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Autore: Melepatia_2571    21/02/2015    0 recensioni
cosa ha pensato Mark quando la Berga si è schiantata?
gli ultimi secondini di Mark, i suoi ultimi respiri raccontati con un pizzico di ironia (per sdrammatizzare)
dal testo
Forse sto impazzendo mentre muoio. Non lo so. Ma solo ora mi rendo conto di essere sempre stato in paradiso. Di essere sempre stato tra gli angeli. E penso che sopravvivere sia valsa la pena, perché fin quando ero con tutti loro stavo bene. Mi sentivo a casa.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Avete presente  quando vi sentite cadere il mondo addosso? E’ esattamente quello che sta succedendo a me, letteralmente. Già, perché mi sta precipitando un palazzo in testa. Ora mi immagino le vostre facce interrogative, ma è tristemente così. Me ne sto andando da questo orribile mondo che sta cadendo a pezzi.
Non avrei mai immaginato di morire così, dopo aver passato più di un anno a sopravvivere tra eruzioni solari, tsunami, temporali e fulmini, dardi che piovono dal cielo, malattie mortali, pazzi assassini e il cibo di Alec!!
 Mi sarei aspettato di morire per l’Eruzione al massimo, magari mi avrebbe ucciso uno di quei folli cannibali o mi avrebbero appunto mangiato. Forse sarei morto impazzendo lentamente; sarei andato in giro a chiedere medaglioni di pollo fritto delirando come un ubriaco.
Ma mai avrei immaginato di morire spiaccicato da un grattacielo abbattuto da una Berga  guidata da ciò che mi rimane della mia famiglia. Sì, perché ormai Alec è più di un amico o di un omone da stuzzicare, più del vecchio orso; lui è un fratello, un nonno, uno zio, un padre. E ha ceduto anche lui all’Eruzione. Come tutti d’altronde.
Credevo che non avrebbe perso lucidità; invece ora si va a suicidare. Ma è sempre coraggioso perché ci vuole fegato per far decollare un aeromobile e mandarlo a sbattere contro un palazzo, contro quel palazzo. Alec è sempre stato coraggioso (sì, lo ripeto), ha sempre continuato a camminare lungo questa strada; l’abbiamo percorsa insieme: io, Alec, Trina, Lana, Darnell, il Rospo, Misty, Baxter e anche Deedee. Ma tutte le strade finiscono, purtroppo. Devono finire. Tutto ha una fine. Però la fine è solo l’inizio*. Ci sarà dell’altro dopo di noi, dopo questa strada.
Ora che ci penso, percorrere sempre la stessa strada annoia. Già, mi sono scocciato di questo mondo, di sopravvivere, di stare alle regole di quel demente di destino che abbiamo cercato di cambiare innumerevoli volte.
Modestamente, avrei voluto solo chiedere un appuntamento a Trina quel giorno. Avevo forse chiesto troppo?! Un appuntamento. Invece no: eruzioni solari, tsunami e chi più ne ha più ne metta. Però, a parte questi piccoli dettagli, se non fosse successo tutto quello, non sarei mai diventato il suo ragazzo e non avrei conosciuto gli altri. Ci sono i più e i meno. Dopo le cose brutte vengono sempre le cose belle.
E ora, la cosa più bella e meravigliosa è che sto morendo tra le braccia di Trina.
Lei mi sta baciando e sento tutto l’affetto e l’amore che c’è in lei, in noi.  Sento dei brividi lungo la spina dorsale e il caldo si mischia al freddo. Mi sembra di non avere più l’Eruzione, mi dimentico tutto, mi dimentico che sto morendo. Dimentico e mi lascio andare. Ci lasciamo andare. L’uno tra le braccia dell’altra. E libero tutto quel calore, quell’amore che c’è in me, non solo per lei. Forse lei non si ricorda nemmeno di me, forse io mi sto dimenticando davvero di lei, di tutto e tutti. Forse sto impazzendo mentre muoio. Non lo so. Ma solo ora mi rendo conto di essere sempre stato in paradiso. Di essere sempre stato tra gli angeli.
E penso che sopravvivere sia valsa la pena, perché fin quando ero con tutti loro stavo bene. Mi sentivo a casa. Non temo più quei ricordi che mi facevano sudare e urlare nelle notti perché ricordavo una meravigliosa avventura vissuta con persone meravigliose. E quando mi svegliavo loro erano intorno a me, a farmi compagnia e a rassicurarmi, anche stando in silenzio. Solo ora me ne accorgo.
Penso di aver vissuto un’avventura indimenticabile, penso di aver vissuto in paradiso. E ogni avventura ha una fine, come i libri: c’è sempre un punto, che magari dice troppo poco, che magari non sarà mai abbastanza. Ma ciò che conta è quello che c’era prima del punto.
E io sono felice di mettere un punto al mio libro, alla mia storia, alla mia avventura perché so di aver vissuto in paradiso.
E ora sono qui, che spreco i miei ultimi respiri baciando la ragazza che amo come se non ci fosse un domani, il che è vero.
Sento la Berga schiantarsi, le  urla degli infetti, i muri che cadono, i vetri che si frantumano. Sento i sussurri di Trina sulle mie labbra < ti amo> .
Sento di nuovo il sapore delle sue labbra sulle mie, sento ancora quel calore che però, ora, è sovrastato dal freddo. Perché sto morendo, perché me ne sto andando. E mi sento scivolare via. E mi accorgo di essere in paradiso,  mi accorgo di essere sempre stato in paradiso.







note di moi
*la frase è sulla copertina di LA MUTAZIONE e mi ha ispirato U.U
non potete nemmeno immaginare quanto ci abbia messo per scriverla e ora che l'ho pubblicata mi sento meglio.
praticamente verso le 12.30 mi sono alzata dal letto e ho cominciato a scrivere, così, come se niente fosse, e ho finito verso le 2.00. Già.
quindi spero che vi piaccia e che non si vedano le borse agli occhi. spero che recensirete e che abbiate pianto e riso mentre la leggevate.
baci e mele
XD

p.s. la long non è ancora stata aggiornata perchè la me sta ancora produceno il capitoletto.

au revoir
 
   
 
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