Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: Akashi Akisa    24/02/2015    2 recensioni
"Solo adesso lo capisco? Solo adesso che mi mancano i suoi occhi? Le sue abitudini, il suo modo di parlare, il suo viso. Mi manca tutto di lei."
"Era la prima volta che Yusei mostrava il suo affetto verso… un'amica, la sua migliore amica."
"Aka rise, ma in verità la nostalgia la feriva molto."
Aka e Yusei si conoscevano da quando erano piccoli, ma il ragazzo aveva sempre pensato alla ragazza solo come un'amica, la sua migliore amica. Ma Aka la pensava diversamente. Per lei Yusei era troppo importante.
Che succederebbe se Aka decidesse di partire? Cosa la spingerebbe ad allontanarsi dalla sua famiglia: i suoi amici? E come reagirebbe Yusei? Cambierebbe qualcosa tra i due?
Remake della mia fanfiction 'Duello di Natale'. La storia è in parte cambiata.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yusei Fudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le undici del 25 Dicembre, e i ragazzi del 5D's ancora dormivano. Tutti tranne qualcuno …

- E poi, il motore andrebbe … sì, così -

Yusei, nonostante la giornata fosse di festa, stava ancora lavorando al motore della sua Duel Runner.

- Ma tu dormi mai? -

Egli sentì una voce provenire dalla porta che dava all'esterno e si voltò di scatto.

- Aka… -

Aka era una sua amica carissima, che lui considerava come una sorella. Gli era sempre stata accanto quando ne aveva bisogno, era l'unica che riusciva a capirlo veramente a fondo. Non solo era intelligente e sensibile, ma anche affascinante, con i suoi capelli neri come la notte e gli occhi brillanti come due stelle.

Ella si avvicinò al giovane, e si piegò accanto a lui, davanti alla famosa Duel Runner rossa, che ne aveva passate davvero tante, insieme al suo possessore. La ragazza osservò affascinata quel gioiello, pensando che non ci aveva mai fatto un giro.

In un attimo, i due cominciarono a parlare di motori, parti componenti di una Duel Runner, e persino i colori che sarebbero stati meglio su un veicolo come quello.

- Ma … Crow e Jack? Sono di sopra? -

- Sì, sono di sopra. Stanno ancora dormendo -

- C'era da aspettarselo! Adesso vado a prenderli! -

- Ah, un attimo. Ieri abbiamo provato le moto fino a tardi, devono essere stanchi. -

- Hmm, va bene. Che sfaticati! - Aka mise il broncio e puntò i piedi.

Yusei sorrise alla vista della ragazza un po' imbronciata e si sentì sollevato, perché nonostante tutte le avventure passate, lei non era cambiata nemmeno un po'. O almeno così credeva.

- Che ne dici di una gara di velocità ? -

Aka si voltò sorpresa verso Yusei e rispose con un'aria un po' beffarda: - Che c'è, hai voglia di perdere? -

- Non direi. -

Il ragazzo prese il suo casco e se lo mise in testa. Sganciò la sua moto dai fili con cui l'aveva collegata al computer, e salvò tutti i dati raccolti. Aka invece si recò fuori, e salì sulla sua moto. Mise il casco e accese il motore. Intanto Yusei aveva portato la sua Duel Runner vicino a quella della sua amica.

- Pronto? -

- Sempre. -

Per un momento Aka scorse il bellissimo viso di Yusei protetto dal casco. Pensò che ormai non riusciva più a sostenere lo sguardo del suo migliore amico.

"Ma no, cosa mi viene da pensare, lui mi considera una sorella. Ma guarda come sono messa."

- Allora via! - Gridò Aka, e le due moto partirono insieme.

Per un momento la moto della ragazza si distaccò da quella dell'avversario e raggiunse la prima posizione.

- Non così in fretta -

Yusei la raggiunse immediatamente e le loro Duel Runner si affiancarono.

Aka provava un'emozione fortissima, che probabilmente non avrebbe più provato. Correre così con Yusei la faceva sentire libera, ma anche importante. Voleva continuare a correre per sempre, insieme a Yusei Fudo. Ma purtroppo non sarebbe stato così, e lei lo sapeva bene. Sarebbe partita, avrebbe lasciato tutto, tutti. Si sarebbe allontanata da ciò che per lei era più importante, per poi iniziare una nuova vita.

Tutti questi pensieri si affollarono nella mente di Aka, e gocce salate cominciarono a scendere dai suoi occhi. Per un momento rallentò, e Yusei se ne accorse, così rallentò anche lui.

Poi la ragazza accelerò di nuovo e si riprese.

"Non voglio che la mia ultima corsa con Yusei sia così triste! Voglio vincere!"

A corsa finita, i due si ritrovarono a Satellite, proprio all'entrata. Trovarono una bella collina da dove si vedeva il cielo e si sedettero sull'erba fresca. Ormai Satellite era cambiato, era diventato un posto molto più piacevole.

- Complimenti, Yusei, hai vinto. - Aka porse la mano destra al vincitore e lui la strinse.

- Ma tu hai rallentato. Che è successo? Un problema al motore? Vuoi che gli dia un'occhiata? -

- No, non era quello, Yusei. - Gli occhi di Aka riflettevano tristezza e solitudine, ed egli se ne accorse.

- Cos'è successo? Vuoi dirmelo? -

- Yusei, io partirò. Andrò lontano. Mi hanno offerto un posto come sponsor di una ditta di Duel Runner. -

Yusei rimase sconvolto dalla notizia e chiese con un fil di voce: - Quando parti? -

- Domani sera. -

- Capisco … allora posso solo dirti di fare buon viaggio. -

Non che Aka si aspettasse tanto da Yusei. Infatti lui credeva fermamente nella loro amicizia, e niente secondo lui avrebbe potuto separarli.

- No, Yusei, non hai capito. Io taglierò i contatti con tutti voi. Non mi sentirete più, mai più. Non ci rivedremo mai più! -

Aka si voltò dall'altra parte per non far vedere a Yusei le sue lacrime.

Il ragazzo prese la sua amica per le spalle e la girò verso di sé.

- La nostra amicizia durerà per sempre, ricordatelo. -

Ecco, lo sapeva. Aka lo sapeva, che Yusei avrebbe detto così. 'Amicizia'.

- Dopotutto non mi hai mai considerata più di una sorella, vero? Non una donna, o una possibile futura fidanzata. Oh, insomma qualcosa del genere? No, tu non sei fatto così. Metti l'amicizia al di sopra  di tutto…-

Yusei non rispose, meditando sulle parole della ragazza sofferente davanti a lui.

- Cosa vuoi dire, Aka…-

- Ma come, Yusei… - Gli rispose la ragazza con tono esasperato e anche un po' incredulo - … non capisci o non vuoi capire proprio? Io… -

Prima che la mora potesse finire la frase, il ragazzo la strinse a se in un soffocante abbraccio, che lasciò Aka di stucco. Certamente non si aspettava dal ragazzo un comportamento così… dolce?

Certo, lui era sempre stato dolce con lei, ma a parole. Non l'aveva mai abbracciata e molto raramente toccata, anzi sfiorata. Nel momento dell'abbraccio le venne proprio da pensare questo: era la prima volta che Yusei mostrava il suo affetto verso… un'amica, la sua migliore amica.

- Cosa significa questo, Yusei? - Domandò Aka quando egli la lasciò libera dalla sua stretta.

- Uhm… be'… -

Era davvero strano, davvero strano vedere Yusei così insicuro, così indeciso. Ma in fondo Aka era felice, perché le stava mostrando una parte sconosciuta di sé.

- A dire il vero non lo so nemmeno io - Rispose Yusei abbassando un po' la testa.

- Ah, ecco, e ti pareva. - Aka sorrise tristemente alle parole dell'amico e si sdraiò sull'erba. Ecco che aveva perso l'occasione per dichiararsi, per liberarsi da un peso che l'aveva logorata per anni.

 Ormai era sera e si vedevano bene le stelle e la luna.

- Ti ricordi Yusei, quando mi dicesti che i miei occhi sembravano stelle? -

- No, non ricordo sinceramente -

Anche Yusei si sdraiò e cercò di ricordare, ma proprio non ci riusciva.

- Immaginavo. Be' vedi… accadde quando eravamo all'orfanotrofio. -

 

Era un pomeriggio di Dicembre. La neve scendeva fredda sulle strade e si scioglieva al contatto con il terreno. La piccola Aka osservava i fiocchi dalla finestra, affascinata da tutto quel bianco. La bambina stava assistendo alla sua prima nevicata, e si voltò verso Martha.

- Martha, Martha! Possiamo uscire a vedere la neve?-

- No, Aka, è troppo freddo. Ti ammaleresti. -

- Ma uffa! - Aka mise il broncio e Yusei, che teneva tanto alla sua amica, le si avvicinò e le sussurrò: - Che dici se proviamo ad uscire lo stesso? -

La bambina rise e annuì.

Presero la rincorsa e schizzarono fuori dalla casa a tutta velocità.

Ebbero il tempo di godersi due secondi di piacere che-

- COSA VI HO DETTO?! -

Martha li prese per il cappuccio delle felpe e li portò dentro.

I due bambini sbuffarono simultaneamente.

Presto calò la notte e smise di nevicare proprio mentre tutti si recavano a dormire sotto strati e strati di lenzuola. Tutti tranne qualcuno…

- Hey Yusei, sveglia! -

Aka, Yusei, Jack e Crow dormivano nella stessa stanza, perciò la ragazza fece presto a raggiungere il suo amico.

- Hmm…? - Mezzo addormentato Yusei rispose con un mugolio.

- Usciamo! -

- Ma non possiamo… -

- Non importa! Vieni! - Aka prese per mano Yusei e gli portò un cappotto e dei guanti.

Il bambino si vestì per bene e seguì la sua già imbacuccata amica.

I due ragazzini uscirono e videro che aveva smesso di nevicare.

- Nah, ha già finito… -

Yusei vide la delusione negli occhi di Aka e quando lei rivolse lo sguardo verso di lui, egli spostò il suo verso il cielo pieno di stelle.

- S-sai, Aka? I tuoi occhi sembrano… stelle. Mi piacciono! - Yusei si voltò ancora una volta verso Aka e le sorrise.

Lei arrossì e abbassò la testa imbarazzata.

- T-ti piacciono sul serio?-

- Sì! -

- Grazie…-

Aka fece in tempo a rispondere che Martha li beccò e li sgridò, rimettendoli subito a letto.

Ma la ragazzina era felice, non solo per la sua prima nevicata. Si sentiva così felice del complimento che poteva scoppiare. Fu in quel momento che…

 

- … che iniziai a chiedermi cosa provassi per te. Eravamo piccoli vero? - Aka rise, ma in verità la nostalgia la feriva molto.

Yusei era stato in silenzio per tutto il racconto, e varie immagini sfuocate gli passavano davanti agli occhi. Si sentiva strano. Forse…?

- Aka, credo di aver dimenticato cosa sia il vero amore. -

Aka si alzò e si voltò incredula verso di lui.

- Prego?! -

- Hai sentito… Vedi, dopo tutto quello che è successo, ho dimenticato quest'emozione, o almeno credo -

- Io credo che le emozioni non si possano dimenticare. Forse ce l'hai semplicemente racchiusa da qualche parte dentro di te?-

- Forse.-

Aka pensò subito che egli avrebbe avuto bisogno di qualcosa per svegliarlo, per svegliare la passione e l'amore dentro di sé.

Così si avvicinò, e fece una cosa che Yusei non si sarebbe mai aspettato, ma che forse dal profondo del suo cuore voleva ricevere.

La ragazza avvicinò le sue labbra a quelle del ragazzo e lo baciò con dolcezza.

- Così? Ti ritorna in mente qualcosa? - Sussurrò Aka alle labbra di Yusei.

- N-non ancora…- L'azione l'aveva leggermente sorpreso, ma si sentiva meglio, era libero. Era questa la sensazione che quel bacio veloce gli aveva dato.

- Che c'è? -

Sin dal momento del bacio, Yusei aveva continuato a guardare Aka con la coda dell'occhio.

- Niente, credo sia ora di tornare, ormai è mattina. -

- Uh certo. -

I due salirono sulle moto e tornarono velocemente a casa, dove la ragazza comunicò a tutti i suoi amici che sarebbe partita.

- Ma dove vai?! Sorellona! - Leo saltò addosso ad Aka e la abbracciò - Resta! -

- Non posso. Ho bisogno di soldi e per trovarli devo andarmene. -

Dopo un'accesa discussione, Aka si recò al porto per prendere una nave. Mentre caricavano la sua Duel Runner sulla barca, Yusei andò a salutarla.

- Allora… addio, Yusei. -

- E' un arrivederci, spero. -

- No, è un addio. Ah, Yusei… - Aka stava giusto salendo sulla nave quando sembrò aver dimenticato qualcosa. - Ti amo. -

Questa volta l'aveva detto. Finalmente l'aveva chiarito.

Ma forse non pensava che quelle parole avrebbero colpito Yusei direttamente al cuore come una freccia.

Egli aprì la bocca per dire qualcosa, ma da essa non uscirono suoni.

 

"Ad una ragazza coraggiosa,

Che spese la propria vita per aiutare

chi ne aveva bisogno,

E ci lasciò nella battaglia più importante,

Contro la morte."

 

*Extended Ending*

- Perché non ce l'ha mai detto?! -

Crow stava piangendo sulla tomba della ragazza.

- Non voleva farci preoccupare. - Anche a Jack scese una lacrima gelida lungo il volto.

-Ma ci ha mentito!-

Leo e Luna cercavano di consolare Yusei, che guardava la neve scendere, seduto su uno strato bianco di quella stessa sostanza.

- Y-Y-Yusei, devi e-essere f-forte! - Diceva Leo, quando invece aveva bisogno del miglior sostegno possibile. L a sorella lo abbracciò e restarono così per un po'.

"Solo adesso lo capisco? Solo adesso che mi mancano i suoi occhi? Le sue abitudini, il suo modo di parlare, il suo viso. Mi manca tutto di lei. Ma la malattia me l'ha portata via. Io la amavo. Non mi sono mai sentito più egoista di così, ma la voglio qui con me, per me. Io ti amo, Aka, ti prego, rimani!" Due fredde gocce seguite da molte altre rigarono il volto di Yusei.

- Ma io sono qui. E lo sarò sempre. Sempre al tuo fianco! -

Yusei sorrise e si avviò verso l'uscita del cimitero accompagnato dal suo amore più grande.

   
 
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