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Autore: La Sibilla    18/02/2015    1 recensioni
Questa storia era nata come one shots OLICITY separate ambientate alla fine della puntata 3x7, ho voluto raccoglierle in un unico racconto perchè erano comunque collegate fra loro in modo da donargli fluidità nella lettura.
Un bacio a tutti
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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tic toc tic toc tic toc tic toc
il rumore martellante delle lancette della sveglia non smetteva di rimbombargli nella testa e ad ogni tic il nervosismo aumentava..
Oliver continuava a rigirarsi nel letto e a domandarsi perchè Thea aveva scelto di comprare quel pezzo di antiquariato invece di una moderna e silenziosa sveglia elettronica.. 
Dato che non voleva stare da solo nel seminterrato del Verdant, quella sera aveva accolto con gioia la richiesta della sorellla di restare a dormire nel suo loft.. beh... se avesse saputo di trovarci quell'aggeggio infernale 
forse la solitudine del covo non gli sarebbe pesata più di tanto..
tic toc tic toc tic toc tic toc
Accidenti!... ma chi voleva prendere in giro? 
Odiava quel rumore ritmico perchè se chiudeva gli occhi aveva l'impressione di sentirsi bisbigliare all'orecchio il suo nome! 
fe.li.ci.ty fe.li.ci.ty fe.li.ci.ty
Aveva creduto che stare in un posto in cui non ci fosse nulla che potesse anche solo lontanamente fargli pensare a lei, sarebbe bastato a calmarlo quel tanto da riuscire a dormire almeno un paio d'ore ma,la rabbia e la 
frustrazione lo seguivano dappertutto.
Poteva incolpare solo se stesso per l'inaspettata piega che avevano preso gli eventi eppure, anche se in fondo al cuore sapeva di aver sbagliato, di averla delusa, di averla ferita,aveva sperato che lei in qualche modo si fosse fermata a lottare per il loro amore, avesse puntato i piedi, lo avesse schiaffeggiato, preso a pugni pur di fargli aprire gli occhi e capire che dopo la morte di Sara loro non potevano e non dovevano più sprecare nemmeno un minuto e VIVERE a pieno i loro sentimenti..
invece,non aveva immaginato quanto profondo potesse essere il dolore di lei, quanto difficile fosse per lei stargli così vicino tutti i giorni e non poter dimostrare apertamente il suo amore..si era chiusa: la sua splendida, espansiva, meravigliosa Felicity aveva indossato una maschera di freddezza ed eretto un muro di diffidenza che lui non era riuscito a sorpassare nemmeno dopo la visita di sua madre a starling city, quando aveva cercato di confermarle che è innamorato pazzo di lei.
Certo.. come poteva stare a sentirlo..anche solo permettersi di vedere una piccola speranza nel suo timido tentativo di dirle che è una donna eccezionale e che lui non la cambiarebbe per nessuna al mondo?
Non poteva, non voleva.. e aveva dannatamente ragione..perchè lui imperterrito continuava in un modo o in un altro a riconfermare la sua scelta.. ad ostinarsi a difenderla, a voler stare da solo.
Se avesse ascoltato Dig, quella sera quando gli aveva accennato alla cena di lavoro con Palmer.. sarebbe filato dritto nel suo ufficio a dirle di non andarci.. a dirle che a lui non stava bene.. a dirle che il solo pensiero di saperla a cena con un altro gli spezzava il cuore..che pensa solo a lei ogni minuto della giornata..che ha capito che ha sbagliato ma non sa come rimediare..e invece..le ha detto: fai come ti pare..
In un gesto di rabbia afferrò la sveglia e la scaraventò sul muro, frantumandola in tanti pezzettini.
nel momento esatto in cui il vetro si spaccò e le schegge volarono sul pavimento il suo cuore saltò un battito.. 
si alzò di corsa dal letto dirigendosi nel punto in cui erano rimbalzati i resti del piccolo oggetto.. si chinò e raccolse una delle due lancette, la guardò, la strinse talmente forte da far sanguinare la mano e iniziò a piangere.
Calde lacrime silenziose gli solcarono il viso al pensiero che il cuore di Felicity potesse essersi frantumato come quella sveglia... e tutto per colpa sua..
Pianse a lungo..credeva di aver dimenticato come si faceva.. da quando era morto suo padre dopo il naufragio, non aveva più avuto il lusso di piangere.. si era concesso solo un attimo di disperazione per la morte del suo migliore amico Tommy ma poi più nulla..neanche quando Slade aveva ucciso sua madre si era permesso di farsi sopraffare dal 
dolore e nemmeno la vista del corpo senza vita di Sara aveva avuto l'effetto devastante della consapevolezza di aver distrutto l'amore di Felicity.
Rannicchiato sui vetri continuò a singhiozzare per alcuni interminabili minuti..
fu così che lo trovò Thea, accorsa nella sua stanza.
Era pronta ad entrare in azione per aiutare suo fratello contro 
qualsiasi maleintenzionato fosse penetrato in casa.. invece rimase letteralmente senza parole alla vista di Oliver disperato.
dopo un attimo di confusione, gli corse incontro e lo abbracciò, accarezzandogli i capelli gli sussurrò dolcemente all'orecchio: Ollie, Ollie... sono qui...
Poco dopo lo aiutò ad alzarsi e lo riaccompagnò sul letto, lo coprì con un plaid di lana e si stese vicino a lui continuando ad abbracciarlo come quando erano piccoli..solo che questa volta i ruoli erano invertiti, cullandolo dolcemente iniziò a canticchiare e pian piano il corpo di Oliver smise di tremare e si addormentò.
   
 
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