~Saint Seiya~
                                                                      "Dopo tutto questo tempo?"

Erano trascorsi sei lunghi anni dall'ultima battaglia contro Lucifero, una battaglia che cambiò tutti nel profondo. La stessa Saori era cambiata, aveva deciso di dedicarsi a se stessa...alla parte umana che per troppo tempo aveva trascurato. Iniziò a girare per il mondo e a dedicarsi alla grande fondazione, sono ormai 4 anni che vive a Sidney dove ha acquistato una villetta nel centro città. Questo cambiamento la portò a perdere i contatti con quasi tutti i cavalieri, tutti tranne Shun. Tra loro, nel tempo, si era instaurato un vero rapporto di amicizia. Si sentivano spesso, lui la teneva aggiornata su gli altri e si preoccupava di come stesse e quel capodanno fece il diavolo a quattro a finché Saori tornasse a Luxor per festeggiarlo tutti insieme ma questo, per lei, era chiedere troppo, non voleva più avere nulla a che fare con Nuova Luxor, non voleva tornare perché ogni volta faceva sempre più male... lei ha sempre dato la colpa alla guerra e ai ricordi legati ad essa ma nel profondo sapeva che la sua sofferenza era dettata da una scelta che tempo fa, per amore, fu costretta a prendere. Dopo lo scontro con Lucifero, Seiya si buttò giù, la notte non riusciva a dormire: gl'incubi lo perseguitavano, immagini sanguinarie, flash di battaglie lo torturavano; vederlo così faceva troppo male, Saori, a suo malgrado, sapeva che la responsabilità era sua e che, se pur amandolo, avrebbe dovuto allontanarlo...lasciarlo andare, farlo vivere per la prima volta...e così fece, gli chiese di allontanarsi, di dimenticarsi che erano stati insieme e di tornare alla normalità, quella normalità che non aveva  mai avuto. Seiya lo fece senza discutere e forse proprio questo l'ha ferii più di tutto. In ogni caso oggi lo avrebbe rivisto, forse in compagnia di Miho o di Shaina o di chissà quale ragazza che in questi anni gli è rimasta al fianco. Era troppo per lei, davvero... questi pensieri le facevano male ma ormai non poteva tornare indietro, era lì, aveva bussato e Shun stava arrivando ad aprirle la porta... tanto prima o poi avrebbe dovuto fare i conti col suo passato e forse era quello il momento giusto. 

<< Ooh, bonsoir mademoiselle! >> disse Shun vedendo la ragazza sulla porta. 

<< Ciao Shun >> replicò Saori sorridendogli. 

Shun l'abbracciò e la invitò ad entrare, la stanza era tutta in ordine... classico del ragazzo, sempre preciso e maniaco dell'ordine. A quanto pare mancava solo lei, gli altri erano già arrivati. Il primo a venirle in contro per salutarla fu Shiryu insieme alla moglie Shunrei. 

<< Saori, che bello rivederti... come stai? >> chiese il dragone abbracciando la ragazza. 

<< Anche per me è bello rivedervi... diciamo bene e voi, il piccolo Ryūhō dov'é? >> domandò curiosamente  Saori. 

<< Sta divorando gli Gyoza* che Shun ha preparato >> rispose l'uomo ridendo. 

<< Oh no, vallo subito a fermare, ne voglio uno anch'io >> disse Saori seguendo la risata di Shiryu per poi rivolgersi a Shunrei

<< Che bel pancione, maschietto o femminuccia? >> 

<< Questa volta femminuccia e Ryūhō non è molto contento... dice che poi non potrà allenarsi con lei; è proprio vero: tale padre, tale figlio! >> sorrise Shunrei, accarezzandosi il pancione e trascinando nella sua risata anche Saori. 

<< Non sarà facile tenerli a bada entrambi, vero? >> replicò la ragazza. 

<< No, non sarà facile per niente... ma tu piuttosto,tesoro, come stai? >> chiese la moglie del dragone, preoccupata per l'amica che da tempo non vedeva. 

<< Tutto bene, tranquilla... sono molto stressata per colpa del lavoro ma per il resto è tutto tranquillo >> la rassicurò Saori, ma prima che Shunrei potesse replicare, Ikki e Pandora si precipitano dalla ragazza per salutarla e quest'ultima è chiaramente sollevata da ciò, così, perlomeno, non dovrà dare altre spiegazioni su come si sente. 

<< Saori, sono sei anni che non ci vediamo e non sei cambiata di una virgola, sei insopportabile come all'ora >> sogghignò Ikki abbracciandola e lei trasportata dalla risata di lui, rispose:

<< Anche io sono contenta di rivederti Ikki! >> e rivolgendo il suo sguardo a Pandora accenna un saluto anche a lei. Nel frattempo  Hyoga, che da qualche anno fa coppia fissa con Shun, si avvicina per salutarla e in quel momento lo sguardo della giovane Saori si posa su Seiya che parlava con Mhio e così tutti quei brutti pensieri che l'avevano assalita negli ultimi sei anni furono confermati... lei era lì con lui, in veste di compagna probabilmente. A sua volta anche Seiya posa lo sguardo su Saori e i loro occhi parlavano chiaro... il giovane fece cenno per avvicinarsi ma - fortunatamente per la ragazza -  il cellulare di quest'ultima incominciò a squillare e così lei fu libera di allontanarsi verso il balcone molto ampio. In lontananza si sentiva la sua voce che parlava: 
<< Pronto? >> 

Seiya la guardava e facendosi coraggio la seguì, aspettò che finisse la telefonata  e poi prese a parlare.

<< Ora non mi saluti neanche più? >> chiese Seiya irritato. 

<< l'avrei fatto ma come hai potuto vedere dovevo rispondere al telefono? >> ribatte Saori anche lei visibilmente irritata.

<< Telefonata lavorativa? >> proseguì il ragazzo mettendosi le mani in tasca.

<< Già >> annui la ragazza. << quando sei l'unica erede della dinastia Kido ti accolli tutte le responsabilità >> concluse lei stessa. 

<< Oh bhé, si sa che da un grade potere derivano sempre grandi responsabilità! >> confermò Seiya. 

<< Dici bene Seiya ma dimmi, tu cosa ne hai fatto della tua vita dopo... >> Saori non riuscì a finire la frase perché Seiya la interruppe 

<< Dopo che mi hai chiesto di andarmene, di dimenticare quello che provavo per te? se proprio ci tieni a saperlo, non ho combinato un bel nulla, ho vagato come un disperato perché sentivo che dentro di me mancava qualcosa... ho provato a riempire  quel vuoto in vari modi: ho giocato  a calcio per qualche anno e in seguito avevo trovato anche un lavoretto carino ma non erano serviti a niente, quel vuoto c'era e ci sarebbe stato per sempre. Così sono tornato a villa Kido e lì l'ennesima bastonata, Tatsumi mi disse che te n'eri andata, che avevi deciso di prendere il controllo della grande fondazione ma che l'avresti gestita lontano da Luxor e così stetti ancora più male. Quindi  ecco cosa ho fatto in questi sei anni: ti ho cercato, ho sofferto e ho aspettato che tornassi e sinceramente non ho voglia di continuare così perché, dopo tutto questo tempo, io ti amo ancora e se tu invece non provi più niente, me lo devi dire. Dimmi che non mi ami più e finiamola di farci del male a vicenda! >> la supplicò Seiya con gli occhi lucidi e pieni di speranza perché, in cuor suo, non vorrebbe mai riceve una risposta del genere. 

I loro sguardi sono fissi l'uno sull'altra, entrambi sono sull'orlo di una crisi, dentro di loro hanno una tempesta che gli sta distruggendo, vorrebbero che tutto finisse e che questa discussione non ci fosse mai stata ma ormai era avvenuta e Saori sapeva che questa volta non avrebbe potuto tirarsi indietro e infatti non lo fece, non era più una bambina viziata e capricciosa ma bensì una donna saggia e matura e in quello stesso instante prese coraggio, respirò profondamente e parlò: 

<< Io... Io... non ci riesco, non posso proprio farlo! >> ammise la ragazza abbassando lo sguardo. 

Seiya era immobile, il suoi occhi erano illeggibili. Si limitò a dire una sola parola: 

<< Perché? >> 

E Saori a quel punto esplose: 

<< Perché sai bene che non è così. Non ho mai smesso di amarti e probabilmente non smetterò mai di farlo ma se sei anni fa rinunciai a te, lo feci solo perché ti amavo troppo per vederti soffrire in quella maniera ed evidentemente avevo ragione, sei di nuovo il Seiya di sempre. >> 

Seiya in quel momento era felice, l'aveva desiderata così tanto in quegli anni che sentirla ancora così innamorata di lui non poteva fare altro che dargli tanta energia. 

<< Vieni qui, sciocca >> disse lui afferrandole il braccio e attraendola a sé.

In un attimo il viso di Saori era premuto contro il petto di Seiya e la testa di quest'ultimo era immersa nei lunghi capelli viola di lei. Entrambi avevano bisogno di quel contatto fisico che per troppi anni non c'é stato; avevano bisogno di risentire l'uno il profumo della altra e soprattutto avevano bisogno di dirsi quanto si erano mancati. 

<< Mi sei mancata in questi sei anni... Il tuo profumo, la tua voce, il tuo corpo... Mi è mancato tutto >> Seiya era sincero e Saori lo sapeva bene perché anche a lei era mancato e questa volta non se lo sarebbe tenuta dentro, glielo voleva dire -urlare- che senza di lui sono stati 6 anni d'inferno e lo avrebbe fatto fissandolo negli occhi. 

<< Mi sei mancato anche tu e di te mi è mancata ogni cosa: dai capelli perennemente in disordine al tuo carattere irriverente. Mi è mancato il tuo profumo e il calore del tuo corpo, dei tuoi abbracci e credevo di impazzire la notte perché la tua voce mi entrava in testa e non se ne andava, sono stati sei anni terribili e l'unica cosa di cui avevo bisogno erano le tue braccia a sorreggermi perché tu sei sempre stato la mia forza e avevo paura, egoisticamente, che con te ci fosse qualcun'altra, non avrei potuto sopportarlo. >> confesso Saori stringendosi ancora di più a Seiya.

<< Sei stata tu a chiedermi di andarmene, io non l'avrei mai fatto di mia spontanea volontà! >> gli sussurrò piano al suo orecchio e lei tremò. 

<< Pensavo fosse la cosa migliore per te >> confermò lei senza indietreggiare. 

<< Adesso lascia decidere a me ciò che è giusto per me, lo sapevo a 16 anni e lo so anche ora che ne ho 23! >> rispose Seiya continuando  a stingerla. 

<< E cos'é giusto per te? >> domandò Saori guardandolo negli occhi.

<< Tu sei la cosa giusta per me e lo sei sempre stata quindi fammi venire con te ovunque andrai. Non mi importa se andremo in America, in Francia o in qualche isola sperduta, se sarai con me sarà come stare in paradiso. >> le sussurrò Seiya allontanandola per guardarla negli occhi. 

<< E con Miho come la metti? >> Saori continuava con le domande e  avrebbe continuato fin quando non avrebbe ottenuto tutte  le risposte che voleva. 

<< Miho? Cosa c'entra lei ora? >> chiese stupito il ragazzo. 

<< Come cosa c'entra? non state insieme, non è venuta qui con te? >> rispose lei con un'altra domanda, incuriosita dall'espressione sul viso di lui. 

<< Macché, lei è qui su invito di Shun... gli sembrava carino invitarla, eravamo tutti insieme all'orfanotrofio e visto che, oggi, ci saremmo stati tutti, pensava che le avrebbe fatto piacere. Puoi stare tranquilla, in questi sei anni non c'é stata nessuna ragazza, nemmeno per una notte, ho sempre aspettato te... >> confessò Seiya riavvicinandola a sé e a quel punto Saori si lasciò andare, gli era bastato sapere quello per cedere... aveva aspettato sei anni per rivederlo, ci aveva litigato per qualche istante e non voleva aspettare oltre per baciarlo; così prese coraggio e a tirarlo a sé stavolta fu lei lasciandolo un po' sorpreso. Si avvicinò alla sua bocca e non esitò a baciarlo, un bacio che entrambi volevano da anni ormai... c'era imbarazzo, è chiaro, ma erano innamorati e si erano aspettati, avevano il diritto di godersi quell'unico istante di pace che durò pochi minuti perché vennero interrotti dai fuochi di mezzanotte e, un po' controvoglia, si girarono per guardarli. 

<< Che spettacolo! >> esordì Saori ammirando quelle luci che coloravano il cielo notturno del Giappone. 

<< Già... ma quest'anno sono ancora più belli! >> le diede ragione Seiya girandosi verso di lei che a sua volta rispose:

<< Sii? E perché? >> 

Così il ragazzo la prese tra le braccia stringendola forte, forse troppo. 

<< Perché sta volta ci sei tu a guardarli con me e ciò significa che quest'anno lo abbiamo iniziato insieme... e così lo finiremo, insieme. >> Sussurrò piano lui prima di baciarla. 

Il bacio durò un istante, giusto il tempo di riassaggiarsi perché Saori si era allontanata piano.

<< Seiya >> disse la ragazza fissandolo dritto negli occhi. 

e lui in risposta sorrise e accennò un: "mh?", che la spinse a continuare. 

<< Ti amo! >> e di questo ne era sicura, sarebbe potuto finire il mondo in quello stesso instante ma lei avrebbe continuato ad amarlo. Sapeva che per lei,lui, ci sarebbe sempre stato... incurante dei pericoli o delle difficoltà, se lei avesse avuto bisogno, lui sarebbe corso. 

<< Ti amo anch'io! >> rispose lui con una vocina che sapeva di bambino, un sorriso timido e gli occhi lucidi... non era il classico comportamento da Cavaliere ma quella volta lui era solo Seiya, un ragazzo che amava da troppo tempo una donna che non poteva avere e che quella sera sarebbe stata sua! 

<< lo so, l'ho sempre saputo e mai lo dimenticherò! >> finì lei... baciandolo. 



- Fine -


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Note dell'autrice: 

Eccomi qui, questa è la mia prima One Shot e pensavo venisse peggio sinceramente. Non ho mai provato a vedere Seiya e Saori fuori da un contesto "Amoroso adolescenziale" e quindi con questa revisione del futuro avevo paura di combinare un bel patatrac. Per quanto riguarda Hyoga e Sun: li trovo molto carini e adatti alla situazione, tra i due c'è molta intesa nelle anime e ho pensato che fosse una bella idea farli stare insieme. Voi cosa ne pensate? A parte  questa piccola parentesi, cosa ne pensate in generale della storia? Vi piacciono le One Shot? Ne volete altre? Fatemi sapere...

P.S: Se questa storia vi è piaciuta, vi consiglio di leggere: Crescere di Ladybluesky. Sono sicura che vi piacerà molto di più!! <3
Un saluto a tutti. 

- LadyforSeiya_15