Serie TV > Criminal Minds
Ricorda la storia  |      
Autore: Soul On Fire    07/12/2008    6 recensioni
Una festa a tema nella BAU. Emily è in alto mare, ma Garcia si trasforma nella fata turchina e...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aaron Hotchner, Emily Prentiss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: One last chance for one last dance.
Autore: Soul On Fire
Fandom: Criminal Minds
Rating: G
Genere: Romantico, Sentimentale.
Beta-reader: My adored and beloved.
Personaggio/Coppia: Emily Prentiss/Aaron Hotchner.
Conteggio parole: 1116 parole, one-shot.
Disclaimer: i personaggi appartengono a Jeff Davis, questa storia non è a scopo di lucro.
Nota #1: La canzone della festa e da cui è tratto il titolo è Far Away dei Nickelback.
Nota #2: Commentate e criticate, non ha molto senso, ma mi piace pensare che tutto abbia inizio così.
Nota #3: Spoiler sulla terza stagione, ambientata dopo la puntata 3x19.
Nota #4: Grazie a Fra e a Milla per i loro preziosi commenti.

One last chance for one last dance.

Behavioural Analysis Unit, Quantico, Virginia, h. 19.30

Garcia aveva avuto la brillante idea di organizzare una festa a tema. Sentiva il bisogno di creare un distacco emotivo da tutto quello che passava sui suoi schermi e pensava che l’intera squadra avesse bisogno di un po’ di sano divertimento.
Emily aveva trovato molto carina l’idea di una festa, se non fosse per il fatto che avrebbe dovuto trovare un costume decente, altrimenti Penelope si sarebbe offerta al volo di aiutarla e avrebbe sfornato qualche strana idea. Il tema di certo non aiutava: la BAU in un mondo fatato. La sua fantasia non sembrava voler collaborare, l’unico travestimento che le era sembrato realizzabile era quello di cappuccetto rosso, una delle fiabe più brutte che avesse mai letto. Una mantella scarlatta e il costume era pronto, orribile ma pratico. Mancavano soltanto poche ore, era già pienamente consapevole che Morgan l’avrebbe chiamata per almeno un mese e mezzo cappuccetto, e avrebbe fatto battute sciocche del tipo: “Cappuccetto ci prendiamo un cappuccino?” Si sentiva già la sua risata nell’orecchio: ‘’Sei andata a trovare la nonna oggi?’’
Garcia aveva avuto una pessima idea.
Che cosa avrebbe pensato Hotchner vedendola così? Tutto il rispetto che si era guadagnata si sarebbe disintegrato in mezzo secondo.
Certo, si trattava di una festa, ma era pur sempre il suo capo, anche se sentiva di avere un feeling speciale con quell’uomo taciturno e un po’ misterioso.
-Dolcezza, trovato il costume? – disse una voce alle sue spalle, e precisamente l’artefice della sua rovina: Penelope.
-Sì- rispose Emily riluttante, aspettandosi già un interrogatorio.
-E non vuoi proprio rivelare di cosa si tratta? Io sarò Alice nel paese delle meraviglie. Adoravo quella fiaba da bambina. – disse Garcia con occhi sognanti.
- Cappuccetto rosso. Sarò quell’ingenua di cappuccetto rosso che si fa adescare e quasi mangiare da un lupo. E niente commenti Penelope, è tutta colpa tua.– ribatté guardandola torva.
-Tesoro, ammettilo, ti serve una mano, non puoi presentarti vestita così. – rispose sorridendo Garcia, mentre i suoi occhi brillavano dalla gioia per aver trovato un’altra vittima su cui fare esperimenti. Emily sapeva che niente avrebbe potuto fermarla.
-Che cos’hai in mente Penelope? Niente alieni o cose simili, altrimenti mi tengo cappuccetto.–
- Pensavo a Cenerentola. Non vorresti impersonarla? Ho già tutto l’occorrente a casa, non devi far altro che seguirmi, e più tardi mi ringrazierai per aver trovato il principe che tanto stavi cercando. - Emily non fece nemmeno in tempo a rispondere, Garcia la stava già trascinando fuori dall’ufficio. In quel preciso istante decise che nella sua vita precedente doveva aver commesso qualcosa di tremendo per meritarsi una simile punizione: cenerentola. La cosa più patetica di questo mondo. Alla sua età vestirsi così era come annunciare pubblicamente di essere una single incallita in cerca del principe azzurro che le riporti la sua scarpetta.
****

Joe’s, in un vicolo sperduto di Quantico, Virginia, h. 22:00.

Si sentiva tremendamente in imbarazzo. Da quando Cenerentola indossava un abito porpora scollato? Non era quella la fiaba che aveva letto da bambina, la sua Cenerentola era vestita di turchese e non assomigliava a Jessica Rabbit. Garcia aveva esagerato, ma Emily non aveva trovato nessun motivo valido che l’aveva convinta del contrario, l’aveva letteralmente obbligata a uscire conciata in quel modo. Il risultato era che Alice si trovava immersa nel suo mondo delle meraviglie mentre socializzava con Batman-Morgan e Cenerentola era seduta in solitudine con un bicchiere di birra che non aveva nemmeno toccato. Il principe doveva aver trovato traffico.
Mentre cercava una qualsiasi scusa per svignarsela, Hotch si era avvicinato:
- Tutto ok?-
- Oh, sì grazie. Bella festa vero?- sollevò lo sguardo e notò che Aaron aveva semplicemente tolto la cravatta dal suo solito completo. Si sentì ancora più imbarazzata.
- Garcia ha avuto una splendida idea, ma fortunatamente in quanto capo ho potuto evitare il travestimento.- le rispose con un mezzo sorriso.
- Come puoi vedere io sono caduta nelle sue grinfie. Alice non è poi così santa come vuol fare credere. –
Hotch le sorrise di rimando. C’era intesa fra loro, Emily si trovava a suo agio con lui e riusciva a percepire ogni sua emozione soltanto fissandolo negli occhi. Non voleva farsi illusioni, era il suo capo, provava un profondo rispetto per lui e non voleva creare problemi che avrebbero compromesso il loro rapporto lavorativo. Ma quella sera, nonostante non se ne rendesse conto, Emily brillava come una stella nel suo magnifico vestito porpora, che sottolineava i suoi immensi occhi nocciola.
Gettò uno sguardo per cercare il resto della squadra e vide Reid-Superman che sotto istruzioni di Morgan cercava di socializzare con una ragazza, o meglio, con la Bella Addormentata nel bosco, mentre JJ e Will si tenevano per mano dolcemente e chiacchieravano. Rossi-Robin Hood era in compagnia di una bella signora-Wonder Woman, e sicuramente non aveva nessuna voglia di essere disturbato. Emily notò che Garcia si stava pericolosamente avvicinando al microfono della band che suonava quella sera.
-Vorrei ringraziare tutti per essere venuti questa sera, specialmente per aver accettato l’idea della festa in maschera. E grazie Joe, per avermi supportato in questa follia.- annunciò Penelope rivolgendosi al gestore del Pub, che le rispose con un benevolo cenno di mano.
-Ma soprattutto- continuò Garcia – vorrei ringraziare con tutto il cuore la mia squadra per essermi stata vicina nei momenti difficili. Questa canzone la dedico a voi. Ovviamente il ballo è d’obbligo!- concluse Penelope suscitando una risata generale.
Le luci si fecero soffuse e una dolce melodia invase la sala.
Emily era commossa a causa del discorso di Garcia, sapeva cosa aveva passato: si era trovata ad un passo dalla morte, ma aveva lottato con tutte le sue forze per non cadere in quel baratro. E ora era lì a festeggiare con loro, una vera forza della natura che contagiava tutti con il suo sorriso.
Scosse il capo sorridendo. Aveva scelto la sua canzone preferita. La voce profonda di Chad Kroeger invase i suoi pensieri.

On my knees, I'll ask
Last chance for one last dance
'Cause with you, I'd withstand
All of hell to hold your hand
I'd give it all
I'd give for us
Give anything but I won't give up
'Cause you know

That I love you
I have loved you all along
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me
and you'll never go

- Emily Prentiss, mi concede questo ballo?- le sussurrò Aaron tendendole la mano.
Il suo battito accelerò a dismisura, temeva che anche Hotch potesse sentirlo. Sorrise e si lasciò andare.
Era emozionata come se fosse ancora un’adolescente alle prese con il primo amore. Aaron le cinse la vita con una mano, mentre la fissava intensamente. Emily era imbarazzata, ma resse il suo sguardo e si avvicinò sempre di più al suo volto. Aaron trattenne per un secondo il respiro, e questa volta fu il suo di battito ad accelerare pericolosamente. Le loro labbra si sfiorarono, entrambi socchiusero gli occhi e si abbandonarono al loro primo bacio.

I wanted
I wanted you to stay
'Cause I needed
I need to hear you say
That I love you
I have loved you all along
And I forgive you
For being away for far too long
So keep breathing
'Cause I'm not leaving you anymore


-Ti perdono.- gli sussurrò Emily.
-Per cosa?- Hotch la guardava tra lo sconvolto e il divertito.
-Per essere stato lontano per tanto tempo, troppo.-
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: Soul On Fire