L'Ultimo

Un colpo alla testa, un rumore sordo che mi rimbomba nelle tempie e poi il silenzio, il buio che lentamente mi avvolge fra le sue spire e mi soffoca fino a togliermi il respiro. L'ennesimo nemico, l'ennesimo combattimento corpo a corpo e io che ancora una volta finisco a terra, ferito e impotente, incapace di fronteggiare un avversario che si rivela nuovamente ben oltre la mia portata.

L'ennesima lotta in cui Shun si ritrova a soccombere, a implorare pietà.

A chiedere aiuto.

Come se io, da solo, non fossi in grado di tener testa al mio avversario; come se il mio potere non fosse sufficiente e la mia forza venisse a mancare proprio nel momento più critico, quel momento in cui, vicino alla morte, non posso fare a meno d' invocare l'aiuto dei miei compagni.

A volte arrivo persino a chiedermi se sono realmente degno dell'Armatura che indosso, se la mia investitura di Cavaliere non sia stata solamente un errore e se mai, un giorno, riuscirò a dimostrare a me stesso di essere all'altezza del compito che mi è stato affidato.

“Devi reagire, Shun, devi essere forte... Gli altri Cavalieri e la dea Athena hanno bisogno di te.” mi dico sempre, ma a quale scopo?

Come se non sapessi, in fin dei conti, di essere l'ultimo dei Cavalieri: il più fragile, il più debole e indifeso, colui che da solo non riuscirà mai a sconfiggere un avversario.

Come se non sapessi ciò che gli altri pensano di me.

L'ultimo.

Il più piccolo ed insignificante, il più mite e delicato, inadatto alla battaglia, molto più di quanto quella sua sontuosa armatura voglia far credere.... Voci nella mia testa che non smettono di assordarmi.

“Shun non ce la farà mai da solo”, mi dicono.

“Shun è emotivo, è fragile ed insicuro, il suo cuore non è forte abbastanza per reggere il peso del suo Cosmo.”

Mi contorco, mi chiudo in me stesso urlando fra le pareti del mio cuore e reagisco, perché no... No, io non sono così: Io non sono il più debole, il più fragile e delicato... Non sono il più piccolo ed insignificante Cavaliere di Atena.

Io non sono l'ultimo.

E allora apro gli occhi, alzo lo sguardo dritto verso quello del mio avversario e sento il sangue ribollirmi nelle vene, il mio Cosmo che lentamente inizia ad espandersi, alimentato dal mio buon cuore, dalle emozioni, da quella purezza che ormai ne costituisce la linfa vitale. Risorgo finalmente, di nuovo in piedi sulle mie stesse gambe e senza alcun bisogno di implorare pietà, né tanto meno di chiedere aiuto.

Non ho bisogno di aiuto, oramai, perché tutto ciò di cui ho veramente bisogno è custodito proprio qui, nel profondo della mia anima: La mia Forza e il mio Cosmo intero ardono di vita dentro di me e poco importa se gli altri non riescono a vederlo.

<< NEBULA STORM! >>

Finché io riuscirò a sentirlo, non ci sarà niente che non potrò fare.

N.d.A: Questa flashfic è frutto di una serata un po' storta, riflessioni autobiografiche e tanto amore per Shun, che come tanti dei personaggi del mio cuore sono da sempre sottovalutati e nascondono sotto una maschera di debolezza e fragilità una forza superiore a quella di chiunque altro.
Spero di aver reso giustizia a questa meravigliosa creatura... Io, se non altro, mi sono sfogata per bene! :D