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Autore: Sawako93    20/02/2015    0 recensioni
"Non essere spaventata,da ora in avanti ci sono io, perciò... afferra questa mano... non posso proprio cambiare il tuo passato...ma posso cambiare questo orrendo presente e trasformarlo per te"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Aky: (Uff, non ho voglia di alzarmi, quasi quasi resto a letto e salto il primo giorno di scuola)
Mamma: Aky! Ti muovi? Così farai tardi! Non vorrai mica fare come l’anno scorso milioni di assenze?
Aky: L’intento era quello..
Mamma: Cosa? Farai arrabbiare tuo padre in questo modo, e sai che quando si arrabbia, non la smette più di stressarti!
Aky: Parli sempre per me, ma Hellen si è alzata???
Mamma: Lo sai che lei si alza con tutti i comodi!
Aky: Appunto! Però stressi solo me!
Hellen: Basta lamentarti Aky! Come sempre fai solo la vittima di casa! Muoviti e alzati, dobbiamo andare a scuola!
Hellen è mia sorella minore, esattamente ha un anno meno di me, io la chiamo “capricciosa” , perché ogni volta che vuole qualcosa, insiste finchè non la ottiene!
Hellen: Ci vediamo dopo mamma!
Aky: Non stai mica partendo per la guerra!
Hellen: E dai! Lo sai che sono così! Mi piace essere affettuosa e petulante!
Aky: Lo so, lo so, io invece non riesco proprio ad essere così…
Hellen: Dai dammi un bacino! Pciù!
Aky: Menomale che ci sei tu!
Hellen: Lo so, modestamente sono unica!
Dopo mezz’ora di cammino, finalmente giungiamo al liceo “Dolce Amoris”.
Hellen: Che figata! In confronto alla nostra vecchia scuola che era una bettola, questa fa proprio un altro effetto!
Aky: Eh già…
Prof: I ragazzi di prima e seconda mi seguano, quelli dal terzo in su, si dirigano dall’altro lato dell’edificio!
Hellen: Oh no Aky dobbiamo separarci! Abbracciami!
Aky: Daiii, tanto ci rivediamo dopo, mi raccomando raccontami come è andato il primo giorno…!
Hellen: Eh be certo! Ciao Aky!
Aky: Hellen attenta a dove corri!
SBAM!
Hellen: Ahia!
Ambra: Ehi mocciosa, guarda dove metti i piedi, mi hai sporcato le scarpe nuove!
Hellen: Tanto fanno schifo quelle scarpe! Sei a scuola non alla passerella!
Ambra: Ma come ti permetti insolente! Abbi rispetto per le alunne più grandi di te!
Hellen: Cos’è una minaccia?! Cerchi rogne per caso?
Ambra: Guarda che mio fratello è Nathaniel il delegato della scuola!
Hellen: Natale? Natale chi?
Ambra: Nathaniel! Sei proprio stupida! O mi prendi semplicemente in giro? Vedrai che ti passerà la voglia di insultarmi quando verrai espulsa!
Hellen: Pft!
Aky: (Ed ecco che si mette nei guai già dal primo giorno... meglio affrettarmi prima di fare tardi…)
Passare da una parte all’altra dell’edificio sembrò più difficile del previsto, il corridoio era infinito, le classi troppe, i piani erano 3, gli alunni erano migliaia, non ero per niente abituata a tutta quella gente, rimanere a contatto con le persone mi faceva venire l’ansia, mi faceva ricordare periodi orrendi del mio passato, e puntualmente mi venivano gli occhi lucidi. Rimasi li in silenzio, in mezzo al corridoio, senza essere più in grado di dire una parola.
Ambra: Ehi imbecille cosa fai? Levati dal corridoio, stai intralciando il passaggio di tutti, e specialmente il mio!
Aky: …
Ambra: Che fai non rispondi?? Non ti muovi?? Li, Charlotte, guardate questa tipa stramba, sembra una statua di marmo! Dite che se la spingiamo si sposterà almeno di un centimetro? Per me pesa troppo!
SBAM!
Mi spinsero addosso agli armadietti del personale scolastico, per un attimo temetti di essermi fatta un po’ male alla spalla.
Ambra: Neanche si regge in piedi, cade pure da sola!
Guardai quella ragazza mentre si allontanava assieme alle sue amiche, sculettando come se fosse una vip, rimasi qualche istante li a terra, tutti avevano visto la scena, alcuni ridevano, altri facevano finta di nulla e passavano semplicemente avanti, quando sentii una voce provenire da dietro l’armadietto.
Lysandre: Tutto bene?
Aky: …
Quella voce senza volto finalmente prese forma, era un ragazzo con i capelli bianchi e le punte scure, gli occhi bicolore, ed un abbigliamento in stile vittoriano.
Lysandre: Vuoi che ti dia una mano ad alzarti?
Aky: No, grazie, faccio da sola…
Lysandre: Sei appena arrivata? E’ la prima volta che ti vedo.
Aky: Bè, ci sono migliaia di studenti, non puoi conoscere tutti…
Lysandre: Conoscerli magari no, però riesco a memorizzare i loro volti.
Aky: ?
Lysandre: Sono una persona a cui piace molto osservare la gente.
Aky: Sei un ficcanaso?
Lysandre: No, non sopporto i ficcanaso…
Aky: E allora perché osservi la gente?
Lysandre: Non osservo solo la gente, osservo tutto ciò che mi circonda, è come se vivessi dietro una finestra e guardassi il mondo da li…
Aky: Ho capito cosa intendi dire, diciamo che faccio più o meno la stessa cosa…
Lysandre: Ora devo andare, ho un amico che mi aspetta, stai attenta d’ora in poi… “nuova arrivata” !
Non feci in tempo a salutarlo, e neanche a chiedere il suo nome, era già sparito tra la folla, verso un ragazzo con i capelli rossi che lo attendeva seduto sulla cattedra del bidello.
Aky: (Potrebbe essere quella la mia classe… 3C…)
Appena varcai la soglia della porta, non potetti fare a meno di notare che lei era li.
Ambra: Oh guarda chi c’è! La statua di marmo!
Abbassai lo sguardo e mi affrettai a sedermi in un posto libero.
Ambra: Quel posto è già occupato!
Allora mi alzai, e cambiai banco.
Ambra: Anche quello è occupato!
Aky: …
Mi feci coraggio e dissi con fievole voce
Aky: …allora qual è il mio posto?
Ambra: Che domande! Nel bagno! Ahahahah!
Tutti scoppiarono a ridere, il suono delle loro risate mi rimbombava nelle orecchie, poco a poco il suono diventava sempre più lontano, quasi come fosse un eco, la mia mente era diventata totalmente assente, le uniche domande che mi venivano in testa erano: che ci faccio qui? Perché sempre a me? Per quanto tentai di trattenere le lacrime, non ci riuscii, iniziarono a cadermi enormi goccioloni, dopo ciò, solo l’oblio.
Aky: …
Hellen: Aky! Sono venuti a chiamarmi dall’altro lato dell’edificio! Ma cosa mi combini, e menomale che ero io quella che doveva fare attenzione! Chi è che ti ha ridotto così? Gli gonfio la faccia! Dov’è???
Aky: Hellen…menomale che sei qui.
Hellen: Chi è ???
Aky: Una ragazza della mia classe, penso che tu l’abbia già conosciuta stamattina.
Hellen: Quella cessa con le scarpe schifose???
Aky: Si…
Hellen: Dov’è!!!!
Hellen andò via sbattendo la porta. Subito dopo si riaprì, ed entro qualcuno.
Lysandre: E così sei tu la ragazza.
Aky: ?
Lysandre: Ho sentito una ragazza che urlava uscendo dall’infermeria, e così incuriosito volevo capire cosa stesse succedendo, ti avevo detto di stare attenta…
Aky: Avevi detto di non essere un ficcanaso…
Lysandre: Hai ragione scusa, levo il disturbo.
Aky: Ok…
Lysandre: Stammi bene.
Il ragazzo dai capelli argentei, chiuse la porta alle sue spalle, in un primo momento non ci feci tanto caso, ma poi pensai che fu l’unico assieme ad Hellen a preoccuparsi di me, il che per me era una cosa fuori dal normale.
Aky: (Diavoli, sono ovunque, e non si nascondono…).
  
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