Dobbiamo girare intorno al magazzino e cercare una finestra dalla quale possiamo sbirciare.”
Kaori lo seguì senza ribattere. Si fidava ciecamente dell'intuito del suo socio. Arrivarono a una delle finestre non sorvegliate ma era troppo in alto.
“Kaori, arrampicati sulle mie spalle e guarda tu” le ordinò Ryo.
Lei obbedì. All'interno del magazzino c'erano molte casse di diverse dimensioni e al centro c'era una  persona seduta su una sedia. No, non era seduta, era legata con le mani dietro la schiena. Era Reika.
Attorno a lei degli uomini armati la sorvegliavano.
“Kaori muoviti.. Non sei così leggera.. Anzi, non è che hai preso qualche chilo?”
Kaori scese dalle sue spalle e lo colpì con un martello di 200 t.
“Idiota..” lo rimproverò lei “Reika è lì. Ora che facciamo?”
Ryo si staccò dal muro accarezzandosì i bernoccoli.
“Ora torniamo a casa.”
“Perchè?”
“La prima parte della missione è stata svolta: Trovare Reika.” precisò Ryo. “Ora devo riferire a Saeko e fare un riposino perchè sono a pezzi. Poi vedremo..”
Dicendo così si avviò verso l'uscita del porto e Kaori lo seguì.
“Ma lasciamo la povera Reika lì con quei delinquenti?”
“Ora non possiamo fare nulla. Siamo senza armi ed è pieno giorno, ci noterebbero troppo. Perchè Reika ti sembrava in particolare difficoltà o ferita?”
“No.. Ma..”
“Allora può aspettare.”

Appena arrivati a casa Ryo si levò immediatamente quella camicia puzzolente di dosso.
“Ahhhh puzzo di pesce.. Devo proprio farmi una doccia..”
“Anche io..” replicò Kaori ma quando vide lo sguardo malizioso di Ryo arrossì e disse ”Ma va prima tu.. Posso aspettare..”
Quando l'acqua calda colpì le membra stanche di Ryo, non potè fare a meno di sospirare. Chiuse gli occhi per un istante, beandosi di quella sensazione.  Mentre si insaponava pensava a Kaori. Era stata proprio brava quella mattina e nessuno aveva notato che era una donna. L'unico che lo notava era lui che non faceva che pensare al corpo delicato della sua socia. Spostò la leva dell'acqua e un getto freddo lo colpì. Ne aveva bisogno..
Si coprì con un piccolo asciugamano e se lo legò in vita. Uscendo dal bagno quasi si scontrò con Kaori che veniva a bussare. La ragazza arrossì quando si ritrovò con il viso contro il petto muscoloso del suo collega.
“Scusa.. venivo a dirti che c'è Saeko al telefono..” balbettò.
“Grazie.. Socia.” rispose lui. Non voleva chiamarla socia, era un termine così freddo, ma le uniche altre parole che gli venivano in mente erano troppo intime. Se l'avesse chiamata “Amore mio” come avrebbe potuto rimangiarselo poi?
“Hai finito? Perchè in quel caso entro io..” gli chiese Kaori mentre lui si allontanava.
“Certo, fai pure..” rispose lui distrattamente.
Kaori si infilò sotto il getto caldo dell'acqua chiedendosi se la strana sensazione che sentiva in quegli ultimi giorni ogni volta che stava vicino Ryo, veniva percepita anche da lui. Era come una scarica elettrica che andava da lei a lui e poi di nuovo a lei.
Quando uscì dalla doccia si rese conto di aver dimenticato di portarsi dietro i vestiti di ricambio. Si avvolse in un asciugamano e uscì di corsa dal bagno ma si scontrò con Ryo, anche lui di corsa.
L'impatto fu così forte che entrambi caddero a terra uno di fronte all'altra. Il nodo che legava i loro asciugamani si sciolse e si ritrovarono praticamente nudi. Kaori era così sorpresa che non seppe cosa fare. Non riusciva a smettere di fissare il corpo nudo di lui. Anche lui la fissava come se la vedesse per la prima volta. La pelle candida di Kaori era come il petalo di una rosa e lui avrebbe voluto immergerci il viso e aspirarne il profumo. Quasi senza rendersene conto si ritrovò estremamente eccitato. La sua socia non potè non notarlo visto che anche lei lo fissava e riprendendosi lanciò un grido”Maniaco!”. Un mega kompeito colpì Ryo così velocemente che non ebbe il tempo neanche di urlare.
Kaori fuggì in camera sua e si chiuse a chiave. Aveva il viso arrossato e si sentiva ribollire il sangue. Non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine del corpo nudo di Ryo, ma soprattutto non poteva smettere di pensare allo sguardo che aveva lui. La guardava come se fosse una creatura rara, mai vista prima. La guardava con desiderio, forse per la prima volta, considerandola una vera donna.
Kaori si vestì con i soliti vestiti che indossava a casa per fare le pulizie: una vecchia felpa e dei jeans sdruciti. La casa era silenziosa e lei si diresse in cucina pensando di torvarci Ryo che si abbuffava, ma era deserta. Preparò un pranzo veloce recuperando ciò che era rimasto dalla sera prima. In realtà la cena del giorno precedente non era neanche stata toccata e Kaori detestava gli sprechi.
Dopo circa una mezz'ora Ryo non si era ancora fatto vedere. Prese coraggio e andò a bussare alla camera del suo socio. Non udì risposta quindi entrò. Ryo era sdraiato sul suo letto e dormiva. Aveva   ancora addosso solo l'asciugamano.
Lei si avvicinò al letto e gli si sedette accanto. Gli piaceva guardarlo dormire. Era così sereno. Si era sempre chiesta come uno come lui, che nella vita aveva visto tante cose orribili, potesse dormire così serenamente. Era come se solo quando dormiva la sua vera anima potesse essere vista, un anima  pura e innocente. Con una mano gli sfiorò i capelli, erano ancora umidi per la doccia. Lui non si svegliò, doveva essere davvero stanchissimo, dopotutto era rimasto sveglio per più di 24 ore. Con la stessa mano gli passò un dito sul profilo del naso, poi passò sulle labbra così morbide e carnose.
“Ryo.. svegliati” sussurrò. Lui non dimostrò di averla sentita. Lei si avvicinò al suo orecchio e ripetè:”Ryo svegliati..”. Lui continuò a dormire. Kaori gli era così vicino che sentiva l'odore della sua pelle e, in preda a un attimo di follia, lo baciò sulle labbra dolcemente, solo per qualche secondo. Ryo continuava a dormire. Lei lo baciò di nuovo ma quando stava per separarsi nuovamente da lui, il suo socio cominciò a ricambiare il suo bacio con passione.
“Ryo.. “ disse lei cercando di interrompere il bacio.
Lui ignorò ciò che lei cercava di dirle e la attirò a se continuando a baciarla.
“Aspetta Ryo..”
“Non voglio aspettare.. E poi hai cominciato tu..”
“Ma..”
“Ti prego non dire nulla..” la implorò lui guardandola con uno sguardo che lei non poteva ignorare.
Kaori non replicò. Ryo riprese a baciarla con ardore e lei rispose ricambiando la sua passione.
Con una mano lui esplorò il suo corpo sotto la felpa e rimase piacevolmente sorpreso nel scoprire che non indossava il reggiseno. La aiutò a spogliarsi di quell'indumento che la nascondeva al suo sguardo e rimase estasiato nel guardare i seni di lei così delicati e rosei. Era bellissima. Nessuna donna che avesse mai visto era bella come la sua Kaori. Le baciò con passione uno dei seni mentre con una mano le accarezzava l'altro. Poi scese a baciarle l'addome e l'ombelico e le sbottonò i jeans. Lei accolse il suo suggerimento e si levò quello scomodo indumento. Ora indossava solo dei minuscoli slip di pizzo. Lui glieli sfilò delicatamente mentre le sue labbra baciavano ogni centimentro di pelle che riusciva a sfiorare. Ora era nuda di fronte a lui e arrossiva sotto il suo sguardo. Per un attimo un pensiero lo colpì.
“Mia dolce Kaori, è la prima volta per te?”
Se possibile lei arrossì ancora di più.
“Perchè me lo chiedi? Sai la risposta..”
Lui lo interpretò come un sì e la baciò mentre delicatamente entrava in lei. Le sue labbra soffocarono un piccolo gemito della ragazza.
“Ryo.. Io..”
“..Ti amo.” disse lui terminando la sua frase.

Qualche tempo dopo, nessuno dei due avrebbe potuto dire quanto, i loro corpi caldi e frementi erano uno sopra l'altro. La testa di Ryo era poggiata sul delicato seno di lei. Le mani di Kaori erano fra i capelli dell'uomo che amava e voleva che quel momento non finisse più.
Ryo tirò su la testa, le sorrise e la bacio dolcemente.
“Kaori..”
“Sì?”
“Mi era sembrato di capire che fosse la prima volta per te.. Ma poi mi è parso che tu sapessi esattamente cosa succedeva e come comportarti.. Mi sono perso qualche dettaglio?”
Kaori si tirò su a sedere nel letto.
“Tecnicamente, non era la prima volta.. Ho avuto un ragazzo prima di conoscerti, quando ero al liceo. Credevo di amarlo ma mi sbagliavo. L'ho capito solo quando ho conosciuto te. Da allora non ho più avuto nessun ragazzo, perchè io aspettavo te.” sospirò lei mentre lo abbracciava. “La mia vita prima di conoscerti non esiste più per me, quindi in un certo senso è come se fosse stata la prima volta.. Capisci cosa intendo?”
Ryo la guardò dolcemente e sorrise. Capiva benissimo. In fondo neanche lui era la stessa persona che era prima di incontrarla. La baciò nuovamente dimostrandole che era d'accordo con lei.
Stava per farsi nuovamente trascinare dalla passione quando squillo il campanello.
“Facciamo finta di nulla?” chiese Ryo pregandola con lo sguardo.
“Non possiamo. Potrebbe essere per Reika..”
“Hai ragione.. Accidenti..”
Lui si alzò e indossò velocemente dei pantaloni. Kaori raccolse la sua roba e corse in camera sua a ricomporsi.
Il campanello suonava di nuovo.
“Arrivo.. Un attimo..” rispose svogliato Ryo.
Alla porta era Saeko che era impaziente di andare a salvare la sorella.
“Ma come? Non sei ancora pronto? E Kaori? Almeno lei sarà pronta spero..”
“Scusa, mi sono addormentato..” disse guidandola in cucina. “Credo che Kaori stia finendo di prepararsi.” Affacciandosi all'andito gridò “Kaori! È arrivata Saeko!”
Kaori arrivò subito dopo con la sua tutina da combattimento.
“Non urlare, eccomi..”
Ryo lasciò le due donne sole e andò in camera sua a vestirsi. Mentre finiva di prepararsi non poteva fare a meno di fissare il suo letto ancora disfatto in cui, solo poco prima, lui e Kaori avevano fatto l'amore. Era cambiato tutto ora.

In cucina Saeko e Kaori erano sole.
“Ma avete pranzato? Il tavolo è ancora tutto apparecchiato..”
Kaori si voltò per evitare che la poliziotta notasse il suo rossore.
“Dovevamo, ma Ryo si è addormentato..”
Saeko era perplessa. C'era qualcosa di strano..
“Kaori cosa hai sul collo?”
La ragazza si coprì il collo con imbarazzo.
“Oh.. Questo..Beh.. Ecco.. Ho sbattuto. Sono caduta uscendo dalla doccia.” replicò lei pensando a quello che era successo poche ore prima.
Saeko stava per replicare che quello non era un livido ma in quel momento arrivò Ryo pronto a uscire.

Presero la Mini di Ryo ma mentre guidava non riusciva a seguire ciò che gli diceva Saeko. Riusciva a sentire il profumo di Kaori anche se era seduta nel sedile posteriore e non riusciva a smettere di pensare al corpo nudo di lei e la desiderava ancora. Non poteva accontentarsi di averla avuta una volta soltanto. La voleva ancora e ancora e ancora..
“Ryo? Mi stai ascoltando?” Saeko interruppe i suoi pensieri. “Hai capito cosa ho detto?”
“No, scusami..”
“Dicevo che avresti dovuto chiamare anche Falco per darci manforte.”
“Noi tre bastiamo.”

Erano circa le 8 quando arrivarono al porto. Rispetto a quella mattina era deserto, ma c'erano sempre degli uomini di guardia al magazzino.
“Aspettate qui..” disse Ryo prima di allontanarsi di soppiatto per girare attorno al magazzino. Tornò un minuto dopo. “Ho trovato un ingresso libero..”
“Libero? In che senso?” chiese curiosa Kaori. Quando passarono dall'ingresso indicato da Ryo capirono casa intendeva. Una guardia giaceva svenuta accanto a una porta.
Entrati nel magazzino non c'era molta luce e si nascosero dietro delle casse in attesa che la loro vista si abituasse all'oscurità. Infine la videro. Reika era al centro della stanza legata e sembrava svenuta. Un gruppo di uomini poco distanti parlavano tra di loro. Uno di loro, che sembrava essere il capo, si unì a loro e annunciò “L'appuntamento è a mezzanotte. Ci porteranno i soldi. La ragazza è troppo preziosa..”
“Kaori..” disse Ryo a bassa voce. “Io entrerò dall'ingresso principale. Quando sarò dentro mi serve un diversivo. Fai esplodere qualche bomba sulla destra.” la sua socia annuì. “Saeko quando esplodono le bombe tu corri a liberare tua sorella.”
“D'accordo” dissero le due donne all'unisono.
Ryo si allontanò e uscì dal magazzino per dirigersi verso l'ingresso principale dove c'erano due uomini ben piantati di guardia.
“Vorrei parlare con il vostro capo.” esordì.
Le due guardie ridacchiarono.
“Nessuno può vedere il capo. Chi credi di essere?”
“Questo è il mio biglietto da visita..” disse City Hunter sfoderando la su Python 357 Magnum.
Le due guardie non lo presero sul serio e gli puntarono contro dei fucili. Con la sua perfetta mira sparò di striscio alle mani di quei due delinquenti che si accasciarono doloranti.
“Maledetto..” esclamò uno dei due lanciandosi contro Ryo Saeba con un coltello nella mano incolume. Ryo si difese con delle mosse di arti marziali e la guardia finì presto a terra dolorante. L'altra guardia terrorizzata si nascose più che potè in un angolo.
“Ma.. Ma.. Chi sei?”
“Io.. Sono City Hunter.”
La guardia fuggì urlando e trascinandosi dietro il suo collega svenuto.
Finalmente potè entrare nel magazzino dall'ingresso principale. All'interno c'erano una mezza dozzina di uomini armati più il loro capo.
“Scusate il disturbo.. Prendo la ragazza e me ne vado.” esordì Ryo.
Il capo dei rapitori ridacchiò. “Ma chi credi di essere? Solo perchè hai aggirato due guardie, credi che te ne andrai vivo da qui?”
“Non credo che vorresti sapere chi sono..” rispose con sguardo beffardo.
In quel momento un esplosione sulla destra del magazzino fece distrarre l'intero gruppo di malviventi e Ryo Saeba ne approfitto per metterli fuori gioco con delle mosse di arti marziali. Quando infine arrivò al loro capo aveva la sua fedele Magnum tra le mani.
“Forse hai sentito parlare di me.. Sono un sweeper, il migliore. Non sbaglio mai la mira e chi mi ha conosciuto non vuole rincontrarmi..”
Il capo banda tremò e lasciò cadere il fucile.
“Tu.. Tu.. Tu sei.. City Hunter!”
“Bravo.. Hai indovinato.. Ora sparisci e non farti più vedere in questa città. Se ti rincontro non sarò altrettanto generoso..”
Il capo dei malviventi fuggi inciampando sui suoi piedi e i suoi uomini che si stavano riprendendo lo seguirono terrorizzati.
Raggiunse Reika e Saeko al centro del magazzino.
“Come sta?” chiese a Saeko.
“Bene. É svenuta per la stanchezza. Non le hanno fatto nulla per fortuna.”
“Dov'è Kaori?” chiese Ryo con apprensione.
“Eccomi!” rispose la sua socia sbucando da dietro delle casse.
“Stai bene?”
“Certo! Cosa credevi!” lo rassicurò sorridendo. Era felice che lui si preoccupasse per lei.
Saeko li guardò con aria sospettosa e sembrava intuire qualcosa. In quel momento Reika si risvegliò.
“Sapevo che mi avreste salvato..”
Ryo la caricò in macchina sul sedile posteriore e Saeko le si sedette accanto per prendersi cura di lei. Kaori si sedette davanti accanto a Ryo e questo lo scosse non poco. Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi sulla strada da fare prima di partire e poi accese il motore.
La macchina correva veloce per le strade di Shinjuku e in pochi minuti era di fronte a casa di Reika.
Le sorelle Nogami scesero dall'auto. Reika ormai si era ripresa e stava bene.
“Bene ragazze.. Allora ci vediamo, d'accordo?” disse Ryo cercando di andarsene.
“Come Ryo, non chiedi nulla sul pagamento?” si stupì Saeko.
“Giusto, non vuoi che ti ringrazi in modo speciale?” incalzò Reika.
“Sono molto stanco. Ne parleremo un altro giorno. Kaori andiamo, ho fame..” e così dicendo la piccola Mini rossa sparì dalla vista delle sorelle Nogami, lasciandole perplesse.
“Ma.. Ryo sta bene? “ chiese stupefatta e delusa Reika.
“Mi sa che Ryo è fuori piazza ormai.. Credo abbia altre cose per la testa.. O meglio un altra persona..”

Parcheggiò la macchina come capitava e corse sulle scale con Kaori. Appena furono nascosti dal portone chiuso, lui la prese tra le braccia e la baciò con passione. Continuarono a salire le scale senza lasciarsi un attimo. Arrivati dentro casa cominciarono a spogliarsi febbrilmente.. Non potevano aspettare oltre. Mentre si dirigevano verso la camera da letto, seminarono i loro abiti per tutto il corridoio. Quando arrivarono in camera erano ormai quasi completamente nudi.
Lui la guardò per un attimo e si bloccò..
“Mia dolce Kaori.. Vuoi davvero stare con me? Sai come sono fatto.. Non so se sono in grado di renderti felice.. “
“Sshh..” disse lei posandogli dolcemente un dito sulle labbra.”Tu sei l'unico che può rendermi felice.”
Ryo la tirò sù prendendola in braccio e baciandola e si sdraiò nel letto facendo in modo che lei gli stesse sopra. Fecero nuovamente l'amore ma lentamente, senza l'urgenza che avevano avuto poche ore prima e fu come se le loro anime entrassero in contatto.

Kaori si addormentò con la testa poggiata nel petto dell'uomo che amava. Anche lui era molto stanco e stava per addormentarsi quando gli venne in mente una cosa.
“Kaori? Kaori.. svegliati..”
“Mhmm.. Che c'è?”
“Senti ci ho pensato a lungo. È meglio che nessuno sappia di noi due per ora..”
“Perchè?”
“Perchè ne farebbero un affare di stato e farebbero domande e commenti.. Io ora non voglio stare a pensare a loro ma voglio stare in pace con la mia donna..”
Kaori sorrise.
“Sono la tua donna?”
“Certo, se tu vuoi che io sia il tuo uomo...”
Lei tirò su la testa e lo baciò.
“Sai bene che lo voglio..”
Cominciarono nuovamente a baciarsi quando Kaori si interruppe.
“Dimenticavo.. Credo che Saeko abbia capito..” lo informò. Allo sguardo interrogativo di lui, lei si indicò il succhiotto che aveva nel collo.
“Accidenti.. Va bene.. Tu comunque nega sempre, anche l'evidenza, ok? Almeno per ora..”
“Sarà il nostro piccolo segreto, quindi?”
“Esatto mia dolce Kaori..”replicò lui cercando di baciarla di nuovo.
“Aspetta un secondo!” lo interruppe lei piuttosto agitata. “Questo significa che in pubblico ti comporterai come sempre? Cioè prendendomi in giro e facendo il porco con ogni donna che ti passa vicino?”
“Sì, tesoro ma lo faccio solo per noi..” disse Ryo prima di schivare un martello da 500t. “Tesoro sarà solo una finta.. Giuro!”
Kaori lo guardò negli occhi. Sembrava serio.
“Lo giuri davvero?”
“Lo giuro sulla mia stessa vita.”
“Ti conviene perchè se scopro che mi tradisci non potrai mai più fare l'amore con nessuno!!”
“Mia dolce Kaori.. C'è solo una persona con cui voglio fare l'amore e sei tu..”
La risposta accontentò Kaori e si sdraiò nuovamente tra le braccia dell'uomo che amava.
“E poi è meglio che tutti credano che City Hunter non ha legami. Non voglio metterti in pericolo. Anche per gli amici è meglio. Se non sanno nulla non c'è il richio che gli scappi qualche informazione, non credi?”
“Se lo dici tu..” rispose lei docile. In realtà pensava che gli amici sapevano benissimo cosa c'era tra loro. Gli unici che avevano sempre rifiutato l'idea erano loro due, quindi non c'era motivo di tacere. Ma non voleva discutere. Non quella sera. Voleva solo addormentarsi tra le braccia dell'uomo che amava più di se stessa.

La mattina dopo, contrariamente al solito, Ryo si svegliò prima di Kaori. In realtà fu “l'amico” di Ryo a svegliarsi ancor prima di lui. Era da tanto che non gli capitava di passare l'intera notte con una donna e risvegliarsi accanto a Kaori era ciò che più si avvicinava al paradiso per lui. Era eccitato e la desiderava ancora da morire. La ragazza gli dava le spalle, quindi lui la avvolse in un caldo abbraccio e cominciò a baciarle in collo.
“Buongiorno..” disse lei quando i baci del suo amante la svegliarono.
“Buongiorno amore mio..” rispose lui.
A Kaori ancora non sembrava vero che lui la chiamasse “amore mio”.
“Mia dolce Kaori.. Sei come una droga per me.. Più ti possiedo più ti desidero..”
“Anche io..” disse lei voltandosi verso di lui.
Lui entrò nuovamente in lei e fecero l'amore appassionatamente. Al termine stremati rimasero abbracciati..
“Sai che sei l'unica donna che mi abbia mai fatto passare l'appetito? L'ultima cosa che ho mangiato è stata la colazione che mi hai preparato ieri..”
“Hai fame? Vuoi che ti preparo qualcosa?” disse Kaori cercando di alzarsi.
“No.. Tu da qui non ti muovi..” la bloccò lui attirandola nuovamente a sé.
“Non possiamo restare a letto per sempre..”
“Lo so.. Per questo resteremo sinchè sarà possibile..” replicò lui con la sua solita faccia da maiale.
“Ryo!!” disse lei brandendo un martello da 10 t.
“Va bene.. Va bene.. Faccio tutto quello che vuoi.. Sarò il tuo schiavo, ma non picchiarmi!” la pregò lui terrorizzato.
Kaori rise e buttò via il martello. Si avvicinò al suo uomo e lo baciò con passione.
“Non voglio che tu sia il mio schiavo.. Voglio che tu sia il mio compagno.”
“Lo sono già e lo sarò per sempre.”

Quando la mattina dopo si recarono al Cat's Eye entrambi avevano un aria serena e felice. Avevano passato tutto il giorno e la notte precedente a letto, interrompendo i loro amplessi solo per mangiare e dormire un po'..
“Kaori! Hai un aspetto favoloso oggi..” la salutò Miki.
Lei arrossì.. “Grazie..”
“Miki! Tesoro! Perchè non lasci questo bestione e fuggi con me?” gridò Ryo lanciandosi contro la bella barista. A fermarlo non fu il solito martello ma un bazuka putatogli in faccia da Umibozu.
“Saeba! Vuoi morire?”
“No.. Scherzavo..” disse retrocedendo. Andò a sbattere contro la sua socia che era porpora dalla rabbia.
“Maledetto porco, disgrazia del mondo, pervertito schifoso..” lo insultava brandendo un enorme martello da 1000t.
“Dai, Kaori.. Non fare così..”
“Non fare così??? Vieni qui libidinoso maiale!!” urlò lei inseguendolo con il suo martellone mentre gli amici ridevano divertiti.


FINE
   
 
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