Fandom: Digimon Adventure 02
Rating: Per tutti
Personaggi/Pairing: DaiKen, Daisuke Motomiya, Ken Ichijouji
Tipologia: OneShot
Genere: Sentimentale, Fluff, Shonen-ai
Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono.

RUNAWAY TRAIN

Mentre il treno lo cullava dolcemente e le luci dello scomparto erano state abbassate per permettere ai due occupanti di dormire tranquilli, Ken si mosse – svegliandosi da quel torpore - e sbucò con la testa da sotto la coperta, ampia e calda, che avvolgeva lui e Daisuke.

Fino a quel momento, aveva dormito sul petto di Motomiya-kun e la cosa gli pareva assolutamente normale e naturale: dopo aver trascorso due settimane in visita ai nonni di Ichijouji a Karuizawa, stavano rientrando finalmente a Tokyo ed erano crollati dopo aver trascorso una buona metà del viaggio a coccolarsi e a cercare di tirare giù dalla rastrelliera dei bagagli quei dispettosi di Chibomon e Leafmon.

Meno male che lo scomparto era tutto per loro.

Stavano viaggiando e l'ultima cosa che Daisuke aveva detto prima di addormentarsi, accarezzandogli i capelli, era stata: “Andiamo a casa...”

Erano assieme e Ken era felice.

Si mosse ancora per qualche secondo, cercando di ritrovare quel calore perduto e aggrappandosi con le braccia al collo del compagno poi, rannicchiatosi strategicamente con i piedi sotto il proprio corpo, aveva alzato la testa, ritrovandosi a fissare negli occhi l'altro ragazzo: “Chicomon ti ha svegliato di nuovo...?” mormorò questi assonnato, accorgendosi solo in quel momento della presenza del piccolo Digimon azzurro sulla propria testa, profondamente addormentato.

Ichijouji scosse la testa, sistemandosi mentre il coetaneo gli rimboccava la coperta: “Solo un sogno...” biascicò stancamente, chiudendo infine gli occhi.

Sporgendosi, il bruno lo baciò sulle labbra: “Dormi, prima di arrivare a casa ci vorrà ancora un po'.”

Era stato triste abbandonare quella casa in stile tradizionale dove vivevano i nonni di Ken, ritornare alla vita di tutti i giorni dopo quella vacanza rinfrancante, ma gli amici li aspettavano, gli esami di ammissione erano incombenti ed entrambi si erano ritrovati su quella piattaforma ferroviaria deserta, al tramonto: abbracciati, erano saliti a bordo dell'ultimo treno utile per tornare a Tokyo e infine, stanchi, si erano addormentati.

Tutto era a posto.

Tutto andava bene.

E Ken era sereno come poche volte nella sua vita: e la cosa più assurda e meravigliosa era che, a renderlo così, era sempre Daisuke, era sempre stato Daisuke.

A volte, Ichijouji si faceva domande: alcune belle, altre meno, ma tutte le risposte che aveva bisogno le trovava negli occhi castani e vispi del compagno.

Non aveva bisogno di altro.

Al suo fianco, Leafmon si mosse appena: “...Ken-chan...” mormorò, ancora assonnato.

Il ragazzo sorrise e se lo portò al petto, abbracciandolo con delicatezza: non disse nulla e ben presto, nello scomparto, cadde nuovamente un silenzio tranquillo, rotto dai sospiri di due corpi immersi nella quiete di un sonno cosparso di sogni colorati, sogni in cui le due anime viaggiavano assieme, mano nella mano, inseparabili: avevano tutto il tempo del mondo davanti, non avevano la minima fretta.

In quell'istante, nel mondo, c'erano solo loro e il treno che sfrecciava veloce nel crepuscolo.

E non c'era niente di più bello.