The
fault
in our stars
Sento ancora il rumore della macchina che mi tiene attaccata alla vita. Lento, regolare.
I miei polmoni appesantiti dal liquido cercano di funzionare ancora, ancora un po’.
Apro lentamente gli occhi, ancora scossa pesantemente dall’ultima insufficienza respiratoria. Apro gli occhi, sì. Ma perché allora i miei polmoni non si gonfiano? Non riesco a capire. Allora perché sono qui, se non hanno aspirato il liquido?
Giro la testa verso destra, dove una figura è piegata sul mio lettino. Credo stia piangendo.
È mia madre.
«Mamma …»
Lei alza la testa e scoppia in un pianto disperato, che mi da un indizio sulla mia attuale condizione. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, ma pensavo di avere un po’ più di tempo.
Non c’è niente da fare.
Mio padre è in piedi vicino alla porta, piange silenziosamente e cammina verso mia madre. E verso di me.
Si stringono a me. Mi manca il respiro. Ma non tossisco, resisto. Non avrò altre possibilità, lo sento.
Mi tornano in mente le parole dette da mia madre anni fa: “Ora puoi lasciarti andare se vuoi, tesoro” .
Sì, ora posso farlo davvero.
La voce di mia madre è una sussurro strozzato «I medici non possono togliere il liquido … è troppo, tesoro» un singhiozzo la interrompe «Non sapevano nemmeno se avresti avuto la forza di svegliarti» e in quel momento scoppiò a piangere, senza riuscire a fermarsi.
Comincio a sentire i miei polmoni che dicono “Basta, Hazel”. Si arrendono.
Hazel. Hazel Grace …
«Ti vogliamo bene, tesoro» la voce di mio padre trema. Oh mio dio.
«Mamma, papà … vi voglio bene anche io. Grazie. Mi mancherete tanto» piango anche io adesso.
Mia madre mi bacia la fronte e mio padre sta stringendo forte la mia mano.
Vedo il suo viso. Lo vedevo da un anno solo nei miei sogni, ma adesso lo vedo.
«Vado da Gus. Mi sta aspettando.»
È il solo filo d’aria che mi rimane, poi sento i miei polmoni collassare, sento il pianto dei miei genitori.
I miei occhi si chiudono.
Augustus, amore mio. Ora siamo insieme per sempre.
«Okay?»
«Okay.» risponde Gus.
Note dell’autrice
Ciao! Questa breve flashfic l’ho scritta durante una lezione noiosa a scuola. Per un po’ il mio cervello si è disconnesso da tutto il resto e improvvisamente la mia concentrazione era interamente dedicata alla scrittura.
Perciò ci tenevo a pubblicarla.
Spero davvero che vi sia piaciuta, e mi farebbe piacere leggere le vostre opinioni - ed eventuali consigli – nelle recensioni.
Grazie a chiunque passi a leggere e gradisca e ai recensori … alla prossima! ;)