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Autore: wintersea_    23/02/2015    1 recensioni
Capitolo finale di "This is not an illusion" e "This is not an illusion part.2"
"The last illusion" è la conclusione finale per chi crede che l'amore duri anche dopo la morte
Dal testo:
“Hai detto che ho rovinato molte vite, altre le ho spezzate e alcune migliorate.” Lo guardo negli occhi. Se il mio cuore fosse stato ancora vivo so perfettamente che in questo momento starei entrando in iperventilazione. “Cosa ne ho fatto della tua?”
Sorrise appena, un angolo di labbro si alzò leggermente all’insù “Hai anche il coraggio di chiedermelo, Yagami? Tu mi hai ucciso”
“Oh..” abbasso lo sguardo, evidentemente deluso dalla sua risposta.
“Non ho finito. Ho detto che tu mi hai ucciso, ma hai migliorato la mia vita. Tu mi hai donato amore”
“L, io ti amo”
“Ti amo anche io Light. E nemmeno la morte è riuscita a separarci”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Infondo la morte non è cosi terribile come pensavo, non sento più dolore, non sento più paura. Sono in pace. E poi sono con lui. La mia unica certezza, la mia unica via di fuga, il mio unico amore.
“Light, ora però puoi dirmelo. Sei tu Kira?”
Scoppio a ridere, è più forte di me. La sua testardaggine nell’avere sempre ragione non è svanita. La morte ha portato via i battiti del suo cuore ma la sua anima non è cambiata. Mi avvicino e lo bacio.
“Si L, sono io Kira”
“Dovrei odiarti, lo sai? Infondo, tu mi hai ucciso” chiudo gli occhi lasciandomi cullare dalla sua voce. “Devo riconoscere che Near è stato astuto” continua “Mi ha superato, è proprio vero”
“Ma cosa dici Ryuzaki? Nessuno potrebbe mai superarti!” non riesco ad accettare che tu ti senta superato, non riesco ad accettare che qualcuno ce l’abbia fatta davvero. Perché è cosi, Near e Mello sono riusciti ad incastrarmi e io non mi sono accorto di nulla. È vero Ryuzaki, ti hanno superato, ma non sopporto vedere quello sguardo triste impossessarti dei tuoi occhi.
Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio di nuovo. No Ryuzaki, per me tu rimarrai sempre il miglior detective di tutti i tempi.
“Light, guarda” mi fa spostare lo sguardo verso il basso “Quella è tua sorella no?”
Non posso farne a meno, cado sulle mie ginocchia con le lacrime agli occhi. Sayu è ferma, anche lei con le lacrime agli occhi. Guarda una lapide bianca, ha dei fiori in una mano e una mela e in un’altra.
“Perché è li da sola?”
“Tua madre ha saputo che tu sei Kira, o meglio, che lo eri, e da quel giorno si rifiuta di andare a trovarti al cimitero. Sayu è l’unica che ti ha perdonato”
“Sayu..”
“Però non va sola Light, guarda meglio”
Lo osservo un secondo, le mani infilate in tasca, la solita postura curva. Non mente, non quando mi guarda negli occhi in quel modo. Torno a guardare mia sorella e noto un’altra figura che le si avvicina. È vestita di nero, come lei, ha i capelli scompigliati e uno sguardo vacuo. Matsuda.
“Che diamine ci fa quell’idiota li?” stringo i pugni e li sbatto a terra appena lo vedo poggiare una mano sulla spalla di mia sorella.
“Matsuda è rimasto accanto a tua sorella e alla fine, dopo solo un mese dalla tua morte, l’ha sposata.”
“Sposata?” mi alzo in piedi e gli vado incontro infuriato prendendolo dalla maglia “E tu non hai fatto nulla per impedirglielo?”
“Light, io sono morto.” La sua calma mi da i nervi. Lo lascio prima che la mia rabbia si riversi su di lui.
“Sayu è una bambina.. come ha potuto Matsuda? Ha aspettato che io e mio padre morissimo..”
“Light è inutile continuare a chiedersi perché e come, osservali, sei un ragazzo intelligente. So che capirai quello che ho già capito io”
Sposto lo sguardo verso le due piccole figure ferme davanti a quella lapide bianca. La testa di mia sorella è poggiata alla spalla del marito che le stringe le sue con un braccio. C’è amore fra di loro, sincero e puro amore. Guardo di nuovo L e capisco, il loro amore è sbagliato quanto lo è il nostro.
“Non esiste un amore sbagliato, Light. Esiste solo l’amore. E se è sincero, non vedo perché bisogna impedirlo.” Si avvicina a me guardando anche loro i due piccoli innamorati sulla Terra. “Vedi, loro sono stati semplicemente più fortunati di noi. Nonostante la differenza di età, il loro amore non può venir spezzato da nulla. Sono vivi, l’uno vicino all’altro. Non hanno bisogno di altro se non del proprio partner. Niente scalata al potere, niente ricerca della verità, nessuna battaglia. È solo amore Light. Forse non conosci questo sentimento.”
Lo sguardo sgomento. La sua accusa di non amarlo mi entra dentro, fino al cuore, fino a sentire qualcosa dentro di me rompersi. Le barriere che mi sono creato per sfuggire da qualsiasi sentimento si stanno lentamente sgretolando.
“L.. io..”
“Non c’è bisogno che tu lo dica se non lo pensi.” Il suo sguardo è ancora fisso su Sayu e Matsuda. Sembra triste, deluso.  “Sei sveglio, Light, ma non sei invincibile. Questo credo che tu lo abbia capito.”
Porto di nuovo lo sguardo sulla nostra finestra sul mondo e in meno di un battito di ciglia l’immagine cambia di nuovo. Sta volta quello che vedo è un grande hotel. Il nostro hotel.
C’è Near che sta tranquillamente seduto a terra a giocare con le sue costruzioni. Stringo di nuovo i pugni. Non posso credere che una persona del genere mi abbia battuto.
“E’ errato quello che pensi, Light.” Sobbalzo e lo guardo ancora. Lui no, tiene lo sguardo fisso sull’immagine di Near, con le mani in tasca. I capelli gli coprono il viso e non riesco a vederlo.
“Perché cosa penso?”
“Sei convinto che Near sia un idiota. Sei convinto che lui da solo sia riuscito a smascherarti. Ma ti sbagli. Come ti ha detto anche lui da solo non sarebbe mai riuscito a superarmi. È stato il lavoro di squadra a farti perdere.”
“Lavoro di squadra?”
“Giusto, tu non puoi capire. Non hai mai fatto lavoro di squadra. Nemmeno con Misa”
“Misa..”
“Cosa c’è? Ora ti manca?”
L’immagine cambia di nuovo sotto i miei occhi. Misa è nel nostro appartamento. Ha una bottiglia in mano e una sigaretta nell’altro. Meno vestita del solito, beve direttamente dalla bottiglia. La vedo piangere e buttare la bottiglia, ormai vuota, contro il muro mandandola in frantumi.
“Da quando te ne sei andato Misa è caduta in depressione” si siede sui talloni come per avvicinarsi e guardare meglio la ragazza. Si gira verso di me e mi fa segno di avvicinarmi. Obbedisco e mi inginocchio vicino a lui. “Ora guardala, hai lasciato un fantasma della bella ragazza di prima. Hai rovinato molte vite, molte altre le hai spezzate e, incredibile ma vero, alcune le hai anche migliorate.”
“L.. io non pensavo che Misa potesse amarmi cosi tant-“
“Sei sempre stato cieco ai sentimenti altrui, Light” mi rimprovera
Misa si alza barcollando e si avvicina alla porta infilando un impermeabile. Indossa le scarpe e esce
“Dove sta andando?”
“Anche se hai rovinato la sua vita privata, Misa ha avuto un incredibile successo come modella. A volte posa anche nuda, e l’alcol e le droghe le danno un aspetto cosi trasandato e confuso che tutti l’adorano”
“Questa è tutta colpa mia..”
Sento il suo sguardo accusatore su di me “Perché non ti sei arreso subito?”
“Io non volevo.. io non volevo arrendermi..”
“Già, come me.  Ma alla fine ci siamo dovuti arrendere entrambi eh”
“Già..” ridacchiai. L tiene lo sguardo fisso nel mio e si avvicina fino a far combaciare le nostre labbra. “Non mi hai mai detto una cosa però”
“E cioè?”
“Hai detto che ho rovinato molte vite, altre le ho spezzate e alcune migliorate.” Lo guardo negli occhi. Se il mio cuore fosse stato ancora vivo so perfettamente che in questo momento starei entrando in iperventilazione. “Cosa ne ho fatto della tua?”
Sorrise appena, un angolo di labbro si alzò leggermente all’insù “Hai anche il coraggio di chiedermelo, Yagami? Tu mi hai ucciso”
“Oh..” abbasso lo sguardo, evidentemente deluso dalla sua risposta.
“Non ho finito. Ho detto che tu mi hai ucciso, ma hai migliorato la mia vita. Tu mi hai donato amore”
“L, io ti amo”
“Ti amo anche io Light. E nemmeno la morte è riuscita a separarci”
Ed è vero. Perché quando un amore è forte nulla può spezzarlo. E mentre le sue labbra si uniscono alle mie ripenso a tutte le vite che ho rovinato.
Quella di mio padre che è morto nella convinzione di avere un figlio perfetto. In verità io stesso l’ho spinto verso la morte.
Quella di mia madre che non solo è stata dilaniata dal dolore della perdita del marito e del figlio, ma anche dalla delusione di scoprire che proprio il suo bambino aveva mentito a tutta la sua famiglia.
Quella di mia sorella, una povera ragazza che è stata privata del padre troppo presto. Delusa dalla figura del fratello maggiore, che lei teneva su un piedistallo. L’ho spinta nelle braccia di un uomo molto più grande di lei, solo per trovare conforto per quelle grandi perdite che le hanno dilaniato il cuore. Ma oltre a perdere fisicamente padre e fratello, Sayu ha perso anche una madre, troppo presa dal proprio dolore per stare affianco alla figlia. Infondo, però, la vita della mia sorellina non è stata del tutto rovinata. Lei, come me, ha trovato l’amore. Forse non il genere di amore che tutti avrebbero voluto per una ragazza giovane come lei, la grande differenza di età pesa enormemente su una giovane coppia. Ma, alla fine, sempre meglio una coppia con diversi anni di età che una coppia gay. E se Sayu è felice, lo sono anche io. Perché vedere mia sorella felice è la cosa più importante della mia vita. La mia unica preoccupazione è tenerla al sicuro, sempre, e so che Matsuda questo compito saprà rispettarlo in pieno.
Quella di Misa. La mia Misa. L’unica donna che mi ha amato per chi sono veramente e non per qualcuno che fingo di essere. La prima ad essere a conoscenza del mio segreto, mia complice, aiutante e amante. L’unica cosa che non sono mai riuscito a dare a quella ragazza è l’amore. Non l’ho mai amata come meritava, Misa ha un carattere tutto particolare ma possiede anche un gran cuore e si sarebbe uccisa per me. Poco a poco questo amore l’ha spinta in uno stato di depressione a livelli altissimi. Le sue occhiaie superano persino quelle di Ryuzaki, è sempre più magra e sciupata. Tutta la sua bellezza sta svanendo. Vorrei anche per lei, come per Sayu, un amore vero e sincero. Vorrei vederla felice come credeva di esserlo con me. Misa Amane è stata la mia più grande e fedele alleata ed ora, in un momento di pace e benessere tra le braccia del mio amato, non posso che augurarle tutto il bene di questo mondo. Torna a sorridere Misa.
Quella di Takada e Mikami, che hanno sacrificato tutto per me, persino la loro stessa vita. Cosi devoti ad una persona che gli ha mentito per tutto il tempo, mi hanno seguito senza fare obbiezioni. Ovunque voi siate, mi dispiace. Solo ora capisco il male che ho fatto, ma nemmeno in questo momento me ne pento. Forse ero impazzito, ma la mia pazzia seguiva una logica, e di questo non mi pento.
Quella di Mello e Matt, destinati, come me e L, a vivere nel peccato, bruciando nelle fiamme di un amore mal visto da tutti ma non da loro. Cosi giovani ed ingenui, non sono riusciti a far sbocciare il loro amore prima della fine. Il loro amore è stato l’ennesima vittima della lotta alla mia causa.
E, infine, ho rovinato la vita ad L. l’ho ucciso, ho spezzato la sua vita. Tutto per raggiungere i miei scopi. Accecato dalla mia sete di potere, ho sacrificato l’amore della mia vita ad una morte ingiusta privando me e lui di vivere appieno i nostri sentimenti. Gli ho tolto un futuro da detective e da uomo amato per togliermi di mezzo un ostacolo. L’ho spazzato via come un castello di carte. Ma, infondo, come dice lui, gli ho migliorato la vita. Gli ho dato amore, affetto, speranza anche se per un piccolissimo e breve momento. Gli ho donato il mio cuore senza nemmeno rendermene conto e quella è l’unica cosa di cui davvero non mi pento. Perché L non è una persona capace di spezzare cuori, la sua dolcezza è nascosta da una corazza dura, quella che mostra a tutti. Non vuole far emergere il dolce e triste orfano che si nasconde in lui, non vuole lasciar trapelare alcun sentimento perché lui è fatto cosi. Non li mostra ma li sente. È impossibile non innamorarsi di lui una volta distrutto quei muri, e a me è bastato uno sguardo vero, fatto bene. Lo sguardo di una persona innamorata può vedere oltre qualsiasi cosa. E io lo amo. Lo amo come non ho mai amato in vita mia. E di questo amore proibito non mi pento.
 
“L, posso farti una domanda?”
“Vuoi sapere il mio vero nome immagino”
Sorrido,  anche nella morte resta la persona più sveglia e intelligente che io abbia mai conosciuta, e lo amo sempre di più.
“Si” sussurro
“Il mio nome è L Lawliet”  un ultimo bacio, un bagliore di luce ed entrambi spariamo, liberati dai nostri peccati, dai nostri segreti e dai nostri vincoli. Liberi di amarci per l’eternità, pronti a sconfiggere qualsiasi problema essa ci riserva.
Kira è morto, L è morto. Le vite di tutti vanno avanti e il nostro amore proseguirà all’infinito.


 

Note dell'autrice

Ciao biscottini, sono di nuovo qui. Mi è arrivato un suggerimento flash da Lithops e non ho resistito ad accettarlo in pieno, e subito direi. Ultimamente sto con i compiti fin sulla testa e mi resta davvero difficile ma oggi (saltando scuola) ne ho approfitatto e ho scritto velocemente qualcosa. Spero rispecchi le vostre aspettative (e sopratutto quelle della suggeritrice). Okay chiudo qua con una dolce fine per i romanticoni che credono che l'amore non possa essere scofitto nemmeno dalla morte come ci dimostrano i nostri due protagonisti. A presto, baci
-Nessa x

 
  
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