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Autore: Ladyoftherainbow    25/02/2015    3 recensioni
Ho finito scorch Trials. E questa Thominnewt ci voleva. THOMASXNEWTXMINHO
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aris, Minho, Newt, Teresa, Thomas
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Dont you dare call him Tom.”

Thomas sapeva che sarebbe finite male nel momento in cui il ragazzo si era avvicinato. Aris si sedette pesantemente accanto a lui. Per qualche secondo rimase in silenzio. Poi si girò verso di lui. “Thomas non mi sono mai propriamente scusato…” il ragazzo lo interruppe. “Va bene, va bene. Ho capito.” Non voleva sentirlo parlare. Il ragazzo tacque per qualche secondo. Poi gli rivolse un sorrisino stiracchiato. “Non è andata poi così male, no?”

Thomas si girò verso di lui. In un attimo la rabbia prese il posto della stanchezza e afferrò Aris per il collo. “NON E’ ANDATA POI COSI’ MALE? MA TI SENTI QUANDO PARLI? TI ASCOLTI? LA MORTE DEGLI ALTRI NON E’ IMPORTANTE?!” Gli urlò. Sapeva di avere lo sguardo di molti addosso. Vide Teresa avvicinarsi in fretta. Ma fu Minho a raggiungerlo per primo. L’asiatico gli mise una mano sulla spalla. “Fratello, ti capisco. E per quanto vorrei spaccare la faccia a questa pive del caspio, non è consigliabile.” La sua presa era forte, lo sguardo illeggibile. Newt gli staccò la mano dal collo di Aris, che lo guardava ancora con quella sua faccia da schiaffi. “Andiamo.” Disse il biondo, facendo strada a Thomas e Minho.

Una volta al riparo da sguardi indiscreti, Minho si buttò a terra. Newt si accovacciò a sua volta e Thomas si mise in mezzo. Per qualche minuto rimasero in silenzio a guardarsi a vicenda. Poi Minho sorrise. “Beh, voi due teste puzzone, non credevo vi avrei davvero più rivisti. Soprattutto te Thomas.” Newt fece un sorrisetto. “Il nostro Tommy qua, sembra avere un talento naturale a farmi preoccupare e finire nei guai.” Minho annuì. “Quasi sviluppato quanto il suo naturale talento nel sopravvivere.” Il ragazzo in questione li guardò, sospirando. “Non riesco ancora capacitarmi che sono davvero vivo. Mi sa di innaturale.” Non si era reso conto di quanto gli erano davvero mancati Minho e Newt. Ma era stato quasi come il dolore alla spalla. Costante e sempre più forte, sparito solo quando era stato riunito con loro. Quasi senza accorgersene, aveva alzato le mani e stava accarezzando i capelli dei due ragazzi. Newt era arrossito, mentre Minho aveva assunto uno strano sguardo. Poi, con voce incerta, borbottò. “Ti spezzo le braccine da donnina che ti ritrovi se continui a trattarmi come un cane, pive.”

Thomas rise, e sentirono in quel momento il rumore di passi che si avvicinavano. Teresa entrò senza essere invitata e si voltò verso Thomas. “Tom, devo parlarti. Per favore.” Il ragazzo la guardò, arrabbiato. Come osava comportarsi come se niente fosse successo? Ma prima che potesse rispondere, Minho parlò. “Thomas non va da nessuna parte.” Lei lo guardò, accigliata. “Non sapevo che nelle tue mansioni da leader ci fosse anche quella di parlare al posto di Tom.” L’asiatico ora era in piedi di fronte di lei. Newt e Thomas si affrettarono a raggiungerlo. “Solo perché Thomas non ha deciso di metterti a tacere, non significa che io non posso buttarti giù dalla Berga ‘per sbaglio. ’” La ragazza lo guardò arrabbiata. “Tu non capisci…?!” Lui si infuriò. “Non capisco cosa? Sei una sporca traditrice, non meriti nemmeno di essere viva. Tu dici che volevi aiutare Thomas. Lo hai picchiato. Hai osato toccarlo con le tue sporche mani per affliggergli dolore. Ti ho visto. Con la punta della lancia lo hai anche ferito!” Afferrò Thomas, e le mostrò le cicatrici dei colpi che aveva ricevuto. “E continui a dire che dovevi, e quant’altro. Beh, non me ne frega una sploff di quello che dovevi o non dovevi fare. Hai fatto del male a Thomas. Non osare avvicinarti di nuovo a lui, o giuro che non rispondo delle mie azioni!” L’ultima parte l’aveva detta con una calma spaventosa, nonostante la minaccia. Thomas non aveva mai pensato che la cosa aveva davvero così tanto fastidio a Minho.

L’asiatico sembrava a corto di parole e respirava velocemente. Vide Newt avvicinarsi. Minho si sedette a terra ed afferrò Thomas, facendoselo cadere addosso. Thomas ne rimase confuso, ma l’asiatico lo strinse tra le sue braccia. Thomas sentì un senso di calma addosso. Newt parlò. “Per me vale lo stesso. E in più ti dico una cosa. Non provare mai più a chiamarlo ‘Tom’ come se fossi sua amica o qualcosa del genere. Perché giuro ti spacco quel bel faccino da traditrice che ti ritrovi. Non hai alcun diritto di rivolgerti al mio Tommy in questo modo.” Thomas guardò la lacrima scendere della ragazza, ma non provò alcuna pena per la ragazza. La guardò, facendole vedere tutta la sofferenza che provava, tutto il dolore a cui lo aveva sottoposto. Newt la ignorò e si sedette accanto a Minho. Thomas, senza staccare lo sguardo dal viso da Teresa, prese la mano del biondo tra la sua. Senza dire una parola, lei se ne andò.

Per qualche secondo rimasero così. Poi Newt tirò un sospiro. “Scusa, Tommy. Forse siamo stati un po’ duri.” Il ragazzo lo guardò. “No. Se lo meritava.” Minho rise. “Questo è il mio pivello!” Poi, senza aspettare, gli prese il viso tra le mani e lo baciò sulle labbra. Quando si staccò, aveva un sorriso stampato sul volto. “Era da un po’ che volevo farlo.” Thomas lo guardò con la bocca spalancata. Newt ridacchiò e gli lasciò un bacio sulla guancia. Minho lo guardò, roteando gli occhi. “Scusami, Minho, ma adoro quando riusciamo a lasciarlo senza parole.” Thomas li guardò all’inizio cercando di riordinare le idee. Ma la sua testa continuava a dirgli Minho, Newt, Amore, Minho, Newt, Amore, Minho, Newt, Amore… Ma poi decise di seguire gli istinti. Diede un bacio sulle labbra di entrambi. “Grazie.” Newt sorrise. Minho invece rise, e gli mise una mano in testa. “Questo è molto meglio della carezza in testa. Bravo, Pive, anche se hai molte cose da imparare, sei sulla strada giusta.” Poi con uno sguardo accattivante. “Ti insegneremo tutto noi.”

ANGOLO AUTRICE

Thominho o Newtmas? Thominewt! Yass!

   
 
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