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Autore: VioletLoveReid    22/02/2015    1 recensioni
Questa storia è da me pubblicata ma scritta da un secondo autore, da cui ho l'autorizzazione a pubblicare.
E' un racconto narrante una storia d'amore molto...beh, particolare! Un amore unico, inimitabile e decisamente...creepy!
Genere: Commedia, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Creepy Woman

 

“Cathrine, Lisa, Rose... non guardatemi così, non credo di meritarmelo. Non è forse così Arthur? Non sei anche tu del parere che se un uomo ama una donna, debba passare con lei più tempo possibile? A lungo andare poi viene l'istinto di usare il tatto, di sfiorare il corpo di quella persona, di guardarla dritta negli occhi e dirle “ti amo”: un uomo non dovrebbe farlo? Visto che Arthur non mi risponde, fallo tu Joseph... bhe forse non sei il più adatto, visti i tuoi trascorsi. Solo perché con voi non sono mai arrivato a usare il “piede di porco”, mie care Jenna, Louise e Alexandra, solo perché non mi sono mai spinto tanto in la' per voi, questo non vi arroga il diritto di giudicarmi. Diamine! Ogni passo in questo corridoio è come essere sottoposto al terzo grado; ogni volta, da almeno un anno a questa parte, mentre cammino in questo viale, coi suoi alberi, le sue candele accese, le sue pallide tinte di blu e grigio illuminate da quella luna lassù nel cielo che, eterna, sembrerebbe essere l'unica a capire quello che provo, mi sento giudicato come fossi il peggiori degli assasini. Non faccio mica del male a nessuno; voglio solo condividere con la mia amata un po' di questo mio solitario tempo.

Eccoti, mia adorata Vivian, unica ragione della mia futile vita, rara bellezza di questo creato. Delicatamente sfioro la fredda superficie di marmo del tuo tumulo, guardo la tua sfavillante immagine ritratta, immortalata, in quella foto che, leggermente scolorita, ti mostra in una gioventù dove la tua bellezz

Ti sposto leggermente, amore. Capisco che la giornata sia solitaria in questa stretta tomba, ma è l'unico modo che abbiamo per restare vicini. E finalmente ti vedo. Ti sorrido, mentre accarezzo il tuo volto freddo e bianco. Oh, è successo di nuovo; ti prego di perdonarmi. Ancora una volta i tuoi capelli mi sono rimasti in mano. Lo so, lo so, non c'è bisogno che me lo ripeti. “Se non farai attenzione, ancora un paio di sere, e rimarrò bella e calva”, continui a sussurarmi ma, te ne prego, risparmia il fiato, so che non ne hai moltissimo.

Adoro star qui con te, a parlare, a spassarcela e a ricordare i bei tempi che furono. Ti ricordi tesoro? Ti prego non guardarmi con quello sguardo assente, lo sai che mi fai arrossire. Certo che mi ricordo la prima volta che ti vidi, sono stato io a metterti in questo posto stupendo. Il tuo ex, come spesso mi dici, è stato un vero sciocco a lasciarti. Quel povero Edward, ricordo ancora come piangeva. Deve averti amato moltissimo... come biasimarlo: chiunque cadrebbe ai tuoi piedi, mia bellissima dama. Lui, solamente, non è riuscito a capire che c'è ben altro oltre quella che viene chiamata “vita”, qualcosa di più profondo, di più intimo. E, parlando di intimità, ricordi la nostra prima volta? Dio mio, ero così preso che nel morderti il labbro inferiore, te l'ho strappato via. Ti feci male, ricordo. Credimi se ti dico, che ancora oggi, mi flagello ricordando il dolore che provasti. Avevo rovinato la tua bellezza... ma, come hai potuto notare, ho rimediato al problema: allo stesso modo ti ho strappato anche il labbro superiore e ora hai un bellismo sorriso naturale impresso per sempre sul tuo volto. Non fare così, sai che non mi importa che tu ti sia fatta fare un ritocchino estetico; ricorderarai, per altro, che sono stato il primo a spingerti a farlo.

Cosa ci trovo in te? Starai forse scherzando? Sei meravigliosa, il tuo aspetto è meraviglioso, così come il tuo profumo, il tuo charme; ma più di tutto, non posso fare a meno del tuo calore. La temperatura del tuo corpo così, come dire, assente, mi eccita moltissimo. Un po' come il mio gattino Silvan. Povera creatura, per diventare così meravigliosa, ha dovuto soffrire molto quando quella macchina lo ha diviso in due. Ma già a quel tempo (e avevo solo 10 anni, diciamo che ero precoce) avevo apprezzato il suo sforzo di abbellirsi. E, nonostante le frequenti botte di mia madre, decisi comunque di tenerlo, nascosto alla vista di quella povera donna ovviamente, ma lo accudii ugualmente.

Cosa? Minerva dice sei una sgualdrina. Oh mia cara Vivian, non ascoltarla, anzi non ascoltare nessuna di loro. Ma tu, tesoro, hai provato a spiegarle quello che proviamo? Qual'è il sentimento che ci lega? Si, e non hanno compreso? Certo che no, del resto come potrebbero. Il nostro amore è più unico che raro ed è proprio per questo che ci invidiano, per questo che ti insultano. Pazienza, sono comunque contento di notare che sei più rilassata, ora che sono qui con te.

Perdona il mio sbadiglio Vivian, ma oggi è stata una giornata terribile. Mentre cercavo di dormire nel mio appartamento, sono venuti a infastidirmi alcuni ragazzi in doppio petto. Gli ho aperto e, con modi gentili e affabili, mi hanno intimato di lasciare casa mia, perché ho dimenticato di pagare l'affitto. Certo che ho provato a spiegare loro che, essendo il guardiano notturno del cimitero, non ho tempo in tutto giorno di pagare tasse e cose varie perché devo riposare, ma non hanno voluto sentire ragioni e mi hanno dato solo 3 giorni di tempo per sgomberare il tutto. Cara mia, dovrai ospitarmi per un po', staremo un po' stretti, ma poco importa. É la scusa buona per iniziare a convivere non trovi?

Come farò coi colleghi dici? Non preoccuparti. È da un po' di tempo a questa parte che lascio un bigliettino all'entrata per far credere che me ne sia andato in anticipo e, fin'ora, non ha causato problemi. Inoltre ho già provvduto a scoperchiare alcune bare e loculi e a far credere loro che si tratti di teppistelli che non hanno rispetto per voi defunti. Quindi per evitare problemi, gli ho intimati di richiudere le casse e tumulare di nuovo le bare, in modo da non avere problemi coi parenti. Tanto anche a loro importa poco di voi, non come me. Non c'è bisogno che mi fai questi complimenti mia cara, o mi farai commuovere.

Sono proprio stanco, amore mio. Ora vorrei riposare, ti spiace se chiudo la bara?Questa sera c'è un'aria un po' troppo gelida e l'unico freddo di cui ho bisogno è quello della tua pelle. Immaginavo che non mi avresti detto di no. Buonanotte, Vivian, e buona notte anche a tutti voi. Ci vediamo domani sera, nel frattempo lascete me e la mia piccola e bella donna riposare in pace.”
 

Angolo Autore: 
Buonasera a tutti! Ho chiesto a Violet (che per chi se lo chiedesse, ma non credo proprio, è la mia fidanzata) di pubblicare questo racconto a nome mio un po' per "comodità" ,ma soprattutto perchè essendo lei registrata su questo sito da parecchio tempo ha decisamente più dimestichezza di me che sono in lotta continua con la tecnologia ahah. 
Questo è un racconto nato da un momento di ilarità ascoltando la canzone "Pretty Woman" ma che non ne segue lo svolgimento, quindi non è assolutamente da considerare una song-fic o altro genere..è solo un po' di (mal)sana comicità dark!
Se vi va lasciatemi un commento! spero che questo mio primissimo racconto sia scritto decentemente e nel caso non fosse così segnalatemelo, perchè ho tanta voglia di imparare! 
Un saluto.
A. (e Violet)

 

  
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