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Autore: LeviaKasamatsu    23/02/2015    0 recensioni
Come posso affrontare l'amnesia di Akira, quando sono così codardo? Lo amo davvero così tanto da riuscire a superare me stesso? Oppure... no?
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aoi, Kai, Reita, Ruki, Uruha
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Akira sopravvisse all'incidente, mentre l'altro conducente morì. 'Sopravvivere' nel vero senso della parola. Non riprese i sensi dopo l'operazione, rimase in coma. I lavori della band furono sospesi dopo il fatto che non riuscii a fare il live con un bassista di ricambio, e i fan rimasero scioccati. Alcuni di loro erano comprensibili mentre altri ci buttarono al vento.

Andai a visitare Akira ogni giorno, qualche volta con gli altri membri ma mi sentivo di più a mio agio da solo e loro lo sapevano. I giorni venuti subito dopo l'incidente li passai malissimo. Fumavo due pacchetti di sigarette al giorno ed ero quasi sempre ubriaco. Yuu, Kou e Yutaka dovettero controllarmi per due settimane intere in modo che non facessi cazzate. Mi ruppi quasi una mano per colpa di tutti i pugni che davo al muro. Agli inizi pensavo che gli altri semplicemente non capivano il mio dolore, ma ero io il cieco e il sordo che non notava tutto il loro appoggio verso di me. Non ero l'unico che stava male, lo erano anche loro.

Parlare ad un Akira addormentato tutto il tempo faceva uscire quel me che era così reale. Piangevo sulla sua mano, poggiavo dolcemente la testa sul suo petto per ascoltare il suo battito, gli raccontavo delle mie giornate con Koron-chan, del fatto che l'anello lo conservo a casa e che lo fisso ogni giorno pensando a lui, e di altre cose. Un giorno feci anche un autoscatto con lui che aveva lo scotch sul naso, così l'avrei preso in giro in futuro, dicendogli che persino in ospedale si copre il naso. Successero tante cose in quegli 8 mesi di sonno di Akira, e non sapevo che sarebbero successe ancora cose più grandi di quelle.

 

Era un giorno di neve e mi coprii quanto potevo. Prima di entrare nell'ospedale, osservai la neve cadere da sotto l'ombrello trasparente. Era una giornata dove noi quattro andavamo insieme a visitarlo. Ero stranamente eccitato e felice, mi mancava tanto essere uniti tutti insieme. Entrai in quell'edificio dove l'amore della mia vita mi aspettava, addormentato.

Prima che potessi entrare, Yutaka uscì dalla stanza di Akira e mi vide.

''Taka! Ho una magnifica sorpresa per te!'' e mi abbracciò strettissimo.

Il mio cuore cominciò a palpitare, come se volesse uscire da quella gabbia di costole.

''C-Cosa c'è?''

''Akira!''

''Akira..?''

''Ha ripreso i sensi!''

Il mazzo di fiori che tenevo in mano caddero per terra. Ero senza parole, non riuscivo nemmeno a muovermi. Yutaka raccolse i fiori e mi prese un polso, guidandomi dentro la stanza. Non ero pronto psicologicamente ma avevo un bisogno incontrollabile di vedere i suoi occhi, sentire la sua voce, vederlo sorridere, sentire il suo calore tra le mie braccia ed avere i suoi dolci baci solo per me.

''Ehi, Yuta, dove sei finito?''

La sua voce mi annebbiò la mente, volevo solo nascondermi in un'angolino e piangere. Ma la presa ferrea di Yutaka mi costringeva ad avanzare e non scappare. Mi conosce fin troppo bene, il signor Leader.

''Akira, ho una sorpresa per te.'' disse, nascondendomi dietro la schiena.

''Che è?''

Vidi Akira fissare i fiori nella mano di Yutaka e poi sorrise.

''Ti stai confessando a me?''

In quel momento venni spinto in avanti e ricevetti i fiori in mano. ''Lui è la tua sorpresa.''

Akira scoppiò a ridere. ''So di essere stato un bell'addormentato per mesi ma non puoi prendermi in giro proprio il giorno del mio risveglio, Yuta!''

Mi sentii confuso e imbarazzato allo stesso momento. Non sapevo cosa fare né dire. Ero semplicemente là, imbambolato a vedere il viso sveglio di Akira.

''Signore, mi scusi davvero tanto se il mio amico l'ha importunata. E' stato davvero molto maleducato da parte sua.'' e chinò profondamente la testa, come se volesse realmente dispiaciuto.

Yutaka fece una risata un po' forzata. ''Su Aki, non prenderci in giro. Haha...''

Diede una veloce occhiata a me continuando a sorridere.

''Yutaka, ora basta, non dare così tanto fastidio al signore. Non immaginavo che ti piacesse fare scherzi di cattivo gusto.'' disse Akira serio.

''Akira, lui è Taka.''

''Taka? E' chi è questo Taka?''

''Takanori Matsumoto!'' disse Kai, nervoso.

''Ma io questo signore non lo conosco e non conosco nessun Takanori Matsumoto! Non prendermi in giro! Non è divertente.''

 

Quando disse quelle parole, mi terrorizzò più di quanto ebbi il virus alle corde vocali.

   
 
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