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Autore: CallmeXOL    25/02/2015    0 recensioni
< Cosa succederà? > domandò Jongin, impallidendo visibilmente di fronte a quel foglio bianco consegnatogli dal dottore.
[...]
< Non succederà un bel niente Kim, ci sarà solo la mia morte, il mio funerale e basta. La morte è vita stessa, se ci pensi un attimo. > disse con assoluta calma ed un'espressione piatta o, forse, ridente.
(KAISOO)
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LIVE ANOTHER DAY

 
< Cosa succederà? > domandò Jongin, impallidendo visibilmente di fronte a quel foglio bianco consegnatogli dal dottore.
 

-Il dottore aveva un’espressione rassegnata, dispiaciuta e, agli occhi di Kyungsoo, miserabile.
 Kyungsoo aveva sempre odiato quei sorrisi spenti e quasi falsi, forzati dalla spiacevole situazione, non che lui mostrasse il suo di sorriso tanto spesso, ma aveva avuto abbastanza mortificazioni e dispiaceri a causa di questi. -
 

< Non succederà un bel niente Kim, ci sarà solo la mia morte, il mio funerale e basta. La morte è vita stessa, se ci pensi un attimo. > disse con assoluta calma ed un'espressione piatta o, forse, ridente.
< Ma ti senti quando parli? Hai 20 anni e stai per morire, te ne rendi conto, cazzo?! > gridò singhiozzando Jongin, il suo migliore amico.
< La morte non è niente, per quanto l'uomo cerchi di sfuggirne, essa busserà sempre alla sua porta, puntuale.
Per quanto cerchi di costruire, essa ti distruggerà e distruggerà tutto ciò che hai creato.
Val la pena soffrirne? Non penso. > disse lui ragionando e carezzando i soffici capelli dell'amico dalle guance umide e morbide.
 

-Kyungsoo aveva sempre odiato la vita o, forse, aveva con essa un rapporto particolare;
La amava per avergli donato quell’angelo che stava sempre, nel bene e nel male, al suo fianco.
La odiava per avergli fatto conoscere il dolore e la gioia, il caldo ed il freddo, la odiava per com’era, per le emozioni, perché costringeva ad essere frenetici, a dover stare al passo con i tempi e con essa stessa.
Per lui la vita era una condanna, costrizione pura.
Kyungsoo non credeva in nessuno, veniva preso più volte per un matto ed un moralista del cazzo ma, in fin dei conti, aveva ragione. -
 

< Tu c..cerca di vivere al massimo,con come ho fatto io ma…Ma non dimenticare le mie parole, mai, Jongin, mai. >
Gli occhi di Jongin erano diventati ancor più chiari e pieni di lacrime quando sentì pronunciare per la prima volta il suo nome dalle labbra dell’altro, disteso sul letto di morte.
 
Due medici entrarono di corsa nella sua camera quando questo cominciò a tossire senza freni.
< Veloce, supplementazione d'ossigeno a 59 mmHg, presto! >
 
La sua voce era bloccata, non usciva, come se le corde vocali fossero state bloccate.
Lo stava perdendo, se ne rendeva davvero conto solo in quel momento.
Il volto era scavato dal terrore.
L’unica persona che amava, l’unica che credeva in lui, lo stava abbandonando.
Lo amava ed era ovvio.
 
Cominciò a stringere convulsamente la mano dell’amico e, in quell’esatto momento un’infermiera lo stava strattonando per farlo uscire da quella stanza, quelle procedure andavano effettuate senza altre presenze.
< La prego di uscire da qui! >
< No,no...! Kyung non andartene! > gridò con tutta la voce che aveva.
Kyungsoo prese una bella boccata d’ossigeno per poi togliersi la mascherina e dare un estremo saluto al suo compagno di sofferenze.
 

-Kyungsoo, infondo, lo amava, auspicava ad una vita con lui, ma era troppo tardi e troppo egoista con se stesso e con la vita.
Si paga per le proprie azioni. -
 

< Ultima cosa: non dimenticarmi e vivi un altro giorno, per noi due.>
Con la poca forza rimastagli nelle braccia, riuscì ad afferrare il suo amato per un polso e spingerselo addosso.
 

-Kyungsoo invidiava il tramonto, invidiava la bellezza dei suoi colori caldi, invidiava quelle sfumature dipinte nel cielo, in qualsiasi stagione, ogni mese, ogni giorno.
Invidiava il fatto che durasse per sempre.
Lo amava, però, perché questo, conservava e riservava, anche il giorno della sua morte preannunciata, quello spettacolo di luci e ombre che si creavano nella fusione di più colori e con le nubi.
Pensò questo poco prima che la sua anima abbandonasse il suo corpo. -
 
 
Premette le sua labbra su quelle dell’amico, morbide e candide, si toccarono, sotto lo sguardo allucinato dei medici, sotto lo sguardo di quel cielo arancione e di quella brezza delicata.
Quelli erano testimoni del loro amore spezzato dalla vita, crudele e dolce.
Jongin si rese conto che le parole della persona che amava erano la verità più pura che potesse esistere.
 
Dopo quel bacio, Kyungsoo, si spense per sempre.





NOTA AUTRICE

Grazie per aver letto la mia prima tragica storia *piange dentro*
Allora, io non amo leggere questo genere di storie ma amo scriverle, non so perchè (?)
Grazie a tutti ancora e alla prossima,gente! ^^ 


Con affetto, CALLMEXOL~
 
 
 
 
   
 
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