Some legent turn to dust or to gold.
 << I'll be as honest as you let me
I miss your early morning company 
If you get me
You are my favorite "what if"
You are my best "I'll never know" >>
(Forth july- Fall out boy)
 

A volte manca così poco alla morte che nemmeno ne siamo coscienti.

Un momento prima stai ridendo con il tuo migliore amico perché lo smoking gli va troppo stretto colpa delle  spalle larghe e troppi muscoli, privilegi da licantropi, e quello dopo la schiena sbatte contro qualcosa di duro e ti trovi a gridare per il dolore.

La vita sa diventare così strana. Un altro corpo cade vicino a te e sai che inevitabile, che qualcuno deve sempre morire e non importa quanto questo conti o chi sia, la morte non fa preferenze né selezioni.

Come si è portato via tua madre, Allison, la famiglia di Derek, Erica, Boyd e tutti quelli che sono morti e che moriranno dopo di te.

Loro, voi, siete vittime collaterali di una guerra che ha come scopo il bene e la salvezza.

Se avessi la forza sputeresti tutte queste cose in faccia a quel coglione di Harris che ti ripete quanto tu sia egoista.
 

Saresti andato a festeggiare con Scott, dopo tutto quello. Una birra avrebbe reso la mente meno lucida e anche il dolore o forse saresti rimasto semplicemente a casa, tra le coperte, con le mani di Derek a medicarti le ferite e la preoccupazione disegnata sul volto.  Derek, chissà come sta.

Quando ti giri preghi solo che non sia uno dei tuoi, dei vostri, eppure rispecchiarti in quegli occhi così familiari fa più male della pallottola che preme vicino al polmone.

“Non stai guarendo” non è una cosa così ovvia, Cristo, non sta guarendo e la cosa è terrificante perché non può non guarire.

“Già. Devono aver buttato qualche merda pericolosa dentro quei proiettili e ora non riesco più a guarirmi.”
Ride mentre lo dice, come se fosse una cosa divertente.

Lo guardi perplesso e lui guarda te, vorresti raccontargli una barzelletta su due tizi nella loro stessa situazione, non così tragica, e vorresti anche piangere ma non hai la forza di fare nulla di tutto questo.

Poi chiudi gli occhi e li riapri solo quando senti qualcosa di caldo cingerti la vita e un po’ di dolore sparisce.

È poco ma ti fa sentire subito meglio, come se quello bastasse a salvarti dalla morte.

Non sai nemmeno come siete finiti abbracciati, in mezzo alla polvere e al vostro sangue, vittime collaterali di una guerra mai davvero vostra. Non questa volta.

Anche se Malia rimane comunque una delle tue più care amiche e la cugina di Derek, per la prima volta non è una tua, vostra, battaglia.

Non vuoi essere ricordato come il ragazzo, fragile umano, che è morto per la sua ex.

Sei Stiles, adesso, ieri e sempre. Lo stesso Stiles che sta abbracciato a Derek tra cumoli di un passato e un futuro mai vissuto.

“Dovrò fare un discorso a Malia, quando usciremo da questa situazione.”

“Dio, ti prego Derek. Non le servirà un’altra paternale, ha..” vorresti dire un padre ma un colpo di tosse ti trancia il respiro e la presa del lupo si più forte e il dolore meno deciso, solo un poco.

“Shh, va bene così. Le ricorderò soltanto che la prossima volta che rischia di metterci nei casini le aprirò la gola con i denti”

Rantoli  una risata ma si rivela essere un colpo di tosse e sangue. Quel discorso non ci sarà mai come nemmeno una prossima volta in cui salvarvi il culo a vicenda.

“Potrei esserne geloso, quella è la mia frase e la mia minaccia. Non puoi usarla su tua cugina e sulla mia ex, perderebbe tutta la carica di erotismo che ha in se”

Wow, state davvero parlando di sesso, siete proprio senza speranza, eppure fa sembrare il domani più vicino e la morte più lontana.

Non sei davvero pronto a lasciare tutto questo, tuo padre ora che sembra aver ritrovato un vero equilibrio con Melissa al suo fianco, Scott e Kira che si sono amalgamati al punto da non distinguersi più. Ogni tanto questa cosa ti fa paura perché anche con Allison era così eppure ora lei si trova tre metri sotto terra da meno anni di quanti realmente vi sembrano.

Non vuoi lasciare Lydia che sembra aver trovato un po’ di felicità e stabilità e tutto il resto del branco. Non vuoi lasciare Derek.
Né ora né mai. Lo stringi a te, con le poche forze rimaste ed è stupido, buffo e infantile pensare che sei geloso di qualcosa che effettivamente ha solo un nome.

Te lo hanno già portato via troppe volte non vuoi che la morte lo faccia per davvero.

“Ci seppelliranno vicini, devono.. devono farlo. O tornerò a prendere a calci in culo Scott, capito Stiles?” e ancora una volta capisci che essere umano meraviglioso è Derek Hale e di cosa il mondo si stia privando.

Ti giri verso di lui, un sasso preme contro il fianco e la ferità brucia. Nulla ha davvero importanza, ora che vi guardate negli occhi.

Poi tutto intorno a voi smette progressivamente di esistere.

La prima cosa che si dissolve è il movimento delle persone intorno a voi, l’unico che riesci davvero a percepire è quello delle mani di Derek che ti sistemano contro il suo petto, come quando ti addormenti sul divano del loft e poi ti svegli sul suo letto perché odia farti venire mal di schiena quando avete la possibilità di sfruttare qualcosa di più comodo.

Poi gli occhi si chiudono e ti prometti di imprimerti per bene il viso di Derek Hale nella memoria. Sta tentando di sorriderti, sembra si stia addormentando e la ferita che squarcia il petto non si sta rimarginando nemmeno un po’. Probabilmente non si chiuderà mai o lo farà Deaton quando ormai sarà totalmente inutile.

Lo baci, per l’ultima volta, ed è uno sfioramento di labbra così leggero che ringrazi Dio per avertelo fatto percepire.

Alla fine ti addormenti solamente, con il battito del cuore, gli ultimi batti del cuore, di Derek che ti rimbombano nelle orecchie.

Ed è buffo, desolante e orribile, per chi rimarrà vivo, trovarvi così. Abbracciati, vicini abbastanza per baciarvi ma senza la possibilità di poterlo più fare mai più.
 

Tags: Derek Hale/Stiles Stilinski; whatif?; agnst; drammatico; endgames; s5; end up together such as has begun.



Angolo autrice.
Questa cosa mi ha preso un sacco di tempo, ore di sonno, di studio, di fogli buttati, plot scartati, rivisti e appallottolati.
Alla fine sono arrivata a questa conclusione che si è soddisfacente ma.
Ha un sequel, una cosa molto fluff, con Claudia, Talia e tutta la gente già morta in precedenza e nessun rimando poi alla terra, quindi sto valutando che farmene, a dire il vero.
Lo so, avevo promesso che sarei tornata con qualcosa non inerente a Sterek ma ehi, nessuno mi aveva detto che scrivere di Peter, Isaac e Jackson sarebbe stato un continuo finire per plottare Jackson che bacia Peter, okay? 
Comunque ho una raccolta in lavorazione, bugia ho solo tutti i prompt devo ancora fisicamente scriverla, solo che ci vorrà un pò perchè la scuola mi impedisce anche di respirare e dopo questa nota devo bere caffè e fare antropologia perchè martedì ho una verifica e ieri ho finito di vedere The Mentalist e Rubicon e Vikings quindi non ho aperto libro.
Fatemi sapere cosa ne pensate!

Rei.


P.S.: si ringraziano i FoB per la collaborazione nel titolo e nella canzone d'ispirazione, grazie *w*