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Autore: Agapanto Blu    22/02/2015    2 recensioni
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***
In alcuni casi, è più facile ammettere certe cose se protetti da uno schermo e un nome falso.
***
Sorpresa!Fic quindi non troverete i nomi dei due personaggi che si incontreranno su questo particolare social-network di mia invenzione di nome Black Wonderland, tuttavia sappiate che ci sono piccole parti Shonen-ai quindi solita storia: non piace, non leggete. ;)
Vagamente stile copione o SMS ma con "discernimento" e narrazione sul finale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Black Wonderland


 
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***Perdono***
 
UnforgivableSinner è entrato a Black Wonderland.
Status: Numeri. Lettere. Codici. In un mondo di nebbia non esistono volti e la verità è meno affilata, in un mondo buio i rimpianti fanno meno male e i muri crollano senza vittime esponendo i nudi corpi raggomitolati su sé stessi di chi nella realtà non può nemmeno permettersi una lacrima.
 
Hypocrite è entrato a Black Wonderland.
Status: Numeri. Lettere. Codici. Non esisti e, finalmente, smetti di disgustarti con la tua stessa esistenza.
 
***Perdono***
 
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Sono le 02.05 del 14 Febbraio.
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Bentornato,
UnforgivableSinner
 
***Perdono***
 
UnforgivableSinner ha modificato il suo status:
-You’ve been walking around in tears, no answers are there to get. You won’t ever be the same: someone cries and you’re to blame.
 
Hypocrite sta scrivendo.
 
Hypocrite:
-È una bellissima canzone, ma non è un po’ triste come nickname?
 
UnforgivableSinner sta scrivendo.
 
UnforgivableSinner:
-Non credo che “Ipocrita” sia molto meglio.
 
Hypocrite:
-Forse.
-Ma ai peccati si può rimediare.
 
UnforgivableSinner:
-Non sempre e non a tutti.
-Alcune cose…semplicemente non posso essere dimenticate.
-Tantomeno perdonate.
 
Hypocrite:
-Dicono che riconoscere il proprio errore è il primo passo per fare ammenda.
 
UnforgivableSinner:
-O solo il primo verso il baratro.
-A volte, sarebbe meglio non rendersi conto di quanto male facciamo agli altri. Si dice anche che l’ignoranza è una benedizione.
 
Hypocrite:
-C’è differenza tra ignoranza e cecità. La prima è ancora scusabile, è la seconda che non può essere perdonata.
-È troppo facile girarsi dall’altra parte quando le cose vanno male.
 
UnforgivableSinner:
-E questo sarebbe ciò che ti rende un ipocrita? Perdonami se rido.
-Tra chi commette il peccato e chi resta a guardare, il primo è sempre il peggiore. Se il secondo non ha il coraggio per intervenire, allora non lo ha nemmeno per ferire.
-Agire nel male significa avere la forza di fare qualcosa e usarla nel modo sbagliato.
 
Hypocrite:
-E restare a commiserarsi senza cercare di rimediare? Quello è avere la forza di fare e non usarla per nulla.
 
UnforgivableSinner sta scrivendo.
UnforgivableSinner sta cancellando.
UnforgivableSinner sta scrivendo.
 
UnforgivableSinner:
-Sei ben pronto a dare consigli agli altri, Hypocrite, ma mi domando se tu sia altrettanto bravo nel seguirli.
 
Hypocrite:
-Per nulla.
-Ma io sono un ipocrita, ricordi?
 
***Perdono***
 
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Sono le 02.07 del 19 Febbraio.
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Bentornato,
Hypocrite
 
***Perdono***
 
Hypocrite ha modificato il suo status:
-You don’t have to say I’m sorry ‘cause it ain’t for me: with a friend like you I don’t need an enemy.
 
UnforgivableSinner:
-Perché ho l’impressione che tu non condivida questa canzone dalla parte del cantante?
 
Hypocrite:
-Perché i peccatori sono quasi sempre intelligenti.
 
UnforgivableSinner:
-O perché, per essere un ipocrita, sei un po’ troppo facile da leggere.
-Sei sempre così diretto come l’ultima volta?
 
Hypocrite:
-Essere diretti non significa dire tutto ciò che si pensa.
-Sono molto peggiore di quanto credi.
 
UnforgivableSinner:
-Non concordo.
 
Hypocrite:
-Non mi conosci.
 
UnforgivableSinner:
-Vero.
-Però conosco qualcuno che ti somiglia molto.
-E, credimi, anche se mi ci è voluto un po’ per capirlo, lui non è affatto né debole né… ipocrita, appunto… come credevo.
-È molto, molto più forte di quanto avessi mai immaginato e lo rispetto moltissimo per questo.
 
Hypocrite:
-E tu?
-Tu quanto sei forte?
 
UnforgivableSinner:
-Prego?
 
Hypocrite:
-Come se non avessi capito.
-Hai provato a farti perdonare?
 
UnforgivableSinner:
-Sei davvero testardo, Hypocrite.
-Non ti arrendi mai, vero?
 
Hypocrite:
-Non è nella mia natura crollare senza lottare.
-Anche agli ipocriti non piace perdere, Sinner-san.
 
UnforgivableSinner:
-Oh, lo immagino. Vincere piace a tutti.
 
Hypocrite:
-E ai peccatori? Ai peccatori piace vincere?
 
UnforgivableSinner:
-Non possono farne a meno.
 
***Perdono***
 
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Sono le 02.33 del 22 Febbraio.
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Bentornato,
UnforgivableSinner
 
***Perdono***
 
Hypocrite:
-Credevo non ti saresti più fatto vivo, oggi.
 
UnforgivableSinner:
-Chiedo scusa. Un impegno che si è prorogato più del previsto.
 
Hypocrite:
-Non è necessario che ti scusi, tanto stavo leggendo un po’ mentre ti aspettavo.
-Spero tu ti sia divertito.
 
UnforgivableSinner:
-Temo che stare seduto ad un tavolo per ore con vecchi barbagianni buoni solo per essere impagliati che fingono di discutere di affari mentre bevono litri di sake per giustificare il modo in cui guardano le cameriere non sia il mio concetto ideale di ‘divertimento’.
 
Hyprocrite:
-Mi dispiace.
 
UnforgivableSinner:
-Per quale motivo? Non è certo colpa tua.
 
Hypocrite:
-Mi dispiace lo stesso.
-Sei stanco? Preferisci andare a dormire?
 
UnforgivableSinner:
-Sono stanco, ma preferisco parlare ancora un po’.
 
Hypocrite:
-Se ne sei sicuro.
-Per favore, non stancarti troppo, comunque.
 
UnforgivableSinner:
-Terrò nota della tua premura, Hypocrite.
 
Hypocrite:
-Ho come la sensazione di aver appena parlato ad un muro.
-Non lo farai per nulla, vero?
 
UnforgivableSinner:
-Probabile.
 
Hypocrite:
-Potresti almeno provare ad essere meno palese.
-Hai risolto qualcosa con la tua coscienza?
 
UnforgivableSinner:
-Credo che andrò a dormire, tutto sommato.
 
Hypocrite:
-…
-Buonanotte.
 
UnforgivableSinner:
-Buonanotte.
 
***Perdono***
 
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Sono le 01.00 del 24 Febbraio.
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Bentornato,
Hypocrite
 
***Perdono***
 
UnforgivableSinner ha modificato il suo status:
- E tu che non capisci […] che ci assomigliamo tanto, ma se un giorno sono nato, è per essere diverso da chiunque, anche da te. Siamo dello stesso sangue, ma non sono come te.
 
Hypocrite:
-Come mai questo status?
-È successo qualcosa?
-Sinner-san?
 
UnforgivableSinner ha effettuato il log-out.
 
***Perdono***
 
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Sono le 04.13 del 25 Febbraio.
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0 membri online.
 
Bentornato,
Hypocrite
 
***Perdono***
 
Hypocrite ha modificato il suo status:
-It’s alright if there’s nothing more to say.
 
***Perdono***
 
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Sono le 01.56 del 15 di Marzo.
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Bentornato,
Hypocrite
 
***Perdono***
 
Hypocrite ha modificato il suo status:
-I… I want to hear your reasons, I want to hear you tell me why I should stay.
 
***Perdono***
 
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Sono le 02.01 del 31 Marzo.
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Bentornato,
UnforgivableSinner
 
***Perdono***
 
UnforgivableSinner ha modificato il suo status:
-So this is me swallowing my pride, standing in front of you saying I’m sorry for that night.
 
Hypocrite sta scrivendo.
 
Hypocrite:
-Non sei così imperdonabile come ti ostini a pensare.
 
UnforgivableSinner:
-Forse sei tu che sei troppo indulgente.
 
Hypocrite:
-Credevo avessimo già chiarito che non mi conosci, quindi non puoi giudicare.
 
UnforgivableSinner:
-Forse.
 
Hypocrite:
-Cosa vorrebbe dire, questo?
-No, lascia perdere.
-Non me lo diresti comunque.
 
UnforgivableSinner:
-Se anche te lo dicessi, potrei comunque mentirti, no?
 
Hypocrite:
-Potresti uscire dalla chat e sparire nel nulla per settimane, forse, ma non mentirmi.
-Non lo faresti mai.
 
UnforgivableSinner:
-Adesso chi è che giudica senza conoscere?
 
Hypocrite:
-Qualcuno che è bravo a condannare le colpe degli altri, ma poi compie le stesse in prima persona.
-Credo che la parola giusta sia “ipocrita”.
 
UnforgivableSinner:
-E io credo di non essere l’unico a dover fare i conti con la propria coscienza.
 
Hypocrite:
-Idem come sopra.
-“Ipocrita”.
 
UnforgivableSinner:
-È un po’ troppo facile andare a nascondersi dietro la parola “ipocrita” tutte le volte.
 
Hypocrite:
-È un po’ troppo facile smettere di rispondere quando le domande iniziano a farsi serie.
 
UnforgivableSinner:
-Quanto sei testardo.
 
Hypocrite:
-“Quanto sei nero.” disse il corvo al merlo.
 
UnforgivableSinner:
-Sei la seconda persona a questo mondo che sia in grado di ribattermi così.
-Siine orgoglioso.
 
Hypocrite:
-Lo farò.
-Aspetta…
 
Hypocrite ha modificato il suo status:
-Testardo orgoglioso.
 
UnforgivableSinner ha modificato il suo stato:
-Esasperato.
 
Hypocrite sta scrivendo:
-Questo è essere cattivi.
 
UnforgivableSinner:
-Questo è essere onesti.
 
Hypocrite:
-Disse il peccatore.
 
UnforgivableSinner:
-Mi sta venendo mal di testa.
 
Hypocrite:
-Probabilmente è la punizione degli déi per i tuoi peccati.
 
UnforgivableSinner:
-Non è possibile, quella ce l’ho già: tu basti e avanzi, come castigo.
 
Hypocrite:
-Giudizio immeritato.
 
UnforgivableSinner:
- … Devo anche risponderti?
 
Hypocrite:
-Se proprio devi, preferirei rispondessi a questo.
-Come mai non ti sei più connesso?
 
UnforgivableSinner:
-Io e mio padre abbiamo…discusso.
 
Hypocrite:
-Capisco.
-Scusa per aver insistito.
 
UnforgivableSinner:
-No, va bene.
-Non mi sono potuto connettere perché ero in ospedale.
 
Hypocrite:
-…
-Per via della…discussione con tuo padre?
 
UnforgivableSinner:
-La mela non cade mai troppo lontana dall’albero.
-Forse sono così perché ho preso da lui.
 
Hypocrite:
-Così come?
-Intendi così attento o così rispettoso degli altri?
-O così autocritico?
-O così modesto?
-O così brillante?
 
Hypocrite sta scrivendo.
 
UnforgivableSinner:
-Ho afferrato il concetto, Hypocrite, adesso smettila.
 
Hypocrite:
-Non finché Sinner-san non si rimangerà quello che ha scritto.
 
UnforgivableSinner:
-Torniamo per l’ennesima volta sullo stesso discorso, Hypocrite.
-Non ci conosciamo, eppure continuiamo a sputare giudizi l’uno sull’altro.
 
Hypocrite:
-È stato Sinner-san ad incominciare.
-Io ho il diritto di finire.
 
UnforgivableSinner:
-Hypocrite, davvero, chiudiamo questo argomento.
 
Hypocrite:
-No.
-È palese che tu non sia quel genere di persona.
-Non saresti capace di essere un pericolo per nessuno.
 
UnforgivableSinner:
-Tu non hai la benché minima idea di come io sia!
-Di ciò che posso fare e di quanto pericoloso posso essere!
 
Hypocrite sta scrivendo.
 
UnforgivableSinner:
-Pensi che io sia una brava persona solo perché ci siamo scambiati due messaggi e perché hai sentito una storiella strappalacrime su di me?!
-Credi basti questo?!
-Non sai niente, Hypocrite, proprio niente!
 
UnforgivableSinner ha effettuato il log-out.
 
Hypocrite:
-Qualcuno che prova tanto rimorso per un errore del passato, al punto da ritenere sé stesso imperdonabile, non può essere una persona crudele, altrimenti avrebbe semplicemente ignorato le proprie responsabilità per andare avanti a fare ciò che gli pareva!
-Sinner-san?
 
Hypocrite ha eseguito il log-out.
 
***Perdono***
 
Benvenuto a Black Wonderland.
Sono le 05.30 del 31 di Marzo.
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Bentornato,
Hypocrite
 
***Perdono***
 
Hypocrite:
-Come mai di nuovo qui?
-Credevo avessi fatto il log-out tre ore fa.
 
UnforgivableSinner:
-Forse sono un po’ un ipocrita anche io.
 
Hypocrite:
-Meno male.
 
UnforgivableSinner:
-E perché mai?
 
Hypocrite:
-Perché così io posso essere un po’ peccatore.
 
UnforgivableSinner:
-Mi sembra onesto.
-Adesso vai a dormire.
-Come avresti dovuto fare tre ore fa.
 
Hypocrite:
-Intendi quando tu hai fatto il log-out o quando hai rifatto il log-in, tre minuti dopo?
 
UnforgivableSinner:
-Ho diritto ad essere un po’ ipocrita, ti ricordo.
 
Hypocrite:
-Allora io posso fare il peccatore e mentire dicendo che ho dormito durante il mio periodo di log-out?
 
UnforgivableSinner:
-Di solito, mentire riesce meglio se non avvisi il tuo interlocutore che lo stai facendo.
-Va’ a dormire.
-Subito.
 
Hypocrite:
-Impossibile.
 
UnforgivableSinner:
-E perché mai, di grazia?
 
Hypocrite:
-Sono le sei del mattino.
-Devo andare agli allenamenti di basket o la coach mi ucciderà con una mossa di wrestling.
-Ti lascerò fare il prepotente un’altra volta, Sinner-san.
-Buonanotte a te.
 
Hypocrite ha eseguito il log-out.
 
UnforgivableSinner:
-Prego?!
-Hypocrite?!
 
UnforgivableSinner ha eseguito il log-out.
 
***Perdono***
 
Benvenuto a Black Wonderland.
Sono le 02.07 del 1 di Aprile.
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Bentornato,
Hypocrite
 
***Perdono***
 
Hypocrite:
-No.
 
UnforgivableSinner:
-Aspetta!
 
Hypocrite ha eseguito il log-out.
 
***Perdono***
 
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Sono le 07.07 del 2 di Aprile.
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Bentornato,
UnforgivableSinner
 
***Perdono***
 
UnforgivableSinner:
-So che sei on-line quindi non provare ad ignorarmi.
 
Hypocrite:
-Non darmi ordini.
 
UnforgivableSinner:
-Ti sei finto malato per evitarmi, ieri.
-Sei stato irragionevole.
 
Hypocrite:
-Non so nemmeno se sei davvero chi penso tu sia.
 
UnforgivableSinner:
-Piantala di rifiutarti di guardare in faccia la realtà.
 
Hypocrite:
-Come se tu ti fossi comportato in modo molto diverso!
 
UnforgivableSinner:
-E questo cosa vorrebbe dire?!
 
Hypocrite:
-Oh, io non lo so!
-Dimmelo tu, visto che sai sempre tutto e hai sempre ragione!
-Da quanto è che sai chi sono e ti diverti a prendermi in giro così?!
-Non ti facevo capace di arrivare a tanto.
 
UnforgivableSinner:
-Adesso basta!
-Non credi che tra noi due io sia quello con più diritto di essere furioso per questa storia?
-Non sei tu quello che ha confessato di essere stato spedito in ospedale da suo padre ad un ex-compagno di squadra senza saperlo.
 
Hypocrite sta scrivendo.
Hypocrite sta cancellando.
Hypocrite sta scrivendo.
 
Hypocrite:
-Magari è tutto un equivoco?
-Magari ci sbagliamo.
 
UnforgivableSinner:
-Ti prego, non deludermi cercando una scappatoia così fragile.
-Ora come ora non ho la forza di mettermi a litigare con te per una cosa del genere.
-Voglio solo...
-Immagino che pensare di fingere che nulla sia mai successo sia troppo semplicistico, vero?
 
Hypocrite:
-Per favore, ora non essere tu a deludere me.
-Mi conosci, sai bene che non posso fare finta di non aver mai sentito una cosa del genere.
-Specialmente se si tratta di te.
 
UnforgivableSinner:
-Lo so.
 
Hypocrite:
-Quest’ultimo commento è molto da sbruffone.
 
UnforgivableSinner:
-Stavo già rispondendo prima che aggiungessi l’ultima parte, credimi.
-Intendevo solo dire che so come sei fatto.
-Lasciare qualcuno in difficoltà non è nel tuo stile.
 
Hypocrite:
-Non “qualcuno”.
-Solo le persone a cui voglio bene.
-Sono pur sempre un ipocrita.
 
UnforgivableSinner:
-A proposito di questo…
-È colpa mia?
 
Hypocrite:
-Cosa?
 
UnforgivableSinner:
-Il tuo pensare di essere un ipocrita.
-È per colpa di quello che ti ho detto dopo la Winter Cup di terza media?
-Se è per questo, allora sappi che non lo penso più da tempo ormai.
-In quel preciso momento, non riuscivo a vedere che il vero motivo per cui tu non avessi fatto niente fino ad allora fossimo…noi.
-Non mi rendevo conto che stavi solo facendo ciò che hai sempre fatto.
 
Hypocrite:
-Ciò che ho sempre fatto?
 
UnforgivableSinner:
-Rinunciare completamente a tutto, anche a ciò in cui credi, per i tuoi amici.
-Nelle partite dove non conoscevi gli avversari, la tua priorità eravamo noi perché all’epoca… beh, eravamo noi i tuoi amici.
-Non ho capito quanto male ti avesse fatto trovare persone a cui tenessi da entrambi i lati della barricata, né quanto sia stato difficile per te decidere alla fine di provare a fermarci.
-Ti ho detto delle cose orribili, dopo averne fatte di altrettanto brutte a te e agli altri fino ad allora, ma adesso ti posso assicurare che non le penso più per nulla.
-Non ci sono scuse per tutto il dolore che ti ho fatto passare.
 
Hypocrite sta scrivendo.
 
Hypocrite:
-Penso che dovresti smetterla di cercare di prenderti tutte le colpe.
 
UnforgivableSinner sta scrivendo.
 
Hypocrite:
-No, aspetta.
-Fammi finire un attimo.
-Non nego che tu, come anche io e come anche tutti gli altri, abbia fatto degli errori, alle medie e durante quest’anno, ma non penso sia giusto colpevolizzarti così.
-Tutti noi abbiamo sempre “intuito” le pressioni a cui eri sottoposto, anche se solo adesso capisco veramente fino a quali punti fossero portate. Io non avrei resistito un decimo del tempo in cui hai retto tu in una situazione del genere e non ti biasimo in alcun modo per aver “cercato” una via di fuga.
-Penso che quello che ti è successo sia comprensibile, che fosse quasi inevitabile, e che sia ora che tu smetta di vederlo come una prova di debolezza.
-E inoltre SO che l’unica persona che non ti abbia ancora “perdonato”, se proprio vogliamo usare questa parola, sei tu.
-Siamo tutti andati avanti, quest’anno, pensando a riportare TE indietro. Ce l’abbiamo fatta e questo ci basta.
-Quello che è successo nel passato è…tutto dimenticato.
-Cerca di dimenticarlo anche tu, per favore.
 
UnforgivableSinner:
-…
 
Hypocrite:
-…
 
UnforgivableSinner:
-Tetsuya.
 
Hypocrite:
-Akashi-kun?
 
UnforgivableSinner ha eseguito il log-out.
 
***Perdono***
 
Kuroko chiuse gli occhi nel leggere quell’ultima scritta e lasciò scivolare le mani giù dalla tastiera e dalla scrivania per sbattere la fronte sul ripiano. Con gli occhi aperti e appannati rimase a guardare le lacrime che si gettavano nel vuoto per distruggersi sul pavimento.
Perché doveva essere tutto così difficile?! Perché avevano dovuto scoprirlo a quel modo?!
Per tutta quella settimana il Rakuzan era rimasto ospite a Tokyo per un allenamento congiunto con la Seirin e lui ed Akashi… Quante parole si erano scambiati senza lo schermo in mezzo? Dieci, venti? Quelle che bastavano a non risultare maleducati e a non far pesare sulle rispettive squadre, già impegnate nell’andare d’accordo tra di loro, la situazione pesante e imbarazzante che si era creata dopo le medie.
Se solo non si fosse confessato al rosso alcuni mesi prima della comparsa dell’Imperatore, se non gli avesse dato il suo primo bacio e soprattutto se non avessero avuto la loro prima volta il giorno prima della sfida di Murasakibara, allora forse le cose sarebbero state diverse e forse non sarebbe stato così difficile rimanere nella stessa stanza con lui. O forse, più semplicemente, avrebbe potuto guardarlo negli occhi senza continuare a chiedersi come sarebbe potuto essere.
Dopo la partita della finale e il ritorno di quelle iridi rosse, Kuroko si era scoperto incapace di rinunciare ad Akashi e, nel tentativo di staccarsi dalla situazione dolorosa in cui si era infilato da solo, si era rifugiato in quella specie di social-network pressoché sconosciuto di Black Wonderland. Lo aveva trovato per caso perché quei pochi utenti che vi erano citavano e commentavano spesso frasi di libri o di canzoni e ne aveva trovate molte di sua conoscenza girando per il web.
“UnforgivableSinner” aveva attirato la sua attenzione perché sembrava stare proprio come si era sentito lui e “Hypocrite” era nato quasi da solo, di conseguenza. Dare consigli lo aveva sempre fatto stare meglio, anche se poi era il primo a non seguirli.
Ma non si sarebbe mai aspettato che…
Strinse i denti, chiuse gli occhi, lasciò che le lacrime cadessero più veloci e più calde, roventi come il dolore che si era risvegliato nel suo petto.
 
***Perdono***
 
Il suono del campanello di casa lo fece sobbalzare.
Gli occorse un attimo per ricordare dove si trovasse e cosa fosse successo e si passò una mano sul viso umido per cancellare le lacrime dopo aver capito di essere crollato per l’esaustione. Cercò di aggiustare i capelli e di mettere su di nuovo la sua maschera di apatia mentre correva fuori dalla sua camera e giù per le scale, solo per aprire la porta a mamma, solo fino ad allora, per favore, e quando fu certo di esserci più o meno riuscito si decise a girare la maniglia.
Poteva sempre fingere di stare ancora male, si disse.
Ma quando alzò lo sguardo affondò in un mondo in fiamme, dove il cielo era sempre al tramonto e nei fiumi scorreva sangue. I suoi occhi azzurri si sgranarono nel riconoscere quelli scarlatti di Akashi.
Aprì la bocca, ma il “Cosa ci fai qui?!” che voleva pronunciare gli rimase incastrato in gola quando le labbra di Seijuro collisero con le sue, con tanta violenza da fargli perdere la presa sulla maniglia e farlo indietreggiare di un paio di passi. Sentì la porta sbattere e immaginò che il rosso l’avesse chiusa, ma al suo cervello arrivava troppo poco ossigeno perché lui riuscisse a pensare razionalmente.
Ad un certo punto, Akashi si staccò.
Kuroko iniziò subito ad ansimare. Si ritrovò con la schiena contro il muro destro dell’ingresso, le mani di Seijuro sulla sua vita e le loro fronti che si toccavano mentre anche il rosso respirava affannosamente.
Rimasero in silenzio ad inseguire i rispettivi respiri per minuti che parvero eterni e alla fine fu l’ospite a interrompere quella stasi.
“Un amico” mormorò, staccando la mano destra dal fianco di Tetsuya per portargliela al viso ed iniziare ad accarezzargli la guancia con il dorso delle dita, mentre con gli occhi ne esplorava ogni centimetro con devozione assoluta e totalizzante, “mi ha consigliato di provare a chiederti scusa.”
A Kuroko occorse un attimo per processare tutto e capire.
“Ricordami di ringraziarlo.” gemette perché già aveva fatto forza contro il muro alle proprie spalle per gettarsi in avanti sulla bocca del rosso, restituendo il favore di poco prima.
“Lo farò.” promise Akashi contro la sua lingua mentre, di spinta in spinta, zigzagavano fino al futon dell’azzurro.
 
***Perdono***
 
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***Perdono***
 
AkaKuro è entrato a Black Wonderland.
Status: -Numeri. Lettere. Codici. Dimenticali tutti e baciami.



 
FINE



 
È molto, molto strana, sono la prima a dirlo.
Innanzitutto, non è il mio genere. Lo stile SMS non mi è mai piaciuto molto, preferisco le narrazioni tradizionali come nell'ultima parte, ma ieri mi è venuta questa idea (complice la carenza di sangue dopo la donazione?) e ho deciso di provare. Credetemi, è molto più difficile di quanto non sembri, trattandosi di personaggi pre-esistenti, perché avevo solo e soltanto le loro parole con cui caratterizzarli: non potevo usare niente, né espressioni del viso né toni di voce né movimenti, nulla di nulla! Infatti penso che l'IC sia andato a farsi benedire...più o meno dal banner in poi -.- Però devo dire che mi sono divertita quindi...pazienza :)
Non credo scriverò mai altro di questo genere (ripeto: è difficile e non è proprio il mio stile), però indulgetemi questo esperimento :D
Chi mi ha già conosciuto leggendo altre mie storie probabilmente aveva già intuito il Paring prima ancora di leggere *ehm*, però spero che vi siate divertiti come me a indovinare chi fossero i protagonisti :)
Ci sono solo due note che vorrei fare. La prima, riguarda Black Wonderland e la perenne assenza di utenti on-line: -è un sito sconosciuto ed è un'ora dimenticata da Dio (non per il popolo di internet, di solito, ma fingiamo che sia così per un momento) quindi Kuroko e Akashi hanno iniziato ad "incontrarsi" in piena notte per evitare l'intromissione di terzi (e perché è più poetico e l'autrice voleva così, okay?! v.v). La seconda, riguarda l'ultimo paragrafo: volevo solo specificare, nel caso non fosse chiaro, che Akashi e Kuroko hanno creato un profilo in comune (che la sottoscritta con grande malvagità e un'ENOOOOOOORME fantasia *ironia qui, per favore* ha chiamato "AkaKuro"), non so bene perché ma l'hanno fatto, d'accordo? XD
Detto tutto questo, vi lascio in pace.
A presto,
Agapanto Blu
  
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