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Autore: JeanJacquesFrancois    24/02/2015    3 recensioni
La storia di Renly e Loras dal vero e proprio inizio alla drammatica fine.
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Loras Tyrell, Renly Baratheon, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 21

Per quanto Renly avesse apprezzato il torneo e avesse goduto del divertimento che ne derivato, avrebbe mentito se avesse detto di non essere almeno leggermente sollevato che fosse tutto finito. Scoprì infatti di essere più che lieto quando gli ultimi degli ospiti se ne andarono, e le cose a Capo Tempesta poterono finalmente tornare alla normalità a Capo Tempesta.

Non era tuttavia così sollevato quando lanciò un'occhiata alla montagna di fogli che si trovava sul suo tavolo. Era piacevolmente riuscito a ignorare tutti i suoi doveri di lord per la durata del torneo, e adesso sembrava doverne pagare il prezzo.


Sospirando, si sedette al tavolo, scorrendo tra i fogli e cercando di calcolare quanto il torneo fosse costato .

Rise quando vide la somma. Stannis lo avrebbe decisamente definito frivolo, se l'avesse vista.

Chiamò Loras, che era seduto alla finestra, a guardare le onde infrangersi sulle mura sottostanti, come faceva spesso quando Renly era troppo occupato per prestargli attenzione.

Il lord sorrise nel guardare a sua volta fuori dalla finestra. Il bel tempo sembrava essersene andato con gli ospiti. L'estate non dava segni di svanire, ma la gloriosa luce del sole era sparita, mentre potenti, implacabili, tempeste prendevano il suo posto. Minacciose nubi nere arrivavano dal mare, mascherando il cielo e facendo tremare persino le pareti di Capo Tempesta con i tuoni che portavano con sé. Renly apprezzava le tempeste, non amava niente più che giacere a letto sveglio, ad ascoltarle.

Lanciò un'occhiata allo scudiero. Loras, d'altra parte, non sembrava condividere la sua passione per il cattivo tempo. Mentre l’amico non ne era mai stato spaventato e sembrava avere sviluppato una sorta di irritato rispetto per esse, non ne era certo entusiasta. Aveva piuttosto un'aria di noia ostentata sul viso, al momento, mentre guardava distrattamente fuori dalla finestra, con la pioggia che scorreva sui pannelli di vetro. Era il sole che lo scudiero amava, i pigri giorni assolati con cui era cresciuto a Alto Giardino.

Lo chiamò. “Ti va di tirare a indovinare quanto ci sia costato questo torneo, Loras?”

Il ragazzo aggrottò la fronte. “Non so? Cinquantamila dragoni d'oro? Sessanta? Settanta?”

Renly rise. “Raddoppia l'ultimo tentativo e ci sei quasi!”

Loras si strinse nelle spalle. “Poteva andare peggio.”

Il lord sospirò. Si dimenticava sempre che Loras proveniva da una famiglia molto più ricca della sua. Suo fratello poteva essere il re, ma persino la ricchezza della corona era nulla se comparata alle vaste fortune dei Tyrell o dei Lannister.

“E' il tuo compleanno tra qualche settimana, no?” Disse Renly, cercando di rimettere lo scudiero di buon umore. “Hai qualcosa in mente su come celebrarlo?”

Loras si strinse di nuovo nelle spalle. “Non voglio proprio celebrarlo se il tempo è così.”

Renly tornò a rivolgersi ai propri fogli, sospirando. Sapeva che non doveva disturbarsi a cercare di tirarlo su di morale quando era di questo umore. “Devo andare a far vedere questi a Penrose.” disse, sventolando i fogli in direzione di Loras. “E apparentemente ci sono cose importanti di cui deve discutere con me.”

“Sembra noioso.”

“Lo sarà, probabilmente.” Acconsentì Renly. “Magari anche più noioso di quei fogli che ho guardato per tutta la mattina.”

“E' in momenti come questi che sono piuttosto lieto del fatto che non erediterò mai Alto Giardino.” Sbadigliò Loras, passandosi una mano tra i capelli prima di tornare a guardare annoiato fuori dalla finestra.

Renly rise. “Beh, hai qualcosa di meglio in programma per il pomeriggio, allora? Sembri annoiato a morte ora come ora.”

“Stavo pensando di cercare uno degli scudieri e fare un po' di pratica insieme.”

Renly rise, incredulo, gesticolando verso il clima esterno. “Con questo tempo?”

Loras si strinse nelle spalle. “E' solo pioggia. Non è affatto freddo fuori.”

Renly non poteva discutere su questo. Le giornate erano calde e umide. Anche la pioggia era tiepida al tocco. “Fai come vuoi. Meglio tu che io!”

Loras sorrise. “Ti vengo a trovare dopo.” disse, saltando dal davanzale e dirigendosi nel corridoio, sembrando molto più allegro di prima adesso che aveva da fare qualcosa che gli piaceva.

Renly non poté fare a meno di ridere mentre si recava da Penrose. Avrebbe dovuto essere sorpreso del fatto che Loras sfidasse questo tempo violento per l'amore dell'allenamento con la spada per un paio d'ore, ma lo conosceva fin troppo bene. Le lezioni con il maestro d'armi erano state sospese per la durata del torneo, e guardare i grandi lord e i cavalieri che erano giunti per competere era solo servito a rendere il giovane più inquieto. Il suo scudiero puntava in alto, sembrava, e puntare in alto richiede allenamento, in tutte le condizioni atmosferiche, apparentemente.

Renly era a mezza via verso lo studio di Penrose quando sentì delle voci ridacchiare più avanti nel corridoio. Sapeva che avrebbe dovuto continuare a camminare, ma la curiosità ebbe la meglio su di lui. Si fermò non visto, ad ascoltare il gruppo di ragazze, presumibilmente serve o vallette, che ridevano.

Il lord riconobbe una delle voci. Era una serva che era stata al suo servizio per qualche anno, ormai. Robert le aveva rivolto un sacco di attenzioni non volute al banchetto della scorsa settimana, se si ricordava bene.

Cogliendo alcune parole, sospirò quando capì che stavano parlando di Loras. Era l'unica cosa di cui le ragazze della sua magione sembravano discutere ora come ora ed era esattamente quello che Renly non voleva particolarmente sentire.

“E' bellissimo.” stava dicendo una di loro. “Direi che è molto più attraente di quel giovane lord di Blackhaven che sembravi preferire, Celia.”

Una di loro sospirò con aria sognante. “Intendi Lord Beric, e mi ha guardato una volta la scorsa settimana, mi ha davvero guardata.”

Renly non poté evitare di sorridere. Personalmente concordava con la prima ragazza, sebbene sarebbe stato difficile non vedere il fascino che anche Beric Dondarrion aveva.

Le ragazze risero. “Smetti di essere sciocca, Celia! Magari era solo educato!”

“Be', si può sempre sognare!” la ragazza, apparentemente cotta, replicò.

“Ma lord Renly è più bello di tutti loro.” si introdusse una di loro, la ragazza la cui voce il lord sembrava aver riconosciuto.

Renly sorrise. Sembrava che la ragazza avesse gusto.

“E hai detto che i miei sogni su lord Beric erano senza speranza!” la ragazza, che aveva dedotto essere Celia, rise. “Devi aver sentito cosa dicevano le ragazze in cucina questa mattina.”

“No?” chiese la ragazza, e la voce di Celia si ridusse a un sussurro.

Renly trasalì. Non poteva più sentire cosa dicevano ma non pensava di averne bisogno.

Stava giusto per andarsene quando una di loro emise un gridolino e tutte scoppiarono a ridere.

“Dove l'ha sentito?” chiese la ragazza, incredula.

“Be'...” la ragazza fece una pausa ad effetto. “Gwen lo ha sentito da Roslina, e a lei lo ha detto la ragazza nuova che lavora nella dispensa, sai, quella brutta? Apparentemente ha sentito una delle ragazze di Lancia del Sole riderne. E posso ben crederlo, sai che Gwen ha trascorso mesi a lanciarsi, in pratica, su di lui, un po' di tempo fa, e lui non ha mai battuto ciglio.”

Davvero? Renly aggrottò la fronte. Questa era nuova, per lui. Il nome non richiamava nemmeno nulla. Si chiese frettolosamente se avesse ferito i sentimenti della povera ragazza per non essersi accorto del suo interesse. Sapeva di essere attraente, ne era ben consapevole anzi, ma mentre si era accorto delle donne che arrossivano in sua presenza, non aveva mai, per un solo istante, notato che una delle serve si stava praticamente lanciando su di lui, per usare l'espressione della ragazza.

Sospirò, insicuro se desiderare o no di essersene accorto. Magari avrebbe anche accettato l'offerta. Avrebbe probabilmente dovuto sposarsi, un giorno, e perciò avrebbe almeno dovuto fingere interesse nelle donne. Magari avrebbe dovuto far pratica prima che fosse inevitabile. Una serva non avrebbe riso di lui come una fiera nobildonna.

Almeno non in faccia.

Renly era sicuro che ne avrebbe riso dopo, se avesse fallito nel portare a letto la ragazza. Rabbrividì lievemente nel ricordare il soprannome che il folletto Lannister aveva sputato in faccia a Edmure Tully al torneo, immaginando le serve chiamarlo così un giorno, spargendo ancora più pettegolezzi su di lui.

Non pensava che il suo orgoglio lo avrebbe sopportato.

Sospirando, girò i tacchi, determinato a fare la strada più lunga per andare allo studio di Penrose, piuttosto che affrontare le ragazze e cercare di nascondere il fatto che loro avessero bisbigliato di lui.

Continuando a camminare, provò a mettere il pensiero da parte. Erano solo gossip di nessuna rilevanza, e come tali sarebbero probabilmente rimasti tra i servi. Presto sarebbe stato dimenticato e la servitù avrebbe trovato qualcos'altro di cui valesse la pena parlare. O così Renly si augurava.

Eppure, un po' bruciava, sentire i servi ridere di lui a quel modo. Magari quello che bruciava di più era sapere che quello che dicevano era vero.

Raggiungendo la porta di Penrose, mise da parte quei pensieri, il sorriso di nuovo al suo posto, e bussò.

….............................

Il vecchio ebbe quasi un attacco di cuore quando vide la somma che Renly gli aveva mostrato.

“Come hai fatto, per i sette inferi, a spendere così tanto?” chiese, con la faccia incredula

Renly rise. “Non ha importanza. Non è decisamente una grande tacca nelle nostre ricchezze.”

Penrose annuì brevemente. “Vero, ma è sempre una tacca più grande di quanto mi aspettassi.”

Il lord sorrise. “Ti avevo avvisato che non avrei badato a spese. Avresti dovuto prendermi alla lettera!” rise. “Comunque, a parte questo, quali erano gli affari ufficiali di cui volevate parlarmi?”

“Sei ufficialmente divenuto dell'età giusta mesi fa, Renly, quando hai compiuto sedici anni.” disse Penrose, pettinandosi la barba distrattamente. “Adesso che questo benedetto torneo è finito, è tempo che tu faccia visita ai tuoi alfieri nelle loro sale. E' tuo dovere.”

Renly sorrise. Era molto meno noioso di quanto si aspettava. “Sembra una buona idea. Quali accordi dobbiamo prendere?” aggrottò la fronte, pensando al noioso carico di fogli che erano già sulla sua scrivania.

“Non preoccupartene, Renly.” disse il vecchio come leggendo la mente del ragazzo. “Prenderò io gli accordi. So come queste cose ti annoiano.”

Il lord sorrise. “Ti ho mai detto, Penrose, quanto irrinunciabile sei per me? Non potrei trovare un altro uomo che si prenda cura di me meglio di-”

“Sì, sì.” Interruppe lui, ignorando i complimenti di Renly. Stava fingendo di non essere onorato dai complimenti del ragazzo ma il lord riusciva a vedere che l'uomo stava sorridendo suo malgrado. “Hai preferenze sull'ordine in cui farlo? Potremmo andare da nord a Bronzegate e Tarth oppure da sud a Mistwood e Greenstone.”

“A sud.” disse Renly, con decisione. “Mio nonno non è venuto da Greenstone per il torneo. E dicono che è sempre più debole. Dovremmo partire da lì.”

“Una decisione prudente.” disse Penrose. “Molto bene. Dovremmo prima andare a Mistwood perché è più vicina e poi prendere una barca fino a Greenstone da tuo nonno, lord Estermont. Scriverò a lord Mertyn e a tuo nonno, adesso.”

“Meraviglioso.” disse Renly, girandosi per andarsene. “Ma possiamo non partire fino a dopo il compleanno di Loras? È solo tra due settimane e sarebbe orrendamente noioso se dovesse trascorrerlo a Mistwood. Se mi ricordo correttamente i Mertyn non sono tra le persone più allegre.”

Penrose rise. “Se ti fa piacere, Renly. Avete già programmi?”

Lui sorrise. “No, non proprio. Sebbene stessi accarezzando l'idea di fargli forgiare una spada. È abbastanza grande per usare l'acciaio. Avevo anche io tredici anni quando Robert mi mandò la prima spada.”

Penrose annuì. “Be', ha certo le capacità per usarla, mio lord. E l'arroganza che ne deriva.” disse sotto i baffi.

Renly rise. “Be', dobbiamo perdonare a Loras almeno alcuni difetti

“Pensavo che voi due aveste un accordo sul non farvi regali.” disse il maestro. “Almeno era l'impressione che avevo.”

Renly lo guardò con curiosità. “Come lo sai, ser Cortnay?”

“Scopriraii che niente mi sfugge qui intorno.” Guardò Renly piuttosto intensamente per un momento prima di aggrottare la fronte. “E, tra l'altro, potresti ricordarti che accidentalmente mi sono seduto su parte del suo regalo per te, per il tuo ultimo compleanno, Renly. Ero sulla strada di ritorno da Alto Giardino, e aveva portato delle pesche per te. Non mi ha parlato per tutto il resto del viaggio dopo che mi ero seduto su due di esse.”

Renly rise. “Hai ragione. Non era molto contento. Comunque, ho deciso che quell'accordo è noioso. E tra l'altro fargli forgiare qualcosa non è comprare qualcosa, tecnicamente, non del tutto.” si fermò, pensieroso. “Pensavo un'elsa di filigrana d'oro? O magari argento battuto, con qualche gemma? Che ne pensi? È un peccato che ser Donal sia andato alla barriera. Il suo acciaio era bellissimo.”

“Lo era.” concordò Penrose. “Ma il fabbro di adesso andrà bene uguale. Niente di troppo appariscente, attento Renly. Con tutto il rispetto, Loras è ancora il tuo scudiero. Non lo trattare come il cavaliere che si immagina di essere.”

Renly sospirò. “Suppongo che tu abbia ragione. Come sempre.... magari posso prendergliene una più bella quando sarà investito. Sebbene senza dubbio suo padre gliela regalerò allora. Sento dire che Loras sia il suo figlio preferito, dopotutto.”

“Non posso evitare di chiedermi perché.” disse Penrose asciuttamente, ma il ragazzo vide accenno di sorriso nei suoi occhi. “Informerò l'armaiolo, va bene, mio lord?”

Renly rise. “Grazie, Penrose.”


Note:
E dopo mesi di assenza (non so in realtà quanto tempo sia stata iin quel buco nero, in realtà), rieccoci con un capitolone! Scusate questo immenso periodo di tempo trascorso senza di noi, probabilmente tutti si saranno scordati di questa storia. 
Ci metteremo prestissimo al lavoro per tradurre e aggiornare! :D
-se vi consola, anche se non so perché dovrebbe consolarvi, gli aggiornamenti sono pressoché sospesi anche in inglese anche se noi avremmo ancora un centinaio di capitoli da recuperare ehe-
 

   
 
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