Vivo scene che non ho mai vissuto,
vedo foto che non ho mai scattato,
sui muri bianchi della mia camera,
accanto ai colori dei fogli stropicciati,
sento parole mai pronunciate,
versi di poesie mai composte
o cantante,
vedo la luce sottoterra
in una galleria senza entrata
e senza uscita,
ascolto
e scrivo canzoni,
senza una melodia
o delle parole vere.
Vivo in un posto reale,
ma la realtà,
quella frangibile,
esiste?
E soprattutto,
dov'è?
Vivo nelle frasi senza grammatica,
nei prati grigi,
senza erba
o fiori bianchi,
solo soffioni senza stelo,
insetti senza vita,
che riposano sulla terra calda.
Vivo di rado
eppure di rado vivo,
nei miei pensieri esistono le domande,
nei miei pensieri prevale la fine
ma della morte
e delle stanze chiuse e senza illuminazione.
Vi chiederete se voglio andare a parare su qualcosa,
o se voglia solo sprecare tempo,
probabilmente non ne sarete stupiti,
se vi dico che la fine è invisibile,
inventala tu e poi scrivimela senza paura,
cantala dolce sottovoce
o pensala forte,
da far vibrare le vene.
Componi te stesso,
scopriti e dì al tuo cuore una cosa importante,
che sia la più piccola
o la più sfacciata,
che siano dolci onde
o maremoti improvvisi.
- Sid