JJ pov

Non so minimamente cosa mi aspetta, so solo che mio padre mi sta mandando in Italia, un po' ne sono felice, almeno non vedrò più le facce di quelle persone orribili, sono sicura che in quella scuola dove andrò ci saranno persone dello stesso tipo, spero solo di non attirarle.
L'aereo è atterrato, sono a Roma, adesso devo andare verso l'appartamento dove vivrò fino alla fine delle superiori, c'è voluto un eternità per arrivarci, ma per fortuna sono arrivata, non ho nemmeno la forza di fare altro ora voglio solo stare a dormire su un letto vero e non su una poltrona scomodissima, tra qualche giorno comincia la scuola... Speriamo vada tutto bene.

Silvia Pov

Dopo due anni che ho smesso di uscire di casa sto finalmente per tornare fuori, è stato così tanto tempo fa, chissà se è ancora tutto come ricordo, il tempo è veramente volato, non voglio deludere i miei genitori restando sempre rinchiusa in queste quattro mura, ora è il momento di tornare a fare una vita normale, studiare come studiano tutti e conseguire un titolo di studio per andare all'università e trovare in seguito un lavoro, domani è il grande giorno. Sto per tornare a scuola.

JJ pov

Sono davanti a quest'enorme edificio, in America le scuole non sono così, cioè, sono grandi ma non sono edifici così vecchi, fa niente, ora però devo andare in presidenza, non so minimamente dove andare e che fare, è tutto così nuovo, diverso dalla vita che ho vissuto fino ad ora, il vicepreside mi ha preso e mi ha portato fino alla classe dove dovrò passare il resto della mia vita scolastica, entrata in classe la prof mi ha presentato e mi ha detto di sedermi vicino ad una tizia che non sta facendo altro che tremare, di sicuro ha paura di me per come sono vestita, lei invece sembra una di quelle ragazzine perfettine, jeans chiari, maglietta chiara con dei fiorellini sul da vanti, una coda alta, capelli lunghi e mossi, direi perfettamente l'esatto opposto rispetto a me; mi sono seduta vicino a lei e ho buttato lo zaino vicino al banco prendendo il materiale per la lezione, sinceramente a nessuno interessa stanno tutti facendo amicizia con i compagni di banco, tranne io, questa tizia non vuole minimamente parlare, provo a sbirciare quello che sta facendo, non credo stia prendendo appunti, sta disegnando, ed è bravissima, non ho mai visto dei disegni così belli, ora capisco perché non sta parlando è concentrata nel farlo il più meglio possibile, meglio non disturbarla, cercherò di parlare con lei più tardi.

Silvia pov

Sono entrata, sono in classe, mi sono seduta al terzo banco della fila centrale, tutti hanno un compagno di banco sono l'unica sola, un pochino la cosa mi rassicura, però mi sembra di ricordare che in classe eravamo un numero pari, chissà chi si siederà vicino a me, la prof è entrata e si è presentata, subito dopo è entrata la vicepreside con qualcuno dietro di lei, una persona vestita con una felpa grande, cappuccio sulla testa, sotto si vede una maglia nera, jeans larghi e scuri, del suo volto non si vede nulla, la prof ha detto che si dovrà sedere vicino a me, cavolo, proprio una persona così doveva capitarmi per compagno di banco, l'esatto opposto di me, ho paura di doverci parlare, stanno tutti chiacchierando, ma io non voglio, meglio disegnare, ho imparato che disegnando mi sento sempre un po' più tranquilla, continuerò così fino alla fine della giornata, meglio non parlare per oggi, sono ancora terrorizzata...

JJ pov

Cavolo! La giornata è finita e non ci siamo minimamente perlate, ma che le prende a questa tipa? Tanto a casa non ho nessuno che mi aspetta ora la seguo e provo a chiederle spiegazioni.
Fortunatamente la metro non è piena, posso seguirla tranquillamente, si è fatta tutto il tratto fino al capolinea, ma abita veramente lontano, perché scegliere una scuola così lontana, di sicuro ce ne saranno di più vicine eppure viene così lontano, contenta lei, adesso la sto seguendo, finalmente non c'è più nessuno intorno, ora è il momento!

Silvia pov

Sto tornando a casa, finalmente la giornata è finita e posso tornare a casa, mamma e papà mi staranno aspettando per pranzare, sto per arrivare, fortunatamente non ho incontrato nessuno e nessuno mi ha fermata, almeno fino ad ora, il mio compagno di banco mi sta tenendo ferma al muro, ho paura!

Pov in terza persona

-Allora?! Che caspita ti prende? E' da tutta la giornata che non parli, mi stai evitando! Per quale motivo?!- L'americana era infuriata, non riusciva più a trattenersi.
-I-io...!- La ragazza comincia a piangere, era terrorizzata. -Ho paura... E' la prima volta dopo tanto tempo che esco da casa e non so più approcciarmi alla gente...-
-D-davvero? Scusami...- Si sentiva in colpa, non voleva spaventarla.
Cercò di tranquillizzarla un po' e poi l'accompagnò a casa, durante il percorso chiacchierarono un po', l'americana era riuscita a farsi un po' più amica la sua compagna di banco, le loro vite a poco a poco si stavano incontrando, le due rette parallele stavano cominciando a curvarsi piano piano per poi potersi incontrare, questo è solo l'inizio di una grande amicizia.
-Comunque, grazie per avermi riaccompagnata a casa, alla fine non sei un ragazzo cattivo.- Disse sorridendo.
-Ragazz- Wait! Io sono una ragazzA!- Rispose dicendo più forte la “a” finale lasciando la ragazza a bocca aperta.   

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Il mio Angolino <3 

Heilà! Ecco una storia tutta originale scritta insieme a kanade_tsuki. ;3
Speriamo tanto che vi piaccia, fateci sapere che ne pensate con una recenzione! <3
Al prossimo capitolo! (^o^)/